BARACCHI: “RESTRINGERE LA ZTL PER UN CENTRO STORICO DAVVERO PEDONALE”

A Vicenza avviene che la grande distribuzione percorre il centro a bordo di risciò a pedali, o elettrici o alimentati con piccoli pannelli solari. La suggestione arriva dall’architetto Giuseppe Baracchi che ricorda quando sei anni, era il 2016, con un’assessore dell’allora giunta Dosi, si parlava di riduzione del traffico del cosiddetto “ultimo miglio” attraverso l’utilizzo di mezzi dolci proprio come questi, magari utilizzando per il loro deposito aree dimesse. Chi si oppose furono proprio i grandi marchi della distribuzione.

Ma il discorso resta in piedi eccome se si guarda al PUMS, il piano urbano della mobilità sostenibile a cui è strettamente collegato il tema della qualità dell’aria e della vita in generale.

La proposta del Pums del comune di Piacenza prevede un allargamento della zona a traffico limitato. L’architetto baracchi e i giovani dello studio hanno pensato ad una riduzione della ztl alle quattro piazze cittadine, con pedonalizzazione totale, parcheggi in prossimità della zona traffico limitato e le mura e allargamento delle aree utili a parcheggio oltre le mura.

SINDACA TARASCONI: “NON CI STO A DIPINGERE PIACENZA COME UN GHETTO. NON E’ COSI’ “

“Non ci sto a sentire descrivere la città come un ghetto, perché non è così”. Sono le parole della sindaca Katia Tarasconi intervenuta nella seduta di consiglio comunale, sollecitata dalle comunicazioni iniziali. Il tema della sicurezza è stato sollevato da alcuni consiglieri soprattutto a seguito degli ultimi fatti di cronaca avvenuti in città.

“Esiste, e nessuno lo nega – ha proseguito la sindaca – la mancanza di personale di forze dell’ordine, per questo chiediamo che il Governo ci dia una mano per mettere più uomini in strada, ma non è solo il tema della repressione che ci interessa, anzi. L’educazione dei nostri ragazzi è prioritaria – ha detto Tarasconi – per questo stiamo lavorando con gli educatori di strada. I problemi si devono risolvere alla radice, non spostando il problema da un luogo all’altro (facendo riferimento alla situazione dei giardini del Cheope che sono stati al centro di un’operazione anti droga poche settimane fa). Sarebbe molto facile cadere nelle provocazioni, soprattutto in questo contesto – ha proseguito la sindaca – ma assicuro che stiamo lavorando per risolvere le cose. Certamente non faremo tutto giusto, siamo umani e possiamo sbagliare, per questo – ha annunciato la prima cittadina – avvieremo meccanismi per capire l’impatto che i provvedimenti dell’amministrazione hanno sui cittadini, con misurazioni oggettive e non di sentimento”.

SABATO 22 PIACENZA E’ IN MARCIA PER LA PACE

La coalizione Europa for Peace, formata dalle principali reti per la pace, torna in tutte le piazze d’Italia per chiedere concreti percorsi di pace in Ucraina e in tutti gli altri conflitti del mondo.
Anche a Piacenza l’appello è stato accolto e decine di associazioni di diverso tipo ed estrazione si sono mobilitate e stanno organizzando la manifestazione “Piacenza in marcia per la Pace” che si terrà Sabato 22 ottobre alle 16.15 davanti ai giardini della stazione dove partirà il corteo che si concluderà in Piazza Cavalli. L’adesione è libera ma non sono ammesse bandiere o simboli di partito.

La associazioni promotrici sentono forte la responsabilità di scendere in piazza perché la minaccia nucleare incombe sul mondo. “È responsabilità e dovere degli stati – si legge nella nota- fermare questa follia. L’umanità e il pianeta non possono accettare che le contese si risolvano con i conflitti armati. La guerra ha conseguenze globali: è la principale causa delle crisi alimentari mondiali,
ancor più disastrose in Africa e Oriente, incide sul caro-vita, sulle fasce sociali
più povere e deboli, determina scelte nefaste per il clima e la vita del pianeta”.
Le associazioni promotrici condannano l’aggressione russa, rispettano la resistenza ucraina e si impegnano a sostenere ed aiutare il popolo ucraino, a fianco delle vittime.

