FORPIN: CRISTINA REPETTI NUOVA PRESIDENTE. RACCOGLIE IL TESTIMONE DI GALLINARI

Cristina Repetti è la nuova presidente di Forpin, che nel 2024 ha festeggiato un nuovo record di fatturato. Si è tenuta martedì 24 giugno l’assemblea annuale di Forpin, l’ente di formazione di Confindustria Piacenza. Insieme alla consueta approvazione del bilancio, il Consiglio ha eletto Cristina Repetti presidente del Consorzio. Un emozionato Giuseppe Gallinari ha lasciato la guida dell’ente dopo ventuno anni.

La sua presidenza ha accompagnato una fase di crescita costante di Forpin in termini di ore di corsi erogate, fatturato e dipendenti. I ricavi dell’ente sono passati dagli 1,5 milioni di euro del 2004 agli oltre 4 milioni di euro del 2024.

«Questa è un’assemblea importante, ricorrono i 35 anni di Forpin. Fu allora che Confindustria ebbe l’intuizione di creare questa realtà, idea poi rivelatasi vincente», le parole di un emozionato Giuseppe Gallinari, presidente uscente. «Per questa occasione abbiamo invitato anche i dipendenti, affinché potessero vedere di persona il risultato di un bilancio 2024 particolarmente performante. Abbiamo superato i 4 milioni, un valore che anche solo cinque anni fa sarebbe stato impensabile. Questi risultati non arrivano per caso, sono il frutto di un grande lavoro di squadra, giorno dopo giorno, dando il massimo per l’obiettivo».

Un percorso lungo quello di Gallinari, da oltre vent’anni alla guida dell’ente: «Per me è il momento di lasciare. Nel 2004 fu l’ingegner Giuseppe Parenti a chiamarmi. Mi piace l’idea di chiudere il cerchio con il figlio Nicola. Ringrazio Confindustria, che ha rappresentato il mio primo luogo di lavoro. Poi i presidenti e direttori che si sono succeduti hanno creduto in me, non posso che ringraziarvi. Un pensiero va anche ai CDA e consiglieri che mi hanno supportato. È stata una esperienza estremamente importante a livello professionale e umano. Un grosso in Bocca al lupo a chi mi succederà».

Il testimone passa a Cristina Repetti. Responsabile delle risorse umane in TGR (azienda metalmeccanica a Castel San Giovanni), è attiva da anni nel sistema Confindustria Piacenza. È attualmente al suo secondo mandato come delegata all’education nel Consiglio di presidenza dell’associazione, confermata da Nicola Parenti dopo il quadriennio di Francesco Rolleri.

Cristina Repetti ha accettato l’incarico: «Grazie per la fiducia che mi avete dimostrato negli ultimi anni. Tengo particolarmente a questo incarico, è per me una grande sfida e un grande onore. La formazione è un pilastro fondamentale della mia azienda e Forpin rappresenta l’eccellenza del nostro territorio in questo ambito. Ci entrerò in punta di piedi, partendo dall’impronta importante che Gallinari ha dato a questa realtà nel corso degli anni. Non mancherà il grande lavoro di squadra: non vedo l’ora di cominciare».

Il CDA di Forpin è stato quindi confermato anche per il prossimo triennio 2025-2027: Luciana Manco, Luigino Peggiani, Salvatore Pesco, Dario Cappellini, Cristina Repetti, Giuseppe Cella, Gian Luca Andrina, ai quali si aggiungono Elena Dallavalle e Maria Grazia Torlaschi.

«Oggi è una giornata speciale, un momento importante per tutti noi di Forpin», le parole di Antonella Vologni, direttrice di Forpin. «Il 2024 è stato anno importante. Abbiamo gestito quasi mille aziende, con una crescita del 16% rispetto al 2023. È la fine di un capitolo importante e l’inizio di un nuovo nella nostra società. Il presidente Gallinari lascia il testimone dopo un percorso straordinario. Ha accompagnato la crescita con passione e dedizione. La società è cambiata profondamente, siamo cambiati nel fatturato e nei collaboratori. Oltre ai numeri e ai bilanci credo che il valore più grande lasciato sia il patrimonio umano fatto di relazioni sincere, rispetto, entusiasmo e voglia di costruire insieme».

