CARITAS: IN UN ANNO A PIACENZA 400 CLOCHARD

Nei mesi invernali è un punto di riferimento importante per i senza tetto. Il dormitorio allestito dalla Caritas diocesana nei locali della parrocchia della Sacra Famiglia, è stato inaugurato a gennaio 2014 e offre una risposta immediata alle persone che nei mesi invernali si trovano in mezzo alla strada. Nel 2014 hanno dormito in queste stanze diciassette persone, nove nel 2015, resterà aperto fino a marzo in base al tempo. È gestito da una sessantina di volontari e da un operatore. Accanto al dormitorio, ci sono altre strutture a disposizione dei senza tetto: il rifugio Segadelli della stazione che ospita dieci persone sia italiani che stranieri, il dormitorio della Caritas con una decina di posti solo per italiani, e la struttura delle figlie di Sant’Anna che accoglie sei donne. “L’anno scorso abbiamo salvato due persone – ci spiega Chiodaroli direttore della Caritas – nell’arco dell’anno passano da noi un centinaio di persone a cui facciamo seguire un percorso personalizzato verso l’autonomia. Ogni anno 12/13 persone riescono a tornare alla normalità”. 

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AVVOCATI DI STRADA, LA TUTELA DEI DIRITTI DELLE PERSONE FANTASMA

Offrono assistenza legale gratuita alle persone fantasma. Uomini e donne, giovani e meno giovani che, per la legge, non hanno identità perchè non possiedono una residenza. Clochard, senza tetto, chiamateli come volete, persone che non hanno una casa, ma una dignità sì. Persone che non possono usufruire del gratuito patrocinio a spese dello Stato perchè anche questo implica una residenza. Gli avvocati di strada onlus, nati a Piacenza nel 2011, sull’esperienza di Bologna, hanno già seguito in quattro anni circa un centinaio di casi. La figura di questi professionisti, che prestano il loro servizio gratuitamente presso lo sportello dedicato alla Caritas diocesana, diventa fondamentale per la richiesta prima di tutto della residenza e, conseguentemente, del rilascio della carta d’identità. “Non avere residenza – spiega l’avvocato Antonio Galluzzo – significa non esistere, cerchiamo di dare ascolto e aiutare gli ultimi”. Il passo per trovarsi, nel giro di pochi mesi, senza una casa è davvero breve, complici la perdita del lavoro o un matrimonio naufragato. Negli anni il gruppo di avvocati piacentini, formato dal responsabile Daniele Gardi, Antonio Galluzzo, Anna Maria Galimberti, Fabio Callegari e Michela Cucchetti, ha fatto ottenere la residenza a un numero consistente di senza tetto, il prossimo step è il riconoscimento, da parte del Comune di ottenere, sul documento di identità, una via fittizia diversa dalla dicitura “via senza fissa dimora n. 0”. Tra i casi andati a buon fine c’è quello di “un signore – racconta l’avvocato Anna Maria Galimberti – che dopo un paio di sfratti aveva perso la residenza, questo gli ha impedito di ricevere la pensione alla quale aveva diritto. Con la residenza siamo riusciti a fargli ottenere la pensione”.

Il servizio completo con le interviste nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

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