ANGOSCIATI IN ATTESA DI UN NUOVO RISVEGLIO

Un mese. Trenta giorni fa è cominciato un incubo, il peggiore per noi, almeno per i tanti che non hanno vissuto la guerra. Perché è così che sta accandendo, stiamo combattendo contro un nemico non composto da carri armati o bombe ma piccolissimo, invisibile e letale. Un virus che si attacca, fatica a morire e fa morti. Tanti, troppi, soprattutto nella nostra regione che con la lombardia è tra le più falcidiate d’italia. 24,27, 29 morti in un giorno solo a Piacenza. Roba da brividi. Da non capacitarsi, che se ci si pensa sembra impossibile.

Ma la testa ci sbatte contro questa realtà, e viene da piangere a pensare a chi non c’è più, a chi ha combattuto e non ce l’ha fatta, soprattutto gli anziani, padri e madri di figli ormai grandi, ma mai abbastanza per non avere più bisogno di loro.

Questo è il risvolto più straziante: sapere di avere un parente in ospedale e non poterci parlare, vederlo, toccarlo, amarlo, stargli vicino come richiede una malattia. Neppure quando gli occhi ormai sono chiusi e non possono più vedere. Nessun funerale, solo la sepoltura al cimitero “in ottemperanza alle normative vigenti”.

Ci cambierà, eccome se ci cambierà, tutto questo, c’è da giurarlo. Quando finirà e non tra breve. Questa è un’altra delle cose che più angoscia:il non sapere la fine, ci si sente soffocare, oppressi, schiacciati. E allora si guarda il cielo, azzurro, terso in questi giorni cristallini, limpidi. La natura si risveglia, le temperature si scaldano. L’unica a non accorgersi della guerra intorno è proprio lei, la natura, il paesaggio va avanti e rinasce in una nuova primavera, come ci ricorda il calendario. Perché il tempo passa, in questo periodo lento, diluito, trasformato.

L’unica speranza è che ci sia, anche per noi, un nuovo risveglio.

 

PIACENZA E LA DIOCESI IN LUTTO: È MORTO DON PAOLO CAMMINATI

Il Coronavirus si è portato via anche Don Paolo Camminati, sacerdote piacentino molto conosciuto e amato tra i giovani della Diocesi. Don Paolo è morto all’ospedale di Piacenza dove era ricoverato da giorni. 53 anni compiuti da poco più di un mese, don Paolo era stato ordinato prete dal 1996: è stato collaboratore parrocchiale della parrocchia di San Giuseppe Operaio, responsabile della pastorale giovanile diocesana, coordinatore della pastorale regionale, parroco di Villo’ e segretario del Consiglio presbiteriale diocesano.
Dal 2003 ricopriva l’incarico di assistente diocesano all’Azione Cattolica, insieme a quello del ramo adulti.
Dal 2013 era parroco della parrocchia di Nostra Signora di Lourdes.
Mons. Vescovo e tutta la comunità diocesana, costernati per questa scomparsa, esprimono il proprio cordoglio alla famiglia.

La sepoltura avverrà in forma privata in osservanza alle normative sanitarie vigenti.

OSPEDALE DA CAMPO, ECCO LE FASI DELLA COSTRUZIONE

Sarà pronto domenica l’ospedale da campo nell’area dell’Arsenale. Sarà dotato di 40 posti letto riservato ai pazienti di media e bassa intensità. Una struttura che servirà ad alleggerire l’ospedale riservato ai pazienti ad alta intensità.
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UN’ALTRA GIORNATA DRAMMATICA PER PIACENZA CON 27 DECESSI. VENTURI “DIMINUISCONO I RICOVERI ALLE TERAPIE INTENSIVE”

Un’altra giornata drammatica per Piacenza che segna ancora 27 decessi nelle ultime 24 ore. I nuovi contagi arrivano a 1575, 147 in più rispetto a ieri. A livello regionale le morti passano da 531 a 640: 109, quindi, quelli nuovi, di cui 36 donne e 73 uomini.

