MONTI ISII MARCONI: “SIAMO PRONTI AL RISVEGLIO DI UNA SCUOLA NUOVA”

Ha pensato di chiamarlo Il Risveglio, conferendo al documento che farà da regolamento per l’intero istituto un significato particolarmente evocativo. Il professor Mauro Monti, dirigente dell’istituto Isii Marconi di via IV Novembre, è pronto insieme ai suoi docenti ad iniziare il nuovo anno scolastico, post emergenza Covid. I primi studenti, circa 500, varcheranno i cancelli già il 2 settembre per i corsi di recupero. 1708 quelli iscritti per l’anno scolastico 2020/21 segnato dall’incertezza e dalla virulenza del coronavirus.

DODICI NUOVI CASI DI COVID A PIACENZA. TUTTI RIENTRI DALL’ESTERO. DA LUNEDI’ TEST SIEROLOGICI PER PERSONALE SCOLASTICO

Dodici nuovi casi di positività nel piacentino tutti riconducibili a rientri dall’estero: 6 da Romania, 2 da Albania, 1 da Grecia, 1 da Spagna, 1 da Austria, mentre 1 è un contatto di persona rientrata dalla Spagna. Quattro i sintomatici e 10 le persone che erano già in isolamento. Sono i dati che si riferiscono alla giornata di oggi per Piacenza.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 30.708 casi di positività, 82 in più rispetto a ieri, di cui 44 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Il numero di tamponi anche oggi supera i 10mila, mentre l’indice di trasmissione (Rt) a 14 giorni è di 0,45, sotto la media nazionale, fissata a 0,83.

Degli 82 nuovi casi, 52 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 31 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti. Sono 32 i nuovi contagi collegati a vacanze o rientri dall’estero, per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen e un tampone se di rientro da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. L’attività di prevenzione e controllo sul territorio da parte del Servizio sanitario regionale prosegue dunque con efficacia.

Da lunedì  24 agosto a Piacenza, come in tutta la regione, sarà possibile prenotare il test sierologico per tutto il personale scolastico e insegnanti telefonando al numero verde del cuptel 800-651-941 oppure rivolgendosi al proprio medico di famiglia.

“Il personale del Laboratorio, insieme agli operatori del Dipartimento di cure primarie, si è strutturato per effettuare il test ad oltre 430 persone al giorno – informa il dott. Giovanni Vadacca, direttore del laboratorio .
Chi si presenterà potrà effettuare il prelievo per la ricerca degli anticorpi, e sarà sottoposto anche ad un tampone nasale. Il tampone sarà processato solo qualora l’esame del sangue presentasse anomalie e questo
permetterà di velocizzare e chiarire la diagnosi in tempi molto rapidi, evitando di richiamare i soggetti in un secondo tempo.
Per effettuare il prelievo gli operatori scolastici dovranno consegnare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, redatta in proprio, per certificare il loro stato di lavoro. Coloro che effettueranno l’esame presso il proprio medico, qualora il sierologico desse esito positivo, saranno chiamati dal dipartimento di sanità pubblica che provvederà a fare il tampone e a mettere in atto
tutte le procedure conseguenti.

 

MONTI, ISII MARCONI: “LA SCUOLA A DISTANZA CI HA AIUTATO, MA NON SARA’ QUELLA DEL FUTURO”

La scuola è il settore che, per prima dopo gli ospedali, ha vissuto la rivoluzione causata dell’emergenza Coronavirus. Si è introdotta la didattica a distanza (lezioni on line con computer e tablet) che ha cambiato non solo il mezzo ma anche le modalità dell’approccio: insegnanti e studenti si sono trovati costretti a fare cose diverse, rivedere tutto il sistema, salvando ciò che resta di positivo.

Per quanto riguarda le valutazioni finali verranno considerate maggiormente le competenze acquisite, la responsabilità, la partecipazione e tutto ciò che rientra nelle competenze trasversali.

