GUARDIA MEDICA, BALDINO: “NON VIENE TOLTA ALLA MONTAGNA. SCELTA OBBLIGATA DALLA PENDEMIA”

Non vi è alcuna volontà di sottrarre alla montagna il servizio di guardia medica. Questa, in sintesi, la posizione dell’azienda sanitaria di Piacenza che ha ribadito le motivazioni della scelta di sospendere temporaneamente il servizio di guardia medica in alcuni comuni della montagna piacentina.

“La Guardia medica non viene tolta alla montagna – si legge nella nota a firma del direttore generale Luca Baldino – è vero, viene parzialmente allontanata, ma le due postazioni baricentriche rispetto alle vallate, Bettola e Bobbio, vengono mantenute nonostante le difficoltà a trovare medici disponibili a Piacenza come ormai su tutto il territorio nazionale. Tanti nostri medici sono poi oggi impegnati su un altro servizio territoriale di pari importanza: stanno facendo funzionare le USCA, che ormai sono chiamate a eseguire in media quasi 400 visite domiciliari ogni giorno, anche e soprattutto nelle zone di montagna dei comuni nei quali la Guardia medica è temporaneamente sospesa”.

Una rimodulazione temporanea dettata dalla stretta contingenza, non dalla volontà di chiudere presidi territoriali. “Appena possibile ritorneremo all’assetto di prima, ma ora, con i numeri dei positivi che continuano a crescere in modo esponenziale, con l’aumento degli accessi al Pronto soccorso e con l’incremento dei posti letto covid occupati nei reparti ordinari, alcune scelte risultano obbligate. È necessario, oggi più che mai, da parte di tutti, cittadini e istituzioni, un grande sforzo di comprensione e lettura della situazione a cui stiamo andando incontro”.

Il servizio di Guardia medica, anche così temporaneamente rimodulato, è comunque garantito per tutti i cittadini della provincia ed è attivabile telefonando numero 0523.34.30.00. Un operatore esperto sarà in grado di indirizzare l’utente perché possa usufruire del servizio richiesto in ambulatorio o a domicilio. Lo stesso operatore potrà inoltre attivare i servizi di emergenza qualora la situazione lo richiedesse.

 

BIANCHI ASSICURA: “GUARDIE MEDICHE, NESSUNA CHIUSURA”

Il Direttore Generale dell’Asul Andrea Bianchi assicura che le guardie mediche di Borgonovo e Bobbio non verranno chiuse. Nei giorni scorsi la diffusione della notizia aveva provocato non poca preoccupazione trai cittadini. Qui di seguito la nota del direttore generale Bianchi

In queste ultime settimane numerosi articoli sul quotidiano locale hanno riferito sulla questione della Guardia medica e della preoccupazione di alcune comunità sui prossimi assetti e quindi sul livello di servizi che in futuro verrà garantito. Ritengo necessario fare alcune puntualizzazioni in merito al progetto aziendale, al percorso istituzionale fatto e in divenire e ad alcune notizie riportate sul quotidiano destituite di ogni fondamento. Non corrisponde al vero che verranno chiuse le postazioni di Bobbio e di Borgonovo, non è vero che il nuovo assetto inizierà il 31 agosto, in nessun documento prodotto dall’Azienda esiste traccia di queste informazioni. Non è stato a oggi adottato alcun atto deliberativo in merito. Il tema della continuità assistenziale è stato affrontato dall’Azienda in un discorso più ampio che riguarda il riassetto dei servizi territoriali tra i quali i punti prelievo, la rete dell’emergenza-urgenza territoriale, la rete delle Case della salute ecc.. La logica complessiva dell’intervento non è assolutamente quella di tagliare dei servizi e tanto meno del contenimento della spesa, ma al contrario si tratta di allocare le risorse del territorio che allo stesso rimarranno assegnate con l’obiettivo di maggiore efficienza. Nella primavera 2013 il progetto complessivo è stato presentato in maniera dettagliata nei tre Comitati di Distretto e le attività previste sono state inserite sia nel piano delle azioni del 2013 sia del 2014 approvato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria congiuntamente al Bilancio di Previsione. Attualmente il piano di riorganizzazione della continuità assistenziale è all’attenzione delle organizzazioni sindacali. Nei prossimi giorni sono programmati Comitati di Distretto (già fissato per il 26 a Ponente, in fase di definizione a Levante e a Piacenza). In quella sede l’Azienda illustrerà il progetto della continuità assistenziale integrandolo anche con il progetto di potenziamento dell’emergenza-urgenza territoriale. In quella sede istituzionale di confronto e di ascolto l’obiettivo non è solo quello di illustrare e motivare il programma aziendale, ma anche di condividerne l’impianto, la logica, modalità e tempi di attuazione anche in termini di garanzia per i cittadini.

Il direttore generale dell’Ausl di Piacenza

Andrea Bianchi

 

BIANCHI