QUANDO I LIBRI ESCONO DALLA BIBLIOTECA E SCENDONO IN STRADA

I libri che prendono vita, si animano e parlano. Il progetto prende vita grazie a tre giovani artiste: l’attrice Federica Ombrato con la collaborazione di Eleonora Marzani e Sara Groppi. I libri usciranno dagli scaffali dando vita ad un inedito festival per Piacenza: Libri Viventi Festival. L’idea presentata da Federica Ombrato coadiuvata dall’attrice Letizia Bravi e dal Centro Cla Cla di Piacenza, ha già vinto lo scorso anno il bando Giovani Progetti indetto dal comune di Piacenza.

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FACCHINO UCCISO A MONTALE: E’ LA LOGISTICA CHE VOGLIAMO?

Ma che razza di logistica è questa? E’ la prima domanda che viene da porsi ripercorrendo la cronaca dei fatti avvenuta davanti ai cancelli della ditta Gls a Montale. Un operaio che muore schiacciato da un camion mentre è in corso un presidio. E già a questo punto della vicenda ci sono le due versioni: quella del tragico incidente per la Procura della Repubblica di Piacenza e dall’altra quella del sindacato Usb secondo cui il camion avrebbe forzato il presidio. L’intenzione dei lavoratori è di organizzare una manifestazione nazionale della logistica, l’ennesima forse è vero, ma questa volta è morto un uomo, padre di cinque figli. Un episodio che mette in luce ancora una volta le contraddizioni di un comparto che spesso Piacenza vanta come valore aggiunto, ma che di tutto ciò, almeno in questa circostanza ha ben poco. I picchetti, la rabbia dei lavoratori, il ruolo dei sindacati, la supremazia delle aziende appaltatrici sono tutti attori di un sistema di cui c’è poco da vantarsi. Perché probabilmente è proprio il sistema così come è che non funziona, e questo evidentemente anche a Piacenza. Dove sta la dignità del lavoro? Certo i camion devono partire altrimenti la multinazionale di turno abbandona il territorio e porta via il magazzino, ma chi ci deve rimettere in tutto questo? Al momento le risposte ognuno le ha nella sua testa e nella sua coscienza, nulla di più. La nota congiunta di Cgil Emilia Romagna, Cgil Piacenza, Filt Emilia Romagna e Filt Cgil Piacenza denuncia come “negli appalti, dopo le intimidazioni e lo sfruttamento, si muore”; anche la Diocesi di Piacenza Bobbio interviene sui fatti “non possiamo non esprimere la nostra preoccupazione per la situazione dei lavoratori in particolare quelli impegnati nel comparto della logistica spesso segnato da conflitti, vertenze sindacali, diritti dei lavoratori non rispettati. La vicenda deve diventare occasione per la riaffermazione del significato umano del lavoro”.

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LIBRI VIVENTI FESTIVAL: UN JUKEBOX LETTERARIO TRA LE VIE DELLA CITTA’

I libri che prendono vita, si animano e parlano. Il progetto prende vita grazie a tre giovani artiste: l’attrice Federica Ombrato (direzione artistica), coadiuvata da Eleonora Marzani (produzione artistica) e Sara Groppi (amministrazione).  I libri usciranno dagli scaffali dando vita ad un inedito festival per Piacenza: Libri Viventi Festival. L’idea presentata da Federica Ombrato coadiuvata dall’attrice Letizia Bravi e dal Centro Cla Cla di Piacenza, ha già vinto lo scorso anno il bando Giovani Progetti indetto dal comune di Piacenza e si propone di favorire una fruizione del libro libera dal canone della lettura individuale, premiando un ritorno al teatro delle origini. Nella cornice del Festival del Diritto e grazie al supporto delle librerie, tra cui Feltrinelli partners del progetto, venerdì 23 e sabato 24 settembre si svolgerà Libri Viventi Festival: sei postazioni per altrettanti attori pronto ad animarsi per raccontare nel tempo di una canzone l’estratto di un libro. Un jukebox letterario con un’offerta di testi per tutti i gusti e le età. dai classici ai contemporanei, dalla prosa alla poesia. Tra le novità figurano le postazioni junior con testi per i più piccoli, quella poliglotta con narrazioni in lingua orientale e un bonus per gli amanti della letteratura locale.

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NUVOLATI, SOCIOLOGO: “VIVIAMO IN UNA CITTA’ CHE NON CI APPARTIENE”

Il centro della città si trasforma e con esso si sfaldano anche i cliché. Straniero uguale periferia, oggi non esiste più. Neppure a Piacenza. E questo, al di là degli episodi di cronaca delle ultime settimane che hanno visto proprio come vittime esercenti del centro e come esecutori italiani incensurati, crea incertezza e paura. Perché la conformazione della città è cambiata, soprattutto in centro da dove la gente se ne sta andando. Abbiamo chiesto al prof. Giampaolo Nuvolati, docente di sociologia urbana, una riflessione rispetto a questo fenomeno.

