Ultimi giorni per iscriversi a Start Cup Emilia Romagna 2015, il concorso regionale per la creazione di nuove imprese promosso da Aster, Camera di Commercio, Piacenza Expo e comune di Piacenza. Mercoledì farà tappa a Piacenza, sul Facsal, il Barcamper Scouting Tour per la selezione delle migliori idee d’impresa. La Sezione piacentina mette a disposizione premi lordi per i primi tre classificati, nell’ordine di 3.000 €, 2.000 € e 1.000 €. A livello regionale i 3 vincitori della competizione riceveranno un premio in denaro di 5.000 € ciascuno, finalizzato alla costituzione dell’impresa, erogato da soggetti privati che hanno dato la loro disponibilità a sponsorizzare l’iniziativa: HERA COMM Srl, SACMI IMOLA, GD Spa. Inoltre, al primo classificato regionale verrà attribuito un ulteriore premio in denaro, di 5.000 €, erogato dalla startup Aquabuddy srl. Start Cup 2015 quest’anno prevede inoltre interventi specifici a favore delle scuole secondarie. Si tratta di un’azione pilota dedicata agli studenti degli Istituti di Istruzione Superiore per la promozione dell’innovazione e della cultura dell’imprenditorialità innovativa (Sezione Speciale Giovani). Gli studenti che hanno un’idea di impresa o che hanno sviluppato un progetto imprenditoriale attraverso competizioni e percorsi attivi in Regione, hanno la possibilità di essere coinvolti in percorsi formativi, di confrontarsi con aspiranti imprenditori di maggiore esperienza e di accedere ai premi a loro dedicati. Per informazioni e assistenza per la presentazione delle domande scrivere al seguente indirizzo e-mail: startcup@piacenzaexpo.it
ELIA NON CE L’HA FATTA
Si è rotto anche quel filo di speranza che rendeva tutto meno assurdo e incredibile. Il piccolo Elia era il simbolo della vita, una luce in una storia lacerante. Ma non ce l’ha fatta neanche lui. Il suo cuore ha smesso di battere stamattina, dopo solo 24 ore di vita. Era stato strappato alla morte dai medici che lo avevano fatto nascere mentre la sua mamma era stata colta da un inspiegabile malore a soli 23 anni. Trasportato d’urgenza al San Matteo di Pavia in terapia intensiva, Elia non ce l’ha fatta. Una dura realtà che rende ancora più inspiegabile una tragedia assurda.
TRASPORTO PUBBLICO, IL FUTURO NELLE MANI DEI SINDACI
Il futuro del trasporto pubblico locale dipende dalle scelte dei sindaci. Come una scelta collettiva i primi cittadini devono scegliere da che parte stare: se puntare a mantenere un servizio dignitoso, ma certamente migliorabile da più punti di vista, o se non farsi carico del problema. Fino all’anno scorso la Provincia, insieme al comune di Piacenza, garantiva la quota per il trasporto pubblico locale. Da quest’anno non è più così, quindi in attesa che Seta pubblichi il nuovo bando per il 2016, la pezza, per così dire ce la devono mettere i singoli comuni. Su 48, sei al momento hanno espresso la loro indisponibilità a partecipare alla nuova organizzazione del trasporto pubblico locale, in particolare a versare la quota parte perchè i bus possano continuare a garantire la stessa regolarità. Il comune di piacenza, annualmente ha versato cifre ben più alte rispetto al dovuto, viaggiando sugli 800 mila euro. Quest’anno, in ristrettezze di bilancio, la cifra oscillerà tra 600 e 650 mila. A e chi non paga? A rigor di logica, non potrà essere garantito lo stesso servizio.
Sul versante degli investimenti il presidente di seta spa Pietro Odorici, nel comunicare la chiusura del bilancio in positivo per il secondo anno consecutivo, ha elencato una serie di investimenti: 34 nuovi autobus di cui 21 nuovi, gli altri semi nuovi, abbassando l’età media della flotta da 11 a 14 anni, l’introduzione della tecnologia con la possibilità di ricaricare l’abbonamento con bancomat, via internet, smartphone e tablet. L’ampliamento della rete di vendita, in più la possibilità di acquistare il biglietto a bordo, con l’installazione di un computer su ogni mezzo che permette di emettere il ticket. Installate telecamere su tutti gli autobus contro gli atti vandalici e potenziati i controlli contro chi non paga il biglietto: il numero della multe è triplicato passando da 7 a 19 mila per un incasso di 2 milioni 500 mila euro.
