EDUCATIVA DI STRADA: ASPETTO NORMATIVO E DIALOGO VADANO DI PARI PASSO

Chi con gli adolescenti ci lavora e soprattutto ci parla se lo aspettava. I segnali di un malessere crescente c’erano tutti, fino a sfociare nelle ultime settimane nei gravi comportamenti violenti che abbiamo letto nelle cronache cittadine.
Gli educatori di strada lavorano da anni nelle scuole e, dallo scorso anno, anche in collaborazione con il Comune e la Polizia Munipale in un progetto finanziato dalla regione Emilia Romagna per intercettare il disagio e i bisogni in strada.
Si può parlare di emergenza educativa? Sì, ma in generale e in alcuni contesti c’è sempre stata, oggi la sfida è come intervenire.

AGENTI POLIZIA MUNICIPALE, LE SENTINELLE DEL TERRITORIO

Presidi costanti, illuminazione pubblica potenziata, telecamere di sorveglianza funzionanti e ben distribuite e un incremento del numero di agenti sulla strada. E’ un comparto di Polizia Municipale diverso quello che ha in mente la nuova giunta, in particolare l’assessore leghista Luca Zandonella. E’ stato il tema al centro della giornata di formazione rivolta proprio agli agenti della municipale sulla sicurezza del territorio, abitare, crescere e lavorare in una città sicura.

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SICUREZZA: LA SVOLTA DELLA POLIZIA LOCALE

La direzione è chiara, l’impronta del neo assessore Zandonella guarda ad interventi mirati e localizzati con la polizia municipale perno principale di questo nuovo corso. Dopo meno di un mese dall’insediamento, il più giovane degli assessori delle giunta barbieri, ha fatto intendere quale è l’idea di sicurezza che vuole seguire per Piacenza, partendo proprio dalle operazioni di bonifica all’interno dei giardini Margherita e Merluzzo svolte pochi giorni fa eseguite dalla polizia municipale.

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DOSI: “IMPENSABILI PRESIDI FISSI IN VIA ROMA”

“Sono impensabili presidi fissi nella zona di via Roma”. Il sindaco Dosi non lascia spazio da dubbi in merito alla non nuova richiesta di presidi delle forze dell’ordine stabili nella zona di via Roma dopo l’ultimo fatto di cronaca dei giorni scorsi. Il primo cittadino ribadisce come gli sforzi che l’amministrazione sta facendo, grazie alla collaborazione con il questore Arena, vanno nella direzione di migliorare la qualità della vita e di favorire le attività commerciali. “Tuttavia l’attuale carenza di risorse – ha ricordato il sindaco – rimarcata anche dal questore, non ipotizzabile la presenza di presidi fissi in un’unica zona, nello specifico tra piazzale Marconi, via Roma e dintorni. Ciò non consentirebbe, infatti, di assicurare la necessaria tutela degli altri quartieri cittadini, senza trascurare che l’efficienza del servizio garantisce comunque tempestività ed efficacia: basti pensare all’arresto dello scippatore seriale e agli stessi bar temporaneamente chiusi, o al fatto che, per sedare la recente rissa scoppiata in via Alberoni, la volante della Polizia è intervenuta nel giro di soli novanta secondi”. Le azioni che l’amministrazione è nelle condizioni di poter attuare per dare maggior senso di sicurezza ai cittadini vengono messe in pratica, è il senso delle parole del primo cittadino; così come è accaduto per gli ultimi interventi della Polizia Municipale che ha posto i sigilli a tre esercizi pubblici, due in via Roma e uno in via Pozzo per 15 giorni, a seguito di relative ordinanze emanate dall’amministrazione comunale. Un atto che il sindaco Paolo Dosi definisce doveroso, a seguito degli accertamenti condotti in queste settimane dalla Polizia Municipale, che nei locali in questione ha rilevato il mancato rispetto del divieto di vendita di bevande alcoliche per asporto da parte dei titolari di questi esercizi. “Questa sanzione – sottolinea il primo cittadino – sulla scia di quanto già disposto nei giorni scorsi per due bar nei pressi della stazione ferroviaria dopo le relative indagini condotte dalla Questura, si inserisce nel programma di controlli del territorio intensificato, nel quartiere, grazie al coordinamento tra Forze dell’Ordine e Polizia Municipale. Un impegno congiunto che va nella direzione di consolidare il presidio sul territorio, integrando, agli interventi di contenimento e repressione dei fenomeni di illegalità, politiche sociali e di riqualificazione urbana mirate alla prevenzione. Ne sono un esempio – aggiunge Dosi – la recente apertura della nuova sede del Centro per le Famiglie in via Torricella e di Spazio Belleville in via La Primogenita, così come iniziative di rivitalizzazione della zona quali il nascente Urban Hub e la disponibilità ad accogliere, nel corpo basso del Grattacielo dei Mille, nuove imprese giovanile e innovative. Il tutto nel quadro di una visione ampia, quella del progetto Porta Galera 3.0, che si fonda proprio sulla condivisione dei luoghi pubblici e la partecipazione di residenti, lavoratori e titolari di attività economiche a un percorso che possa migliorare la qualità di vita in questa parte della città”.