E per quanto riguarda il ritorno a scuola? Si ipotizza il primo settembre “sarà possibile – conferma il professor Monti presidente dell’ISII Marconi  – solo se si faranno scelte coraggiose e si metterà mano ai meccanismi burocratici ora vigenti”. E a proposito degli studenti con bisogni educativi speciali “qui c’è davvero molto da lavorare, per garantire continuità e coinvolgimento di più soggetti”. Ecco il suo intervento

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SCUOLA: A RISCHIO LA STABILIZZAZIONE DI 500 PRECARI PIACENTINI

Erano 170 mila, lo scorso anno, le supplenze su posti vacanti. La preoccupazione è che, anche quest’anno, si prosegua su questa strada. A poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, i sindacati sono fortemente preoccupati perché vedono a rischio il decreto Misure urgenti per i precari, preannunciato dal ministro Bussetti il 24 aprile scorso, oggi ancora bloccato. A Piacenza i docenti coinvolti sono 500.

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PASTI VEICOLATI DIETRO FRONT. CI SI POTEVA PENSARE PRIMA?

Pasto veicolato addio. Le scuole di Mucinasso, Pittolo, Borgotrebbia, Vittorino Da Feltre e Rodari continueranno ad utilizzare la cucina interna per la preparazione dei pasti.

Lo ha deciso la giunta sospendendo così l’estensione che, in termini di costi, avrebbe ottenuto un risparmio di 15 mila euro. La scorsa settimana il sindaco aveva avuto un incontro con alcuni genitori degli alunni delle scuole interessate, le cui osservazioni sono state trasmesse alla giunta. Per motivare questa decisione il sindaco Barbieri riprende l’impegno dell’amministrazione di contenere la spesa mantenendo inalterato il livello dei servizi senza aumentare i costi.

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SCUOLA: E’ EMERGENZA PERSONALE ATA

E’ con la carenza del personale amministrativo che la scuola piacentina deve fare i conti a a poche settimane dall’avvio del nuovo anno scolastico. Una situazione che rasenta l’emergenza, perché a ben guardare la scuola è formata non solo dagli insegnanti, che certo hanno ruolo fondamentale per la formazione degli studenti, ma anche da quel mondo che sta dietro e che spesso non si mostra. Tanto per far capire la situazione piacentina ecco alcuni dati: dei 34 posti da direttori, solo 24 sono in servizio, dei 10 mancanti solo 5 sono stati autorizzati dal ministero; personale amministrativo, su 194 sono 179 quelli occupati, dei 19 mancanti solo 9 sono quelli autorizzati; stessa cosa vale anche per i collaboratori scolastici, su 566 posti, 538 sono quelli in servizio, dei 28 mancanti, ne è stata autorizzata solo la metà, ovvero 14.

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PERSONALE ATA, A PIACENZA 76 NUOVI POSTI

Le speranze erano si erano quasi del tutto perse, ma all’ultimo l’ufficio scolastico regionale ha annunciato nuovi posti per il personale Ata nelle scuole piacentine. Si tratta di 76 nuovi posti così divisi: 52 collaboratori scolastici, 20 assistenti amministrativi e 4 assistenti tecnici. Una boccata d’ossigeno che arriva a seguito dei tagli contenuti nella legge di stabilità. Per quanto riguarda invece l’assegnazione delle nomine dei docenti, è appena iniziata la fase B, ovvero la prima fase nazionale per posti vacanti. A Piacenza nella scuole dell’infanzia e nelle primarie ci sono a disposizione solo posti di sostegno per specializzati: 5 nell’infanzia e 16 nella primaria. Diverso il discorso alle scuole medie dove ci sono a disposizione 35 cattedre e 9 posti di sostegno e alle superiori che conta 34 cattedre e 27 posti di sostegno. In tutto 126 posti a disposizione dei docenti nelle graduatorie ad esaurimento che da precari avranno il posto fisso, tra loro ci saranno insegnanti piacentini e non solo.

