SICUREZZA, SINDACA TARASCONI:”PERCHE’ NON RACCOGLIAMO LE FIRME PER CHIEDERE AL MINISTRO PIU’ FORZE DELL’ORDINE IN CITTA’?”

“Perché non facciamo una raccolta firme per chiedere al Ministro di avere più forze dell’ordine in città?” Il Ministro in questione è quello dell’Interno Piantedosi e la proposta non arriva da un consigliere di minoranza, bensì dalla sindaca Tarasconi. L’assist è stato dato dalla consigliera della civica Barbieri-Liberi Federica Sgorbati che, facendosi portavoce di un gruppo cospicuo di residenti, ha lamentato la presenza di gruppi di ragazzi che, il sabato sera dopo le 23, disturbano e schiamazzano tra via Sopramuro e via Chiapponi creando anche un problema in ordine alla sicurezza. La richiesta di Sgorbati è stata di un maggiore controllo da parte della polizia locale, da tradursi con pattuglie che controllino la zona il sabato sera.

Al termine delle comunicazioni è stata la prima cittadina a tirare le conclusioni “sono perfettamente d’accordo con  la consigliera Sgorbati – ha esordito – non ho mai nascosto che il tema della sicurezza sia prioritario per questa amministrazione ma, come è noto, il sistema della pubblica sicurezza è in capo dello Stato che a livello territoriale è rappresentato dalla Prefettura. Il sindaco fa parte del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, come il Presidente della Provincia, Comandante dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e il Questore; chi prende le decisioni è il Prefetto. Anche io sono stufa di alcune situazioni ma devo fare i conti con quello che posso fare”. E’ da qui che è arrivata la proposta di raccogliere le firme per scrivere al Ministro e chiedere più forze dell’ordine. Proposta accolta di buon grado dall’opposizione e che pare, invece, abbia colto di sorpresa alcuni consigliere di maggioranza che, sembra, l’abbiano appresa sul momento.

PARCHEGGIO DISABILI, L’OK UNANIME AL NUOVO REGOLAMENTO DI RILASCIO DEL PASS

E’ stato approvato all’unanimità il nuovo regolamento per il rilascio Contrassegno unificato disabili europeo, necessario per poter usufruire dei parcheggi riservati alle persone con disabilità. L’assessore Matteo Bongiorni ha spiegato che il lavoro di censimento delle disponibilità di stalli è iniziato nel 2024: a Piacenza se ne contano 868 cui 269 personalizzati (circa il 30%), 203 quelli all’interno delle quattro barriere (piazzale Roma, Torino, Genova, Milano) di cui 67 personalizzati.

Per capire effettivamente il bisogno reale di spazi occorre sapere il numero di veicoli muniti di pass disabili autorizzati a transitare in zona a traffico limitato,  5.950; “il principio guida – ha sottolineato il vicesindaco – è quello di garantire posti auto a chi ne ha necessità, soprattutto in zone densamente popolate e in strade con ridotte misure di carreggiata”. L’idea che sta alla base del nuovo regolamento, già discusso e approvato in commissione, “è la contestualizzazione del bisogno rispetto allo spazio” ha ribadito l’assessore Bongiorni – dicendosi “disponibile ad  aumentandone la capacità numerica degli stalli rispetto agli usi personalizzati”.

Votato all’unanimità anche l’emendamento proposto dallo stesso Bongiorni in viene specificato che i veicoli muniti di Cude possono parcheggiare gratuitamente anche negli stalli blu, se quelli gialli sono occupati.

 

 

PAGANI: “UN’ALLEANZA TRA SANITARI, ISTITUZIONI E AMMINISTRATORI PER SALVARE IL SISTEMA SANITARIO”

Non è stato in anno facile per la sanità piacentine, e non lo è neppure a livello nazionale, perché il sistema rischia davvero di entrare in crisi e non riuscire a garantire i livelli essenziali di assistenza. Il presidente dell’Ordine dei Medici Augusto Pagani parla chiaro nella sua relazione morale in occasione della XII Giornata del Medico e dell’Odontoiatra nella quale hanno prestato giuramento alla professione 46 nuovi medici e 25 hanno raggiunti i 50 anni dalla laurea. E’ doverosa un’alleanza istituzionale, auspica Pagani, che faccia da collegamento tra istituzioni, cittadini, amministratori e professionisti sanitari.

