CITTADELLA, BONGIORNI: “A GIORNI DOVREBBE RISOLVERSI L’EMPASSE DEL CANTIERE FERMO. A MARZO GLI SCAVI NELL’AREA”

Il cantiere di piazza Cittadella è fermo da quasi due mesi, ma nei prossimi giorni potrebbe risolversi l’empasse. Così ha riferito il il vice sindaco e assessore al Lavori Pubblici Matteo Bongiorni, in aula, rispondendo a due interrogazioni presentate dai consiglieri Luigi Rabuffi di ApP e Patrizia Barbieri della civica Barbieri Liberi.

Rabuffi aveva chiesto se, come da protocollo, fossero in atto i controlli di sorveglianza del cantiere e se esistono misure per preservare i manufatti da possibili danneggiamenti. Barbieri invece aveva chiesto di conoscere nel dettaglio quali problematiche legate ai sotto servizi tengono il cantiere fermo dal 29 di novembre.

“Vanno programmati gli spostamenti dei sotto servizi – ha risposto Bongiorni –  L’ultimo incontro tra le parti è del 9 gennaio scorso. Ireti ha presentato un suo progetto, lasciando due possibilità: svolgere direttamente i lavori oppure controllare l’andamento del cantiere del privato, dando solo assistenza tecnica in corso d’opera. I privati hanno scelto di eseguire loro stessi l’intervento. Domani o dopodomani dovremmo avere un riscontro. Gli scavi nell’area del cantiere potranno partire a marzo, a valle dello spostamento dei sotto servizi. Gli scavi in questione saranno controllati anche dalla Soprintendenza, oltre che da Ireti».

“Difficili essere soddisfatti – la posizione di Rabuffi – siamo partiti in fretta e furia e dopo oltre due mesi siamo ancora fermi. Tutto questo fa pensare che chi ha preso in carico questa macro operazione non ne sia all’altezza. Oggi noi ci troviamo qui e ci rendiamo conto che i tempi si dilatano”.

“Il cantiere è fermo, ma il concessionario continua ad incassare i benefici degli aumenti dei costi dei parcheggi – ha detto Barbieri – dovremmo essere notiziati di quanto accade e invece non ci viene spiegato nulla”.

 

CITTADELLA, ARCHISTORICA: “INDAGINI ARCHEOLOGICHE DATATE 2001 E SENZA GEORADAR. SIAMO SCONCERTATI”

Si dicono sorpresi, quasi increduli; Archistorica, con il supporto di Legambiente e Italia Nostra, in prima da linea da subito, contro lo scavo in piazza Cittadella, aveva chiesto all’amministrazione, nell’incontro del 21 ottobre scorso, di avere la documentazione archeologica dell’area, possibilmente aggiornata, in modo da poter fare le dovute valutazioni.
Con grande sorpresa appunto, la documentazione è arrivata dopo due mesi, il 19 dicembre, sprovvista di qualunque indagine effettuate mediante georadar, cosa che, sostiene Archistorica, era stato promesso sia dalla sindaca che dall’assessore Fantini.

Per di più le relazioni tecniche eseguite dall’impresa Geosystem sono datate 2001 e ammettono chiaramente che le tavole non sono in grado di evidenziare chiaramente la presenza di eventuali grossi insediamenti di carattere archeologico, per cui necessiterebbe invece una indagine con georadar.

Forte e chiara si leva ancora la richiesta ad eseguire altri accertamenti preventivi mediante georadar, che permettano di individuare, con maggiore certezza, la presenza di manufatti o strutture antiche.

https://fb.watch/xdXoTMQs7o/

PIAZZA CITTADELLA: VERSATO IL CANONE 2024 E LA POLIZZA FIDEIUSSORIA 2025 DA PIACENZA PARCHEGGI

Piacenza Parcheggi, ha versato il 20 dicembre scorso, il canone 2024 per la concessione delle aree di sosta a rotazione; l’importo è di 1 milione 37 mila euro. Non solo, la società che gestisce le soste blu, ha anche pagato la polizza fideiussoria 2025 per i lavori di piazza Cittadella. Il massimale è stato determinato in 800mila euro; il premio, in scadenza il 30 giugno 2026 è di 25mila euro con decorrenza dal 24 dicembre 2024.