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POLIZIA MUNICIPALE: CHIESTO UNO STUDIO DI FATTIBILITA’ DEL SERVIZIO NOTTURNO

Uno studio di fattibilità per il servizio notturno. E’ quanto hanno chiesto le organizzazioni sindacali della Polizia Muncipale Cgil, Cisl, Uil e Diccap riunite in assemblea. La richiesta recapitata al Comandante riguarda l’analisi dei costi/benefici, attualità reale del progetto, l’eventuale performance di qualità del servizio (prestazioni erogate), la proiezione delle variabili associate a tempo, personale, pianificazione, coerenza organizzativa, sicurezza e bisogno reale. Nel corso dell’assemblea ha partecipato anche il Comandante Poma che si è reso disponibile ad illustrare agli agenti la Disposizione Dirigenziale relativa all’organizzazione del lavoro interna al corpo.  Proprio in merito a questo, i sindacati hanno preso atto dei miglioramenti rispetto al testo presentato in principio, tuttavia il documenti è ancora migliorabile perchè presenta delle criticità. “Le organizzazione sindacali – si legga nella nota – ritengono la disposizione temporanea e di conseguenza rivedibile, e si impegnano a verificare che la stessa sia equilibrata nella distribuzione dei turni festivi, serali e che il riposo settimanale venga gestito con criteri di trasparenza ed equità”.

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POLIZIA LOCALE IN SCIOPERO “SIAMO SOLO CARNE DA MACELLO”

“Ci scusiamo con i cittadini, ma sabato 12 settembre siamo costretti a scioperare”. Lo annunciano i Coordinatori Area Territoriale Vasta di Parma e Piacenza Sergio Ferrari e Miriam Palumbo. “Sono oltre 11 anni che il Consiglio d’Europa ha indicato agli Stati membri di parificare lo status giuridico delle Polizie Locali a quelle Statali e l’Italia è rimasta l’unica Nazione a non avervi adempiuto. ha dichiarato Mario Assirelli, Segretario Nazionale S.U.L.P.L., Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale, il maggiore sindacato della Categoria. Eppure le Polizie Locali, ormai impegnate sul territorio per la sicurezza urbana, ogni anno contano migliaia di feriti e persino dei caduti in servizio, ha aggiunto Assirelli, che è anche un funzionario nella Polizia Locale di Sassuolo ma in Italia sono solo considerati impiegati in divisa, alla stessa stregua di chi sta dietro ad uno sportello a mettere timbri e dunque sprovvisti di tutele, addirittura con la riduzione dello stipendio in caso di assenza legata ad infortunio sul lavoro. Così siamo solo carne da macello. In questa confusione di ruoli, poi, succedono eventi come quelli del recente Capodanno di Roma, hanno proseguito i Dirigenti sindacali Ferrari e Palumbo, “dove pensandosi impiegati e alla pari degli altri comunali, i poliziotti locali se ne sono stati a casa propria”.“E insieme allo sciopero, con delegazioni provenienti da tutte le Regioni e anche da questa Provincia, manifesteremo lo stesso giorno a Napoli ha concluso Assirelli manifestazione riconosciuta con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, portando una corona sul luogo dove poche settimane fa sono morti ammazzati i nostri Agenti, Vincenzo Cinque e Francesco Bruner, mentre cercavano di portare in salvo la gente dal tiro del fucile di un folle. Manifesteremo per ricordare il loro sacrificio e per rammentare al Governo e al Parlamento che senza inserirvi anche la Polizia Locale, la tanto decantata riforma delle Polizie italiane sarà solo un palliativo agli occhi della gente.”

L’Ufficio Stampa SULPL

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SINDACATO DI POLIZIA MUNICIPALE: “DAL SINDACO ANCORA SILENZIO”