AULA VUOTA

INSEGNANTI AL BIVIO: PRECARIATO O PARTENZA DIFFICILE?

E’ come se fossimo di fronte ad un paradosso: per tanti insegnanti la precarietà è meno dolorosa che una partenza difficile. Stiamo parlando del piano straordinario di assunzioni della scuola, contenuto nella Buona Scuola da poco divenuta legge. Le domande di trasferimento per entrare di ruolo in altre regioni si sono chiuse pochi giorni fa ed hanno riservato delle sorprese, amare per certi aspetti. Era prevedibile che il grosso delle domande di trasferimento arrivasse dal Sud verso il Nord, ma per molti precari è stata una scelta difficile. Tra loro ci sono docenti non più giovanissimi, con decenni di precariato alle spalle che si sono trovati ad una scelta, la famiglia o il lavoro. E in molti hanno rinunciato alla seconda possibilità. In tutto al Ministero sono arrivate 71 mila domande per lo più dalla Sicilia (11864) seguita dalla Campania (11142) un vero e proprie esercito definito di “insegnanti trolley” in partenza verso il Nord nella giungla delle graduatorie e delle nomine della prossime settimane. In Emilia Romagna invece le domande sono state solo 3696, seguite da Veneto, Piemonte, Liguria e Friuli Venezia Giulia dove solo un terzo dei docenti precari ha scelto di partecipare al piano straordinario di assunzioni. Certo era prevedibile che nelle regioni del Nord il numero di domande fosse più basso rispetto al sud; ma non così tanto, secondo i sindacati che si sono opposti, fin da subito, alla riforma della scuola del Governo. In controtendenza la Lombardia da cui sono partite 6630 domande da parte di insegnanti precari. Da lunedì 24 agosto parte per tutti l’assegnazione dei posti: prende avvio la prima fase per i 71.643 docenti precari che hanno presentato domanda e che riceveranno al buio i primi 18.476 posti attraverso una mail cui dovranno rispondere per accettazione entro dieci giorni. Seguirà a novembre la fase successiva con altri 55.258 posti.

Foto Federico Ferramola / LaPresse 18-06-2014 Milano, Italia Cronaca Esami di Maturità a Milano, oggi si parte con gli scritti nella foto: gli studenti del Liceo Classico Statale  Tito Livio di Milano Photo Federico Ferramola / LaPresse June 18, 2014 Milan, Italy News School leaving examination in Milan in the photo: the students of   Tito Livio Secondary school specializing in classical studies

FRA TAGLI E POLEMICHE AL VIA IL NUOVO ANNO SCOLASTICO

Emozioni ma anche senso di responsabilità. Dai più piccoli delle scuole materne alle superiori. Il ritorno sui banchi è per tutti, dai ragazzi ai genitori, un giorno da ricordare, nonostante i tagli, le graduatorie infinite dei supplenti e le migliaia di docenti che aspettano di essere assunti ma che, oggi, un lavoro non ce l’hanno.

Venendo a casa nostra il sindaco Dosi e l’assessore Piroli, nella prima giornata di avvio dell’anno scolastico, hanno deciso di cominciare dai più piccoli con un saluto ai piccoli della materna Andersen di Pittolo e alla elementare De Amicis.