I lavori di piazza Cittadella hanno occupato parte delle comunicazioni nella prima seduta di consiglio comunale del nuovo anno. In particolare la capogruppo di Fratelli d’Italia Sara Soresi ha sottolineato come da settimane il cantiere sia fermo; la motivazione sarebbe di ragione tecnica ma “tutto questo avrà conseguenze su cronoprogramma e pure sui costi”.

Anche il consigliere Massimo Trespidi della civica Barbieri – Liberi è tornato sull’argomento chiedendosi “cosa si sta giocando dietro le quinte di piazza Cittadella? Perché a tutti è evidente che i lavoro sono fermi da alcune settimane; la motivazione pare risieda nelle controversie tra Iren e ditta che sta eseguendo i lavori. Mi si dice che ci siano contrasti tra il socio di maggioranza di Pc Parcheggi e chi deve materialmente costruire il parcheggio. Tiriamo fuori davvero quale è la questione, magari aggiungendo anche che il Comune è il più danneggiato, magari pensando di rendere gratuito il parcheggio per i primi 15 minuti di sosta”.

RABUFFI, APP: “TRA PIAZZA CITTADELLA E CASALI DOVE STA LA COERENZA ESTETICA?”

Dopo la recente approvazione del progetto di riqualificazione di piazza Casali da parte della Soprintendenza, il consigliere di Alternativa per Piacenza Luigi Rabuffi torna sull’argomento e si domanda “dove sta la coerenza estetica tra le due piazze?”. Riceviamo e pubblichiamo il suo intervento.

Il mondo è bello perché è vario… Nel linguaggio quotidiano, questo modo di dire viene normalmente utilizzato per legittimare stranezze, incoerenze e comportamenti anomali. Più banalmente, per giustificare “tutto e il contrario di tutto”.
La conferma ce la fornisce la stampa locale, con la recente notizia dell’approvazione da parte della “Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza” del progetto di sistemazione di piazza Casali. Un progetto davvero intrigante e di pregevole fattura
che, come consigliere comunale, ho potuto apprezzare qualche settimana fa.

Nel caso di specie, la stranezza non sta nell’approvazione del progetto di Piazza Casali quanto nel passaggio in cui si dice: “…particolare attenzione è stata posta dalla Soprintendenza alla tutela archeologica, alla qualità dei materiali e alla coerenza estetica con il progetto dell’adiacente
Piazza Cittadella.” Oibò. Dove stia la coerenza estetica tra il bel progetto di Piazza Casali e lo scempio in atto in Piazza Cittadella è davvero un gran mistero. Un enigma che il Comune e la stessa Soprintendenza dovrebbero svelarci.

La “distanza valoriale” tra le due piazze appare infatti stridente: in Piazza Casali l’Amministrazione intende insediare il nuovo Mercato coperto nella magnifica location delle ex Scuderie di Maria Luigia, prevedendo la piantumazione di 46 tigli per contrastare l’isola di calore e individuando ampi spazi pedonali e di aggregazione per i cittadini mentre, nell’attigua e ben più famosa Piazza
Cittadella, il progetto in via di realizzazione traguarda un’oceanica isola di calore favorita dall’abbattimento (già effettuato) delle grandi alberature storiche esistenti e dell’ex biglietteria, offrendo così alla storica piazza l’emozione di convivere con il traffico e l’inquinamento generati da
quel mostro urbanistico che sarà il parcheggio sotterraneo. Struttura su due piani (interrati) che affiorerà ai piedi di Palazzo Farnese, monumento di straordinaria bellezza e di immenso valore storico sacrificato sull’altare del “business dei posti blu”.

Di fronte a queste situazioni oggettive, parlare di coerenza estetica tra Piazza Casali e Piazza Cittadella e di armonizzazione/valorizzazione del patrimonio storico appare davvero una simpatica barzelletta, buona per fare quattro risate fra amici.
Ma in fondo perché arrabbiarsi? Perché stupirsi di tutto ciò? Effettivamente non ne vale la pena… Quel mix di incoerenza, improvvisazione e “schizofrenia urbanistica” rappresenta piuttosto la conferma che in questo mondo, vario ed imperfetto, “tutto e il contrario di tutto” può coesistere.
Basta farsene una ragione…

PIAZZA CASALI, LA SOPRINTENDENZA APPROVA IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE

Il progetto di riqualificazione di Piazza Casali è stato approvato da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza. “Questo traguardo significativo – afferma con soddisfazione l’assessora comunale alla Rigenerazione urbana Adriana Fantini – segna un importante passo avanti verso la trasformazione di uno spazio centrale della città, che sarà restituito alla comunità come piazza pubblica”.

