PMI DAY: 48 AZIENDE E 1900 STUDENTI COINVOLTI. I RAGAZZI RIFLETTONO SUL FUTURO

In campo 48 aziende, 94 classi da tutta la provincia, per un totale di 1900 studenti. Sono i numero che caratterizzano l’edizione 2025 di Pmi Days di Confindustria Piacenza che si svolgerà dal 10 al 14 novembre. A livello nazionale, il PMI Day si svolge tradizionalmente in una giornata in cui le aziende aprono le proprie porte agli studenti. A Piacenza l’idea è cresciuta e si è trasformata in un appuntamento più ampio e strutturato: cinque giornate di incontri, visite e attività che coinvolgono scuole e imprese in un vero e proprio percorso di conoscenza reciproca. Scegliere è il tema dell’edizione 2025, un invito ai ragazzi a riflettere sulle proprie aspirazioni e sulle opportunità che il lavoro può offrire.

https://www.facebook.com/share/v/18rNV4gQth/

RABUFFI, APP: “ALTROCHE’ RESILIENZA CLIMATICA, A PIACENZA IL FESTIVAL DELL’IPOCRISIA”

In questo nostro mondo pieno di Festival che si alternano, si susseguono e si
rincorrono, divagando sui temi più vari (l’ultimo in ordine di tempo il Festival della Nebbia), quello che rappresenta una costante negatività nell’ambito della politica piacentina di governo, di ieri e di oggi, è il Festival dell’ipocrisia.
Festival che si aggiorna quasi quotidianamente.
L’ultimo episodio è legato alla visita della delegazione dell’Emilia-Romagna, lo
scorso mese di ottobre, al Parlamento Europeo a Bruxelles, in occasione della
Cerimonia del Patto dei Sindaci 2025, sulle politiche in materia di neutralità e
resilienza climatica.

In quella occasione la nostra Sindaca avrebbe testualmente dichiarato (vedasi
rassegna del 23/10/2025) che “essere parte di una rete europea come il Patto dei Sindaci significa assumersi la responsabilità di tradurre gli obiettivi climatici in azioni concrete a livello locale”.
Bene. Brava. Bis.
Peccato che qualche giorno dopo abbiamo scoperto dal Rapporto ISPRA “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” – Edizione 2025 – di aver vinto la gara di “chi fa peggio” sul consumo e degrado di suolo. Fattore che, sino a prova contraria, condiziona pesantemente le dinamiche climatiche e, soprattutto, le conseguenze dei fenomeni sempre più estremi.

Dalle 411 pagine di Rapporto scopriamo infatti che le maggiori perdite di suolo nel 2024 si registrano in Emilia-Romagna (1.013 ettari di nuove aree artificiali) e che in provincia di Piacenza, dove pesa soprattutto l’impatto della logistica, il consumo di suolo nel 2024 è arrivato al 7,74% del totale (7,68% nel 2023 e 7,66% nel 2022). In un anno sono spariti altri 100 ettari di terreno naturale, con l’area coperta da nuove superfici artificiali che sfiora i 20.000 ettari (19.990).
Così, sempre lo scorso anno, il suolo consumato pro capite in provincia di Piacenza ha superato i 700 metri quadrati (700,45 mq.) certificando, sotto questo profilo, che il dato Piacentino è il più elevato di tutta l’Emilia-Romagna, a fronte dei 453,18 metri quadrati per abitante della media regionale e quasi il doppio dei 365,85 registrati a livello nazionale.

Tutto ciò nonostante che il regolamento europeo sul ripristino della natura imponga l’azzeramento della perdita netta di aree verdi urbane entro il 2030 e il loro incremento dal 2031.
Arrestare il consumo di suolo nel nostro Paese permetterebbe, infatti, di fornire un contributo fondamentale per affrontare proprio le grandi sfide poste dai cambiamenti climatici, dal dissesto idrogeologico, dall’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, dal diffuso degrado del territorio, del paesaggio e dell’ecosistema, dalla perdita di biodiversità.
Certo, i dati del Rapporto sono del 2024 e riguardano l’intero territorio provinciale ma è pur vero (lo sa bene chi non ha le fette di salame davanti aglio occhi) che mai come oggi la nostra città è un territorio sotto assedio urbanistico.

