CASO DRAG QUEEN, SINDACO BARBIERI “ACCUSE INACCETTABILI”

La sindaca Barbieri ha doverosamente deciso di intervenire sulla questione legata al drag queen show organizzato da Arcigay Piacenza Lambda che sarebbe dovuto andare in scesa stasera a Spazio 4.

“Ho letto, in queste ore, paragoni inaccettabili sotto il profilo politico e personale, tra accuse di oscurantismo, repressione, pregiudizi e paura della diversità che non solo non mi appartengono in alcun modo, ma di cui rifiuto categoricamente l’accostamento all’Amministrazione comunale. Esibizioni analoghe a quelle delle artiste che avrebbero dovuto salire sul palco questa sera si sono tenute un paio di mesi fa sul Facsal, durante l’iniziativa promossa dalla rete di associazioni Piacenza Pride, così come nell’edizione 2019 dei “Venerdì piacentini”, durante un evento in piazza Borgo. 

In entrambe le occasioni c’è stata, da parte del Comune, assoluta disponibilità e collaborazione nel garantire lo svolgimento e la promozione di questi
spettacoli in uno spazio pubblico, nel massimo rispetto della libertà di manifestare e di una forma di intrattenimento di cui nessuno mette in discussione la professionalità e la qualità”. 

Allora cosa cambia in questa specifica circostanza se già altri spettacoli di questo tipo si sono svolti a Piacenza? Nella nota la sindaca Barbieri spiega che una questione di “contesti”.

“Ben diverso è il contesto di una realtà come Spazio 4, affidata in concessione a seguito di un bando che esplicitava le finalità educative delle attività proposte e i criteri cui devono essere ispirate, tant’è che la dirigente di settore ha richiamato i gestori – sotto il profilo tecnico e amministrativo, certo non politico – al dovere di assicurare la totale rispondenza a questi principi. Il Comune ha la responsabilità di vigilare sull’affidamento delle proprie strutture e sul fatto che vi sia una costante, rigorosa adesione ai requisiti previsti in sede di gara. Mi sembra fondamentale riportare su questo piano il dibattito, perché qui risiede il nocciolo della questione.

Mi pare che si siano scatenate prese di posizione strumentali e di una
violenza verbale inaudita, peraltro fomentate non certo dalla comunità LGBTQ+ con cui saremo sempre aperti all’ascolto e al dialogo, come ho ribadito anche al presidente di Arcigay Lambda Davide Bastoni, che ho voluto chiamare stamani per un chiarimento franco e diretto. Per me è stata l’occasione di ribadire che, qualora gli organizzatori volessero riproporre l’appuntamento in un altro contesto, in conformità con tutti gli iter autorizzativi e le misure anti Covid in vigore, ci sarebbe da parte dell’Amministrazione la piena volontà di consentirne la realizzazione.
Perché nulla è più lontano dalla sottoscritta, dai miei colleghi di Giunta, così come da un ente pubblico che dev’essere la casa di tutti i cittadini – senza discriminazioni e tutelando, con equità, i diritti di ciascuno – dell’idea della censura preventiva e dell’intolleranza.

La nostra è una comunità inclusiva, in cui ci sarà sempre spazio per il confronto tra posizioni divergenti o contrapposte, ma con un cardine fondamentale, che per me è una regola nella vita come nella politica: il rispetto per chi la pensa diversamente. Con rammarico, devo sottolineare che neppure nei giorni più bui dell’emergenza Covid ho percepito tanta attenzione, a livello extra provinciale e nazionale, nei confronti della nostra comunità. Mi dispiace constatare che ancora una volta le strumentalizzazioni e i pretesti per polemiche non costruttive, fini a se stesse, prevalgano sul confronto civile e legittimo tra le parti, anche perché credo che questo non giovi a un percorso di riconoscimento e difesa dei diritti e dell’identità delle persone, della loro libertà di espressione e di opinione. Ben volentieri, qualora le Drag Queen invitate questa sera replicassero in futuro il loro spettacolo a Piacenza, siederei in prima fila, certa di rappresentare tutti i cittadini che credono
nell’inviolabilità di questi valori”. 

 

ARCIGAY: ANNULLATO IL DRAG QUEEN SHOW. “INGIUSTIFICATA CENSURA DELLA GIUNTA”

Alla fine sarà uno spettacolo a metà. Lo spettacolo sarebbe stato quello organizzato da Arcigay Piacenza Lambda La prima vota fu rivolta dove era previsto un’esibizione di Drag Queen Show, il luogo scelto ed autorizzato dal Comune Spazio 4. Nella cronaca dei fatti qualcosa non è andato; prima la consigliera Gloria Zanardi di Fratelli d’Italia ha sollevato non pochi dubbi sulla “finalità educativa” dello spettacolo proprio all’interno di Spazio 4, poi l’assessore alla politiche giovanili Zandonella ha di fatto firmato lo stop. 7

La serata prevista per il 16 luglio si svolgerà solo in parte; confermato il concerto dei Cani della biscia, il dj set ma non il Drag Queen Show. In una nota Arcigay Piacenza e Arci fanno sapere che le drag non si esibiranno per ordine del Comune ma saranno comunque presenti. “A questo punto tutti presenti per una Piacenza colorata libera e aperta …. non anestetizzata.