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ELIA, UNA LUCE NELLA SOFFERENZA STRAZIANTE
E’ una vicenda straziante ma che nello stesso tempo getta una luce di speranza nella tragedia. Che una ragazza di 23 enne incinta all’ottavo mese sia stroncata da un malore, è una realtà che si fatica ad accettare, ancora di più perchè, da quanto si apprende, la gravidanza procedeva senza problemi e la giovane non aveva mai sofferto di particolari disturbi. La luce in questa storia straziante è la nascita del piccolo Elia. I medici hanno allestito una camera operatoria d’emergenza direttamente al pronto soccorso, in una terribile lotta contro il tempo. Con un intervento disperato il piccolo è venuto alla luce, seppur in gravi condizioni. Ora si trova ricoverato all’ospedale San Matteo di Pavia in terapia intensiva. Una lotta disperata che non ha salvato la giovane mamma, il suo cuore non batteva più all’arrivo al pronto soccorso. I genitori hanno acconsentito all’espianto degli organi. Un ultimo nobile gesto di questa giovane donna e mamma.
POLIZIA MUNICIPALE, CONFERMATO LO SCIOPERO DEL 4 LUGLIO
Confermato lo sciopero per il 4 luglio in occasione della fiera del Santo Patrono. Lo hanno approvato, all’unanimità, i lavoratori della Polizia Municipale di Piacenza nel corso dell’assemblea domenicale indetta dal sindacato Diccap_Sulpl. Su 28 agenti in servizio, 23 hanno preso parte all’assemblea, lasciando le postazioni fisse a cui erano destinati in occasione della Mille Miglia, oltre agli altri colleghi che non erano in servizio ma che ugualmente hanno presenziato all’incontro sindacale. Nella nota si legge che l’intento è “lottare per riconquistare la dignità di lavoratori che qualcuno tenta di toglierci. noi non ci lasciamo intimorire”. Gli operatori della Municipale non sono disposti a cedere su nessuna delle richieste avanzate all’amministrazione: riconoscimento del riposo recupero oltre che la maggiorazione del 30%, per il festivo infrasettimanale lavorato; progressioni solo per le categoria C (essendo quella più disagiata), essendo bloccate dal 2007; adeguamento dei massimali della polizza infortunio e rimborso spese mediche; revisione dei certificati medici e conseguente verifica dell’idoneità o meno al servizio esterno (tutelando ovviamente i colleghi con reale anzianità di servizio su strada); visite mediche specifiche ed appropriate per la Polizia Municipale; ridefinizione delle missioni.
GILBERTH TORTORA NUOVO RESPONSABILE REGIONALE AILA
Anche Piacenza ha un referente regionale Aila, Associazione Italiana Lotta agli Abusi. Gilberth Tortora e’ il responsabile regionale Aila, grazie alla suo impegno anche Piacenza dovra’ dare attuazione al Piano di Eliminazione Barriere Architettoniche che già molti comuni italiani stanno adottando. Aila nasce a Como e oggi anche Piacenza può contare su Gilberth Tortora e sul gruppo Sveglia del consigliere Paolo Garetti. Aila intende difendere e tutelare i diritti delle persone abili e disabili; individuare soluzioni concrete ai problemi; promuovere la formazione per l’ingresso nel mondo del lavoro dei disabili; promuovere cultura e sport tra i diversamente abili; operare contro qualunque forma di abuso e illegalità. Obiettivo dare alla città un aspetto più vivibile senza barriere architettoniche e ostacoli, passando dalle intenzioni ai fatti.