“E’ necessario che il nostro Paese, l’Europa, le Nazioni Unite – scrivono nella nota – operino attivamente per favorire il negoziato avviando un percorso per una Conferenza internazionale di pace che, basandosi sul concetto di sicurezza
condivisa, metta al sicuro la pace anche per il futuro. Insieme con Papa Francesco diciamo: “Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili”.

PIETRA D’INCIAMPO IN MEMORIA DI RICHETTI, “UN ATTO CONCRETO CHE CI PERMETTERE DI RICORDARE”

Ha molto più di un valore simbolico, ma significa concretamente prendere coscienza storica di ciò che ci hanno consegnato la pagine più triste e buie della storia.

Piacenza ha dedicato una pietra d’inciampo a Enrico Richetti, commerciante ebreo vittima delle leggi razziali antisemite. Goriziano di origine si trasferì a piacenza dove aprì, all’angolo di via XX Settembre, un negozio di macchine da scrivere, insieme alla moglie, proprio dove oggi è stata posizionata la pietra d’inciampo. Proprio a Piacenza venne arrestato il 26 gennaio del 1944, deportato ad Aushwitz, fu ucciso a Dachau un anno dopo. Alla cerimonia ha partecipato anche il nipote che porta il suo nome.

EMILIANO ROMAGNOLI NEL MONDO CON IL CUORE A PIACENZA

Ci sono storie di appartenenza autentica tra i tanti emiliano romagnoli che si sono riuniti a piacenza per la prima volta e in presenza dopo due anni di incontri virtuali causa pandemia.

La Consulta degli Emiliano Romagnoli del mondo è l’organismo voluto dalla regione per valorizzare i rapporti con i paesi di emigrazione e sostenere le proposte avanzate dalle comunità all’estero.

Tra loro ci sono anche tani piacentini che hanno lasciato il paese d’origine fin da ragazzini come Francesco Rapetti che 14 anni è emigrato a Londra o Maria Lina Bertoncini, vice presidente della consulta, nata in argentina ma di origini val d’ardesi.

COVID: CONTAGI ANCORA IN CRESCITA. MA CALANO I RICOVERI

Continuano a salire i numeri dei nuovi casi da Covid a Piacenza: questa settimana si registra un incremento di +45% di positivi in più rispetto la settimana precedente. Il report settimanale pubblicato dall’Ausl (https://www.covidpiacenza.it/situazione-covid-19-a-piacenza) evidenzia l’aumento dei nuovi positivi che passano dai 1139 di sette giorni fa agli attuali 1652.

Il trend piacentino dei contagi piacentini è più alto rispetto all’andamento regionale, che registra un +39,5% rispetto a sette giorni fa, e nazionale per cui l’aumento dei casi si ferma a un +27%. La Lombardia registra un + 35% per cento di aumento.

Analizzando i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso d’incidenza locale registra 401 casi, in regione Emilia Romagna è di 404, quella italiana di 383 mentre la situazione in Lombardia è 411 casi.

Negli ultimi sette giorni sono stati effettuati 5790 tamponi (contro i 4836 della scorsa settimana) con un aumento della percentuale di positivi che passa da 23,6% a 28,5%.

Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana registra 18 casi di positività tra gli ospiti e 6 casi tra gli operatori. Ricordiamo che, generalmente, si tratta di casi asintomatici o comunque con sintomi lievi, individuati per la maggior parte grazie al monitoraggio periodico proattivo effettuato nelle strutture. Il numero delle persone in isolamento sale da 1268 a 1810.

Crescono anche le segnalazioni di casi sospetti arrivate alle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale: le richieste medie giornaliere salgono a 24,9, per un totale di 174 segnalazioni.

L’incremento dei positivi si rispecchia anche sulla situazione della rete ospedaliera che registra un lieve incremento di positivi. Gli accessi giornalieri in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid sono 7 (la scorsa settimana erano 6). Il 9 ottobre i ricoverati con Covid erano 41, mentre la domenica precedente erano 47. La media settimanale è di 4. In Terapia intensiva non ci sono pazienti positivi. Nella settimana si sono registrati 2 decessi.

Per quanto riguarda le vaccinazioni, nella settimana si contano 500 somministrazioni; erano 449 la settimana scorsa.

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicate le modalità per la prenotazione di un appuntamento per la vaccinazione in una delle cinque sedi attualmente disponibili.