Entusiasmo anche del presidente di Confindustria Nicola Parenti: «Complimenti a Forpin per i risultati di bilancio, che non sono mai scontati. Dietro ai numeri ci sono le persone. Appena entrato qui in assemblea ho percepito fin da subito l’emozione dei dipendenti per l’esserci. Complimenti a Giuseppe Gallinari per il suo percorso qui. Insieme a Forpin e Assoservizi puntiamo a formare una nuova cittadella dell’impresa, della formazione e della innovazione. Un progetto molto ambizioso, che verrà realizzato grazie all’impegno di tutti e grazie ai grandi risultati raggiunti anche da Forpin in questi anni».

SI INFIAMMA IL DIBATTITO SU CITTADELLA. CENTRO DESTRA “LA PIAZZA E’ DISTRUTTA”, APP “

Il cantiere è fermo da mesi e le reazioni della politica infiammano il dibattito intorno a piazza Cittadella. Il tema è uno di quelli che viene sempre fuori; che siano le comunicazione in consiglio oppure le interrogazioni dei consiglieri, ma ci sono periodi in cui si affaccia prepotentemente nel dibattito pubblico. Come in questo caso. Le parole della sindaca al quotidiano Libertà che ha definito lo stallo “inaccettabile” confermando di essere arrivati ad un bivio a causa dei troppi e, forse ingiustificati, ritardi, hanno scatenato le opposizioni.
Primi i gruppi di centro destra, Fratelli d’Italia, civica Barbieri Liberi e Lega, che definiscono “sorprendenti” le dichiarazioni della prima cittadina: “due erano i momenti in cui procedere alla risoluzione del contratto: quando emerse la falsa fideiussione e quando il concessionario non depositò, entro certi tempi, la famosa bancabilità”.
Ma c’è di più, fanno notare: “già l’amministrazione Barbieri, il 13 giugno 2022, pochi giorni prima dell’insediamento della nuova giunta di centro sinistra, aveva emesso una formale notifica dell’avvio della procedura di risoluzione per inadempimento contrattuale, frutto – si legge nella nota – di un approfondito lavoro tecnico e politico condotto dal tavolo interassessorile, coordinato dall’Avvocato Vezzulli e dall’allora Vicesindaco Elena Baio”. Perché l’archiviazione di quel percorso, si chiedono i capigruppo di centro destra? E l’affondo finale: “il Sindaco ha compreso solo ora il rischio di arrivare alle elezioni del 2027 con una Piazza Cittadella devastata e cerca tardivamente di correre ai ripari. Ma è troppo tardi: la piazza è distrutta, le attività commerciali sono allo stremo, i residenti esasperati, il centro storico impoverito”.

Il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia parla di “amministrazione senza visione”, Ammettere il fallimento non è una resa: è un atto di responsabilità verso la città. Chi si candida a governare deve saper prestare ascolto e non ignorare allarmi importanti come quelli ricevuti su Piazza Cittadella”.

Ha un tono diverso il comunicato stampa di Alternativa per Piacenza che, si rivolge anche ai colleghi di opposizione, ribadendo la contrarietà, fin dal principio al progetto del parcheggio interrato, evidenziandone da subito le innumerevoli criticità, attraverso conferenze stampa e interventi in consiglio comunale. “Non sorprende – si legge – che la questione di Piazza Cittadella da tempo scateni, chi da destra, cerca di utilizzare la vicenda per i propri fini politici in vista delle prossime elezioni amministrative. Fa parte di un certo modo di far politica che non appartiene ad Alternativa per Piacenza. continueremo ad agire nell’ambito Istituzionale come fatto sino ad ora, auspicando maggiore ascolto su una partita la cui soluzione appare ancor più complessa di prima e che rischia di lasciare in eredità alla città un’area ulteriormente compromessa. E conclude “È il momento di farsi trovare pronti, iniziando a valutare soluzioni alternative e veramente condivise per una volta con la città, evitando di dover pagare un prezzo ancor più alto di quello già pagato”.

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PIACENZA ECONOMIA E LAVORO: RITORNO ALLA BASSA CRESCITA, MA IL SISTEMA E’ RESILIENTE

E’ una duplice lettura quella che si riferisce ai dati a consuntivo dell’anno 2024 del rapporto congiunturale Piacenza economia lavoro e società. In particolare ne esce un quadro abbastanza positivo se per il mercato del lavoro e il sistema demografico, meno invece per quello che riguarda la crescita del sistema economico. Secondo le ultime stime di aprile di Unioncamere Emilia-Romagna, il valore aggiunto piacentino avrebbe sperimentato nel 2024 una variazione che non è andata oltre lo 0,5 per cento, e che proseguirebbe, pur con una leggera accelerazione (+0,7%, come in regione), anche nel 2025.
a livello imprenditoriale, la produzione industriale rilevata nell’indagine campionaria del sistema camerale, nel 2024 ha chiuso a Piacenza ancora con un risultato positivo (+0,3%), ma in decisa decelerazione a confronto con il +2,8% del 2023 e il +6,8% del 2022, tuttavia in controtendenza rispetto al dato negativo registrato ancora per l’Emilia-Romagna, confermando una maggiore resilienza.