Ecco il messaggio di inizio anno del sindaco Dosi

Cari ragazzi, oggi per molti di voi è il primo giorno di scuola, per i più piccoli l’inizio di una nuova fase della vita, per gli altri la ripresa di un discorso interrotto soltanto qualche mese fa. E’ una giornata importante perché la scuola rappresenta ancora oggi, nonostante le critiche che questa istituzione subisce di giorno in giorno, un elemento fondante per la formazione dei giovani. La scuola è il luogo in cui si apprende, ci si scambiano esperienze e si socializza; all’insegna della coesione il percorso di partecipazione di tutti alla vita scolastica è un dato che dovrebbe essere scontato. Ma la scuola è soprattutto il luogo dell’apprendimento, in cui molti di voi costruiscono un pezzetto di futuro e di storia e in questo senso, parafrasando le parole di un intellettuale come Roberto Vecchioni, alla scuola chiederei innanzi tutto di insegnare che cosa è bello, di divulgare l’armonia, di spiegare il senso dei valori. Per quanto riguarda coloro che si apprestano a intraprendere un nuovo viaggio all’interno di questo mondo, sono certo che vi sia la possibilità di crescere e di conoscere nuove storie, un nuovo modi di intendere la vita, ma anche la possibilità di avere come riferimento insegnanti che hanno scelto di essere prima di tutto educatori. Per chi invece è avanti nei corsi di studio è necessaria la giusta applicazione, il desiderio, il bisogno di far proprie nozioni e metodi che possono garantire più cultura, più responsabilità e più conoscenze. Occorre evitare che nella scuola si viva come dentro una specie di capsula senza collegamento con il tempo presente. A proposito di conoscenze: la consapevolezza che oggi molti di voi abbiano moltissime sollecitazioni che provengono dall’esterno non significa trascurare gli insegnamenti che può e deve dare l’istituzione scolastica. E’ scritto nell’articolo 33 della Costituzione che l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento” e la scuola ha questo compito favorire una cultura di libertà attraverso lo studio come elemento determinante per la qualità di vita e per una crescita culturale appropriata, perché senza scuola e senza formazione non si va da nessuna parte. E’ un giorno importante per tutti questo: per gli studenti, ma anche per gli insegnanti che quotidianamente hanno il compito non facile non solo di insegnare nozioni, ma anche e soprattutto contenuti di vita ai loro studenti; per i dirigenti scolastici perché la scuola è sempre più azienda e quindi la necessità di far quadrare bilanci senza tralasciare aspetti di carattere scientifico e formativo, rappresenta una responsabilità di fronte alla quale non è più possibile tirarsi indietro. Ma è anche una giornata importante per i genitori, perché nel corso degli studi dei loro figli abbiano a comprendere che solo una scuola sana e vissuta può racchiudere il segreto di un’educazione qualificata. Per questa ragione, sono convinto che tutti debbano fare il proprio dovere perché la comunità scolastica è espressione diretta di una comunità molto più ampia, nella quale ognuno si trova a vivere, a fare i conti con il presente e il futuro, a capire le difficoltà, i doveri e gli aspetti positivi del nostro Paese, un Paese in cui nulla è facile, è vero, ma dove la scuola non può e non deve perdere la propria centralità. L’augurio è che possiate vivere la scuola, non come obbligo, come prigione mentale, ma come anelito di libertà.

Paolo Dosi

 

 
 

SCUOLA: PRECARI IN ATTESA DELLA CHIAMATA, E’ CAOS

Metti quasi 600 insegnanti precari in attesa di conoscere la destinazione per l’anno scolastico che sta per cominciare. E’ quanto accaduto all’aula magna dell’Isii Marconi dove da stamattina sono state assegnate le supplenze delle scuole superiori, medie ed elementari. E non sono mancate code, intoppi e caos. Perchè? Perchè a differenza degli anni scorsi è stato ripristinato, su richiesta dei dirigenti scolastici, il sistema che permette al singolo insegnante di scegliere la cattedra che preferisce. Questo metodo, negli ultimi anni,era stato abolito e sostituito dalla chiamata telefonica della scuola alla quale bisognava dare una risposta affermativa o meno nel giro di poche ore. Stamattina ogni docente poteva scegliere la classe di concorso incrociando più graduatorie; se questo da una parte offre maggiori possibilità di scelta, dall’altra blocca temporaneamente le graduatorie stesse. L’altro grande paradosso è che a tre giorni dell’inizio della scuola, ci sono classi con un un solo insegnante. Per correre ai ripari i posti vacanti sono stati occupati dai supplenti scelti da graduatorie che non sono definitive. In pratica significa che tra una decina di giorni, sarà tutto da rifare.

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