IN PASSERELLA PER LA PREVENZIONE. “IN POCHE SI PRESENTANO AGLI SCREENING”

Eccole le diciassette donne operate al seno che hanno sfilato indossando gli abiti dello stilista Martino Midali, in poccasione del Bra Day.
Ognuna di loro porta con se la sua storia, il suo carico di sofferenza ma anche di rinascita e voglia di ricominciare, per aver sconfitto il tumore al seno, dando un segno più che tangibile che guarire è possibile. Ma ancora troppe poche donne rispondono positivamente agli screening della prevenzione: Piacenza è fanalino di coda in regione.

TUMORE AL SENO E ONCOLOGIA INTEGRATA: SI PUO’, MA CHI PAGA?

Curare il tumore al seno anche con terapie non convenzionali è possibile, perché queste accompagnano e supportano il normale percorso di cura a cui si sottopongono le pazienti. La vera sfida è che il Sistema Sanitario si faccia carico dei costi, o contribuisca almeno in parte, perché ad oggi sono a carico delle donne. 
Se ne è parlato in un convegno all’Università Cattolica organizzato dall’Ausl, Breast Unit, Armonia, Amop e Lilt.