Il sindacato Diccap Sulpl incalza il sindaco Dosi che continua a mantenere un basso profilo sulla questione sulle richieste della Polizia Municipale tra cui il festivo infrasettimanale, le visite mediche, la richiesta di una commissione medica e una più equa distribuzione degli straordinari. Il sindacato contesta fortemente l’atteggiamento del primo cittadino che “continua a non rispondere ai nostri accorati appelli e a trincerarsi dietro al muro del silenzio – si legge nella nota – Vogliamo ricordare al Sindaco che la prima autorità parte dal buon esempio e che rispondere è cortesia. Questa assurda politica della non risposta, dell’ignorare le richieste dei Lavoratori, del calpestare la loro dignità a chi gioverà? Ci sono forse in gioco intressi o logiche di partito? Chi può dirlo..” Nel testo si ricordano le richieste che hanno portato allo sciopero del 4 luglio scorso; quattro punti finora irrisolti, denuncia il sindacato, nonostante l’arrivo del nuovo comandante. “1. FESTIVO INFRASETTIMANALE: un Agente di Polizia Municipale in una giornata festiva infrasettimanale (come un Natale ad esempio) lavora per sei ore portando a casa 18 euro lordi, poichè l’Amministrazione, arbitrariamente, ha deciso di non riconoscee ai diversamente impiegati comunali in divisa il riposo compensativo che gli permettebbe di recuperare le sei ore che eccedono il normale orario di lavoro. Il negare questo diritto comporta anche una grave discriminazione rispetto ai normali impiegati comunali che in un giorno festivo infrasettimanale possono godersi la festività tra le mura domestiche con i propri familiari. 2. VISITE MEDICHE specifiche in relazione alla tipologia di lavoro svolto; poco ci importa sapere se abbiamo il colesterolo, sarebbe più importante per noi fare esami specifici dal momento che siamo quotidianamente esposti ad agenti patogeni ed inquinanti; 3. RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE MEDICA al fine di effettuare una REVISIONE DEI CERTIFICATI MEDICI in essere, poichè e per il blocco delle assunzioni e per la mancata riorganizzazione del Comando e delle sue “risorse umane”, il personale destinato al servizio esterno è sempre più ridotto e sempre più gravato di compiti; abbiamo bisogno di personale idoneo fisicamente (eccezion fatta ovviamente per chi ha svolto un congruo numero di anni in servizio esterno, poichè bisogna pur tener conto del fatto che il nostro è un lavoro usurante), a svolgere il lavoro di Polizia di Prossimità al cittadino, per cui è stato assunto. 4. EQUA DISTRIBUZIONE DEGLI STRAORDINARI, ad oggi riservati solo a pochi eletti.  Questi sono solo alcuni dei punti che il 3 e 4 luglio hanno portato il 70% degli appartenenti al Corpo a scioperare. Un’Amministrazione questa che anche dinanzi ad un tentativo di conciliazione fatto da due nostre colleghe perchè hanno ritenuto ingiusta la votazione in pagella loro attribuita, ha lasciato decorrere i 30 giorni canonici senza neanche rispondere, forse per paura di presentarsi davanti a un organo terzo e super partes?”. Il sindacato commenta anche l’ipotesi di spostare il Comdando di via Rogerio a Borgo Faxhall: ” a noi viene da sorridere, ovvio che si tratta di un sorriso amaro – si legge nella nota – sono i soliti “corsi e ricorsi storici” di vichiana memoria: già in novembre 2014 il centrosinistra propose di dislocare la Municipale in quella zona per combattere il degrado, ma per fortuna il centrodestra si oppose. Il gravoso problema della sicurezza che attanaglia Piacenza non si risolve certo continuando a far traslocare la Municipale da una parte all’altra. Speriamo che anche questa volta qualcuno si opporrà a tale scelta e che venga proposta una sede consona e funzionale per il Comando, magari anche con un’idonea rimessa per i veicoli. Probabilmente, ciclicamente, si parla di questi argomenti per sollevare polveroni e distogliere l’attenzione dei cittadini da quelli che sono i reali problemi della Municipale; anche cambiando le sedi fisiche, i problemi del Corpo permangono, anzi si aggravano. Per concludere, tra gli altri argomenti estivi di cronaca rosa, abbiamo letto che il 31 agosto e il 1 settembre la Giunta Dosi andrà in ritiro a Strela di Compiano, in un agriturismo… magari verremo a fare un giro anche noi Dott. Dosi, potrebbe essere quella la sede per discutere serenamente con Lei e la sua Giunta dei problemi dei Suoi Dipendenti della Polizia Municipale!”

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POLIZIA MUNICIPALE: “VOGLIAMO UN INTERLOCUTORE DEGNO”