>

PROCESSO AURORA, IL TESTIMONE “L’HA BUTTATA GIU’ DAL BALCONE MENTRE LEI GLI DICEVA NON PUOI FARMI QUESTO”

Una testimonianza che non lascia spazio all’interpretazione perché suona terribilmente chiara. “Il testimone ha detto esattamente che l’imputato gli ha confessato di aver buttato giù la ragazza dal balcone, mentre lei gli diceva ‘ti amo, non puoi farmi questo'”. Così l’avvocata Anna Ferraris, che insieme al collega Mario Caccuri assiste la madre della 13enne Aurora Tila, ha raccontato ai cronisti fuori dal Tribunale per i minorenni di Bologna cosa ha detto in aula il 18enne, ex compagno di cella del 16enne imputato accusato di avere ucciso la ragazza. Un racconto lucido quello che l’ex fidanzato di Auorora avrebbe fatto riguardo la mattina del 25 ottobre dello scorso anno, quando la 13enne precipitò dal balcone del settimo piano del palazzo.

Il processo si svolge con la formula del rito abbreviato condizionato all’ascolto di due consulenti medici della difesa, che sono stati sentiti la scorsa udienza, mentre oggi è stato sentito il consulente della Procura (Pm Simone Purgato).
“Il testimone ci ha detto che l’imputato gli ha rilasciato chiaramente una confessione piena, mentre erano in cella, all’arrivo in carcere, quando gli ha chiesto per quale motivo era finito dentro”, ha spiegato la madre di Aurora, Morena Corbellini. “Il testimone ha detto la verità in modo preciso e accurato, raccontando anche i particolari che gli sono stati riferiti – ha aggiunto Corbellini- Siamo molto fiduciosi ora, è la svolta che ci aspettavamo”.
Nella prossima udienza, già fissata per il 3 novembre, ci sarà la discussione e poi probabilmente la sentenza.

 

DA LUNEDI’ 13 OTTOBRE AL VIA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE CONTRO L’INFLUENZA

La vaccinazione antinfluenzale è offerta gratuitamente alle persone di età uguale o superiore a 60 anni, alle donne in gravidanza indipendentemente dall’età gestazionale e a quelle che hanno appena partorito, alle persone rientranti nella fascia d’età 6 mesi-59 anni con patologie croniche che espongono ad elevato rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza, ai conviventi dei soggetti fragili (anche se a loro volta già vaccinati), ai bambini sani tra i 6 mesi e i 6 anni, ai residenti in strutture assistenziali e lungodegenze di qualunque età, ai medici e agli operatori sanitari (compresi i medici e personale sanitario in formazione), alle persone addette a servizi pubblici di primario interesse collettivo, ai donatori di sangue, ai volontari in ambito sociosanitario e a chi, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.

Dove vaccinarsi

Gli over60, i malati cronici e i loro familiari e le donne in gravidanza potranno rivolgersi al proprio medico di famiglia. Le strutture residenziali e semiresidenziali per anziani, disabili e persone vulnerabili garantiranno, in collaborazione con i servizi Ausl, la vaccinazione agli ospiti e ai propri operatori.
Le donne in gravidanza potranno effettuare la vaccinazione nelle sedi dell’Igiene e Sanità Pubblica in concomitanza con la vaccinazione trivalente (difterite-tetano-pertosse) o la vaccinazione anti Covid-19.
I bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni e quelli fragili, a rischio complicanze, potranno richiederla al pediatra di famiglia. Alla vaccinazione dei bambini, come sempre, collabora anche la Pediatria di Comunità, che mette a disposizione sedute specifiche per questa attività.
Gli addetti ai servizi essenziali, i donatori di sangue e le altre categorie si possono presentare in accesso libero, senza bisogno di prenotarsi, all’Igiene e Sanità pubblica, che ha predisposto un calendario di vaccinazioni capillari sul territorio provinciale. Sedi e orari saranno pubblicati a breve sul sito www.ausl.pc.it
Per gli operatori sanitari dell’Ausl, è attivo un ambulatorio dedicato all’ospedale di Piacenza (Servizio prevenzione e protezione) ed è stato predisposto un piano per raggiungere le varie figure professionali direttamente all’interno dei servizi o tramite Open day dedicati, in modo da favorire l’adesione alla vaccinazione.
I cittadini maggiorenni che abbiano già ricevuto analoghe tipologie di vaccini e che, a seguito di valutazione dell’eleggibilità, risultino idonei alla vaccinazione, possono rivolgersi anche a una delle farmacie del territorio aderenti alla campagna.

