GALVANI, ANMIL:”BASTA TAGLI ALLA SICUREZZA”

In occasione della ricorrenza del 1 Maggio Bruno Galvani, Presidente della Fondazione Animl, racconta, a Di Profilo, la sua esperienza personale e chiede alla politica di investire sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. “Il ricatto occupazionale non è ammesso in un paese civile” ha detto.

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“NO NEET”, QUANDO LA SFIDA E’ VINCERE LA PRECARIETA’

Lavoro, futuro e precarietà. Sono i denominatori comuni di tutte le storie raccolte in No Neet, storie idee e progetto per sfidare la precarietà giovanile. Il volume a cura di Giuseppe Magistrali, che verrà distribuito nelle scuole piacentine, è nato dalla volontà di analizzare e soprattutto raccontare le storie dei cosiddetti Neet, cioè i ragazzi dai 15 ai 24 anni che non studiano né lavorano. Quel limbo grigio nel quale vivono i giovani scoraggiati, arrabbiati con un futuro per nulla lineare e molto precario. Tra Piacenza e provincia si stima siano tra i 6 e gli 8 mila. Per raccontare queste storie sono stati formati alcuni peer educator, ovvero educatori paritari. Giorgia è una di loro, che ha anche riportato la sua esperienza. Ecco la sua esperienza

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FOCUS SU LAVORO E PRECARIETA’, TRE GIORNI DI EVENTI A SPAZIO 2

Tre giorni di eventi per parlare di futuro e occupazione giovanile. Si chiama To Neet or not To Neet l’evento che animerà Spazio 2, la Cittadella del Lavoro e della Creatività, nel prossimo fine settimana. Si parte giovedì 19 con i Dialoghi sul Futuro, apriranno i lavori il sindaco Dosi, l’assessore Piroli insieme ai ragazzi delle scuole dei centri di formazione professionale. A seguire i Dialoghi sulla Precarietà affidati ai ragazzi di Alley Oop. Venerdì 20 è previsto l’incontro con le start upper di Urban Hub e i vincitori di Start Cup Emilia Romagna; sabato 21 amministratori e docenti affronteranno i temi del futuro e della precarietà con i ragazzi della Coop Infrangibile, G.U.S Gruppo Umana Solidarietà. Tutte le serata saranno accompagnate da street food e musica.

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OSSERVATORIO CGIL: “600 POSTI DI LAVORO IN MENO IN UN ANNO”

La percentuale relativa ai nuovi contratti a tempo indeterminato dopo l’entrata in vigore del job act è aumentata del 60% rispetto al 2014. questo però non significa che si sono creati nuovi posti di lavoro; lo rivela il settimo osservatorio sull’economia e sul lavoro in provincia di Piacenza, presentato dalla Cgil a cura di Ires Emilia Romagna. In sostanza l’aumento dei contratti a tempo indeterminato è da considerarsi come una trasformazione di un contratto già in essere, semplicemente passato a tempo indeterminato grazie alle agevolazioni fiscali per le aziende. Anche la fascia d’erta è significativa: gli effetti del job act si sono avuti più sulla fascia alta d’eta, 50-59, piuttosto che su quella 25-34 anni. 

Un altro dato che non va nella direzione di una ripresa è quello che si riferisce agli occupati: nel 2015 è di 119.600 ovvero 600 in meno rispetto allo scorso anno, soprattutto donne. A diminuire è anche il numero dei disoccupati che decresce di circa 700 unità, questo però non rappresenta un aumento dell’occupazione che invece diminuisce, ma rappresenta la sola diminuzione di persone alla ricerca di lavoro. Altro dato significativo è quello del voucher, per certi aspetti un abuso più che un uso, come avrebbe dovuto essere nell’intento del Governo di regolare il lavoro accessorio. I dati parlano chiaro: in Emilia Romagna, nel 2014, sono stati venduti 15 milioni di voucher da 10 euro l’uno, attestandosi al terzo posto dopo Lombardia e Veneto. Piacenza è in regione la città con un uso minore, con 400 mila voucher venduti.

Il servizio con le interviste nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

cgil lavoro