TARASCONI INTERVIENE SU PIAZZA CITTADELLA: “SI PROSEGUE, IL CONCESSIONARIO HA TUTTE LE CARTE IN REGOLA. L’AMMINISTRAZIONE AGISCE IN MODO TRASPARENTE”

Dopo il silenzio seguito alla notizia lanciata come una bomba dalla consigliera Sara Soresi lunedì al termine del consiglio comunale, la sindaca Katia Tarasconi prende la parola, quasi a volere riprendere il discorso “da dove eravamo rimasti” prima che l’ombra dell’avvio del provvedimento di interdittiva si gettasse come un’ombra su Piacenza Parcheggi. Oggi è tempo di chiarire perché sarebbe in atto “una narrazione distorta, che non ha niente a che vedere con la realtà dei fatti”.

Quale sia la realtà lo spiega la prima cittadina in una lunga nota, “c’è un concetto che va chiarito al meglio, perché ho l’impressione che nella nostra città ci sia chi vuol dipingere l’attuale Amministrazione comunale come poco trasparente rispetto al rapporto che esiste tra l’Ente e la società Piacenza Parcheggi. Se da un lato non abbiamo mai fatto mistero della nostra scelta politica, e cioè di voler vedere finalmente realizzato il parcheggio interrato di piazza Cittadella di cui si parla da decenni e di cui crediamo ci sia bisogno in città, dall’altro abbiamo sempre sostenuto che ciò non sarà mai fatto a tutti i costi. Ma ovviamente a patto che vengano rispettate tutte le norme, che l’iter amministrativo sia perfettamente in regola e conforme al contratto stipulato e che i costi rispettino quanto stabilito nel piano economico e finanziario approvato.

L’iniziativa condotta da questa Amministrazione, infatti si è indirizzata per cercare di riportare l’Ente “sul pulito”, ossia di perseguire la massima tutela del nostro Comune dopo anni di stallo.

L’Amministrazione, grazie al lavoro di Dirigenti e Uffici, ha messo dunque l’Ente in una posizione di forza e l’ha fatto basandosi su ciò che è stato ereditato dalle precedenti Amministrazioni, ovvero un valido contratto che risale al 2012 e che vede come concessionario la società privata Piacenza Parcheggi”.

Nel lungo intervento Tarasconi risponde a chi rimprovera l’amministrazione di non aver stracciato il contratto: “molto semplicemente: non si può. Anche immaginando, per pura fantasia, di voler vedere andare a monte l’intero progetto di riqualificazione di piazza Casali e piazza Cittadella, non è pensabile che un’Amministrazione comunale possa stracciare un contratto di concessione senza che ci siano ragioni concrete o disposizioni precise in tal senso che arrivino da organi istituzionali superiori. Facendolo, il Comune verrebbe esposto a una causa giudiziaria certa, costosa, e che già di per sé contravverrebbe a un interesse pubblico e della comunità. Non sono esistiti né esistono atti formali che giustifichino la risoluzione del contratto da parte del Comune; ricordando che la “pratica Cittadella” è attenzionata da anni da Organismi ed enti sovracomunali – Anac compresa – che finora hanno accompagnato e attestato il percorso passo per passo.”.

In questo passaggio si fa cenno a quanto accaduto nei giorni scorsi senza però mai citare l’ipotesi di avvio del provvedimento di interdittiva. “Piacenza Parcheggi tuttora – come ha di recente confermato la Prefettura – è in possesso dei requisiti formali per poter essere interlocutore del Comune su questa partita. Si tratta di una società che, vale la pena ricordarlo a chi pare averlo dimenticato, è in rapporti con il Comune di Piacenza da oltre tredici anni. In altre parole, e partendo da una situazione che vedeva il Comune in una posizione addirittura di parziale inadempimento rispetto al contratto di concessione stipulato nel 2012, si è riusciti a rimettere la posizione in asse e sbloccare un’opera da troppo tempo in stallo. Grazie al lavoro degli Uffici comunali, l’Ente – che temporaneamente amministriamo tentando ogni giorno di fare il meglio per i piacentini – si trova ora “sul pulito”. Ovvero, una volta consegnata al concessionario l’area di cantiere, il Comune si è messo nelle condizioni di poter esercitare la sua funzione di controllo per quanto di sua competenza, e cioè con riferimento al crono-programma dei lavori e al relativo piano economico e finanziario. Funzione che il Comune sta svolgendo alla luce del sole.