RIFONDAZIONE ALLA MAGGIORANZA: “L’INFANZIA NON SI APPALTA”
Non solo i sindacati, ma anche Rifondazione critica aspramente la manovra, approvata dalla maggioranza, per far quadrare i conti del bilancio 2015. In particolare l’ipotesi di ridurre dal 56 al 51% i posti di asili nodi pubblici gestiti direttamente dal Comune. “Una decisione davvero incomprensibile – si legge nella nota – a meno che si decida di smantellare un servizio pubblico che, fino ad oggi, è stato un modello per tante altre realtà. Un servizio, quello educativo, che da anni vede Piacenza eccellere nella cura e nella crescita dei propri bimbi, nella professionalità degli operatori, nella progettazione e realizzazione di interventi educativi all’avanguardia. Un servizio che naturalmente genera appetiti … E allora proprio per non lasciare margini di ambiguità – si legge – ricordiamo al Sindaco di Piacenza che la scuola e i servizi educativi devono essere liberi da condizionamenti e da regole meramente economiche, perché rappresentano un elemento fondante del sapere e del legame col territorio, che accompagna la persona nell’arco dell’intera vita. Ci rivolgiamo al sig. Sindaco perché almeno tenti la carta del cambiamento in meglio. In altre “poste di bilancio” troverà sicuramente le risorse per far quadrare i conti. A queste valutazioni, per noi sufficienti a fargli cambiare idea, aggiungiamo infine una domanda. Com’è che proprio Lei e la Sua maggioranza – poche settimane fa – avete sostenuto, mettendoci la faccia, che l’internalizzazione dell’area anziani dell’ASP Città di Piacenza (dalla gestione cooperativa) aveva come primario obiettivo il miglioramento del bilancio. Esattamente l’opposto di quanto oggi – con un ulteriore esternalizzazione di posti pubblici verso il sistema cooperativo – si propone di fare nell’ambito dei servizi educativi ?”
PROFUGHI MURATORI E TINTEGGIATORI AL SERVIZIO DELLA CITTA’
Saranno una ventina e per un paio di settimane, seguiti dall’ente scuola per la formazione edile, si impegneranno in piccoli lavori di manutenzione e muratura. Il tema profughi, o meglio migranti, è una realtà con cui bisogna fare i conti, volenti o no. Per di più è imminente l’arrivo di una nuova ondata, non c’è ancora certezza sul numero preciso, che costringe i comuni a pensare a come impegnarli. A come renderli socialmente utili; il protocollo che verrà firmato a breve tra comune di Piacenza, Ente Scuola per la Formazione professionale delle maestranze edili e l’azienda Ciesse va in questa direzione.
Piacenza già ospita 244 richiedenti asilo, il 7.6 per cento in più rispetto al limite di 7,13%. la sfida per il sindaco Dosi è affinare quelle modalità di rapporto che portino ad una integrazione realizzabile. “Il tema va affrontato in modo responsabile – ha detto il sindaco – senza nascondersi dietro risposte semplicistiche, è facile dire no. La sfida degli amministratori è come dare accoglienza”. Il comune metterà a disposizione il materiale e i cantieri. A breve gli stranieri si metteranno all’opera in lavori di rifacimento intonaci, tinteggiatura e trattamento del sasso. “Si parte dal muro recinzione dell’asilo della Besurica – ha spiegato l’assessore Giorgio Cisini – ma si pensa anche alla ritinteggaitura dell’autostazione di piazza Cittadella e della sistemazione della parte esterna in sasso della basilica di Sant’Agostino; il tutto fornendo formazione, sicurezza e risultato visibile”.
Apripista rispetto a questo protocollo d’intesa, il comune di Ponte dell’Olio. Da quasi un anno ospita 15 migranti del Mali impegnati in opere di manutenzione e muratura, tra cui la scuola di Riva. “Ci siamo chiesti come impegnare questi ragazzi – ci ha detto il sindaco Sergio Copelli – l’idea di una collaborazione con la scuola edile, grazie alla cooperativa Ippogrifo che gestisce i profughi, ci è sembrata molto buona, per dare anche un segnale positivo ai pontolliesi”.