Basti pensare ai principali interventi/cantieri che stanno trasformando, oggi,
Piacenza: Ospedale Nuovo (con i due attuali nosocomi “convitati di pietra”), area ex Camuzzi, area ex ACNA, Polo Logistico, Terre Padane, Casa della Comunità (via Gadolini), Piazza Cittadella, Piazza Casali, Porta Borghetto. Più una marea di interventi minori che sfuggono all’attenzione dei più (gli ultimi trattati in Consiglio Comunale: nuova sede di Confindustria in zona S. Antonio, App7 Veggioletta).
Tutti cantieri e opere d’attualità (in fase di realizzazione o prossimi) che stanno
trasformando, in buona parte, il nostro territorio comunale: mangiando suolo,
consumando terreno fertile. sputando cemento e asfalto, emettendo smog e
inquinamento diffuso. Con tutte le conseguenze sulla salute.
Centinaia di migliaia di metri quadri impermeabilizzati e milioni di metri cubi di
nuove volumetrie che, alla faccia del prossimo Piano Urbanistico Generale
(dimenticato in qualche recondito cassetto) mettono oggi un timbro indelebile su questa imbarazzante edizione piacentina del Festival dell’Ipocrisia 2025.

CITTADELLA: A BREVE LA DECISIONE SULLA RICHIESTA DI SOSPENSIVA DI PIACENZA PARCHEGGI

Potrebbe arrivare già in settimana, da parte della giudice Margherita Ghisolfi la decisione in merito alla sospensiva richiesta dal concessionario Piacenza Parcheggi sulla risoluzione del contratto di piazza Cittadella. Stamattina la sindaca Katia Tarasconi si è presentata in tribunale in rappresentanza dell’amministrazione comunale e la giudice Ghisolfi si è appunto riservata la decisione che arriverà a breve.

In base alla sentenza, si capirà se il Comune potrà o meno subentrare a Piacenza Parcheggi nella gestione dei parcheggi a pagamento; la risoluzione fissava, originariamente, nel 13 ottobre il cambio di gestione, prima che il concessionario presentasse ricorso mettendo in stand-by la pratica. Non resta che da attendere il pronunciamento della giudice per capire come la situazione evolverà. E’ stata anche fissata, per il 16 dicembre, la prima udienza di merito sul ricorso contro la risoluzione del contratto di concessione di Piacenza Parcheggi.

PIAZZA CAVALLI TRICOLORE PER LA FESTA DELLE FORZE ARMATE

E’ stata una piazza Cavalli tricolore quella che ha ospitato la festa delle Forze Armate; prima l’omaggio ai caduti, poi la messa in san Francesco officiata dal vescovo Adriano Cevolotto e poi la cerimonia ufficiale in piazza alla presenza delle autorità e di alcune classi delle primarie Alberoni e di Alseno, delle medie Calvino e Faustini Frank Nicolini e la Consulta provinciale degli studenti.

A prendere la parola la prefetta Patrizia Palmisani che ha ricordato il sacrificio di centinaia di migliaia di giovani che diedero la vita per una nazione libera e indipendente; il comandante del polo di mantenimento Daniele Durante ha ricordato come le forze armate sono sempre al servizio dei cittadini; “non servono patenti di patriottismo – ha detto il vice sindaco Matteo Bongiorni – occorre semplicemente che ciascuno di noi, nell’adempimento del proprio ruolo e dei propri compiti, cerchi di fare al meglio il proprio dovere. Con disciplina e onore, con impegno e senso di appartenenza, orgogliosi di
operare all’ombra della stessa bandiera e per la nostra Unità Nazionale simboleggiata dal Tricolore”.