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PAOLO BERIZZI: “A PIACENZA FRATELLI D’ITALIA FA SPONDA CON CASAPOUND”

“CasaPound”. Il giornalista Paolo Berizzi ha titolato così il pezzo pubblicato su Pietre, la sua rubrica sul quotidiano La Repubblica, riprendendo quanto riferito dalla consigliera di Fratelli d’Italia Sara Soresi che, alcuni esponenti del circolo La Scure, vicini all’estrema destra di CasaPound definiscono “il riferimento istituzionale”.

“Dialogo con chiunque abbia a cuore la città, anche con i ragazzi di CasaPound” aveva detto Soresi interpellata da Libertà proprio sul dibattito seguito alla pubblicazione dell’articolo sul circolo di via Campi; “non ho preclusioni verso nessuno – aveva detto la capogruppo di FdI – non si tratta di alleanza politiche, ma di risolvere i problemi di Piacenza. Grazie a CasaPound ho conosciuto tante storie di persone in difficoltà”.

Berizzi ricorda che “di CasaPound si è tornato a parlare ieri: il tribunale di Bari ha chiesto 17 condanne per il raid squadrista del 21 settembre 2018 contro persone inermi dopo una manifestazione contro l’allora ministro dell’Interno Salvini. Dieci militanti sono stati accusati di ricostituzione del partito fascista”.

Su Berizzi scrive “A Piacenza Fratelli d’Italia fa sponda con CasaPound: “Nessuna preclusione verso questi ragazzi – riferendosi alle parole di Soresi-  Per chi conosce FdI non è una notizia ma solo l’ennesima conferma. Estrema destra di governo e estrema destra di strada vanno a braccetto (teso)”.

FETO RITROVATO NEL CESTINO DEI RIFIUTI DEL PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE. “POTREBBE AVERE ALMENO 26 SETTIMANE”. AL VAGLIO LE TELECAMERE DELLA ZONA

Agghiacciante scoperta questa mattina, poco dopo le 6.30, nei bagni del Pronto Soccorso dell’ospedale di Piacenza; un’addetta alle pulizia ha trovato, nel cestino dei rifiuti, un feto chiuso all’interno di un sacchetto.

Sul posto i militari del Nucleo investigativo hanno effettuato i rilievi scientifici e ascoltato testimoni. Per fare luce sulla vicenda saranno visionate le telecamere di sorveglianza della zona e dell’ospedale. È quasi certo che chi ha lasciato il feto nel cestino lo abbia fatto nel corso della notte. Il direttore del Presidio Unico, Franco Federici, ha affermato che il feto avrebbe un’età superiore alla 26esima settimana. Ma la risposta certa ci sarà solo dopo i riscontri diagnostici predisposti dall’autorità giudiziaria”. “Il bagno in cui è stato trovato il feto era pulito – ha spiegato Federici – non sono state rinvenute tracce di liquido amniotico”. Tra le ipotesi, dunque, c’è anche quella che l’espulsione del feto sia avvenuta altrove.

Saranno eseguite delle analisi su alcune macchie di sangue rinvenute nell’area dove è stato ritrovato il feto; non si tratta di una vera e propria scia, ma di macchie, anche all’esterno del bagno, che sono state notate successivamente e quindi collegate al ritrovamento. Le tracce potrebbero comunque essere utili per indicare un percorso e poi in seguito dare informazioni sull’identità della persona che ha perso sangue.

PROCESSO AURORA: AL 15ENNE CONTESTATO ANCHE LO STALKING. AVREBBE AVUTO UN PIANO PER VENDICARSI

Al 15enne accusato di aver spinto Aurora Tila dal balcone di casa precipitando sul terrazzo sottostante, è stata contestata anche l’aggravante degli atti persecutori aggravati dalla minore età della vittima e dal fatto di essere legato ad essa da una relazione affettiva; lo ha chiesto e ottenuto il Pm del Tribunale dei Minorenni di Bologna nel corso dell’udienza di questa mattina. La ragazzina, di appena 13 anni, aveva perso la vita lo scorso 25 ottobre dopo essere precipitata dal terrazzo del palazzo dove viveva con la mamma.