Come descritto dal comunicato della Regione, il successo della campagna sarà inevitabilmente legato al coinvolgimento dei cittadini da parte di medici e pediatri di famiglia, specialisti ambulatoriali, nonché delle farmacie convenzionate aderenti alla campagna antinfluenzale. Medici e pediatri avranno un ruolo determinante nell’individuare i minori che appartengono a categorie a rischio, perché presentano patologie croniche o convivono con persone che rischiano complicanze. Viene inoltre raccomandato il coinvolgimento dei medici specialisti, che possono proporre l’opportunità di vaccinarsi ai propri pazienti, alle donne in gravidanza o alle puerpere in fase di dimissione, se non ancora vaccinate.
Vaccinazione a pagamento
In questi casi, trattandosi di prestazioni facoltative e non incluse nei Livelli essenziali di assistenza, il cittadino può recarsi dal proprio medico curante o presso una farmacia convenzionata per l’erogazione della prestazione, pagando secondo quanto previsto dall’accordo nazionale.

QUANDO LA FRAGILITA’ DIVENTA UN VALORE: L’ESPERIENZA CONDIVISA DI BUON TEMPO E LA CASA ACCANTO

Per i ragazzi ospiti della Fondazione La Casa Accanto è stato un momento importante. Una tappa che ha segnato la consapevolezza di essere capaci; capaci di portare a termine un compito, una responsabilità, capaci di lavorare. La Casa Accanto, nata due anni fa, che accoglie 16 giovani adulti autistici a cui se ne aggiungeranno, a breve, altri quattro. Insieme all’equipe Buon Tempo hanno vissuto un’esperienza di crescita importante. La trattoria solidale è nata proprio questo: dare la possibilità ai ragazzi di costruirsi un futuro, nel rispetto delle fragilità e delle vulnerabilità. Grazie alla professionalità del personale di Buon Tempo, i ragazzi hanno seguito un laboratorio per l’impasto e la cottura della pizza. Alla serata conclusiva, a cui hanno partecipato, emozionate, anche le famiglie, sono stati proprio loro i camerieri di sala. Ecco come è andata

>

I TENNISTI PIACENTINI CHIEDONO PIU’ CAMPI: SABATO 18 ADUNATA IN PIAZZA CAVALLI

E’ fissata per sabato 18 ottobre l’adunata dei tennisti piacentini per chiedere di inserire nuovi campi da tennis nel progetto di riqualificazione del Polisportivo. Saranno le vittorie di Sinner e della Nazionale azzurra in Coppa Davis a far registrare un vero e proprio boom per questo sport. Fatto sta che la richiesta di campi da parte dei piacentini è molta alta, così come le scuole di tennis registrano un aumento di iscritti dei bambini; attualmente quelli a disposizione dei cittadini sono quattro al Polisportivo e tre al centro sportivo Farnesiana.

Il progetto di riqualificazione del Polisportivo di largo Anguissola prevede la realizzazione di quattro campi da padel e uno da tennis, polivalente, da condividere quindi con altre discipline. E’ qui che sta la perplessità dei tennisti riuniti nella federazione: quel solo campo polivalente non potrà essere dedicato completamente al tennis e quelli da padel non avrebbero le caratteristiche adatte. Da qui la decisione di scendere in piazza, in un momento abbastanza delicato, in quanto sono ancora aperti i termini del bando di gara per la realizzazione dell’impianto.

L’adunata, che si svilupperà in un corteo, prevede il ritrovo alle 16 in largo Baciocchi e l’arrivo in piazza Cavalli.

L’invito degli organizzatori all’adunata 

.