Per intenderci, l’Amministrazione si è occupata di creare le condizioni affinché l’opera pubblica in questione venga realizzata. Ora, se è tutto in regola – e attualmente lo è, come ci confermano gli organi istituzionali superiori – l’iter per la realizzazione del parcheggio interrato di piazza Cittadella proseguirà con il Comune a svolgere i controlli che rientrano nelle sue competenze; viceversa, se dovessero intervenire motivi per i quali il concessionario risultasse privo dei requisiti necessari, si aprirebbe la strada della rescissione del contratto nella consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per mettere al riparo il Comune, e quindi i cittadini, da ripercussioni negative. Un’attenzione e una tutela doverosa che vale per Piazza Cittadella così come per tutte le altre opere in corso.

In buona sostanza, come sempre in questi casi, gli scenari sono due: o il titolare di concessione ha tutte le carte in regola per potersi relazionare con l’Ente comunale, oppure le carte in regola non le ha. E fino a questo istante, le carte risultano in regola. Nel momento in cui non dovessero più esserlo, si aprirà la strada della risoluzione contrattuale. Senza che però il Comune corra il rischio di dover subire contenziosi giudiziari. Oggi quindi si prosegue, con l’intenzione rendere migliore un più ampio comparto della nostra città, che passa dalla realizzazione del parcheggio interrato e della riqualificazione di Piazza Cittadella per estendersi a Piazza Casali e al recupero delle ex Scuderie di Maria Luigia. Progetto che riteniamo di fondamentale importanza per il bene di Piacenza e dei piacentini.

Questo è quanto. Non esiste una versione della storia nella quale l’Amministrazione comunale forzi la mano, spinga affinché venga realizzata l’opera a tutti i costi, come pare voler far credere qualcuno. Il rapporto tra Comune e concessionario non è altro che il rapporto tra un ente pubblico e una società privata titolare di regolare concessione; è quindi un rapporto che si basa su atti e documenti ufficiali. Così come deve sempre essere per un ente pubblico.

 

CITTADELLA, SINDACATI CONFEDERALI: “FORTEMENTE PREOCCUPATI PER UN PRESUNTO AVVIO DI INTERIDITTIVA. FONDAMENTALE FARE LUCE”

Si dichiarano “fortemente preoccupati” rispetto alle recenti notizie circa l’avvio di un presunto procedimento per interdittiva antimafia nei confronti di Piacenza Parcheggi e della holding Final. Così scrivono le organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl e Uil.

I sindacati esprimono forte preoccupazione per le possibili ripercussioni sui lavoratori coinvolti nel progetto. “Siamo di fronte a una situazione potenzialmente molto grave”, dichiarano le organizzazioni sindacali. “Notizie di stampa parlano dell’avvio del procedimento per interdittiva antimafia e questo ci preoccupa. Non potremmo tollerare che solo l’ombra della criminalità organizzata possa entrare in un appalto pubblico come quello di piazza Cittadella. Vigileremo in tutte le sedi perché questa indagine arriverebbe dopo una storia travagliata di questo cantiere, a partire dalla fideiussione risultata falsa. Elementi di incertezza sul futuro del cantiere, visti i ritardi dei lavori, che creano un clima di allarme tra i lavoratori”, sottolineano i rappresentanti sindacali di categoria. “È fondamentale fare luce su quanto sta accadendo, garantire la legalità e la sicurezza dei lavoratori attivi nell’appalto ” concludono Cgil, Cisl, Uil