In apertura sono stati letti i discorsi del ministro della Difesa Guido Crosetto “il tema di quest’anno – Difesa, la forza che unisce – non è uno slogan. È un principio concreto, un messaggio che attraversa ogni azione delle Forze Armate. La Difesa lega territori e generazioni, collega città e borghi, accorcia le distanze tra la periferia e il cuore dello Stato. Unisce perché costruisce fiducia: tra istituzioni e cittadini, tra cittadini stessi, tra chi opera nei reparti e chi riceve la protezione dello Stato; e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella “Oggi nuovi conflitti si sono affacciati in Europa e nel Mediterraneo, interpellando la cornice di sicurezza costruita nel dopoguerra e le istituzioni poste a suo presidio. Il pericolo di allargamento del sanguinoso conflitto scatenato dalla aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa impone grande attenzione e un impegnativo sforzo di adattamento dello strumento militare, per la creazione di una comune forza di difesa europea che, in stretta cooperazione con l’Alleanza Atlantica, sia strumento di sicurezza per l’Italia e l’Europa”.

 

FONDAZIONE E CREDIT AGRICOLE PREMIANO GLI STUDENTI MERITEVOLI DELLA CATTOLICA

Sono Glenda Fioretti, Laura Torresani, Lorenzo Repetti, Andrea Grassi, Giacomo Bocchi e Michele Vaghini i destinatari delle annuali borse di studio, finanziate da Fondazione di Piacenza e Vigevano e Crédit Agricole, che questa mattina sono state consegnate in Università Cattolica a Piacenza. I sei “super studenti” sono stati premiati grazie agli ottimi risultati ottenuti durante il percorso di laurea magistrale in Agricoltura sostenibile e di precisione all’interno della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali del campus Piacentino di Università Cattolica.

“Grazie alla generosità di Crédit Agricole e Fondazione di Piacenza e Vigevano” ha sottolineato il preside di Facoltà, Pier Sandro Cocconcelli “oggi possiamo premiare il talento e il merito dei giovani che sono il vero motore dell’innovazione”. “Un territorio – ha aggiunto il preside – cresce se ci sono competenze. Investire sui giovani, come dimostrano i promotori di queste borse di studio, vuol dire investire sulle nuove competenze, sull’innovazione e quindi sulla crescita del territorio”. Il preside ha ricordato l’importanza del sistema agroalimentare, che rappresenta oggi la seconda voce del Pil nazionale, e la capacità dell’ateneo Piacentino di «competere con i più importanti enti di ricerca a livello internazionale”.

I destinatari premiati questa mattina sono stati scelti da un’apposita commissione nominata dal Rettore Elena Beccalli che ha assegnato le sei borse di studio sulla base di una classifica stilata secondo criteri di merito. “Per la Fondazione di Piacenza e Vigevano» ha detto il consigliere Luca Groppi, in rappresentanza dell’ente «questo rappresenta già da diversi anni un modo per essere vicina al territorio, in particolar modo all’Università e anche ai giovani, con l’obiettivo di premiare il merito e le eccellenze, cercando di riconoscere il loro impegno”.

“Noi – ha detto Federica Sottanella in rappresentanza di Crédit Agricole – ci adoperiamo per sostenere giovani e ragazzi. Siamo sempre attenti – ha aggiunto – alla crescita delle persone, in particolar modo alla crescita dei giovani che rappresentano il futuro. Sostenere con la Fondazione queste borse di studio – ha concluso – è per noi motivo di orgoglio”.

I giovani premiati pensano già al dopo – laurea. C’è chi si vede proiettato nel mondo della ricerca, c’è chi pensa di portare avanti il lavoro dell’azienda di famiglia, altri ancora già lavorano. Per tutti il premio di studio finanziato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e da Crédit Agricole è una spinta a realizzare i propri progetti, la cui maturazione è iniziata in Università Cattolica.

