JOBS ACT, LA PIAZZA IN PROTESTA

In  piazza contro il Governo delle larghe intese che non tutela i diritti dei lavoratori. Questo il motivo principale dello sciopero generale proclamato a livello nazionale da Cgil e Uil. La Cisl non ha aderito e questo è un dato da segnalare. Un corteo nutrito, composto e colorato formato da più di mille persone, lavoratori della scuola, precari, dipendenti pubblici, metelmeccanici, impiegati del commercio. Partenza dalla sede di Confindustria, scelta non casuale, serpentone lungo le vie del centro e arrivo in piazza Sant’Antonino. Tante persone comuni arrivate dalla provincia con i pulman messi a disposizione gratuitamente, giovani dell’Unione degli Studenti, rappresentanti sindacali, addirittura bambini accompagnati dai genitori; guardandosi intorno, tra bandiere e striscioni, non vendiamo nessun rappresentante delle istituzioni. Jobs Act nel mirino della manifestazione; le leggi sul lavoro che non tutelerebbero i diritti dei lavoratori e che, invece, favorirebbero quelli degli imprenditori. E intanto il 2014 che si sta concludendo è stato un anno nero dal punto di vista lavorativo; ad aprile il fulmine a ciel sereno della Sandwik, entro la fine dell’anno la chiusura, annunciata un paio di anni fa, di Atlantis a Sariano di Gropparello. Periodo nero anche per i lavoratori del pubblico impiego in stato di agitazione dopo l’entrata in vigore della riforma Delrio. Per l’ente di corso Garibaldi si parla di tagli e anche pensanti. A rischio il posto di lavoro di 30 persone.

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