PIAZZA CITTADELLA, ALTERNATIVA PER PIACENZA: “NOI DA SEMPRE CRITICI SUL RAPPORTO TRA AMMINISTRAZIONE E CONCESSIONARIO”

Anche Alternativa per Piacenza interviene sulle ultime vicende del cantiere di piazza Cittadella, evidenziando da sempre forti perplessità, al di là dell’opportunità politica dell’opera, proprio sulla forma di rapporto tra amministrazione e concessionario.

Alternativa per Piacenza, che ha da sempre evidenziato le tante perplessità sulla gestione da parte del Comune del rapporto con il concessionario (Piacenza Parcheggi), si è scontrata con un muro di gomma impenetrabile. I nostri rilievi, al di là della critica politica sull’opportunità di realizzare il parcheggio, erano soprattutto focalizzati sulla forma del rapporto che addiviene sostanza nella gestione di queste opere pubbliche. Basti ricordare le nostre denunce sui ritardi nei pagamenti dei canoni dovuti da parte del concessionario, sulle pratiche portate in Consiglio in fretta e furia che hanno impedito un necessario ed approfondito confronto e che, di converso, hanno portato alle dimissioni per protesta del nostro Consigliere Luigi Rabuffi dalla Presidenza della commissione sulla legalità e antimafia, le condizioni economiche modificate con rincari in toto a carico dei cittadini, la fideiussione falsa, la bancabilità non dimostrata e per ultimo le demolizioni iniziati in fretta e furia. Resta poi quanto meno discutibile l’affermazione del Comune che definisce rispettate le date del cronoprogramma del progetto a fronte di un fermo cantiere che si trascina da oltre 40 giorni. Ci domandiamo quindi se e quando il cantiere riprenderà le attività.

Lunedì scorso poi ennesimo colpo di scena, con la notizia di un possibile avvio di indagini che potrebbero portare a un interdittiva antimafia. Abbiamo letto, come tutti, la nota prefettizia conseguente, che solo ai distratti potrebbe apparire una smentita, mentre in realtà è l’ammissione del lavoro interforze antimafia in essere per attenzionare, tra gli altri, il cantiere di Cittadella. “Allo stato” la società concessionaria non risulta destinataria di alcun provvedimento interdittivo. Allo stato, appunto. Alternativa per Piacenza non tifa certo perché le cose prendano una brutta piega. Speriamo, per il bene di Piacenza, che si chiarisca al più presto tutto ciò che deve essere chiarito. A prescindere, quello a cui stiamo assistendo dimostra ancora una volta che agire d’imperio su temi di questa importanza, che si trascinano da almeno due decenni, espone poi a situazioni difficili da spiegare e gestire seguendo un filo logico sufficiente a essere presi sul serio.

CITTADELLA, SORESI: “E’ VERO CHE E’ STATO AVVIATO UN PROCEDIMENTO DI INTERDITTIVA? TUTTI TACCIONO E NESSUNO SMENTISCE”

E’ stata lei è a sollevare la questione, ed è sempre lei a volerci andare a fondo, l’indomani della nota diramata dalla Prefettura, dopo il vertice con sindaca e direttore generale. Al centro c’è il cantiere di piazza Cittadella. La consigliere di Fratelli d’Italia Sara Soresi torna sull’argomento con una nota.

Sulla mia comunicazione di lunedì l’amministrazione tace, preferisce che sia il Prefetto a rispondere. Tuttavia, ciò che il Prefetto ci dice, non è nulla di nuovo, afferma: “allo Stato, non esiste alcun provvedimento di interdittiva”.
Ma nessuno ha mai parlato di provvedimento di interdittiva, anche perché, questo, sarebbe stato notificato al Comune di Piacenza in quanto contraente direttamente interessato ed avrebbe fatto decadere in via automatica il contratto di concessione.
Ed il provvedimento di interdittiva è proprio quel provvedimento che potrebbe essere emesso al termine del procedimento di cui parlavo nel mio intervento, che rappresenta una fase antecedente.