ANELLI, PC CORAGGIOSA: “IL PRESIDENTE DE PASCALE HAI MAI VISITATO LA LOGISTICA PIACENTINA? NESSUNO CI VENGA A RACCONTARE DELLE FAVOLE”

“Il Presidente de Pascale ha mai visitato il comparto logistico di Piacenza? Lo sa cosa pensano i piacentini della logistica, della sua espansione e delle ricadute ambientali nel nostro comune? Lo sa che anche iscritti del PD lottano perché l’espansione della logistica si fermi e venga tutelato un territorio ormai martoriato?” Sono domande rivolte al presidente della regione che non arrivano da un esponente del centrodestra, ma dal consigliere Matteo Anelli che in consiglio siede tra i banchi della maggioranza, in particolare Piacenza Coraggiosa.

Anelli si è da sempre dimostrato sensibile alla questione ambientale fortemente legata a quella logistica, e anche questa volta non ha mancato di esprimere la propria perplessità verso le parole del presidente de Pascale che ha elogiato la logistica di Piacenza “perché è l’unica in regione creata con un vero criterio”. Pure il presidente di Confindustria Parenti si è espresso sul consumo di suolo “andrebbe quantomeno rivisto nei termini, penso si
debba dire utilizzo del suolo perché non è sempre negativo quando porta famiglie sul territorio e permette alla città di crescere” ha detto Parenti.

“Quello del Presidente di Confindustria – ha detto Anelli nel suo intervento – è un punto di vista legittimo: la necessità di garantire sviluppo e attrattività al nostro territorio. Tuttavia, credo sia doveroso guardare alla questione
con maggiore equilibrio e profondità. A lui vorrei chiedere “Negli ultimi anni, a suo parere, è stato “utilizzato” bene il suolo nel nostro comune?”

Poi torna alle dichiarazioni del presidente de Pascale: “non so a cosa si riferisse e vorrei chiedergli di spiegarmi davvero dove sono tutti veri criteri con cui è nata e si sta sviluppando tutta questa logistica sul nostro territorio. Lo sa che nel 2024 il consumo di suolo nella provincia di Piacenza ha raggiunto il 7,74%, con un aumento di circa 100 ettari rispetto all’anno precedente? Prima di fare certe dichiarazioni, a mezzo stampa, bisognerebbe conoscere il territorio, il suo tessuto sociale e le problematiche ambientali – ha proseguito Anelli – sappiamo bene come sono andate e come stanno andando le cose senza che nessuno ci venga a raccontare delle favole in cui tutti vivranno felici e contenti con magari ancora insediamenti logistici in arrivo. Un conto – ha concluso- se certe dichiarazioni le fa il presidente di Confindustria, un conto se le fa un presidente di regione, in momento così delicato politicamente come che a breve vedrà questo consiglio comunale discutere ed esprimersi sul PUG”.

TARASCONI: “GPS NON PUO’ UTILIZZARE I SOLDI INCASSATI A PIACENZA PER IL DEBITO CON VICENZA”. FISSATA PER L’11 NOVEMBRE UNA NUOVA UDIENZA

Si apre un terzo filone di udienze che vede coinvolto il Comune di Piacenza per la questione Cittadella. Oltre al 4 novembre per l’udienza della sospensiva concessa a Gps e al 6 per l’udienza davanti al giudice onorario, c’è anche la data dell’11 novembre prossimo. Lo ha annunciato la sindaca Tarasconi in consiglio comunale dopo che la consigliera Barbieri, in sede di comunicazioni, aveva sollecitato una commissione su piazza Cittadella per fare il punto sulla situazione attuale.

GPS, socio di maggioranza di Piacenza Parcheggi, ha fatto istanza di sospensiva cautelare il 30 ottobre dopo che la società delle strisce blu ha avviato la procedura negoziata di crisi per il debito contratto a Vicenza. Il Comune di Piacenza si costituirà contro questa istanza, lo può fare fino a tre giorni prima dell’udienza, l’8 novembre (l’udienza è fissata per l’11). “GPS ha bisogno dei soldi incassati dai parcheggi blu a Piacenza per pagare il debito con il Comune di Vicenza – ha detto Tarasconi – ma noi non abbiamo crediti esigibili da Gps, per cui ci costituiremo perché siamo convinti non sia corretto incassare i soldi delle strisce blu a Piacenza per pagare un debito a Vicenza. In ogni caso, ci atterremo alle decisioni del giudice. Sarà percorso complesso, lungo, ma sono convinta che l’amministrazione ha agito per il bene dei cittadini e il tempo ci darà ragione”.