E’ sempre più teso rapporto tra Polizia municipale e amministrazione; un rapporto inasprito ulteriormente dopo lo sciopero del 4 luglio in occasione della festa di Sant’Antonino. Lasciando da parte il “balletto” di cifre sull’adesione che interessato le ore successive alla mobilitazione (70% per i sindacati, 50% per il comune), si va avanti a suon di comunicati dai toni decisamente aspri da parte del Diccap-Sulpl. Se la fiera è filata liscia senza disagi nonostante lo sciopero della gran parte degli agenti secondo il sindacato “una parte di merito – si legge nella nota – va attribuita anche ad un 30% di nostri colleghi stakanovisti che piuttosto che scioperare si sono fatti in quattro per sopperire all’assenza dell’altro 70%. Anche la non adesione è un dato significativo: se la maggior parte ha scioperato perché è in sofferenza, vuol dire che la minima parte del comando, per i più svariati motivi, tutto sommato sta bene, forse a discapito degli altri? Forse perché alcuni godono di privilegi divenuti o che stanno diventando diritti acquisiti nel tempo? Di questo se ne occuperà il nostro Comandante. Noi semplicemente abbiamo osservato che se il Comando è riuscito a rispolverare per il servizio esterno in occasione della Fiera del Santo Patrono colleghi che da anni sono in ufficio, e pare che siano stati impeccabili vista la buona riuscita dell’evento, vorrà dire che costoro potranno uscire su strada tutto il resto dell’anno e mettersi a servizio dei cittadini che chiedono più Agenti in strada, insieme a noi! A garantire la buona riuscita della fiera è stato anche il personale dell’ufficio traffico, che ha fatto le prove generali per il prossimo anno, così anche una parte dei “vigili” potrà godersi la Festa del 4 luglio, come buona parte dei dipendenti comunali”.

Il sindacato non è intenzionato a tornare sui suoi passi, anzi “i lavoratori, se occorrerà sono pronti a scioperare ancora – si legge – e questa O.S. è intenzionata a intraprendere ogni forma di azione sindacale a tutela dei diritti dei Lavoratori. Chiediamo a gran voce di poter interloquire con un interlocutore degno di questo nome, che abbia rispetto dei lavoratori e della Polizia Municipale, che mostri sensibilità e interesse verso le nostre problematiche, e che soprattutto si impegni con noi a trovare delle soluzioni concrete”.

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QUANDO LA VIOLENZA E’ DI UN FIGLIO VERSO LA MADRE. 32ENNE ARRESTATO

Quando la violenza nasce tra le mura domestiche. Questa volta non tra marito e moglie, ma tra un figlio e sua madre che, al culmine dell’ennesima violenta lite, ha detto basta. Il fatto è avvenuto in un appartamento alla periferia della città; protagonista una donna di 56 anni e il figlio di 32. Una convivenza scandita da ripetute violenze e soprusi da parte di un giovane sempre alla ricerca di soldi nei confronti della madre che ha deciso, tra le lacrime, di denunciarlo. A contattare la Polizia Municipale, al termine dell’ennesimo diverbio degenerato in un’aggressione, è stata proprio la donna vittima dei maltrattamenti. A scatenare la furia del figlio sarebbe stato il rifiuto della madre, a fronte dell’ennesima richiesta di soldi. La risposta dell’uomo non si è fatta attendere: prima l’ha colpita con alcuni pugni, poi l’ha fatta cadere a terra con un violento calcio al fianco. Alcuni vicini di casa, allarmati dalle urla, sono riusciti a chiamare gli altri figli della donna, che hanno tentato di bloccare il fratello. Il 32enne, però, è riuscito ad afferrare un coltello che aveva precedentemente nascosto. Ad evitare il peggio sono arrivate la pattuglie della sezione Giudiziaria e di Pronto Intervento della Municipale che hanno immobilizzato e arrestato l’uomo per maltrattamenti in famiglia.

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POLIZIA PROVINCIALE, QUALE FUTURO?

Il corpo di Polizia Provinciale di Piacenza rischia di essere accorpato alla Polizia Municipale, se venisse approvato quello che per ora è solo un disegno di Legge regionale sulle nuove disposizione in materia di vigilanza ittico e venatoria. Questa operazione cancellerebbe decine di professionalità formate per le attività di vigilanza i materia di caccia, pesca; per i 18 agenti di polizia provinciale di Piacenza sarebbe essere catapultati in un altro mondo, in un altro mestiere. “In più sarebbe un controsenso rispetto all’inasprimento delle leggi sui reati ambientali di cui si vanta il Governo – spiega il commissario Luigi Rabuffi –  se non ci sono i poliziotti per applicarle queste leggi a cosa serve inasprirle?”. Inoltre l’attività di questo corpo di polizia si sviluppa su scala provinciale, con opera di assistenza sui territori della montagna “se dovessimo finire sotto i comuni chi si occuperebbe di questo? – si domanda Rabuffi – in provincia di Piacenza siamo 17 ma svolgiamo un’attività molto più ampia rispetto a quanti siamo grazie al supporto dei volontari, 500, che coordiniamo e formiamo sul territorio”. Nonostante tutto gli agenti in forza alla provincia di Piacenza sono ottimisti che il decreto venga modificato. A giorni ci sarà un incontro con i parlamentari piacentini per prendere atto della situazione a livello locale.

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