CHISURE IN LOMBARDIA, BARBERI: “IL GOVERNO INTERVENGA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI”

L’ha messo nero su bianco in una lettera indirizzata la presidente del Consiglio Giuseppe Conte, alla ministra Lamorgese, al ministro Speranza,  ai presidenti delle regioni Emilia Romagna e Lombardia, oltre che per conoscenza al prefetto Lupo. Il sindaco e presidente della Provincia di Piacenza Patrizia Barbieri è fortemente preoccupata dagli effetti che l’ordinanza della regione Lombardia di chiudere i centri commerciali non essenziali nel week end può avere sul nostro territorio, da più parti attiguo a quello lombardo, soprattutto nel basso lodigiano.

L’ordinanza del presidente Fontana, scrive Barbieri, “sta creando allarme e fondati timori sul territorio piacentino, poiché si rischia ciò che purtroppo è accaduto nel febbraio scorso quando tanti lombardi si riversavano sul piacentino favorendo così contatti che hanno portato ad un incremento notevole del contagio. Faccio notare che il nostro territorio è confinante su più
lati con la Regione Lombardia e ha già pagato un altissimo prezzo in termini di contagiati e di decessi e i numeri di positivi che si registrano in questi giorni destano estrema preoccupazione. Sulla scorta di quanto sopra, richiedo l’assunzione di un provvedimento urgente che scongiuri che i centri commerciali piacentini possano fungere da luogo per veicolare contagi
disponendo conseguentemente l’opportuna misura atta a salvaguardare la salute. Temo che in caso di inerzia si possano determinare gravi e irreparabili conseguenze”.

 

BARBIERI: “HO CHIESTO A CONTE GLI STESSI PROVVEDIMENTI DELLA LOMBARDIA”

“Ho chiesto al presidente Conte gli stessi provvedimenti che saranno adottati in Lombardia” così il sindaco Barbieri apre il suo consueto post serale sulla pagina Facebook. Insieme ai sindaci di Brescia, Bergamo e Cremona ha chiesto ulteriori misure di, più restrittive, per fermare il virus e “che i provvedimenti non fossero presi “a macchia di leopardo”, ma in modo omogeneo. Anche il dialogo con il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, è stato costante anche con riferimento alle decisioni assunte nel riminese. Mi aspetto – scrive Barbieri –  che nell’immediato venga definito con chiarezza a livello nazionale quali tipologie di aziende debbano restare aperte per garantire servizi essenziali o per cause di necessità, e quali possano essere chiuse. Vi prego di ascoltarmi bene. Nessuna decisione è facile in queste ore. Stiamo fronteggiando in tutto il Paese un’emergenza sanitaria e stiamo combattendo un virus nuovo, mutevole, che sembra comportarsi in modo diverso nelle diverse regioni del mondo. Non stupitevi se certe decisioni vengono prese dal Governo e dalle Regioni giorno per giorno, perché lo scenario cambia continuamente. Noi Sindaci della Provincia di Piacenza stiamo lavorando senza sosta per indirizzare queste decisioni o per offrire il nostro contributo”

PIACENZA TRA LE GRANDI DELLA LOGISTICA DEL NORD OVEST

Piacenza diventa punto di riferimento per la logistica nazionale grazie al protocollo d’intesa tra comune e provincia e regioni Liguria, Lombardia e Piemonte.Un atto, che nel quadro del più ampio sistema logistico del nord ovest ha l’obiettivo di favorire il raccordo tra i poli logistici piacentini, i sistemi lombardi e piemontensi e il sistema portuale ligure, per un efficientamento dell’intermodalità tra i porti, retroporti e mercati attraverso l’istituzione della zona logistica semplificata Porto e retroporto di Genova.

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B-HEART, UNA NUOVA IDEA D’IMPRESA PRESENTATA ANCHE A PIACENZA

Sono due studenti dell’Università Cattolica di Piacenza ad essersi aggiudicati la medaglia d’argento a Start Cup Lombardia la Business Plan Competition promossa dalle migliori università e dagli incubatori attivi sul territorio lombardo per favorire la crescita di nuove imprese a contento innovativo. Marco Caramatti e Alessandro Maria Avitabile sono gli ideatori di B-Heart, un braccialetto per i neonati che assicura il costante monitoraggio dei parametri vitali, inviati alla madre per rassicurarla in ogni momento. Delle novantuno idee presentate, sono stati sedici i giovani finalisti che, con presentazioni di tre minuti a testa, hanno cerato di “convincere” i giurati -imprenditori, venture capitalist e professionisti- del valore imprenditoriale della propria idea.  “Volevamo un prodotto che fosse semplice, ma realmente utile ed in grado di risolvere una problematica reale; da qui B-Heart – proseguono i due studenti -. Fin da subito abbiamo intuito che la reale potenzialità dell’idea si sarebbe espressa al di fuori delle mura universitarie. Abbiamo quindi iniziato a muoverci ricercando un partner tecnologico che avrebbe potuto trasformare l’idea in prodotto”. Tra l’altro uno dei due studenti ideatori di B-Heart aveva partecipato anche alla sezione piacentina di Start Cup Emilia Romagna 2014 e aveva registrato il suo pitch da 90” all’interno di E-Qbo. La sua presentazione insieme a tante altre è visibile alla pagina startcup2014.zero523.tv

Alessandro Maria AvitabileMarco Caramatti Startcup