Per cui, ad oggi, è chiaro ed evidente che non vi sia ancora nessuna interdittiva antimafia. Ma nessuno ha risposto in merito all’altra questione: è vero che è stato avviato un procedimento di interdittiva?
Ecco, questo, che è stato fin dall’inizio il mio interrogativo, rimane senza risposta.

 

CITTADELLA, PREFETTURA: “ALLO STATO LA CONCESSIONARIA NON RISULTA DESTINATARIA DI ALCUNA INTERDITTIVA”

Il Prefetto Paolo Ponta ha ricevuto, nel pomeriggio, la sindaca Katia Tarasconi  e il direttore generale Luca Canessa in riferimento alla notizia emersa nel corso del consiglio comunale di ieri rispetto al provvedimento interdittivo della concessionaria del cantiere.

Ebbene, in una nota diramata dalla Prefettura, si fa sapere che “allo stato la società concessionaria non risulta destinataria di alcun provvedimento interdittivo ai sensi dell’art. 91 del d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159 (c.d. interdittiva prefettizia antimafia), risultando pertanto abilitata a intrattenere rapporti contrattuali con la Pubblica Amministrazione. Pertanto, il Comune continua a svolgere regolarmente la propria attività di vigilanza nell’appalto in questione in piena collaborazione con la Prefettura e gli altri organi dello Stato.

Nell’occasione il Prefetto ha infatti ribadito la massima attenzione del Gruppo Interforze Antimafia, coordinato dalla Prefettura, sul predetto cantiere come su tutti i cantieri per la realizzazione
di opere pubbliche insistenti nel territorio provinciale, a tutela della legalità.

Con riferimento alle recenti notizie e a quanto emerso nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Piacenza rispetto al cantiere del parcheggio interrato di Piazza Cittadella, nel pomeriggio odierno, il Prefetto, Paolo Ponta, ha ricevuto il sindaco, Katia Tarasconi, unitamente al direttore generale, Luca Canessa, ai quali è stato confermato che allo stato la società concessionaria non risulta destinataria di alcun provvedimento interdittivo ai sensi dell’art. 91 del d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159 (c.d. interdittiva prefettizia antimafia), risultando pertanto abilitata a intrattenere rapporti contrattuali con la Pubblica Amministrazione.

Pertanto, il Comune continua a svolgere regolarmente la propria attività di vigilanza nell’appalto in questione in piena collaborazione con la Prefettura e gli altri organi dello Stato. Nell’occasione il Prefetto ha infatti ribadito la massima attenzione del Gruppo Interforze Antimafia, coordinato dalla Prefettura, sul predetto cantiere come su tutti i cantieri per la realizzazione
di opere pubbliche insistenti nel territorio provinciale, a tutela della legalità.

CITTADELLA, TRESPIDI: “RUSPE RIMOSSE PER RISCHIO SEQUESTRO DEL CANTIERE?”. IL COMUNE HA FATTO FORMALE RICHIESTA ALLA PREFETTURA DELL’INTERDITTIVA

Il consigliere Massimo Trespidi torna sulla notizia dell’avvio del provvedimento di interdittiva antimafia al concessionario Piacenza Parcheggi. La notizia è piombata come una tegola quasi in chiusura di consiglio, dalla consigliera di Fratelli d’Italia Sara Soresi. La giunta pare fosse del tutto all’oscuro, per questo oggi è stata fatta richiesta da parte del Comune alla Prefettura.