Il progetto prevede la demolizione dell’attuale edificio che ospita il mercato coperto per lasciare spazio a una piazza rinnovata e accogliente. La progettazione è stata curata dallo studio Arteas di Reggio Emilia.

Il progetto si inserisce nel programma di rigenerazione urbana promosso dall’Amministrazione comunale e prevede il trasferimento delle attività del mercato coperto nelle ex Scuderie di Maria Luigia. Questa soluzione, resa possibile grazie ai fondi del Bando Periferie, consentirà di liberare Piazza Casali e di trasformarla in uno “spazio inclusivo e accessibile”.

Il percorso di approvazione ha richiesto un’attenta collaborazione tra le istituzioni per garantire il rispetto del patrimonio culturale e archeologico dell’area. L’Amministrazione comunale desidera ringraziare la Soprintendenza “per la sollecitudine e il supporto offerto ai progettisti nell’analisi del progetto di fattibilità tecnico economica, che ha permesso di giungere all’approvazione entro la fine dell’anno”. Particolare attenzione è stata posta dalla Soprintendenza alla tutela archeologica, alla qualità dei materiali e alla coerenza estetica con il progetto dell’adiacente Piazza Cittadella.

Piazza Casali, situata a ridosso del convento del Carmine, ha una storia che va dagli antichi chiostri dei Carmelitani fino alla sua funzione attuale come sede di un mercato rionale ospitato in un edificio prefabbricato della metà degli anni cinquanta. Oggi l’area è caratterizzata da pressoché totale assenza di verde e da un traffico intenso. Il nuovo progetto mira a trasformarla in un luogo di incontro e socializzazione. Sarà creato un “hortus”, un giardino che richiama la tradizione degli orti urbani, seguendo la traccia dell’antico chiostro seicentesco. Percorsi pedonali immersi nel verde e aree per il relax renderanno la piazza un luogo accogliente e vivibile. Sarà inoltre realizzato un piccolo parcheggio per i frequentatori del mercato coperto, con relativo accesso carrabile e possibilità di transito per i residenti prospicienti la piazza.

Il piano prevede un incremento degli spazi pedonali, la piantumazione di 46 alberi per contrastare l’isola di calore, e l’utilizzo di materiali sostenibili come la pietra di Luserna e pavimentazioni drenanti. La nuova Piazza Casali sarà un ambiente multifunzionale pensato per eventi, mercati e momenti di socializzazione, con un ridotto impatto del traffico veicolare e un miglioramento del comfort urbano.

Il progetto si collega a quello di Piazza Cittadella, dove è previsto un parcheggio sotterraneo. Pur con obiettivi distinti, i due interventi saranno armonizzati tramite materiali e dettagli comuni, puntando su sostenibilità e mitigazione dell’impatto climatico.

“Restituire Piazza Casali alla comunità come spazio pubblico – dichiara l’assessora Fantini – rappresenta una pietra miliare per la nostra Amministrazione. Questo progetto valorizza il nostro patrimonio storico e risponde al desiderio della cittadinanza di avere spazi condivisi e accoglienti. Si inserisce in una nuova idea di città che ridisegna tutto il comparto nord e si estende alla rifunzionalizzazione dell’Arena Daturi, come spazio urbano accessibile, aperto al pubblico e infrastrutturato per grandi eventi”.

L’intervento si colloca all’interno della più ampia visione di rigenerazione dell’area nord di Piacenza, un piano che punta a ridefinire l’identità della città unendo sostenibilità, innovazione e attenzione al patrimonio architettonico.

BARBIERI, CIVICA CENTRO DESTRA: “IN PIAZZA CITTADELLA PERCHE’ IL CANTIERE E’ FERMO?”