In riferimento alla IV dose, la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima o dall’infezione successiva al richiamo. Destinatari dell’estensione della platea vaccinale sono tutti i cittadini a partire dai 12 anni compiuti purché abbiano ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni.

Le persone over 80 impossibilitate a muoversi da casa possono rivolgersi al numero di prenotazione 800.651.941 e richiedere la somministrazione a domicilio.

SENIOR BUS: ABBONAMENTO GRATIS PER GLI OVER 70

Basta aver più di 70 anni per poter viaggiare gratuitamente sugli autobus cittadini. Il provvedimento più volte ripreso in campagna elettorale dalla sindaca Tarasconi diventa operativo dal 14 ottobre.

L’abbonamento potrà essere richiesto dagli over 70 che non siano già possesso di altro abbonamento in corso di validità per il servizio urbano. L’abbonamento si richiede alla biglietteria SETA in via Colombo 3, nei seguenti giorni e orari: da lunedì a venerdì, 8.30 – 12 e 14.30 – 17 (con tempi di attesa prevedibilmente più lunghi nei primi e ultimi giorni del mese).

Per l’emissione dell’abbonamento, i cittadini interessati devono compilare il modulo di richiesta (disponibile alla biglietteria di SETA o sul sito www.comune.piacenza.it) e presentare un documento d’identità, il codice fiscale, una fotografia formato tessera recente (non più vecchia di sei
mesi) e – per la prima emissione – 5 euro per la tessera Mi Muovo dedicata all’iniziativa, sulla quale viene caricato l’abbonamento.
L’abbonamento viene rilasciato al momento della richiesta e dura un anno dall’emissione. La scadenza è indicata sulla ricevuta di emissione e viene visualizzata sul lettore dei biglietti presente sui bus ogni volta che si appoggia la tessera.

La tessera Mi Muovo Senior Bus (su cui è caricato l’abbonamento) dura cinque anni; la scadenza è indicata sulla card. Non occorre quindi acquistare una nuova tessera ad ogni rinnovo dell’abbonamento, ma non è possibile usare la tessera per caricare abbonamenti o servizi diversi da Senior Bus.

Per ogni informazione è possibile  contattare il Comune di Piacenza allo 0523.492111 o il sito www.comune.piacenza.it/seniorbus

La sindaca ha inviato una lettera agli over 70 residenti in città in cui ribadisce l’obiettivo del provvedimento Il progetto Senior Bus del Comune nasce proprio con questo intento: agevolare la fruizione di un servizio importante per le persone nella fascia della terza età, pensando nel contempo agli effetti positivi che questa scelta può avere per la collettività. Una facilitazione in più per chi, da sempre, si avvale di questo mezzo, ma anche un invito per chi, magari, non è quasi mai salito a bordo ad acquisire una nuova abitudine, che favorisca l’autonomia negli spostamenti, le opportunità di socializzazione e la condivisione dell’impegno per salvaguardare l’ambiente.

“NADIA MI DISSE DI NON PIANGERE. COSI’ IL MIO DOLORE E’ DIVENTATO UN DONO”

Le parole della signora Margherita toccano profondamente il cuore, perché sta parlando di sua figlia Nadia che non c’è più. Nel 2019, era il 13 agosto, un tumore al cervello se l’è portata via. Margherita e il marito si sentono in dovere di portare avanti quello che Nadia era nella vita, solare, caparbia, e sempre rivolta ai più deboli, così come aveva dimostrato più volte nelle sue inchieste alle Iene. La malattia l’aveva cambiata profondamente nell’intimo, ancora più generosa e votata all’aiuto. Lei stessa in un’intervista quando già era malata, definì un dono quello che le era capitato. Margherita ha raccontato chi era Nadia agli studenti dell’università Cattolica in occasione della giornata del Dono.

SATIRI DI STORIE FESTIVAL 2022, IL 7 E 9 OTTOBRE A PIACENZA

Il 7 e il 9 ottobre torna a Piacenza Satiri di Storie Festival 2022 – IV edizione. Si comincia venerdì sera al Baciccia con lo spettacolo Romeo&Giulietta dei Tourneé da Bar; domenica pomeriggio al circolo ChezArt workshop di scrittura comincia con Daniele Villa e in serata al Teatro Trieste
34, Eva, diario di una costola con Rita Pelusio.
Tutti gli spettacoli sono a ingresso libero, prenotazione obbligatoria 3385429979

ALTERNATIVA PER PIACENZA. “PUG FERMO AL PALO, MA PER L’AMMINISTRAZIONE NON C’E’ FRETTA!”