I casi di positività sono in Emilia Romagna sono in tutto 5968, 754 in più rispetto a ieri.

I campioni refertati passano da 18.344 a 20.753 i campioni, 2.409 test in più effettuati rispetto a ieri.
Complessivamente, sono 2.491 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 267 (7 in più rispetto a ieri). “I casi gravi sono minori rispetto ai giorni scorsi – ha commentato Venturi – lo di vedere dai dati degli accessi alle terapie intensive. Speriamo che la tendenza venga confermata”.

E salgono a 239 (62 in più rispetto alle 177 di ieri) le guarigioni, 219 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite” e 20 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

3.124 sono i posti letto aggiuntivi già allestiti, 101 in più di ieri: 2.707 ordinari e 417 di terapia intensiva.

“Tra la fine della settimana e l’inizio della prossima capiremo se stiamo raggiungendo il picco, con il massimo sforzo da parte dei sanitari e la nostra collaborazione ad evitare ogni contatto sociale”.

L’ECATOMBE DI PIACENZA: 29 NUOVI DECESSI IN UN GIORNO

E’ una nuova ecatombe: i numeri dei decessi si alzano ancora, 29 in un giorno solo a Piacenza. In Emilia Romagna 70 nelle ultime 24 ore, per un totale di 531. Un numero altissimo che continua a far preoccupare come se al peggio non ci fosse una fine. I contagiati da Covid 19 a Piacenza arrivano a 1428 con un incremento di 88 nuove positività rispetto a ieri. Un incremento minore rispetto a ieri, quando la crescita era di 136 casi in più.

In Emilia-Romagna sono complessivamente 5.214 i casi di positività al Coronavirus, 689 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Complessivamente, sono 2.196 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 260 (13 in più rispetto a ieri). Crescono anche le guarigioni: 177 (ieri erano 152) le guarigioni, 158 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite” e 19 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

I posti letto ammontano a 3023, di cui 2603 ordinari, il resto riservati alla terapia intensiva. Entro domenica sarà pronto l’ospedale da campo all’Arsanale con 40 posti letto.

Il commissario regionale all’emergenza Codiv 19 Sergio Venturi ci ha tenuto a sottolineare l’importanza di aver raddoppiato i circuiti dei ventilatori: “grazie al dott. Ranieri, direttore dell’unità operativa di anestesia di Bologna, siamo riusciti a collegare ad un ventilatore due circuiti di respiratori e di raddoppiare così il numero dei pazienti che ne possono usufruire. La sperimentazione arriverà nei prossimi giorni a Piacenza e Parma”.

I sindaci della provincia di Piacenza e il prefetto hanno manifestato con estrema dignità la forte preoccupazione per l’intero territorio, “c’è da parte della regione la massima collaborazione ad accogliere i pazienti da Piacenza, a fornire medici aggiuntivi e personale infermieristico” ha detto Venturi.

Non è detto che non vengano prese misure ancora più stringenti per evitare il contatto sociale soprattutto in termini di mobilità; già il presidente Bonaccini ha vietato di allontanarsi da casa a piedi, oltre 5 chilometri. “Non posso credere che ci si renda conto a cosa si può andare incontro” ha concluso Venturi.

 

ANNULLATA LA PLACENTIA HALF MARATHON

“E’ stata una scelta difficile, ma giusta. Grazie agli organizzatori per il senso di responsabilità”. La ha detto il sindaco Barbieri nel commentare la decisione di annullare l’edizione 2020 della mezza maratona di Piacenza da parte degli organizzatori.

“Celebrare, tra qualche settimana, la 25° edizione, avrebbe significato molto per ciascuno di loro e per la città, ma gli organizzatori hanno anteposto a ogni altra considerazione il senso di responsabilità cui tutti siamo chiamati in questa fase di emergenza; per questo vorrei ringraziarli, nella consapevolezza di quanto possa essere stata dolorosa questa scelta”.

