RENZI: “I VALORI DI PIACENZA SONO I VALORI COMUNITARI”

Città blindata per la visita del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Appuntamento alle 13.30 all’auditorium dei Teatini dove già dalle 13 cittadini e simpatizzanti erano in attesa. Blindata non solo la zona di accesso all’auditorium, ma anche via Benedettine e via Giarelli, praticamente da tutt’altra parte. Il premier, prima della visita istituzionale piacentina, è passato anche dagli studi di Telelibertà dove è stato intervistato, e dove pensiamo, abbia anche visitato il museo della stampa. Una sosta che gli è costata un po’ di ritardo sulla tabella di marcia, perché alle 14.30 ai Teatini la gente era ancora in attesa, alcuni in sala, altri in strada Un’attesa durata fino alle 15 quando il presidente Renzi ha fatto il suo ingresso nella prestigiosa cornice dell’auditorium di via Scalabrini. Nessun accenno al prossimo referendum del 4 dicembre, nessuna accenno alla grane del partito democratico, ma un discorso i cui capisaldi sono stati l’europa e l’identità italiana, che passa anche attraverso le piccole realtà.

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ALLUVIONE, DAL GOVERNO L’OK PER LO STATO DI EMERGENZA. SUBITO 10 MILIONI DI EURO

Il Governo ha concesso lo stato di emergenza nazionale per i territori colpiti dall’alluvione; la decisione è stata presa nel corso del consiglio di ministri. La prima tranche vede uno stanziamento di 10 milioni di euro, a cui si potrebbero aggiungere altri fondi messi a disposizione dei territori più colpiti.

“La decisione del Governo – fa notare il Sottosegretario Paola De Micheli – arriva 11 giorni dopo gli eventi che hanno colpito la Val Nure e la Val Trebbia e risponde alla richiesta formulata dalla Regione Emilia Romagna, inoltre i 10 milioni stanziati dalla Protezione Civile sono risorse importanti per gli interventi più urgenti per la messa in sicurezza del territorio. E’ l’inizio del percorso che con il premier Matteo Renzi avevamo illustrato agli amministratori locali la settimana passata nel corso della sua visita a Piacenza. In tempi rapidi – aggiunge – proseguendo nel proficuo gioco di squadra con la Regione e in collaborazione con gli enti locali, saranno approvati gli altri provvedimenti per offrire le risposte concrete ed efficaci agli interventi legati all’emergenza e alla ricostruzione”.

 renzi san damiano

RENZI: “EMILIANI PERSONE STRAORDINARIE”. CONFERMATO LO STATO DI EMERGENZA

È arrivato in auto blu poco prima delle 16.30 dopo aver sorvolato i luoghi colpiti dall’alluvione. Poi il Premier Matteo Renzi ha fatto tappa in Prefettura per un incontro con i sindaci dei comuni devastati dalle esondazioni del Nure e del Trebbia. Un incontro, della durata di un’ora scarsa, in cui Renzi ha confermato che il Governo dichiarerà lo stato di emergenza. “Gli emiliani sono persone straordinarie, maquesto non può essere un elemento di autoassoluzione da parte del Governo che farà la sua parte – ha detto -. Si è trattato di un evento straordinario che, secondo gli esperti, si ripete ogni 500 anni”. “Questo però – ribadisce – non ci deve assolvere dall’aver maggior cura dei nostri corsi d’acqua e del nostro territorio. Il Governo nelle prossime ore dichiarerà lo stato d’emergenza, giusto il tempo necessario per completare alcune verifiche tecniche. Il Governo farà la sua parte come in Veneto, ad esempio concedendo una deroga dal patto di stabilità per i Comuni colpiti. La mia è una presenza di solidarietà, di vicinanza, ma sono anche nelle condizioni di dimostrare che porteremo aiuti concreti. Lasciatemi dire che questo territorio è fatto di persone straordinarie e capaci in grado di affrontare al meglio questa situazione”. Non si sa ancora quale sarà l’impegno economico del governo perchè le stime dei danni sono ancora da quantificare, ma è stato comunque annunciato lo sblocco del patto di stabilità per i sindaci dei comuni alluvionati e il rinvio delle tasse per le imprese danneggiate. Le uniche cifre certe, per ora, sono quelli stanziate dalla regione, da 2 a 5 milioni di euro per rispondere alle prime emergenze.

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L’APPELLO DEI CITTADINI ALLUVIONATI: “NON LASCIATECI SOLI”

A tre giorni dall’alluvione la situazione in val Nure e val Trebbia è ancora molto critica. Dagli stessi cittadini delle zone più colpite, Farini e Ferriere in alta val Nure, arriva un appello accorato di aiuto. Alcune frazioni sono completamente isolate, in altre manca l’acqua potabile e il fango copre ancora ogni cosa. Chi può porti pale, camioncini per il carico dei detriti che la piena ha portato con sè, ruspe per la pulitura del fango.