“Siamo convinti di aver agito e fatto quello che era necessario” ha proseguito la sindaca per rispondere al brusio sempre più presente della minoranza. “Voglio essere informata anche sulla procedura negoziata – ha detto Barbieri – mi auguro che si possa arrivare alla soluzione migliore per Piacenza”. “La vostra ostinazione su Piazza Cittadella ci ha portati sull’orlo del baratro, non so se il tempo ci darà ragione come dice il sindaco – ha detto il consigliere Trespidi – tutti facciamo il tifo per Piacenza ma qualcuno deve assumersi delle responsabilità su questa vicenda”. Sara Soresi (Fdi) ha aggiunto che “se Gps vuole usare quei soldi può farlo, ringraziando questa amministrazione e l’addendum che ha sottoscritto. Per anni ha riscosso soldi e non sappiamo dove sono finiti”.

 

FEMMINICIDIO AURORA: 17 ANNI DI RECLUSIONE PER IL SEDICENNE. LA MADRE “GIUSTIZIA E’ FATTA. ORA FAREMO UN’ASSOCIAZIONE”

Diciassette anni di reclusione: è la sentenza emessa dal giudice del Tribunale per i minorenni di Bologna nei confronti del 16enne accusato di omicidio pluriaggravato di Aurora Tila. Un anno fa la 13enne era morta dopo essere precipitata da un balcone del settimo piano del palazzo in cui viveva con la madre. L’imputato è stato giudicato con rito abbreviato (che dà diritto allo sconto di un terzo della pena). Il pubblico ministero aveva chiesto 20 anni e 8 mesi, mentre la difesa aveva sollecitato l’assoluzione. Secondo l’ipotesi accusatoria, riconosciuta dal Tribunale, sarebbe stato proprio l’allora 15enne, con il quale Aurora aveva avuto una storia poi da lei interrotta, a spingerla dal balcone. Dopo che si era aggrappata alla ringhiera, la ragazza sarebbe anche stata colpita alle mani dal ragazzo nel tentativo di farla precipitare.

I giudici hanno riconosciuto tutte le aggravanti, compreso lo stalking, tasto sul quale batteva il collegio di legali della madre della ragazzina, Morena Corbellini. Nel complesso, l’unica attenuante riconosciuta al giovane, che si è sempre dichiarato innocente, è quella della minore età. Le motivazioni della sentenza saranno depositate nel giro di 90 giorni.

“Sono soddisfatta per la condanna a 17 anni, anche se 20 erano meglio. Ma almeno giustizia è stata fatta. Io ho sempre creduto nella giustizia, l’ho detto dall’inizio”, ha detto Morena Corbellini, la mamma di Aurora, che ha confermato l’intenzione di dare vita ad un’associazione in nome della figlia, “l’obiettivo è quello di andare in giro e informare e aiutare i ragazzi e le ragazze che hanno problematiche a non fidarsi di personaggi come il ragazzino incontrato da mia figlia”.

L’avvocato Ettore Maini, uno dei legali del 16enne, ha annunciato “Faremo senz’altro appello. C’è stata una condanna che non rispecchia le richieste del pubblico ministero e nel corso dell’arringa abbiamo evidenziato che le fonoregistrazioni delle dichiarazioni rese dai testi dicono qualcosa in più rispetto a quello che è stato verbalizzato, e soprattutto contraddicono certi aspetti delle verbalizzazioni, per cui l’attendibilità dei testi è in discussione”.