“Nelle loro motivazioni – aggiunge il sindaco – ricorrono parole importanti: il rispetto, la necessità di fare ciascuno la propria parte, la riconoscenza e la gratitudine nei confronti di tutti coloro che oggi sono in prima linea nella battaglia per proteggere la salute delle persone. Credo che le loro riflessioni esprimano bene ciò che rende speciale, da ormai 25 anni, la Placentia Half Marathon, che da sempre rappresenta molto di più di una competizione podistica. E’ un evento che vive nella città e con la città, è partecipazione e coinvolgimento, è occasione di gioia e di condivisione. Per questa ragione, non posso che accogliere con entusiasmo la loro proposta di organizzare, quando finalmente avremo superato e risolto le gravi criticità che oggi stiamo affrontando, una festa che sia mossa dagli stessi ideali, dalla stessa volontà di stare insieme e di onorare, come merita, la bellezza di poterlo fare senza preoccupazioni, senza vincoli, senza mettere a repentaglio la sicurezza di chi è più fragile”.

A PIACENZA SI CONTANO 12 MORTI. PIU’ DI 1300 I CONTAGI. VENTURI “E’ DA PIACENZA CHE AVVERRA’ LA RIPARTENZA”

Ancore 12 persone che  non ce l’hanno fatta, uccise dal virus più insidioso e pericoloso di sempre. A Piacenza oggi si registra un numero più basso di decessi rispetto a ieri, ma si tratta pur sempre di morti; persone strappate all’affetto delle proprie famiglie senza neppure aver avuto la possibilità dell’ultimo saluto, un dramma nel dramma.

Proprio per questo il commissario all’emergenza Coronavirus Sergio Venturi nella giornaliera diretta su Facebook ha riservato un momento particolare proprio a Piacenza: “Tutta l’Emilia Romagna uscirà da questa emergenza ripartendo proprio da lì, è da Piacenza che ripartiremo più forti di prima. Non è troppo tardi per avere comportamenti di isolamento sociale, anche i più banali comportamenti sono importanti. Tenete duro- rivolgendosi ai piacentini – teniamo duro, mostrate i muscoli, perché ce la potete fare. Ora il decremento non c’è ancora, non lo vediamo, ma quando comincerà, partirà proprio da lì”.

In Emilia salgono a 465 i decessi totali e si riferiscono a persone che si sono ammalate prima delle misure restrittive emesse dal Governo.

Sono 4525 i contagiati in Emilia, 525 in più rispetto a ieri, un aumento costante che corrisponde circa al 13%. “Una percentuale che non ci soddisfa – ha detto Venturi – perché dimostra che il picco non è ancora arrivato. Prima questo si verifica, prima comincerà la fase discendente”. Di questi positivi, 1735 sono in isolamento nelle proprie abitazione con sintomi lievi o asintomatici; 247 invece sono ricoverati in terapia intensiva.
Le guarigioni sono 152 (34 in più rispetto a ieri).

Dai prossimi giorni sarà potenziato il rilevamento dei tamponi differenziandosi da area ad area, partendo dagli operatori sanitari in servizio. Questo porterà ad effettuare 5100 tamponi al giorno, più del doppio rispetto ad oggi.

I posti letto in regione sono 2690, 187 i volontari attivi ad oggi per un totale di 1600.

https://www.facebook.com/RegioneEmiliaRomagna/videos/146599699978353/

CIFRE ANCORA DA BRIVIDI: 26 DECESSI IN UN GIORNO A PIACENZA. VENTURI “POTENZIEREMO I TAMPONI IN TUTTA LA REGIONE ANCHE PER GLI ASINTOMATICI”

Il drammatico bollettino dei decessi non lascia tregua a Piacenza, dove si contano 26 morti nelle ultime 24 ore. Una crescita ha sottolineato il commissario ad acta Sergio Venturi che rappresenta la realtà di 15 giorni fa, non quella odierna. “Oggi raccontiamo il passato, non il futuro. I casi di decessi fanno riferimento ai contagi di una quindicina di giorni fa. I risultati della stretta potremo averli tra una settimana – dieci giorni”. 