Intanto è confermata per la giornata di domani la visita del presidente Matteo Renzi che, salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, incontrerà i sindaci dei comuni più colpiti in Prefettura.

bettola alluvione 2

ALLUVIONE IL GIORNO DOPO, BETTOLA UN PAESE IN GINOCCHIO

La provinciale accartocciata su se stessa resterà una delle immagini simbolo della spaventosa alluvione che ha messo in ginocchio mezza provincia. Dove c’era una strada, oggi si snoda il Nure, seguendo, guarda caso, un percorso che appare assolutamente naturale. La provinciale per Bettola all’altezza di Recesio crollata rimarrà uno dei simboli di questo disastro impressionante. Proprio Bettola e l’alta val Nure restano le zone più colpite: strade, vie di comunicazione saltate, infrastrutture completamente distrutte, tutto ciò che animava il lungo Nure è stato spazzato via; dal nuovissimo campo giochi per bambini, ai campi da tennis inaugurati due mesi fa, dal campo da calcio alla piscina gravemente compromessa, nulla di tutto questo oggi esiste più. “Al di delle strade – ha detto il sindaco Sandro Busca – a Bettola sono state distrutte tutte le principali infrastrutture, tutti gli impianti sportivi; dal campo di calcio della BF al campo giochi per i bambini, dai campi da tennis alla piscina”. Il giorno dopo il disastro la situazione è surreale; nell’aria vola il fango ormai seccato, la strada è ricoperta di una spessa di coltre di melma. Saracinesche abbassate, i pochi negozi aperti in piazza danno una parvenza di normalità che faticherà ad arrivare. Nei comuni della val Nure e dall’alta val Trebbia c’è tanto da fare; da rimboccarsi le maniche e lavorare, come stano facendo i cittadini, la protezione civile e i tanti volontari che da ieri all’alba sono al lavoro per ripulire cantina e garage. “Siamo qui dalle 4 di ieri mattina – ci spiega un giovane volontario del Gruppo Cinofili La Lupa – stiamo ripulendo cantine e seminterrati. Lo facciamo da volontari perchè siamo animati dal buon senso, come se fossimo una famiglia dove c’è bisogno di aiuto”. Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha confermato che il Premier Matteo Renzi entro la settimana visiterà i luoghi del disastro, per rendersi conto della gravità della situazione e per approvare lo stato di calamità naturale. Intanto dalla Regione è stato confermato lo stanziamento dei 2 milioni di euro per far fronte all’emergenza e dei 200 milioni già a bilancio per l’intera Emilia Romagna. “Chiederemo che vengano fatti interventi di prevenzione su torrenti e affluenti che finiscono nel Nure – spiega Busca – se non si lavora sulla prevenzione questa cose possono riaccadere”. Il presidente della Provincia Francesco Rolleri ha assicurato che la situazione verrà riportata alla normalità nel minor tempo possibile, almeno per quanto riguarda il ripristino delle condizioni di sicurezza sulle strade principali e delle reti telematiche, Bettola, Farini, Ferriere e Coli sono isolate anche dal punto di vista della comunicazioni.

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ALLUVIONE, BONACCINI: “IL PREMIER RENZI PRESTO NEI LUOGHI DEL DISASTRO”