Una decisione, quella di non far esibire le drag, presa per “evitare di esporre a gravi conseguenze la cooperativa (L’Arco ndr) che gestisce Spazio 4, come sotteso dal documento trasmesso dagli uffici comunali, faremo comunque la serata rinunciando allo spettacolo delle Drag Queen. Gli artisti saranno comunque presenti per prendere parte all’iniziativa”.

Arcigay si definisce incredula e rammaricata “per questa ingiustificata censura da parte della Giunta comunale verso uno spettacolo che era parte della serata di beneficenza organizzata dalle nostre associazioni per ricordare l’inizio della lotta contro le discriminazioni, cioè i moti di Stonewall a New York nel 1969. Un’esibizione ironica quanto popolare, che ha già raggiunto più di 180 prenotazioni da parte di tante persone, di diversa età, sesso, estrazione culturale, etero e omosessuali, indifferentemente. Sarebbe stato uno spettacolo per i piacentini per fare cultura divertendosi. Certamente non è questa la Piacenza che vogliamo. Quella che sogniamo è una città aperta, inclusiva e ricca di colori. Che prosperi arricchendosi delle differenze, non sopprimendole”.

La nota si chiude con l’invito a partecipare numerosi alla serata “più colorati e favolosi che mai” semmai potesse bastare a recuperare entusiasmo perduto.

ARCIGAY: ANNULLATO IL DRAG QUEEN SHOW. “INGIUSTIFICATA CENSURA DELLA GIUNTA”

Alla fine sarà uno spettacolo a metà. Lo spettacolo sarebbe stato quello organizzato da Arcigay Piacenza Lambda La prima vota fui rivolta dove era previsto un’esibizione di Drag Queen Show, il luogo scelto ed autorizzato dal Comune Spazio 4. Nella cronaca dei fatti qualcosa non è andato; prima la consigliera Gloria Zanardi di Fratelli d’Italia ha sollevato non pochi dubbi sulla “finalità educativa” dello spettacolo proprio all’interno di Spazio 4, poi l’assessore alla politiche giovanili Zandonella ha di fatto firmato lo stop. 7

La serata prevista per il 16 luglio si svolgerà solo in parte; confermato il concerto dei Cani della biscia, il dj set ma non il Drag Queen Show. In una nota Arcigay Piacenza e Arci fanno sapere che le drag non si esibiranno per ordine del Comune ma saranno comunque presenti. “A questo punto tutti presenti per una Piacenza colorata libera e aperta …. non anestetizzata.

Una decisione, quella di non far esibire le drag, presa per “evitare di esporre a gravi conseguenze la cooperativa (L’Arco ndr) che gestisce Spazio 4, come sotteso dal documento trasmesso dagli uffici comunali, faremo comunque la serata rinunciando allo spettacolo delle Drag Queen. Gli artisti saranno comunque presenti per prendere parte all’iniziativa”.

Arcigay si definisce incredula e rammaricata “per questa ingiustificata censura da parte della Giunta comunale verso uno spettacolo che era parte della serata di beneficenza organizzata dalle nostre associazioni per ricordare l’inizio della lotta contro le discriminazioni, cioè i moti di Stonewall a New York nel 1969. Un’esibizione ironica quanto popolare, che ha già raggiunto più di 180 prenotazioni da parte di tante persone, di diversa età, sesso, estrazione culturale, etero e omosessuali, indifferentemente. Sarebbe stato uno spettacolo per i piacentini per fare cultura divertendosi. Certamente non è questa la Piacenza che vogliamo. Quella che sogniamo è una città aperta, inclusiva e ricca di colori. Che prosperi arricchendosi delle differenze, non sopprimendole”.

La nota si chiude con l’invito a partecipare numerosi alla serata “più colorati e favolosi che mai” semmai potesse bastare a recuperare entusiasmo perduto.

MISSICULA E MARAYA, STORIE DI DRAG QUEEN

Tacchi vertiginosi, lustrini, paillets, tanto trucco e parrucche vaporose. Così Marco e Mario diventano Missicula e Maraya Queen. Le abbiamo incontrate prima del loro spettacolo, nel camerino del locale dove si sono esibite. Perchè per loro, lo spettacolo che mettono in scena ogni settimana, altro non è che un’esibizione, un modo per mostrare una parte nascosta di sè. Marco, nella vita reale, così come la definisce lui, è un istruttore di zumba e ballerino. Missicula è nata per questo, per dare corpo a quella parte che non è riuscita ad esprimersi. Dopo aver interpretato vari personaggi, Mario ha dato vita a Maraya, la drag queen che lo fa stare bene e nello stesso tempo fa divertire che la segue nelle serate. Ci hanno raccontato la loro storia

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