ESONDAZIONI, QUANDO IL PROBLEMA E’ URBANISTICO

Guardate queste cartina: è disponibile sul sito del comune di Farini, rappresenta la carta del dissesto comunale. Le diverse colorazioni, rappresentano le frane in evoluzione, gli accumuli per crolli e detriti, le frane in scivolamento, i depositi eluviali e colluviali. Accanto al torrente Nure, compare una striscia azzurra che rappresenta i depositi alluvionali anche a monte del ponte. Nella piena il Nure ha spazzato via tutto quello che si trovava in quel punto, abitazioni comprese. Passata l’emergenza, sarà necessario fare il punto della situazione e ricostruire là dove non esiste il pericolo. Il discorso è anche e soprattutto urbanistico: in particolare in un Paese che da decenni consumo 8 mila metri quadrati di suolo al secondo, e l’Emilia Romagna è ai primi posti in questa classifica. In più se si considera che i cambiamenti climatici proporranno nuovamente episodi meteorici come quello accaduto in val Nure a distanza più ravvicinata, la situazione è da tenere attentamente sotto controllo.

Abbiamo raccolto l’intervento del Presidente dell’Ordine degli Architetti Giuseppe Baracchi

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TREBBIA E NURE ESONDATI: CASE E CASCINE ALLAGATE ANCHE IN PAESE

Dalla siccità agli allagamenti. Nel tempo di una notte. Così all’improvviso. Anche se saranno in tanti a dire che tutto era prevedibile, risultato di anni di interventi sbagliati, cementificazioni e costruzioni a ridosso degli alvei dei fiumi. Ma la cronaca di queste ore descrive una situazione allarmante, soprattutto in val Nure e val Trebbia, dove i torrenti sono esondati allagando strade e cascine, fino a lambire le case. Il coordinamento in capo alla Prefettura non ha escluso la possibilità di chiudere supporto ad altre province per gestire la situazione. Le condizioni più critiche si sono registrate in alta val Nure dove l’esondazione del torrente ha creato diversi allagamenti lasciando isolate alcune zone, ma anche in val Trebbia dove a Rivergaro il fiume ha completamente allagato il lungo Trebbia e le zone adiacenti. La situazione, dalle prime ora di questa mattina, è stata molto critica anche in pianura tra Pontenure e San Giorgio. Nella zona di Sant’Agata intere cascine agricole sono state allegate, così come a Pontenure in località San Giovanni, a poche centinaia di metri dall’ingresso del paese, l’acqua è arrivata fino alle abitazioni. Una situazione questa che non si era mai verificata, almeno negli ultimi 40 anni. Colpita duramente anche la zona industriale di Pontenure: Amada Schiavi e il magazzino di Upim sono allagate, così come il sottopasso dove questa mattina un’auto è rimasta bloccata. In campo i volontari della Protezione Civile, Polizia Municipale e responsabili dell’ufficio tecnico del Comune.

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