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DOSI, TERREMOTO: “PRONTI AD INTERVENIRE APPENA LA REGIONE CI DARA’ L’OK”

Polizia Municipale, Protezione Civile ed associazioni sono pronte ad intervenire nelle zone devastate dal sisma non appena l’amministrazione otterrà l’autorizzazione dalla Regione Emilia Romagna e delle Protezione Civile Nazionale. Lo comunica in una nota il sindaco Dosi che prosegue “eventuali aiuti da parte di Comuni ed enti, saranno coordinati da questi organismi che sul posto stanno operando al momento per rinvenire eventuali persone ancora in vita sotto le macerie”. In pratica il sindaco afferma che ottenuto il via dalla Regione, da Piacenza partiranno soccorsi e aiuti e invita singole associazioni a non mettersi spontaneamente in viaggio verso i luoghi devastati dal terremoto in questa delicatissima fase: “Siamo in attesa di attivazioni ufficiali sulla base delle esigenze dei territori”. Intanto è possibile effettuare donazioni promosse dalla Regione d’intesa con l’Anci attraverso l’IBAN “Emilia Romagna per sisma Centro Italia” con numero: IT 69G0200802435000104428964, intestato a: Agenzia Protezione Civile Emilia Romagna. Donazioni per la raccolta di fondi per la ricostruzione possono avvenire anche attraverso il conto corrente denominato ANCI – Emergenza Terremoto Centro Italia. Queste le coordinate IBAN: IT27A 0623003202000056748129. E’ possibile effettuare donazioni anche attraverso il numero telefonico 45500.

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TERREMOTO, VOLONTARI ANPAS IN PARTENZA DA PIACENZA

Mentre la catena dei soccorsi prosegue anche da Piacenza, tra le vittime del tremendo sisma che ha colpito il centro Italia c’è anche una piacentina. Maria Elisa Conti, 85 anni, residente a Piacenza stava trascorrendo un periodo di vacanza nell’abitazione di famiglia del marito ad Amatrice. Il terremoto ha spazzato via tutto in pochi secondi.

In serata i primi volontari Anpas sono partiti alla volta di Amtrice insieme ad Anpas Nazionale, si tratta di Nicola Bozzarelli  P.A. Valtidone,  Chiara Citterio P.A. Valtidone, Piercarlo Piso  P.A. Croce Bianca Piacenza, Antonietta Luzzi P.A. Croce Bianca Piacenza.

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LEGAMBIENTE: “L’INCENERITORE DI PIACENZA VA CHIUSO”

“L’inceneritore di Piacenza va chiuso! senza se e senza ma” a sostenerlo è il Circolo di Legambiente di Piacenza, che torna alla carica dopo la pubblicazione da parte dell’agenzia Kronos di un comunicato della  SItI (Società Italiana Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica) con 7 “verità”  a supporto della presunta utilità e innocuità degli inceneritori di nuova generazione, posizione che sarebbe condivisa anche dall’Istituto Superiore di Sanità. La replica di Patrizia Gentilini, medico oncologo, membro di Isde e Medicina Democratica non si è fatta attendere, pubblicata sul ilfattoquotidiano.it “C’è da rimanere  profondamente sconcertati davanti alle “7 verità”  perché non solo nessuna di esse è scientificamente supportata, ma addirittura alcune affermazioni sono in netto contrasto con ciò che emerge dalla letteratura scientifica” scrive Gentilini. Si afferma ad esempio che  gli inceneritori “non provocano rischi sanitari acuti e cronici per chi vive in prossimità degli impianti” e che dallo studio epidemiologico Moniter “una delle più sofisticate ricerche al mondo sul rischio connesso alle emissioni di inceneritori […] si evidenzia chiaramente la assenza di rilevanti rischi sanitari acuti e cronici per chi vive in prossimità degli impianti”. La dottoressa Gentilini scrive invece che “vi sono viceversa numerosi gli studi scientifici (anche recentissimi) che dimostrano esattamente il contrario e descrivono effetti sia a breve (esiti riproduttivi, malformazioni, esiti cardiovascolari, respiratori) che a lungo termine (soprattutto tumori).