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JASNA: “ESSERE DISABILI NON E’ UNA COLPA”
Buongiorno sono Jasna, sono disabile, ma non è colpa mia … essere disabili non è una colpa. Jasna è una delle donne coraggiose in carrozzina che fa parte del Gruppo Disabilità europeo. Ha partecipato insieme ad altri disabili alla Marcia delle Carrozzine, una giornata che si è celebrata a livello nazionale. L’evento, che a Piacenza è stato organizzato dai consiglieri del M5S, Mirta Quagliaroli e Andrea Gabbiani, ha lo scopo di sensibilizzare le amministrazioni pubbliche e e il Governo al rispetto dei principi costituzionali di inclusione, partecipazione e solidarietà a cui tutti i cittadini hanno diritto. Il sindaco Dosi ha ricevuto dalle mani di Jasna un documento petizione nel quale sono racchiuse, in dieci punti, le richieste di tutta la diversa abilità che vanno dalla prevenzione (meno gradini, meno porte strette, più sicurezza domestica) all’uguaglianza (non deve esistere disparità dio trattamento), dall’urbanistica all’accessibilità (esistono ancora barriere architettoniche nei luoghi pubblici); e ancora tra i punti compare il diritto al lavoro, allo studio, alla formazione, la sicurezza, l’assistenza, gli ausili, i trasporti e le cure. “Il livello di attenzione su questi temi – ha detto il sindaco – è sempre più alto; il tema della disabilità è fortemente presente a Piacenza grazie ai rapporti di collaborazione con le numerose associazioni e cooperative che si occupano di questo tema”.
CRISI DEL COMMERCIO, SOFFRONO ANCHE I GRANDI MARCHI
Il commercio è in forte sofferenza e i soldi da spendere sono sempre meno. Potrebbe sembrare un’affermazione banale, ma non la è. Non la è quando la realtà offre agli occhi degli osservatori uan fotografia vivida e reale e quando le saracinesche, inesorabilmente, si abbassano. Accade anche, e sempre di più, nella florida Piacenza. L’ultimo caso quello del supermercato Carrefour che ha chiuso i battenti il 24 aprile scorso. Oggi per i 22 dipendenti c’è la cassa integrazione e domani verrà avviata la procedura di mobilità. Tra l’altro la chiusura di carrefour ha reso praticamente priva la zona ovest della città di un qualsiasi punto vendita alimentare. Ma a fronte di un biennio in cui le perdite sono arrivate a 800 mila euro, l’unica prospettiva era la chiusura. Il pericolo, oltre quello principale occupazionale, è anche che si creino nuove cattedrali nel deserto, immensi siti vuoti, difficili da rilevare. “Stanno girando voci che stiamo verificando interessate a rilevare Carrefour – spiega Giuliano Zuavi segretario della Filcams – abbiamo avuto anche un incontro con il Comune che ha preso un chiaro impegno a verificare la possibilità di ingresso di un nuovo marchio che possa dare una risposta al rischio desertificazione della zona e al problema occupazionale”. Non se la passa di certo meglio un altro marchio famoso, Mercatone Uno che in sette anni ha collezionato un passivo per oltre 630 milioni di euro a livello nazionale. Le conseguenze sono arrivate a caduta sui singoli negozi, quello di Fiorenzuola non è passato indenne. Qui ci sono una trentina di lavoratori che non hanno alcuna certezza per il futuro. Anche il colosso della tecnologia Mediaworld ha annunciato, in tutta Italia, la chiusura di 7 punti vendita e numerose procedure di mobilità. A Piacenza la situazione sembra sotto controllo ma è l’inizio di una fase non certamente positiva dal punto di vista occupazionale. Secondo il sindacalista le principali responsabilità di questa moria del commercio sono soprattutto politiche. “Il vero punto è il potere d’acquisto. La crisi cominciata nel 2008 è fortemente peggiorata. Abbiamo un’esigenza – spiega Zuavi – mettere nelle tasche dei lavoratori una buona quota di soldi prelevati, in questi anni, in modo scellerato spostando le ricchezze da una parte all’altra del paese. Io credo che la crisi sia destinata a peggiorare”.
Il servizio completo nella prossima puntata di A Tutto Tondo