“I casi sono due: se le ruspe nel cantiere di piazza Cittadella sono a noleggio, tenerle ferme rappresenta un costo, quindi la loro rimozione potrebbe significare che sono necessarie altrove, il che implica che non c’è una prospettiva imminente di ripresa dei lavori. In alternativa, questa scelta potrebbe essere dettata dal rischio di un possibile sequestro del cantiere”. A dirlo è Massimo Trespidi, consigliere comunale di Liberi, che ha sollevato il tema della rimozione delle ruspe in piazza Cittadella, necessarie per la realizzazione del parcheggio interrato, ieri durante il consiglio comunale.

Trespidi ha evidenziato come la “ritirata” delle ruspe sollevi interrogativi sulla reale situazione del progetto. “La giunta Tarasconi si è infilata in un ginepraio” ha dichiarato, sottolineando come gli atti disponibili non forniscano un quadro chiaro della vicenda. Il consigliere di minoranza ha infatti ricordato di aver effettuato, in data 5 febbraio, un accesso agli atti per ottenere tutta la documentazione e le fideiussioni relative alla pratica, ma di aver riscontrato l’assenza di un documento. “Ho rifatto la richiesta poche ore fa e non mi è stata tuttora fornita” ha aggiunto.

“Un passaggio chiave riguarda una comunicazione del 31 gennaio, in cui gli uffici comunali scrivono a Piacenza Parcheggi affermando la disponibilità di tutti gli strumenti necessari per l’esecuzione delle opere, inclusa la gestione dei sottoservizi. Inoltre, il Responsabile unico del procedimento (Rup) ha indicato la necessità di riprendere i lavori nel più breve tempo possibile. Sono passati 24 giorni, altroché ripresa dei lavori: le ruspe sono state rimosse” ha evidenziato Trespidi, mettendo in discussione la reale volontà di sbloccare l’intervento.

Il consigliere ha inoltre sollevato dubbi sulla solidità economica dell’operazione, evidenziando come gli uffici comunali abbiano “lamentato gravi carenze da parte di Piacenza Parcheggi in merito allo stato di avanzamento della pratica relativa alla bancabilità. Servono circa 15 milioni: le banche garantiscono per due terzi, il resto deve essere coperto da chi realizza l’opera. Il Comune chiede garanzie che al 31 gennaio non ci sono” ha commentato l’esponente di centrodestra. “La vicenda si ingarbuglia e temo che qualcuno lasci le dita in mezzo alla porta” ha concluso il consigliere.

CANTIERE CITTADELLA, SORESI: “AVVIO DI PROCEDIMENTO INTERDITTIVO NEI CONFRONTI DEL CONCESSIONARIO”

La notizia è piombata in consiglio comunale poco prima della chiusura dei lavori, in sede di comunicazioni. A darla la consigliera di Fratelli d’Italia Sara Soresi. Tema: il cantiere di piazza Cittadella. “Ho appreso una notizia da verificare: sarebbe stato notificato l’avvio del procedimento per l’interdittiva nei confronti del concessionario (Piacenza Parcheggi ndr). Se fosse così cosa facciamo? Potremmo andare incontro ad un periodo di stallo davvero lungo”. La consigliera si è rivolta direttamente agli assessori presenti “andate a fondo della cosa per il bene della città, non possiamo permetterci lo stallo dell’opera. Tra l’altro l’area è ferma e immobile da mesi e da come appare oggi sembra difficile che possano ricominciare. E’ vero che questa è un’opera pubblica ma occorrerebbe un controllo più stringente”. Il provvedimento comporterebbe il sequestro del cantiere oltre che il decadimento del contratto.

Anche il consigliere della civica Barbieri – Liberi, Massimo Trespidi, è intervenuto sullo stato del cantiere; lo stesso consigliere qualche giorno fa aveva fatto notare che alcune ruspe avevano lasciato il cantiere fermo da mesi, nonostante gli allacci tecnici fossero stati ristabiliti già da settimane. “Se le ruspe lasciano il cantiere i casi sono due – ha spiegato Trespidi – o c’è bisogno di un macchinario in un altro luogo, e questo comporterebbe comunque il mancato riavvio dei lavori, oppure vi è un rischio di sequestro del cantiere. Se così fosse – ha detto rivolgendosi alla giunta – vi siete infilati in un ginepraio”.

