“CONOSCETECI E ANDRETE OLTRE I PREGIUDIZI”

Sul cambio di destinazione dell’immobile di strada Caorsana, da centro culturale a moschea, è montato un vero e proprio caso, forse più politico che altro. Lejla Bosnjakovic, direttrice della Comunità Islamica di Piacenza, lancia un appello “venite a conoscerci, le nostre porte sono sempre aperte, solo così si andrà oltre i pregiudizi”.

 

IL VESCOVO INCONTRA LA COMUNITA’ ISLAMICA. “SODDISFATTO PER IL RICONOSCIMENTO DEL CENTRO COME MOSCHEA”

Seduti intorno allo stesso tavolo il vescovo Cevolotto e i rappresentati della comunità islamica di strada Carosana. L’incontro è avvenuto al Palazzo vescovile della Curia e rientra all’interno di una rete di relazione avviata tra la Chiesa piacentina e la comunità islamica, di cui una rappresentanza è intervenuta in occasione dell’ingresso in diocesi di mons. Cevolotto. Era poi seguita una prima visita del vescovo al centro islamico della Caorsana.

Un incontro che oggi fa più che mai notizia proprio in ragione del caso che si è creato intorno al cambio di destinazione d’uso della struttura, rafforzato dalle parole del Presule ” Ho accolto con soddisfazione la notizia della conclusione dell’iter per il riconoscimento del Centro islamico come moschea. È importante che chi giunge in Italia e appartiene ad altre religioni, sia accolto nella sua integrità, non solo come forza lavoro, ma anche in virtù della propria identità religiosa. È solo così che è possibile sentirsi davvero a casa. La dimensione religiosa è, infatti, costitutiva dell’essere umano”.

Questa nostra società – ha detto a sua volta il presidente della comunità islamica Baradai – vive in una situazione di profonda incertezza per il futuro in cui si avverte per tanti il rischio di cadere nella disperazione. C’è davvero un grande bisogno di punti di riferimento per la vita delle persone. Se c’è il vuoto di fede, di ogni fede, quel vuoto viene colmato con il materialismo, l’egoismo e tanti non valori. Nel cammino che stiamo percorrendo insieme occorrerà tempo per conoscersi tra esperienze e tradizioni diverse e costruire un futuro di speranza. Ciò che ci unisce è più di ciò che ci divide”.

IL SINDACO DIFENDE OPIZZI: “L’ASSESSORE HA AGITO LEGITTIMAMENTE”

“L’assessore Opizzi ha agito nell’esercizio dei poteri che le sono riconosciuti per legge”. Il sindaco Patrizia Barbieri è intervenuta sulla vicenda del cambio di destinazione d’uso dell’immobile di strada Caorsana in difesa del suo assessore. Le forze si minoranza, centrosinistra e Movimento 5 Stelle, avevano contestato l’operato dell’assessore chiedendone le dimissioni.

“Pare che sulla legittima posizione espressa dall’Assessore Erika Opizzi, che mai ha interferito né tanto meno intende interferire su competenze ed iter rimessi alla parte tecnica, si stia montando un casus belli che non ha ragione di esistere. Ritengo che l’Assessore non abbia meno diritti dei consiglieri di chiedere di poter visionare una pratica onde espletare il proprio diritto-dovere di fornire risposte su richieste di chiarimento che, da più parti, le sono state avanzate. Richieste che arrivano anche da privati cittadini che si rivolgono a un assessore in quanto tale, e non certo all’assessore in quanto politico”.

“E’ ben nota a tutti la distinzione tra funzione di diritto politico e funzione di gestione amministrativa, ma quando si imputa a un assessore di essere responsabile di una procedura amministrativa che invece non rientra nei procedimenti sottoposti alla sua attenzione, il minimo che questo assessore possa fare, per chiarezza e trasparenza nei confronti di tutti (consiglieri di minoranza e sindacati compresi), è di verificare ciò che è accaduto”.

“Quello che deve allarmare, in questa vicenda non è dunque il modo di intendere l’azione amministrativa da parte dell’Assessore Opizzi, bensì la bassa strumentalizzazione politica fatta da alcuni, che vogliono contestare un agire che è invece rispondente all’esercizio dei poteri che sono riconosciuti per legge a un assessore”.