Secondo l’ipotesi accusatoria, il ragazzo avrebbe spinto la 13enne dal balcone del settimo piano del palazzo, colpendola poi alle mani per farla cadere dopo che si era aggrappata alla ringhiera.

E intanto emergono die massaggi che portano a delineare le intenzioni e il profilo del 15enne; il sito Ansa.it riporta un messaggio agghiacciante “Il mio piano di vendetta inizia da ora, mercoledì 9 ottobre alle ore 2,50” che avrebbe portato la Procura alla contestazione dell’aggravante dello stalking al ragazzo che presente all’udienza. Non solo, al 15 enne viene contestato di aver minacciato e molestato Aurora anche dopo che lei aveva deciso di lasciarlo, con gesti violenti come schiaffi e strattonamenti, inviandole anche numerosi messaggi volti a denigrarla, umiliarla, spaventarla, e  costringerla a continuare la frequentazione con lui.

La prossima udienza è fissata al 26 giugno, quando si discuterà la richiesta della difesa di procedere con rito abbreviato condizionato all’audizione di due consulenti medico legali.

“Mi aspetto giustizia da questo processo, oggi ho provato del gran dolore, anche perché mia figlia non c’è più mentre chi l’ha uccisa era in aula – ha detto la mamma di Aurora Morena Corbellini ai cronisti – L’ho rivisto per la prima volta da allora, è entrato in aula molto pieno di sé, con le spalle aperte, non mi aspettavo un atteggiamento del genere. Ero convinta di vedere una persona che almeno dicesse la verità”.

PIAZZA CITTADELLA ANCORA TUTTO FERMO, CHIESTA COMMISSIONE SPECIFICA

Altro che automezzi in uscita, da mesi nel cantiere di piazza Cittadella di mezzi non si vede neanche l’ombra. I lavori fermi e il provvedimento di monitoraggio prefettizio sono stati al centro delle comunicazioni in consiglio da parte dei consiglieri. In particolare l’ex sindaca Patrizia Barbieri ha annunciato la richiesta di una commissione specifica da parte dell’opposizione di centro destra.

Su piazza Cittadella anche la capogruppo di Fratelli d’Italia Sara Soresi ha pesantemente infierito arrivando a sostenere che la nomina della Responsabile Unica di Procedimento, nella persona dell’architetto Schiaffonati vicina a Sinistra italiana, sia servita all’amministrazione per silenziare le critiche sulla gestione del cantiere proprio da parte di coloro che hanno sempre attaccato il progetto. “Questo è un po’ il vostro metodo – ha accusato Soresi- incarichi, nomine, relazioni e in cambio il silenzio e il consenso”. Accuse che il capogruppo di ApP Stefano Cugini ha definito infamanti.

Forti critiche anche sulla gestione della vicenda che ha visto indagati numerosi dirigenti Ausl, tra cui anche la dg Bardasi; nel mirino della guardia di finanza ci sono la gestione di denaro pubblico e fondi Pnrr, per questo la consigliera Barbieri chiede alla regione una assunzione di responsabilità.

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APP, AVS, PRC SU INCHIESTA AUSL: “SUBITO LA CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE 5”

Alternativa per Piacenza, insieme a Alleanza Verdi e Sinistra e Rifondazione Comunista, interviene sull’inchiesta che coinvolge l’Ausl e chiede che venga convocata la Commissione consiliare 5.

Subito la convocazione della Commissione 5 “Prevenzione e contrasto delle mafie e della corruzione, promozione della cultura della legalità”: il Consiglio Comunale venga informato sull’inchiesta che coinvolge i vertici dell’AUSL locale”

Alla luce dell’inchiesta giudiziaria che coinvolge i vertici dell’Azienda Sanitaria Locale, riteniamo di estrema urgenza la convocazione immediata della Commissione 5 “Prevenzione e contrasto delle mafie e della corruzione, promozione della cultura della legalità” del Consiglio Comunale di Piacenza.
È necessario aprire uno spazio di maggiore confronto sulla situazione nella quale attualmente versa la gestione della nostra Azienda Sanitaria Locale e il suo sistema di controllo. Ciò non solo in seguito ai più recenti fatti che l’hanno coinvolta, ma soprattutto in vista della costruzione del Nuovo Ospedale attraverso un partenariato pubblico-privato, che in assenza di un robusto sistema di controllo interno potrebbe esporre ad ulteriori criticità. Un’opera che, ricordiamo, prevede un investimento complessivo superiore ai 300 milioni di euro..