Per chiarire,  l’interdittiva antimafia è un provvedimento avente natura cautelare e preventiva, comportando un giudizio prognostico circa probabili sbocchi illegali dell’infiltrazione mafiosa nell’impresa attenzionata; esso implica altresì una valutazione tecnico-discrezionale dell’autorità prefettizia in ordine al pericolo di infiltrazione mafiosa, capace di condizionare le scelte e gli indirizzi dell’impresa.

 

L’AMMINISTRAZIONE RISPONDE AL CONSIGLIERE TRESPIDI: “IL CANTIERE E’ COPERTO DA REGOLARE POLIZZA ASSICURATIVA”

La nota dell’amministrazione in risposta all’accusa del consigliere Trespidi che ha denunciato la mancanza di polizza assicurativa per il cantiere di piazza Cittadella non si è fatta attendere. L’amministrazione smentisce quanto asserito dal consigliere.

Il cantiere di piazza Cittadella è “coperto” da polizza assicurativa “CAR” (Contractor’s alla risks), regolarmente rinnovata dal costruttore (Edilstrade) nell’anno in corso come previsto. La polizza risulta inviata – con copia del bonifico relativo all’avvenuto rinnovo – agli uffici comunali di Piacenza. Non corrisponde al vero, dunque, l’affermazione del consigliere comunale Massimo Trespidi riportata dalla stampa “Da quasi due mesi manca la necessaria copertura assicurativa”.

Rispetto all’attuale fase dei lavori, infatti, la ditta costruttrice ha operato con adeguata copertura assicurativa, fornendo al Comune – che ha funzione di controllo nella realizzazione dell’opera in questione – la relativa documentazione.

Quando il cantiere entrerà “nel vivo”, ovvero quando inizieranno i lavori di scavo e costruzione, la ditta sarà chiamata a fornire un’ulteriore polizza assicurativa specifica. Prima di quel momento, non è necessario fornire polizze diverse rispetto a quella – regolarmente rinnovata – che è già stata fornita.

CITTADELLA, TRESPIDI: “AL CANTIERE MANCA LA POLIZZA ASSICURATIVA DAL 31 DICEMBRE”

Non sono bastate le rassicurazione dell’assessore Bongiorni inviate ieri riguardo lo stato del cantiere di piazza Cittadella. Il consigliere Massimo Trespidi ha incontrato il prefetto di Piacenza, Paolo Ponta, per esprimere la sua “preoccupazione per la vicenda di Piazza Cittadella”.

“Ho voluto portare all’attenzione del prefetto – spiega Trespidi – la situazione di assoluta incertezza che circonda il cantiere di Piazza Cittadella, un’opera ferma da mesi senza spiegazioni chiare e con troppe ombre sulle responsabilità. Il prefetto mi ha assicurato che l’attenzione sulla vicenda è massima, un segnale importante che spero possa portare a verifiche approfondite su quanto sta accadendo”.

Trespidi replica poi all’assessore ai lavori pubblici e vicesindaco Matteo Bongiorni, che ha attribuito il rallentamento del cantiere alla questione dei sottoservizi: “Non è così. In base alle documentazioni depositate dal Responsabile Unico del Procedimento (RUP), esistono tutti gli elementi tecnici per procedere con gli scavi: la questione della fognatura perciò non giustifica questo immobilismo. Questa relazione, risalente a 21 giorni fa, dimostra che nulla ostacola i lavori, eppure il cantiere è ancora fermo”, sottolinea il consigliere di Liberi.