I consiglieri di ApP, Cugini e Rabuffi, tornano sulla questione Piano Urbanistico Generale che ha occupato gran parte dell’ultima seduta di consiglio comunale; in particolare sulla bocciatura della mozione Percorso PUG partecipato depositata da Alternativa per Piacenza nel luglio scorso.

Ecco il testo del comunicato

Come Alternativa per Piacenza non possiamo rimanere silenti di fronte al quadro preoccupante emerso ieri in consiglio comunale durante il dibattito sulla mozione urgente, presentata dai nostri due rappresentanti, circa lo stato del percorso per la redazione del Piano Urbanistico Generale che
ricordiamo essere, come riconosciuto da tutti, lo strumento strategico di disegno del volto della città dei prossimi anni.
Sorprendente, in primis, la critica dell’assessore all’Urbanistica e di qualche consigliere di maggioranza sul carattere di urgenza attribuito alla mozione, specie quando per voce dello stesso assessore si è appreso che il percorso partito nel 2019 e che doveva oggi essere avviato alla sua conclusione, si trova invece “allo stato embrionale”.
Anziché cogliere l’occasione per inchiodare la precedente giunta alla responsabilità di non essere nemmeno riuscita a produrre il c.d. “quadro conoscitivo”, ovvero la fotografia attuale della città, si è preferito riversare su ApP il risentimento per la lesa maestà di doversi confrontare.
Meglio sarebbe stato, per esempio, chiedersi se si è pagato qualcosa al gruppo incaricato nel 2019 di redigere il PUG e se sì, a fronte di quali obiettivi raggiunti, dato che parliamo di soldi pubblici.
Imbarazzante, altrimenti non si può definire, la bocciatura della richiesta di opporsi a eventuali perequazioni per il consumo di terreno, vale a dire la possibilità fra Comuni, compensandosi a vicenda, di pianificare utilizzi di suolo superiori al limite imposto dalla legge regionale, che ribadiamo essere uno dei temi maggiormente critici. Sappiamo bene che la questione si decide sul
piano provinciale, ma era una chiara indicazione politica quella che chiedevamo di esporre ai cittadini. Che dire poi del richiamo fatto più volte da giunta e maggioranza al coinvolgimento dei portatori di interesse nell’ambito del percorso partecipato, da tutti riconosciuto dover essere non
solo a parole? In tema di VALSAT (Valutazione Strategica Ambientale e Territoriale) abbiamo sentito parlare molto di sviluppo economico e solo in seconda battuta di salvaguardia ambientale, che dovrebbe invece essere la priorità assoluta, non solo un efficace bandierina da campagna elettorale. Vaga anche la risposta sui termini di decadenza degli accordi operativi, che valgono certo per i progetti autorizzati e da convenzionare, ma non per quelli rigettati, che quindi devono decadere, come del resto evidenziato nella mozione. Sembra noiosa burocrazia, inutili tecnicismi per addetti ai lavori. Ma dal PUG dipende molto del futuro di Piacenza.

Ricapitolando, l’intera maggioranza ha bocciato l’atto presentato da Luigi Rabuffi e Stefano Cugini, in uno strano equilibrio tra i punti condivisi, la conferma che il documento ricalca le indicazioni di legge e il problema di un voto favorevole, che avrebbe fatto “dettare l’agenda” da ApP, come specificato dal capogruppo del Partito Democratico e rinforzato dall’assessore, con il suo “non ho colto nella mozione l’urgenza e il senso di dettare il ritmo alla giunta. Lasciateci lavorare per arrivare alla nuova scadenza in modo più sereno”.
Peccato, il senso della mozione era, al contrario, quello di appoggio e sostegno. L’invito a non disturbare il manovratore, è la seconda volta che ci tocca farlo notare, contrasta con il ruolo dei consiglieri comunali eletti dai cittadini, che meritano rispetto per il loro impegno e la dovuta considerazione delle loro sollecitazioni quando sono, come in questo caso, argomentate e di
enorme interesse generale.

La sensazione di una stroncatura politica perché la proposta è arrivata
dalla minoranza di Alternativa per Piacenza lascia davvero l’amaro in bocca