JOBS ACT, LA PIAZZA IN PROTESTA

In  piazza contro il Governo delle larghe intese che non tutela i diritti dei lavoratori. Questo il motivo principale dello sciopero generale proclamato a livello nazionale da Cgil e Uil. La Cisl non ha aderito e questo è un dato da segnalare. Un corteo nutrito, composto e colorato formato da più di mille persone, lavoratori della scuola, precari, dipendenti pubblici, metelmeccanici, impiegati del commercio. Partenza dalla sede di Confindustria, scelta non casuale, serpentone lungo le vie del centro e arrivo in piazza Sant’Antonino. Tante persone comuni arrivate dalla provincia con i pulman messi a disposizione gratuitamente, giovani dell’Unione degli Studenti, rappresentanti sindacali, addirittura bambini accompagnati dai genitori; guardandosi intorno, tra bandiere e striscioni, non vendiamo nessun rappresentante delle istituzioni. Jobs Act nel mirino della manifestazione; le leggi sul lavoro che non tutelerebbero i diritti dei lavoratori e che, invece, favorirebbero quelli degli imprenditori. E intanto il 2014 che si sta concludendo è stato un anno nero dal punto di vista lavorativo; ad aprile il fulmine a ciel sereno della Sandwik, entro la fine dell’anno la chiusura, annunciata un paio di anni fa, di Atlantis a Sariano di Gropparello. Periodo nero anche per i lavoratori del pubblico impiego in stato di agitazione dopo l’entrata in vigore della riforma Delrio. Per l’ente di corso Garibaldi si parla di tagli e anche pensanti. A rischio il posto di lavoro di 30 persone.

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FORZE DELL’ORDINE PRONTE ALLO SCIOPERO GENERALE

Forze dell’ordine pronte allo sciopero se da Governo non si avranno chiarimenti in tempi rapidi. Dopo l’annuncio del ministro Madia del blocco del tetto delle retribuzioni, le forze dell’ordine si preparano alla mobilitazione. Vigili del fuoco, forze dell’ordine e Cocer interforze (le organizzazioni che rappresentano i militari) potrebbero proclamare uno sciopero generale per la fine di settembre.

Di seguito la nota del Siap a firma del segretario provinciale Sandro Chiaravalloti

“Il Presidente Renzi dice che protestare per l’aumento dello stipendio ora non è opportuno visto che ci sono i disoccupati ai quali va la mia massima solidarietà. Ma quello che ci fa riflettere è come mai , in questo Paese dei balocchi , nel moneto in cui i Poliziotti voglio rivendicare il contratto di lavoro, la disoccupazione non è un problema da risolvere, ma per il governo diventa l’alibi o meglio: diventa la leva sulla quale spingere per giustificare le pessime soluzioni governative tese, a loro dire, per risanare le problematiche di questo Paese che, e questo lo dimenticano, sono il frutto della politica stessa mentre grazie a loro la disoccupazione aumenta grazie anche al basso potere della spesa dovuto anche al blocco salariale. Ed ecco che, i Poliziotti non ne possono più e  democraticamente vogliono far valere le loro giuste rivendicazioni. Cosa fa il Governo? Solo ora  si ricorda che ci sono i disoccupati e cinque forze di Polizia. Bene, fate qualcosa, unificate, ridate salari utili ad attivare i consumi che fanno bene ; e sappiate che noi ogni giorno sappiamo che c’è la disoccupazione in quanto interveniamo per gestire l’ordine pubblico e fermare lavoratori e padri di famiglia che vorrebbero prendere a pedate nel sedere chi occupa i palazzi del potere. Noi, Caro Renzi, sappiamo da sempre che ci sono i disoccupati e Tu, caro Presidente, non usarli solo ora in quanto tra questi disoccupati ci sono i nostri coniugi e i nostri figli che manteniamo noi con il nostro misero stipendio per il quale chiediamo dignità e che tu , Caro Primo Ministro, insieme ai tuoi colleghi politici siete la causa del male e la maggior spesa pubblica. Ecco, ricordati che ci sono i disoccupati , e allora abolisci i contributi alla politica e io volentieri non scenderò in piazza a manifestare! Buona Vita Presidente.”

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