PIACENZA PUNTA SU KLIMT ANCHE PER IL RILANCIO ECONOMICO

“Di me non esiste alcun autoritratto. Io non mi interesso della mia persona come oggetto di pittura, mi interessano di più le altre persone”.

Questo è davvero il Klimt che emerge da ogni opera. I volti, gli sguardi, i corpi femminili conturbanti sono l’essenza vera di questo artista straordinario che piacenza ha deciso di celebrare con la mostra Klimt, l’uomo, l’artista, il suo mondo. Ad ospitarla dal 12 aprile al 24 luglio XNL Piacenza contemporanea legata a doppio filo con la galleria d’arte moderna Ricci Oddi.

Il percorso espositivo si snoda nei due piani dello spazio di via santa Franca: dal clima del simbolismo europeo, da cui Klimt prende le mosse con incisioni e disegni emblematici per poi introdurre i visitatori verso le prime opere e i primi compagni. Da qui ci si addentra nella vicenda del pittore attraverso la secessione viennese da lui fondata con altri 17 artisti nel 1897 in segno di protesta contro l’arte ufficiale.

Al piano terra l’intera sezione dedicata al cuore della mostra il ritratto di signora della galleria Ricci Oddi e al racconto delle sue avventurose vicende. Il percorso si chiude con la ricostruzione monumentale del Fregio di Beethoven riservando ai visitatori un’esperienza di grande suggestione. In tutto 160 opere, tra dipinti, sculture, grafica, manufatti d’arte decorativa da 20 prestigiose raccolte pubbliche e private tra cui la Klimt Foundation di Vienna. Un percorso che aiuta il visitatore ad entrare nel mondo di Klimt.

RILANCIO RICCI ODDI? “IL KLIMT NON BASTA SENZA UN PROGETTO”

Da quanto tempo sentiamo parlare di rilancio della galleria Ricci Oddi? Probabilmente decenni. Il ritrovamento, dopo 23 anni, del Ritratto di Signora è un’ottima occasione per fare il passo. Ma neppure il quadro di Klimt basta se non si elabora un progetto vero dove un gruppo di lavoro preparato e competente lavora su vari fronti, dalla comunicazione, al merchandising, all’allestimento. Ne abbiamo parlato con l’architetto Franz Bergonzi.

IL RITRATTO DI SIGNORA TORNA IN GALLERIA. “L’IMMAGINAZIONE SI AVVERA”

Ad aprire l’evento il presidente del cda Massimo Ferrari che ha definito il ritorno del Klimt a Piacenza “avverare l’immaginazione” e “una speranza per Piacenza, un forte simbolo di condivisione e di speranza”.
Anche il ministro Paola De Micheli è intervenuta in video definendo la giornata “una festa per la comunità piacentina”. Anche il ministro Dario Franceschini ha recapitato un messaggio al cda.
Sono intervenuti l’assessore regionale alla cultura Mauro Felicori e l’assessore comunale Jonathan Papamarenghi che ha specificato “Il Comune non ha mai avuto dubbi su dove questo dipinto dolesse stare, a casa sua, esposto in Galleria. Confermiamo come ente non solo la vicinanza alla Galleria ma, congiuntamente alle iniziative che si vorranno creare, garantiamo il nostro sostegno, per la comunità piacentina e per la memoria di Ricci Oddi.
La professoressa Elena Pontiggia, curatrice del progetto insieme a Gabriella Belli, ha ricordato che “il rientro dell’opera rappresenta l’avvio ufficiale del Progetto Klimt, un programma scientifico biennale diviso in quattro tappe consequenziali che partono dal ritrovamento dell’opera fino al Klimt intimo. Ha partecipato alla conferenza anche Peter Weinhäupl della Klimt Foundation.

Ritratto di Signora non è attualmente visibile al pubblico in ottemperanza alle disposizioni nazionali per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. La Galleria, infatti, riaprirà le sue porte, nella prima data possibile, sulle base di nuove indicazioni a livello nazionale.

LA MODELLA DI KLIMT NEL LIBRO DI GABRIELE DADATI

Tutto incominciò il 10 dicembre del 2019 quando il capolavoro del Klimt fu ritrovato in una nicchia del giardino della galleria Ricci Oddi. A pochi giorni sarebbe stata inaugurata la mostra dedicata a Stefano Fugazza, il compianto direttore della galleria, che soffrì moltissimo il furto del quadro nel 1996.

Il libro La modella di Klimt, la vera storia del capolavoro ritrovato dello scrittore Gabriele Dadati è da considerarsi anche un omaggio allo stesso Fugazza. Dadati racconta di sé, di come ha appreso la notizia del ritrovamento e va oltre, grazie al personaggio che gli rivela di conoscere la vera storia del capolavoro di Klimt.

RITRATTO DI SIGNORA, PROGETTO IN QUATTRO TAPPE. PRIMA USCITA IL 28 NOVEMBRE IN GALLERIA

Si chiama Progetto Klimt, l’idea è di creare un evento lungo quattro tappe legate l’una all’altra che dal ritratto di signora, tornata a far parte della collezione della Ricci Oddi, arrivi al al confronto con le altre opere di Klimt e della galleria stessa. Un progetto dove il tempo svolge un ruolo fondamentale scandendo così i quattro eventi, tre dei quali ancora in fieri.

