IL PRESUNTO LADRO SUL FURTO DEL KLIMT “E SE IL QUADRO FOSSE UN FALSO?”

Si infittisce sempre di più il mistero che aleggia intorno al Ritratto di Signora di Klimt. Nelle ultima settimane più che dipanati, i dubbi sembrano essere sempre più fitti, segno che gli inquirenti stanno scandangliando davvero tutte le ipotesi.

L’ultimo colpo di scena di questa vicenda, che ogni giorno assume sempre più i caratteri di un film, l’ha rivelato la trasmissione di Italia 1 Le Iene. L’inviato Alessandro De Giuseppe ha intervistato il piacentino che si è autoaccusato di essere uno degli autori del furto 22 anni fa, che ha dichiarato: “Ricci Oddi ha acquistato il quadro nel 1925 per 30mila lire. Ma in quel periodo, un famosissimo falsario londinese autore di innumerevoli e pregiati falsi d’autore, insignito dalla regina Elisabetta come falsario, lavorava in Italia. Dopo la scoperta del doppio ritratto da parte della studentessa Claudia Maga, la Ricci Oddi aveva organizzato una mostra per rendere omaggio al quadro. Sarebbero arrivati esperti da tutto il mondo per ammirarlo. Nella mente di Fugazza (allora direttore della Galleria ndr) si era fatto largo il dubbio che il dipinto non fosse autentico. L’ex direttore nutriva il timore che Ricci Oddi avesse in realtà acquistato un falso e per questo motivo avrebbe pensato di organizzare il colpo”. Questo giustificherebbe l’ultimo atto della Procura di Piacenza che, pochi giorni fa, ha iscritto nel registro degli indagati la vedova di Stefano Fugazza.

Una vicenda che, come ha detto ai nostri microfoni il giornalista di Libertà Ermanno Mariani “é tutta piacentina”, non manca di stupire di chissà quanti ancora colpi di scena.

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