QUALITA’ DELL’ARIA, SE NON FOSSE ARRIVATA LA PIOGGIA?

Sembra proprio che la pioggia abbia salvato mezza Italia dall’emergenza smog. Pare che siano bastati un paio di giorni di acqua per abbassare i valori di inquinamento nell’aria. E se la pioggia avesse tardato ancora qualche ora ad arrivare cosa sarebbe accaduto? Alcune città del nord, tra cui Milano, hanno attivato il blocco della circolazione, a Piacenza il 27 dicembre ha fatto capolino la domenica ecologica con gli stessi provvedimenti applicati dal lunedì al venerdì. Sarebbero bastate queste misure se non fosse arrivata la pioggia? Il ministro Gian Luca Galletti in un’intervista a Repubblica dice “se non fosse piovuto, non sarei stato in difficoltà solo io, ma anche tutti i sindaci e i presidenti di regione sottoscrittori di quel protocollo che prevede, in caso di sforamento per sette giorni dei limiti di smog, l’abbassamento di due gradi del riscaldamento, facilitazioni per chi utilizza i mezzi pubblici e riduzione di 20 chilometri all’ora dei limiti di velocità nella aree cittadine”. Misure certamente importanti, ma che non sono state rese obbligatorie attraverso un decreto del Governo. Ancora il ministro Galletti tra gli impegni del suo mandato elenca: “l’incentivo dei mezzi pubblici anche sostituendo quelli vecchi, miglioramento dell’efficientamento energetico delle case con l’Ecobonus, 800 milioni per progetti di risanamento”. Forse che le tematiche ambientali per essere risolte devono diventare delle emergenze?

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