La data confermata dal presidente della galleria Massimo Ferrari, accompagnato dall’intero consiglio di amministrazione, è il 28 novembre quando il Ritratto di Signora verrà esposto nel salone d’onore della Ricci Oddi, questo è l’allestimento: il visitatore non vedrà da subito la tela, ma solo dopo un breve percorso arriverà al ritratto che verrà sapientemente illuminata per valorizzarne ancora di più la preziosità.

IL RITRATTO DI SIGNORA CUSTODITO ALLA BANCA DI PIACENZA IN ATTESA DEL GRANDE EVENTO A META’ GIUGNO

E’ stato un trasferimento scortato da polizia e carabinieri, come si conviene a un oggetto prezioso e unico. Il Ritratto di Signora di Klimt è uscito dal caveau della Banca d’Italia, dove era stato finora custodito, per arrivare a quello della Banca di Piacenza, in attesa di tornare alla sua sede, la Galleria Ricci Oddi dove era esposto fino al misterioso furto del 1997.

Un trasferimento avvenuto a piedi a cui hanno assistito in pochi. All’apertura erano presenti il presidente della Ricci Oddi Massimo Ferrari e il presidente della Banca di Piacenza Corrado Sforza Fogliani che ha dichiarato “di aver ospitato la tela in modo del tutto gratuita in Banca perchè crediamo che non debba farsene carico né  lo Stato né la Galleria Ricci Oddi”. L’evento di presentazione potrebbe tenersi per la seconda metà di giugno.

 

IL PRESUNTO LADRO SUL FURTO DEL KLIMT “E SE IL QUADRO FOSSE UN FALSO?”

Si infittisce sempre di più il mistero che aleggia intorno al Ritratto di Signora di Klimt. Nelle ultima settimane più che dipanati, i dubbi sembrano essere sempre più fitti, segno che gli inquirenti stanno scandangliando davvero tutte le ipotesi.

L’ultimo colpo di scena di questa vicenda, che ogni giorno assume sempre più i caratteri di un film, l’ha rivelato la trasmissione di Italia 1 Le Iene. L’inviato Alessandro De Giuseppe ha intervistato il piacentino che si è autoaccusato di essere uno degli autori del furto 22 anni fa, che ha dichiarato: “Ricci Oddi ha acquistato il quadro nel 1925 per 30mila lire. Ma in quel periodo, un famosissimo falsario londinese autore di innumerevoli e pregiati falsi d’autore, insignito dalla regina Elisabetta come falsario, lavorava in Italia. Dopo la scoperta del doppio ritratto da parte della studentessa Claudia Maga, la Ricci Oddi aveva organizzato una mostra per rendere omaggio al quadro. Sarebbero arrivati esperti da tutto il mondo per ammirarlo. Nella mente di Fugazza (allora direttore della Galleria ndr) si era fatto largo il dubbio che il dipinto non fosse autentico. L’ex direttore nutriva il timore che Ricci Oddi avesse in realtà acquistato un falso e per questo motivo avrebbe pensato di organizzare il colpo”. Questo giustificherebbe l’ultimo atto della Procura di Piacenza che, pochi giorni fa, ha iscritto nel registro degli indagati la vedova di Stefano Fugazza.

Una vicenda che, come ha detto ai nostri microfoni il giornalista di Libertà Ermanno Mariani “é tutta piacentina”, non manca di stupire di chissà quanti ancora colpi di scena.

MARIANI: “LA STORIA DEL KLIMT E’ MOLTO BIANCOROSSA”

Sul Ritratto di Signora di Klimt ha scritto un libro “Il mistero del doppio ritratto di Klimt” uscito nel 2018, un anno prima del ritrovamento della tela.
Ci siamo fatti raccontare dal cronista di Libertà Ermanno Mariani le travagliate vicende della tela e soprattutto cosa è accaduto in questi 22 anni. “La storia del Klimt è molto biancorossa”.

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PIACENZA 2020 PUNTA ALLA GRANDE MOSTRA SUL KLIMT

Il ritrovamento del Klimt, qualora fosse verificata l’autenticità, farebbe la parte del leone anche all’interno del lungo calendario di eventi culturali promosso dal comitato composto da Comune, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Curia e Camera di Commercio. Nella sala del trono di palazzo Farnese sono stati presentati gli eventi di Piacenza 2020 Crocevia di cultura alla presenza di numerosi operatori culturali e associazioni piacentine. L’evento previsto in autunno sulla natura morta potrebbe diventare la grande mostra sul Klimt.

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ECCO LA MOSTRA OMAGGIO A STEFANO FUGAZZA. SUL KLIMT ANCHE L’IDEA DI UN FILM

La mostra dedicata a Stefano Fugazza a dieci anni dalla sua scomparsa, in un interessante percorso all’auditorium Sant’Ilario, è avvolta da un’atmosfera ancora più speciale. Il ritrovamento del Ritratto di Signora ha segnato certamente un tassello fondamentale anche nell’allestimento dello stesso percorso che in meno di 24 ore ha subito alcune doverose modifiche. Nella parte iniziale infatti sta per essere ultimata proprio una quinta sezione dedicata al Klimt, da quando fu trafugato nel lontano 97 fino al ritrovamento di pochi giorni fa, seguendo con pannello e video le varie fasi delle indagini. Segue poi la parte della mostra con foto e testi che raccontano l’idea che Fugazza aveva di Piacenza, nella seconda parte spazio alle opere, oltre una sessantina, della sue collezione privata. 

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