 

 

LA STORIA DI BUON TEMPO NEL PODCAST DI RADIO 24

La storia di Buon Tempo, la trattoria solidale di Pittolo, è arrivata anche su Radio 24 nel podcast Si può fare- storie dal sociale di Cristina Carpinelli.
L’esperienza di Momo e della brigata che fanno parte del personale di Buon Tempo è ormai considerata una buona pratica da raccontare, come ha fatto Carpinelli nel suo podcast. Sulle note di That’s amore ha portato l’ascoltatore direttamente in sala, facendogli conoscere Momo, che a Buon Tempo fa il cameriere, e quelle voci che hanno fortemente creduto in questo progetto.

L’idea di passare del tempo buono, di qualità, non solo per gli avventori ma anche per i dipendenti del ristorante è ciò che ha animato Kairos Servizi Educativi e la cooperativa Dabon, nata insieme al Buon Tempo; Alessandra, pedagogista di Kairos, spiega come sia fondamentale che i ragazzi neomaggiorenni in uscita dalle comunità educative trovino un lavoro che li renda consapevoli di essere capaci e indipendenti, Giovanna e Mattia, coordinatrice e educatore della comunità, raccontano come sia difficile scardinare i pregiudizi che ragazze e ragazzi si portano appresso nella ricerca di un’occupazione, soprattutto se hanno avuto un passato fatto di inciampi e debolezze, Chiara, presidente di Kairos, ci racconta come, da tempo, si stava pensando ad un luogo che potesse mettere a sistema potenzialità e talenti per spiccare il volo.
Scommessa non facile, ma certamente stimolante e carica di emozioni perché al centro mette le persone, abbatte i pregiudizi e riscrive una storia.

https://www.facebook.com/share/v/1FvGBnjoeG/

Per ascoltare il podcast https://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/si-puo-fare-storie-dal-sociale/puntata/trasmissione-1-novembre-2025-120000-2340781182358310

CONFINDUSTRIA PRESENTA LA NUOVA SEDE: MODERNA, FUNZIONALE E CREATA SULL’ESISTENTE. FINE LAVORI ENTRO IL 2027

Ecco come la sarà la nuova casa di Confindustria di Piacenza; una struttura moderna che diventerà la Cittadella delle Imprese, della Formazione e dell’Innovazione. Sedicimila metri quadrati di superficie a cui se ne aggiungono altri 6 mila per il parcheggio, la nuova sede in strada della Bosella è un complesso intervento di rigenerazione urbana che trasforma un complesso industriale esistente in un hub multifunzionale ad alto valore rappresentativo. L’idea alla base della scelta dell’area è la facilità di raggiungimento, a pochi metri dall’uscita autostradale di Piacenza Ovest, oltre che l’opportunità di poter offrire ancora spazi fisici. Confindustria insomma sarà prima di tutto un luogo di incontro per gli associati, e di formazione, già presente, con Assoservizi e Forpin. 6 milioni di euro l’investimento complessivo tra risorse proprie e prestiti bancari; la fine dei lavori è prevista entro il 2027.

Una sede che sia al passo con le ambizioni dell’associazione degli industriali: è l’idea da cui è partito l’architetto Fabio Novembre, dell’omonimo studio milanese, che al suo attivo ha la nuova pediatria del policlinico di Milano e la Golden Goose arena del parco City Life; l’elemento centrale del progetto sarà la nuova facciata concepita come una seconda pelle che si sovrappone e si distacca dagli edifici esistenti, dando vita ad un fronte unitario e riconoscibile.
L’edificio direzionale sarà rifunzionalizzato per dare spazio all’ufficio di presidenza, alle sale riunioni, alle aule per la formazione con un nuovo ingresso nella sede che connetterà l’edificio direzionale con quello industriale.

Per facilitare la viabilità soprattutto in uscita verrà modificata la rotatoria già esistente che verrà leggermente allungata in modo da poter essere pienamente sfruttata in tutte le direzioni. Davanti alla struttura il parcheggio ospiterà 150 posti e 70 per i dipendenti nella parte retrostante.
Nell’attuale sede di via IV Novembre sono in corso le valutazione di varie proposte; quasi certamente la presidenza, questo spazio di rappresentanza per l’associazione, verrà tenuto, così come la sala convegni di cui potrà usufruire la città anche per eventi pubblici.

>