MITEZZA, IRONIA E UMANITA’: ADDIO A STEFANO FORLINI COLONNA DELL’AMBIENTALISMO PIACENTINO. I FUNERALI LUNEDI’ IN SAN FRANCESCO

Stefano Forlini, una vera colonna dell’attivismo ambientalista e verde piacentino se n’è andato, troppo presto, per una malattia crudele e inaspettata. L’annuncio della scomparsa dello storico esponente dei Verdi piacentini viene dato, in una nota, Europa Verde Piacenza.

Molto lungo l’elenco delle lotte che lo hanno visto protagonista, da quella antica per la fruibilità del parco della Galleana, a quella per il Parco del Trebbia, al contrasto al palazzo degli uffici fino all’ultima lotta per gli alberi di piazza Cittadella. Un modo di lottare per la protezione della natura e dell’ambiente, nato fra le fila della Lipu e poi proseguito fra i Verdi di cui è stato protagonista per decenni. Una militanza impegnata e caparbia, riconosciuta a livello regionale e nazionale, ma sempre vissuta con mitezza e giusto equilibrio che anche gli avversari politici non faticano a riconoscere. Mitezza, umanità e ironia erano le caratteristiche del suo agire, nella convinzione di dare il giusto peso alle cose del mondo.
Sono state giustamente scritte pagine e pagine nell’anniversario della morte di Alex Langer, senza indugiare troppo sulle migliaia di figure come Stefano, che senza troppo clamore, nel proprio quotidiano, strappando tempo al proprio lavoro e all’amata famiglia, hanno trovato lo spazio per contribuire alla tutela del proprio territorio e delle generazioni future, incarnando i principi di Alex e del migliore movimento Verde. Un esempio per tutti noi ma anche per coloro che credono nella politica come espressione alta dell’agire per il bene comune.

Nel ricordare Stefano è impossibile ignorare la sua generosità, non solo dimostrata sul lavoro e nella famiglia, ma anche nell’attività per il quartiere di S.Agnese, per il teatro dialettale, per la cucina; espressione di un carattere poliedrico e curioso. Così come è impossibile ignorare la sua ironia e autoironia, che sapevano magicamente trasformare anche le riunioni politiche più difficili e faticose, intervallate dalle sue battute ironiche e scherzose, in momenti gradevoli e vissuti con leggerezza.
Stefano mancherà alla sua famiglia, alla quale rivolgiamo un sentito cordoglio, ma anche al panorama politico piacentino, che perde un sicuro protagonista. Anche negli incontri degli ultimi giorni, sul letto dell’hospice, esprimeva la speranza che i giovani non ignorassero il grave compito che li attende per il proprio futuro ma anche per il futuro del pianeta.
Ciao Stefano.

Siamo stati fortunati ad avere con noi Stefano negli anni della ricostruzione dei Verdi in Emilia-Romagna. E’ il pensiero di Enrico Ottolini,  portavoce regionale di Europa Verde – Emilia Romagna. “Era facile andare d’accordo con lui, ma anche il disaccordo non pesava mai troppo. Di certo non lo nascondeva, ma sapeva sovrastarlo con la sua grande umanità”.

I funerali saranno celebrati lunedì 8 settembre alle 16 nella chiesa di San Francesco.

ADDIO A GIORGIO ARMANI, MUORE IL RE DELLA MODA. SUI SOCIAL SCRISSE “SPERO DI LASCIARE UN SEGNO FATTO DI IMPEGNO E RISPETTO”

Aveva 91 anno il Re indiscusso della moda: Giorgio Aramani è morto a Milano, i funerali si terranno in forma privata, al camera ardente sarà allestita presso l’Armani/Teatro in via Bergognone a Milano.

Era nato a Piacenza l’11 luglio del 1934, dopo aver abbandonato gli studi di medicina ha iniziato la carriera alla Rinascente, lavorando poi come assistente per Nino Cerruti prima di fondare nel 1975 la sua azienda, la Giorgio Armani S.p.A., insieme a Sergio Galeotti. È noto per aver rivoluzionato la moda con le sue creazioni eleganti e destrutturate, espandendo il suo impero nel settore dell’abbigliamento, degli accessori e del lusso.

L’ultima apparizione pubblica a Piacenza è dell’11 maggio del 2023, quando Università Cattolica del Sacro Cuore gli conferì la laurea honoris causa in Global Business Management al Teatro Municipale. Fu una cerimonia molto emozionante a cui parteciparono anche volti noti del mondo delle moda e dello spettacolo che hanno avuto l’onore di lavorare con lui.

“Con infinito cordoglio – si legge nella nota della famiglia – il gruppo Armani annuncia la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore. Il signor Armani, come è sempre stato chiamato con rispetto e ammirazione da dipendenti e collaboratori, si è spento serenamente, circondato dai suoi cari”.

“Alcune settimane fa, poco prima del 91esimo compleanno, una infezione polmonare lo aveva costretto a un ricovero e a una convalescenza nella sua casa in via Borgonuovo, a Milano, spingendolo a non presenziare – un caso rarissimo – alla sfilata della sua collezione di giugno. Già lo scorso anno aveva avuto un problema, poi risolto: e alle sfilate di giugno 2024, tre giorni dopo le dimissioni dall’ospedale, aveva voluto salutare i suoi ospiti dopo gli show. Lo scorso giugno, invece, la scelta di non partecipare alla sfilata: «Ma sto bene» aveva aggiunto – si legge sul Corriere della Sera – Erano seguite settimane serene: il compleanno, con i mille e mille auguri da parte di tutto il mondo della moda, e non solo; la scelta di acquistare la Capannina; e soprattutto il suo amato lavoro sugli abiti. Solo qualche giorno fa un lieve peggioramento per un malessere improvviso allo stomaco. Ma nulla che facesse presagire il peggio. Oggi la notizia della morte”

Sui social scrisse: “Il segno che spero di lasciare è fatto di impegno, rispetto e attenzione per le persone e per la realtà. È da lì che tutto comincia”.