 

 

CENTRODESTRA ALLA GIUNTA: “NON E’ STUPORE MA SUPERFICIALITA’ “

“Non è stupore, è sconcertante superficialità. È tempo di finirla di prendere in giro i cittadini”; lo affermano i consiglieri di FdI, Lega e Civica Barbieri-Liberi rispetto alla nota di palazzo Mercanti in cui viene espresso stupire per la decisione di sospensiva, da parte del Tribunale, della risoluzione del contratto dell’appalto di piazza Cittadella.

Il commento dei consiglieri di opposizione prosegue “solo pochi giorni fa, l’Amministrazione chiedeva sarcasticamente alla minoranza di “tornare sui banchi di scuola”, come se le perplessità espresse fossero frutto di ignoranza. E oggi la magistratura conferma quanto abbiamo denunciato: le ragioni alla base delle nostre sottolineature erano fondate, non ideologiche.

La complessa vicenda dell’appalto di Piazza Cittadella richiedeva cautela e rispetto delle procedure da intraprendere allo stato attuale delle cose, ma la Giunta Tarasconi ha agito con arroganza, come se fosse nel salotto di casa propria. Ora tutto è sospeso fino al 4 novembre — e forse ben oltre — lasciando residenti e commercianti della zona in uno stato di incertezza intollerabile.

Per quanto riguarda le tariffe della sosta, l’Amministrazione fa finta di stare “dalla parte dei cittadini”, peccato che sia stata proprio questa giunta ad averle elevate, imponendo costi maggiori ai piacentini. Se davvero intendessero dimostrare vicinanza concreta, dovrebbero restituire quegli importi maggiorati ai cittadini.

Inoltre, sarebbe opportuno che l’Amministrazione dimostrasse maggiore rispetto per le decisioni del tribunale e, più in generale, per la magistratura, evitando di addossare ad essa responsabilità esclusivamente proprie: i cittadini stanno pagando il prezzo di scelte scellerate imputabili solo a questa Giunta, che ha ignorato i consigli, le richieste e le proteste dell’opposizione e dei cittadini.

In certi momenti, l’umiltà è l’unica politica dignitosa: invece di continuare con attacchi scorbutici, sarebbe il caso di chiedere scusa, perché i piacentini iniziano a vedere chiaramente la realtà: questa amministrazione parla tanto, ma agisce poco — e male.

“IL CONCESSIONARIO INCASSA I PROVENTI DELLE SOSTE, MA IL CANTIERE E’ FERMO DA MESI”. LO STUPORE DEL COMUNE PER LA SOSPENSIVA DEL TRIBUNALE

Che diventasse un iter complesso a colpi di ricorsi e sentenze c’era da immaginarlo; alla risoluzione del contratto, che il Comune ha notificato a Piacenza Parcheggi il 26 settembre, il concessionario ha risposto con un ricorso che il Tribunale, nell’ultimo pronunciamento ha deciso di accogliere con una sospensiva almeno fino all’udienza del 4 novembre. Due giorni da il pronunciamento era stato di segno opposto.

E’ proprio da qui che comincia la nota di palazzo Mercanti nel prendere atto e  naturalmente rispettare il nuovo pronunciamento. “Nuovo pronunciamento che modifica la decisione di segno opposto assunta due giorni fa dallo stesso Tribunale e nel cui rispetto il Comune stava procedendo con l’urgenza che si addice alla tutela dell’interesse dei cittadini. Ad oggi infatti gli stessi cittadini stanno pagando tariffe di sosta per far sì che venga realizzato un parcheggio interrato che tuttavia non è in fase di realizzazione: cantiere fermo da mesi e concessionario che tuttavia continua a incassare i proventi delle soste. La modifica della decisione da parte del giudice, pur nel pieno rispetto e nella piena fiducia che l’amministrazione e tutto l’ente comunale hanno nei confronti della magistratura, ha creato un notevole stupore.

Riteniamo indubbia l’assunzione di responsabilità da parte di questa amministrazione nell’intenzione di tutelare l’interesse pubblico, e in questa direzione si è lavorato a partire dall’insediamento nel 2022 per dar corso all’esecuzione di un contratto rimasto inattuato sin dalla sua stipula nell’ormai lontano 2012. Si è fatto tutto ciò che andava fatto per realizzare un’opera ritenuta necessaria in quella zona di città e per far ripartire un iter fermo da troppo tempo, con gravi danni anche economici per l’ente e per tutta la collettività.