“Per quali ragioni il cantiere di Piazza Cittadella risulta fermo da giorni?” Lo chiede in un’interrogazione urgente depositata questa mattina il capogruppo della civica di centrodestra Patrizia Barbieri. “Avevo segnalato nell’ultimo consiglio comunale questa circostanza, con richiesta di spiegazioni – commenta – che oggi formulo in una interrogazione rivolta al Sindaco e alla Giunta, perché relazionino immediatamente sulle ragioni di questo stop”.
“Sulla pratica di Piazza Cittadella – si legge nell’atto ispettivo – l’attuale maggioranza ha sempre ritenuto che non potessero esserci dilazioni temporali, tant’è che sono state respinte tutte le richieste delle minoranze volte ad ottenere un minimo di tempo in più per approfondire situazioni contrattuali particolarmente rilevanti e complesse”, tanto è vero che si ricorda come si sia intervenuti per l’abbattimento dell’autostazione “nonostante il reclamo pendente” e le piante “all’esito del giudizio che ha accolto l’istanza di Piacenza Parcheggi nella procedura in cui si è costituito ad adiuvandum il Comune di Piacenza”.
Nonostante l’asserita urgenza, “ormai da giorni il cantiere è però completamente fermo” prosegue Barbieri nell’interrogazione “e ad oggi non sono state rese note le ragioni del blocco dei lavori” di cui si chiede conto all’Amministrazione.

ALTERNATIVA PER PIACENZA: “QUALI MISURE PER PRESERVARE POSSIBILI MANUFATTI SONO STATE PREDISPOSTE NEL CANTIERE DI CITTADELLA?”

Quali misure saranno adottate dall’amministrazione e della società appaltatrice per preservare da possibili danneggiamenti i manufatti di interesse storico che sottostanno a piazza Cittadella? se lo chiede il gruppo consiliare di Alternativa per Piacenza che ha presentato, a riguardo, un’interrogazione comunale.

In particolare, considerato l’abbattimento dell’autostazione e il taglio dei 15 alberi, ApP chiede se e con quale frequenza il responsabile del procedimento e il direttore dei lavori svolgono la sorveglianza del cantiere; con quali precauzioni saranno svolte le operazioni di rimozione dei ceppi degli alberi affinché l’estirpazione non danneggi o disperda eventuali reperti d’interesse archeologico presenti nel sottosuolo; quando inizieranno i lavori di formazione dei diaframmi di contenimento perimetrali e di scavo e la concomitante necessaria sorveglianza archeologica.

Domande che ApP formula considerato il protocollo d’intesa sottoscritto da Soprintendenza, Comune e Piacenza Parcheggi che predispone la presenza di un responsabile scientifico con lo scopo di sovrintendere il cantiere nella tutela del reperimento di eventuali reperti.

L’URLO PER GLI ALBERI ARRIVA SOTTO AL COMUNE: “A PIACENZA C’E’ UN NUOVO MOVIMENTO DAL BASSO, NULLA SARA’ PIU’ COME PRIMA”

La battaglia per salvare gli alberi di piazza Cittadella è stata persa, ma non si è perso, anzi rafforzato, il movimento che in questi mesi è nato e cresciuto dal basso. “Nulla in tema urbanistico e ambientale sarà più come prima – fanno sapere gli organizzatori della manifestazione – l’amministrazione volente o nolente dovrà tenere conto di questa nuova consapevolezza che viene dai cittadini”. Insomma la lotta continuerà, promettono gli ambientalisti, per salvare le altre aree verdi della città.

https://fb.watch/vLpmPG3i7U/

ALTERNATIVA PER PIACENZA: “PIAZZA CITTADELLA, LA BRUTTA IMMAGINE DI UNA CERTA POLITICA”