Riteniamo che, in questo difficile e critico momento, il Consiglio Comunale abbia il dovere, oltre che il diritto, di essere coinvolto in ogni fase dell’iter con tempestività e che un confronto nel merito delle decisioni sia non più rimandabile.
Vorremmo evitare il ripetersi di situazioni che hanno visto il nostro Consigliere Luigi Rabuffi di fatto costretto ad abbandonare la Presidenza della Commissione 5 ad Agosto 2023, in aperta polemica con l’Amministrazione, a poche ore di distanza dal voto del Consiglio comunale sul piano di riequilibrio di piazza Cittadella laddove era stato impedita la convocazione e calendarizzazione della Commissione stessa.

La guida della Commissione è oggi presieduta da esponenti dell’opposizione di destra ma l’operato degli ultimi mesi risulta quanto meno discutibile, e soprattutto non ha prodotto alcun passo avanti concreto né sul piano della sua efficacia né su quello del controllo democratico delle scelte strategiche.

Per questo motivo chiediamo con urgenza al Presidente del Consiglio Comunale e alla nuova Presidenza della Commissione 5 di procedere immediatamente alla convocazione di una seduta straordinaria aperta, nella quale si definisca un percorso condiviso per ristabilire il pieno esercizio del ruolo di controllo dei consiglieri comunali, e dunque dei cittadini da essi rappresentati, sulle principali scelte strategiche per la città.

APPALTO PER L’EFFICIENZA ENERGETICA, IL COMUNE AVVIA LA GARA DA 91 MILIONI

È stato definito “appaltone” dell’efficienza energetica, e ora è ufficialmente ai blocchi di partenza: il Comune di Piacenza (con la determina numero 1591 del 12 giugno) ha approvato l’avvio della gara per l’affidamento in concessione, tramite Finanza di progetto, di un maxi servizio integrato che unisce riqualificazione energetica, pubblica illuminazione, mobilità elettrica e smart city. Un investimento complessivo stimato in oltre 91 milioni di euro, con durata della concessione pari a 14 anni e mezzo.

Il progetto prevede interventi su edifici comunali, impianti termici ed elettrici, rete di illuminazione pubblica e semaforica, oltre all’installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici e alla gestione di infrastrutture digitali come fibra ottica e dispositivi intelligenti per l’illuminazione adattiva.

La proposta, promossa dalla società Edison Next Government S.r.l., è stata dichiarata di pubblico interesse lo scorso novembre dal Consiglio comunale.

Dopo la validazione del progetto di fattibilità tecnico-economica, si apre ora la fase di gara, che sarà aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il canone annuo massimo previsto è di 6,5 milioni di euro (Iva inclusa), con l’obiettivo di generare risparmi rispetto agli attuali costi di gestione.

L’iniziativa punta a migliorare la qualità dei servizi pubblici, ridurre i consumi e le emissioni, e valorizzare tecnologie sostenibili attraverso investimenti privati, mantenendo il controllo pubblico sulle prestazioni. Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla piattaforma “Appalti e Contratti” e sugli altri canali previsti dalla normativa.

VIOLENZA SUL PERSONALE SANITARIO: “MEDICI NON FORMATI PER AFFRONTARE IL PROBLEMA”

In un anno sono diciassette i casi di violenza nei confronti dei sanitari dell’ospedale, di questi in due casi si è arrivati all’aggressione fisica, per fortuna senza gravi conseguenze nei confronti dell’operatore sanitario. I reparti più a rischio sono il pronto soccorso, seguono psichiatria e aree di degenza. Il tema è stato al centro dell’ultimo appuntamento dei Mercoledì della Medicina, ciclo di tre eventi organizzato dall’Ordine dei Medici di Piacenza.

Se a Piacenza i numeri non sono allarmanti, seppur fanno riflettere, a livello nazionale si contano 18 mila aggressioni ai danni di oltre 22 mila operatori sanitari (donne nel 60 % dei casi tra i 30 e 49 anni), con un aumento del 15% rispetto al 2023.

La dottoressa Chiara Maffi, medico di medicina generale, oggi con alcuni colleghi condivide lo studio nella medicina di gruppo, qualche anno fa era medico di continuità assistenziale, ex guardia medica. Si trovava a lavorare da sola in sede e da sola al domicilio dei pazienti che non conosceva: ciò che è cambiato è il rapporto fiduciario.

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