Il Comune ha fatto tutto il necessario per consentire al concessionario di realizzare le opere previste dal contratto; e non parliamo solo dell’azione politica da parte dell’amministrazione ma anche e soprattutto del lavoro costante e intenso che i diversi uffici comunali hanno svolto nel corso di questi anni assumendosi responsabilità al fine di esigere il rispetto dei termini di un contratto valido. Questo non è accaduto, non sta accadendo: il contratto non è stato rispettato, il cantiere è fermo da mesi. E questo è un dato di fatto oggettivo al netto delle valutazioni di parte sui vari motivi dello stop ai lavori. Motivi che chi di dovere avrà modo di discutere nelle opportune sedi ma che tuttavia sarebbe auspicabile non incidessero sui cittadini. I quali, lo ripetiamo, continuano a pagare tariffe di sosta che vengono regolarmente incassate ogni giorno dal concessionario. Anche dopo la risoluzione contrattuale.

Una risoluzione, quindi, motivata prima di tutto dall’intenzione di tutelare gli interessi dei cittadini. E anche in queste settimane gli uffici comunali si sono prodigati, con un lavoro e un impegno ampiamente oltre l’ordinario, in modo da mettere in campo tutte le azioni tali da consentire sia la continuazione dei servizi legati alla sosta e alla rimozione, sia la ripresa in carico della piazza. Le sospensive, che certo rientrano nella competenza dell’autorità giudiziaria, cristallizzano la situazione attuale. Una situazione immutata già dal 2012, con la differenza sostanziale che piazza Cittadella ora è un cantiere (fermo) e i cittadini pagano tariffe che vengono incassate da un concessionario che non sta realizzando le opere previste dal contratto già da molti mesi prima che la risoluzione venisse notificata.

Pur nel massimo rispetto di ciò che in autonomia decide l’autorità giudiziaria, la riflessione per l’amministrazione comunale non è quindi solo politica, ossia legata al successo o meno di portare a compimento la riqualificazione di una piazza; la riflessione riguarda soprattutto l’aspetto amministrativo di questa vicenda complessa, e ci fa interrogare sulle effettive possibilità che ha un Comune di tutelare sé stesso in quanto ente e, di conseguenza, di tutelare un interesse collettivo. E in questo caso l’interesse collettivo è che il contributo che la comunità versa per la sosta venga effettivamente tradotto nella realizzazione dell’opera pubblica nei tempi stabiliti; o che, viceversa, si possa proseguire in tempi rapidi con le altre soluzioni che il Comune già aveva predisposto. Sempre e soltanto, come detto, allo scopo di tutelare l’interesse pubblico e di restituire alla città una piazza rimasta terra di nessuno per troppi anni”

LAVORATORI GPS: SCIOPERO SOSPESO. “LE ISTITUZIONI PRENDANO POSIZIONE PER DIFENDERE I POSTI DI LAVORO”

Sciopero congelato per i 15 lavoratori di GPS a seguito della decisione del Tribunale di sospendere la risoluzione del contratto notificata il 26 settembre scorso dal Comune a Piacenza Parcheggi, Gps, concessionario del cantiere di piazza Cittadella che ha la gestione dei parcheggi a pagamento e della rimozione forzata.

Sciopero sospeso dunque, ma proseguono lo stato di agitazione e il presidio permanente dei lavoratori, seguiti dalla Filcams Cgil che stamattina ha informato gli organi competenti della decisione emersa in assemblea; il personale ha regolarmente ripreso l’attività.

L’auspicio è che la situazione, per la verità molto complicata, si risolva senza gravi ripercussioni sul futuro dei lavoratori. Stamattina nessun membro dell’amministrazione era presente all’assemblea, solo i consiglieri comunali Costanza De Poli del Partito Democratico e Stefano Cugini di Alternativa per Piacenza. La situazione è resa ancora più intricata dal fatto che è quello de lavoratori di Gps è un caos unico a livello nazionale. Non essendoci casi analoghi, non vi è una normativa di riferimento che possa traghettare il personale in modo diretto da un’azienda all’altra.

https://www.facebook.com/share/v/1JvkVHziM5/