Entro la fine della settimana dovrebbe arrivare sui luoghi più dall’alluvione il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Lo ha annunciato il presidente della Regione Stefano Bonaccini nel corso dell’incontro che si è svolto di prima mattina in Provincia. La richiesta verrà avanzata proprio oggi a Milano Expo dove è atteso il Premier al quale parteciperà anche il presidente della Regione Emilia Romagna. La situazione è molto grave, l’alta val Nure e Trebbia sono state spazzate via da una piena mai vissuta prima a memoria d’uomo. Il presidente della Provincia Francesco Rolleri ha assicurato che la situazione verrà riportata alla normalità nel minor tempo possibile, almeno per quanto riguarda il ripristino delle condizioni di sicurezza sulle strade principali (al momento molte frazioni sono ancora isolate) e delle reti telematiche, Bettola, Farini, Ferriere e Coli sono isolate anche dal punti di vista della comunicazioni. Lo step successivo sarà la conta dei danni e la prevenzione con un’analisi dettagliata del territorio. Il Presidente Bonaccini ha confermato lo stanziamento di 2 milioni di euro per far fronte all’emergenza e di 200 milioni che la Regione aveva messo a bilancio per tutta la Regione. Al presidente Renzi verrà chiesto di proclamare lo stato di calamità naturale. Intanto i sindaci dei comuni più colpiti stanno iniziando la conta dei danni: Bettola è uno dei centri più pesantemente colpiti dalla piena del Nure. La strada provinciale di Recesio è stata letteralmente spezzata dalla forza dell’acqua, ora per arrivare in paese l’unica via è la vecchia strada provinciale che i tecnici della provincia stanno monitorando attentamente perchè dovrà sopportare un traffico pesante di camion e pullman del tutto eccezionale. Il sindaco Busca è molto preoccupato per le infrastrutture completamente distrutte sui cui l’amministrazione aveva puntato negli ultimi anni per far vivere il paese: dal campo giochi per i bambini inaugurato un anno fa, al campo da calcio, fino ai campi da tennis nuovi di zecca inaugurati due mesi fa che oggi non esistono più. Nulla di tutto questo esiste più. I tecnici della Provincia stanno valutando la condizioni dei ponti per verificare la loro transitabilità e in giornata sono attesi i tecnici della Protezione Civile nazionale per la verifica delle condizioni delle infrastrutture, gli stessi che si pronunceranno sulle stato di calamità naturale.

casa Farini

PAOLA DE MICHELI GIURA A PALAZZO CHIGI, DA OGGI NUOVE RESPONSABILITA’

Da oggi per l’on. Paola De Micheli inizia un nuovo percorso, decisamente il più prestigioso della sua carriera politica. Dopo il giuramento avvenuto ieri sera alle 20.30 nella Sala dei Galeoni di Palazzo Chigi, De Micheli da oggi sarà al lavoro nei nuovi uffici di via XX Settembre al ministero delle Finanze per esercitare il suo nuovo incarico di Sottosegretario all’Economia. Un giuramento di pochi minuti, carico di emozione davanti al premier Matteo Renzi e al Sottosegretario Graziano Delrio. Un momento solenne che De Micheli ha voluto caratterizzare anche nell’abbigliamento; tailleur a pantalone rosso sgargiante, camicia bianca (“ho indossato i colori della mia città – ha detto – e il rosso simboleggia la sinistra e il pomodoro”) e tacchi neri vertiginosi. Tra le deleghe che riceverà dal predecessore Michele Legnini, nominato vicepresidente del CSM, ci sono Cipe, Monopoli, Dogane, gioco d’azzardo, ricostruzione dell’Abruzzo, comuni in dissesto, Roma Capitale e attuazione del programma. Temi delicati che Paola De Micheli affronterà a fianco del Ministro Pier Carlo Padoan.

Ad assistere al giuramento la mamma, il fratello, la sorella,le nipotine e il marito.

BERSANI, TORNA IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER LA MINORANZA DEL PD

Pierluigi Bersani, torna in pista, e si propone come guida alternativa al Pd di Matteo Renzi. L’ex segretario lo ha fatto capire a chiare lettere alla festa del partito di Bologna il giorno prima della partecipazione a quella della sua città sotto i portici di palazzo Gotico. Europa ha pubblicato un lungo articolo. Una decisione, si legge nel pezzo, maturata dopo ever preso atto della situazione, ovvero che la ruota non gira, o meglio non è girata come Bersani si sarebbe aspettato. Di fronte ad un renzismo che guadagna sempre più spazio, a fronte di un ottimo risultato alle europee – secondo l’analisi di Europa – nessuna della nuova generazione sembra in grado di riorganizzare l’idea della minoranza interna, sempre più frammentata e così tocca di nuova a lui. I segnali c’erano già stati: i consigli rivolti a Renzi, qualche intervento sui social network, e poi l’annuncio di Bersani di un “autunno impegnativo” che sta per cominciare. I cavalli di battaglia rimangono gli stessi, primo tra tutti il partito. Cominciando da ciò che sta avvenendo in Emilia con le primarie dai cui uscirà il candidato per le regionali, il rimpianto per il tentativo fallito della candidatura di Manca e il sostegno che convergerà su Bonaccini. Poi i suggerimenti che Bersani si sente di dare al governo; «accorciare la forbice tra le aspettative che si creano e la realtà». ” Gli 80 euro sono stati un’azione redistributiva, ma non bastano per far ripartire la domanda. Occupiamoci di dare un po’ di lavoro in giro”. Le altre ricette proposte da Bersani riguardano il fisco («bisogna trovare un meccanismo per cui la maggiore fedeltà fiscale si riversi in una minore pressione fiscale per chi dà lavoro») e le semplificazioni («meglio abolire o esternalizzare con l’autocertificazione rafforzata»).

bersani festa pd