“Inoltre, il RUP ha richiesto un riscontro dettagliato sullo stato di avanzamento della pratica di bancabilità di Piacenza Parcheggi per la copertura finanziaria dell’opera e la fornitura di una specifica polizza assicurativa per il cantiere, scaduta il 31 dicembre 2024. Da quasi due mesi manca la necessaria copertura assicurativa. È una situazione di gravità inaudita, sollevando interrogativi ancora più gravi sulla gestione dell’opera”, conclude Trespidi. “Spero che chi ne ha la facoltà avvii tutti gli accertamenti necessari per verificare le responsabilità di questa vicenda.”

 

CITTADELLA, TRESPIDI: “COSA STA SUCCEDENDO?”. BONGIORNI: “NESSUNA SOSPENSIONE DEL CRONOPROGRAMMA. I LAVORI NON SONO STATI SOSPESI”

Rispetto del cronoprogramma e del piano economico finanziario. Sono i due capisaldi entro i quali il Comune di Piacenza agisce con funzioni di monitoraggio e controllo, rispetto al cantiere per la realizzazione del parcheggio interrato di piazza Cittadella.

L’amministrazione ha diramato una nota a firma dell’assessore Matteo Bongiorni sollecitato a seguito delle nuove richieste di rassicurazioni da parte de consiglieri di centro destra. In particolare, il consigliere Massimo Trespidi della civica Barbieri-Liberi, in una nota, aveva annunciato che le ruspe erano state rimosse dal cantiere e, con stupore, domandava cosa stesse accadendo, “La ditta sta forse lasciando il cantiere? L’amministrazione deve immediatamente chiarire la situazione e spiegare ai cittadini quali siano le reali intenzioni su questa opera”.

Il parcheggio è un’opera pubblica in fase di realizzazione da parte di un soggetto privato – si legge nelle nota del Comune – in base a una concessione per la costruzione e gestione dell’opera stessa, ovvero del parcheggio interrato.  Ad oggi, stando a quanto risulta al Comune, non ci sono elementi che consentano di uscire da tale perimetro di azione. In altre parole, gli uffici comunali non hanno motivo di intervenire con azioni diverse da quelle previste dalla funzione di controllo. In questo ambito, nei giorni scorsi c’è stato un sopralluogo sul cantiere da parte del collaudatore dell’opera nominato dall’ente; erano presenti anche il direttore dei lavori che fa capo al concessionario ed era presente anche personale degli Uffici comunali.

“I lavori sono attualmente fermi per ragioni tecniche ma non sono sospesi – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Matteo Bongiorni – il che significa, per dirla in modo semplice, che l’orologio non si è fermato: i tempi per la conclusione dei lavori sono quelli stabiliti nel crono-programma: 540 giorni dalla consegna dell’area di cantiere. Si parla, dunque, di un’opera che dovrebbe vedere la luce nel maggio 2026 e, stando alle interlocuzioni che abbiamo costantemente con il concessionario, si è nei tempi per il completamento dei lavori così come previsto. Ed è ciò che naturalmente ci auguriamo. In caso contrario, si procederà a mettere in atto tutte le azioni previste. Comprendiamo che i cittadini si facciano domande più che legittime su un cantiere con un impatto così rilevante per la città ma, al momento, non abbiamo elementi per muoverci diversamente da come stiamo già facendo. Nemmeno con riferimento ai mezzi spostati, che il concessionario può gestire come ritiene in base a dinamiche all’interno delle quali il Comune non può intervenire”.

E, per quanto riguarda le ragioni tecniche che hanno determinato l’attuale stop ai lavori ovvero la necessità di spostare la fognatura, risulta che gli accordi tra concessionario e Iren siano stati raggiunti. Nessuna sospensione formale dei lavori, dunque, e nessuna ragione che giustifichi interventi da parte del Comune al di fuori dalle sue specifiche funzioni di supervisione e controllo.

Intanto i consiglieri di minoranza, centrodestra e ApP, hanno richiesto una commissione ad hoc con l’audizione, oltre che dell’amministrazione, della ditta appaltatrice dei lavori e del concessionario.