Ecco il link dell’articolo completo http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/08/23/diritto-alla-salute-quali-verita-dietro-gli-inceneritori-di-nuova-generazione/2988622/

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EX CHIESA DEL CARMINE, CISINI “SARA’ UNO SPAZIO CULTURALE VERSATILE”

L’ex chiesa del Carmine, al termine del restauro conservativo che durerà almeno un paio d’anni, diverrà uno spazio didattico-culturale versatile con utilizzo espositivo. Una luogo d’arte adattabile a più situazioni, dove lo scenario può cambiare in base alle diverse realtà. Questo almeno nei progetti dell’amministrazione comunale che conta di andare a gara entro la fine del 2016 per poter così affidare il restauro all’impresa che si aggiudicherà il bando. Attualmente è in corso la fase di progettazione esecutiva che dovrebbe concludersi tra settembre e ottobre. Capitolo finanziamenti: 3 milioni di euro furono messi a disposizione dalla regione Emilia Romagna nell’ambito del Documento unico di programmazione (Dup), 1 milione di euro  circa dal Comune di Piacenza, 1 milione 600 mila euro che la giunta regionale ha stanziato qualche giorno fa destinati alla struttura. Proprio con questa somma il comune intende dotare gli spazi dell’ex chiesa di uffici per il monitoraggio della mobilità sostenibile e logistica. Gli spazi verranno dotati di stampanti 3d – ci spiega l’assessore Giorgio Cisini – tecnologie avanzate a supporto della sfera artistica e culturale. L’idea principale è e rimane quella di trasformare l’ex Carmine in uno spazio duttile ed adattabile a qualunque tipo di utilizzo espositivo e non solo, un luogo dove l’arte dovrà essere la protagonista. All’interno di questo contesto troveranno spazio anche laboratori per la mobilità sostenibile.

chiesa ex carmine

CRESCONO I MAL DI PANCIA IN FORZA ITALIA

Tredici firme, sindaci, assessori e consiglieri comunali. Due tratti in comune: appartenenza politica e una profonda sfiducia nei confronti dei vertici regionali di Forza Italia, compresa anche Piacenza. Qualche giorno si erano levate le voci dei consigliere provinciali, Gloria Zanardi e Paola Galvani, del capogruppo in consiglio comunale, M.Lucia Girometta, oltre che di  altri rappresentanti, consiglieri comunali ed assessori del territorio.

“Non possiamo che condividere ed associarci alle loro considerazioni – si legge nella nota – e ci rammarichiamo alquanto che, ad oggi, nonostante la palese insofferenza manifestata dai territori, né il coordinatore regionale, Massimo Palmizio, né i due suoi vice, Borsarelli e Callori, né tanto meno il coordinatore provinciale piacentino, Papamarenghi, abbiano speso mezza parola, invitando ad un’aperta discussione i “ribelli”, giustificando le proprie scelte, o anche solo per difendersi. Solo un silenzio assordante. Ancora una volta è stato dimostrato come dialogo, confronto e condivisione siano termini non inclusi nel vocabolario dell’attuale dirigenza del partito, che vuole imporre ordini dall’alto, che incidono sui singoli territori, senza preoccuparsi delle conseguenze pratiche e concrete che alcune scelte comportano. Le esperienze degli ultimi mesi, locali e nazionali, ci portano a pensare che sia il momento di una ristrutturazione all’interno di Forza Italia della classe dirigente, un rinnovamento che porti giovamento sia al processo di rigenerazione del partito nelle varie province, sia al rapporto con gli alleati di centrodestra, convinti che con interlocutori pragmatici e leali si riesca a trovare un’unione più affiatata”. i firmatari sono: Giovanni Malchiodi – Sindaco di Ferriere, Federico Beccia – Sindaco di Ottone, Stefano Giorgi – Assessore di Rottofreno, Paolo Scaglia – Vicesindaco di Ferriere, Sergio Covati – Vicesindaco di Coli, Paolo Toscani – Assessore di Ferriere, Adele Repetti – Assessore di Coli, Paolo Bergonzi – Consigliere comunale Pontenure, Bernardo Baccanti – Consigliere comunale Castell’Arquato, Monica Pietrasanta – Consigliere comunale Nibbiano, Chiara La Guzza – Consigliere comunale di FerriereErminio Crenna – Consigliere comunale di Ferriere, Silvano Molinelli- consigliere comunale Ferriere.

giovanni malchiodi ferriere

PORTARE IL CARCERE NELLE PIAZZE, ACCADE A SORI. E A PIACENZA?

E se anche a Piacenza le penalità entrassero nelle piazze? Una provocazione? Al contrario perchè c’è già chi lo fa. E’ il caso del comune di Sori, cinquemila abitanti alle porte di Genova, dove il primo cittadino Paolo Pezzana ha portato il mondo della pena che passa dai detenuti, agli homeless, nella città. Se ne è parlato nel corso del convegno “Ripartire dal carcere: quale politiche per la città?” organizzato da Asp Città di Piacenza.

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