L’Ordinanza del Tribunale di Piacenza che accoglie il reclamo del costruttore del parcheggio interrato pone, nuovamente, l’Amministrazione di Piacenza di fronte alle proprie gravi responsabilità nei confronti della città.
A nulla sono valse oltre 30 mila firme raccolte dai cittadini, né i tanti interventi dei nostri Consiglieri Comunali con i loro atti ispettivi e le loro denunce.
Purtroppo, a nulla è valso il ricorso all’autorità giudiziaria di Legambiente e residenti, sebbene con la prima Ordinanza del giudice Fazio qualche speranza che anche in Italia si potesse iniziare a interpretare le norme giuridiche a difesa dell’ambiente e della salute delle persone in modo innovativo si era generata.
Evidentemente molta strada rimane ancora da percorrere.
In ossequio al principio che le sentenze si rispettano, non vogliamo entrare nei dettagli della parte giuridica. Come Alternativa per Piacenza non possiamo invece trascurare l’aspetto politico, con una Amministrazione che ostinatamente ha ignorato la volontà di un movimento di cittadini autoconvocatosi senza precedenti a Piacenza, se non ritornando al tutt’ora spinoso tema della ex-Pertite.
Gravissimo secondo noi appoggiare il reclamo del costruttore contro i propri stessi cittadini, costato 11.579,04 € di soldi pubblici, come si desume dalla Delibera di Giunta n. 230 del 15-10-2024.
Una brutta immagine, col rischio che la vittoria giuridica di oggi si trasformi in una caporetto politica nel prossimo futuro.
Noi che una visione diversa di politica l’abbiamo, anche attraverso l’impegno che tanti nostri aderenti hanno messo sulla questione, non possiamo che ribadire il nostro sostegno come associazione e come presenza in Consiglio Comunale a tutte le persone che in questa giusta causa credono e per questa si sono riunite.

LEGAMBIENTE: “LA MAGISTRATURA HA PERSO UN’OCCASIONE IMPORTANTE PER LA DIFESA DELL’AMBIENTE”

Registriamo con estrema amarezza l’Ordinanza emessa oggi dal tribunale di Piacenza con la quale ha accolto il reclamo presentato da Piacenza Parcheggi avverso alla Ordinanza ex art. 700 c.p.c. assunta in data 29/09/2024 dal giudice Fazio.
La profonda amarezza non è esclusivamente legata all’esito della causa ma soprattutto alle motivazioni, almeno da una prima lettura, che hanno portato il collegio ad accogliere il reclamo.

Ci pare in primis, da una prima veloce lettura che approfondiremo, che con questa pronunzia la Magistratura, almeno una parte di essa, abbia perso una occasione importante per sostenere gli obbiettivi della difesa dell’ambiente e quindi dei cittadini, rendendo finalmente efficace la modifica dell’articolo 9 della Costituzione.
Ci appare evidente che l’interpretazione assunta dal Tribunale circa l’oggettività del danno derivante dal taglio delle piante sia identificata solo con la dimostrazione quantitativa puntuale e materiale dello stesso; in sostanza si richiederebbe di dimostrare di quanti gradi aumenterebbe la superficie della piazza senza gli alberi, di quanti effetti l’aumento della temperatura produrrebbe alla salute, ecc. al fine di giudicare “irrimediabile” leffetto dell’intervento. In tal modo eludendo di fatto i chiari orientamenti e le raccomandazioni scientifiche consolidate a livello nazionale e internazionale.

La considerazione che le ragioni dei ricorrenti potessero essere validate solo attraverso la dimostrazione “quantitativa” e scientifica dei gradi in più producibili con il taglio delle piante e dei danni osservabili sulla salute dei cittadini, al di la del contraddire totalmente l’impianto innovativo logico e giuridico dell’ordinanza del giudice Fazio, relega il principio di precauzione ad un puro esercizio teorico e sostanzialmente inefficace ai fini della tutela della salute dei cittadini.
Ci dispiace ma non possiamo concordare con tale interpretazione, che purtroppo rivela quanto ancora parte della cultura giuridica, oltre che quella politica, sul rispetto dell’ambiente sia rimasta insensibile e arretrata.

La precauzione così come la prevenzione, a nostro modesto parere, deve agire non solo dove il danno è certo, ma anche possibile e/o probabile ed intervenire evitando che tali danni e/o anche soli rischi possano manifestarsi.
Ci pare che così non stia accadendo a Piacenza in generale e in Piazza Cittadella in particolare. Ancora una volta la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, resta un corollario rispetto alla tutela degli interessi economici, se pur legittimi, dei privati.

Fa davvero soffrire immaginare l’abbattimento delle 15 piante monumentali ma ancor di più farà male l’impatto sanitario e psicologico sui cittadini di questa pronunzia e della scelta del Comune di costituirsi contro i propri stessi cittadini; anche quello non sarà misurabile ma certamente molto grave.