I positivi tra Piacenza e provincia salgono a 1204, 131 in più rispetto a ieri: una crescita dovuta anche al recupero di numerosi tamponi arretrati che da qualche giorno vengono analizzati direttamente dal laboratorio dell’ospedale di Piacenza. 

“Verranno potenziati i tamponi in tutta la regione – ha annunciato Venturi – – un piano di potenziamento dell’attività per la ricerca dei positivi e degli asintomatici. Verranno estesi a tutti i dipendenti e ai convenzionati al sistema sanitario nazionale. Si tratta di un piano più complessivo di ricerca del virus”.  Un’altra notizia positiva che arriva dalla collaborazione con la regione Lombardia è la possibilità di abbinare due o quattro persone ad un solo ventilatore in modo da potervi accedere un numero più alto di pazienti. 

In tutta l’Emilia Romagna si registrano 4000 contagi di cui 1446 sono in isolamento nella propria abitazione; 223 quelle ricoverate in terapia intensiva; salgono a 134 le guarigioni. I decessi salgono a 396: 50 quelli nuovi, 26 delle quali registrate nella provincia di Piacenza. 

Crescono i posti letto: 2480 sono quelli aggiuntivi in regione, 218 in più di ieri: 2.111 ordinari e 369 di terapia intensiva. A Piacenza si contano 606 posti letto aggiuntivi (di cui 40 per la terapia intensiva). Confermato da Venturi la  creazione di un ospedale di campo a Piacenza, per cui sono in corso i contatti con l’Esercito. 

 

ANCORA 24 MORTI A PIACENZA, VENTURI: “RESTIAMO A CASA PER LA NOSTRA SALUTE E QUELLA DEGLI ALTRI”

Ancora numeri che fanno paura, che fanno temere che questa battaglia contro il Coronavirus sia sempre più lunga e difficile da vincere. Nella giornata di oggi 24 decessi a Piacenza, 159 i nuova casi di positività che portano a oltre 1000 i contagiati.

“Sono numeri che sostanzialmente replicano la situazione di ieri – ha spiegato il commissario ad acta per l’emergenza Coronavirus, Sergio Venturi -. Seguiamo la situazione costantemente e siamo pronti ad attivare ulteriori risorse, posti letto in terapia intensiva e non. Questi sono giorni decisivi: da qui a tutta la prossima settimana dobbiamo aspettare l’effetto delle misure attivate tre giorni fa dal Governo e che hanno bisogno almeno di 10 giorni ancora per dispiegare i propri effetti”.

Almeno dieci giorni per valutare gli effetti; saranno i dieci giorni più lunghi di tutti, angoscianti e nello stesse tempo carichi di speranza. Per questo l’importante è attenersi alle disposizioni vigenti e stare a casa per evitare il diffondersi del contagio. 

L’appello è stato rinnovato anche da Venturi che perchè “c’è ancora troppa gente nelle strade. Anche se il tempo primaverile sembra da scampagnata, questa è una situazione seria e difficile, che richiede il massimo rispetto delle regole da parte di tutti. Ricordo il divieto tassativo di assembramento che vale nelle strade, nei giardini, nei parchi e nelle case. Dobbiamo rispettarlo e stare distanti perché non abbiamo altro mezzo per ridurre la diffusione del virus. Stiamo a casa, per la nostra salute e per quella dei nostri affetti più cari”.

Non c’è altro mezzo per ridurre la diffusione del virus, stare a casa ed evitare gli assembramenti. 

 In Emilia-Romagna sono complessivamente 3.093 i casi di positività al Coronavirus, 449 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Passano da 10.043 a 12.054 i campioni refertati. Sono 1.200 le persone in isolamento a casa (+145) perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 169 (17 in più rispetto a ieri). E salgono a 68 (+14) le guarigioni, 65 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”. Purtroppo aumentano anche i decessi passati passati da 241 a 284.