OPERE PUBBLICHE PER 60 MILIONI DI EURO NEI PROSSIMI TRE ANNI: IL COMUNE PUNTA SULLA METRO LEGGERA FINO A SANT’ANTONIO

Ammonta a 60 milioni di euro il piano triennale delle opere pubbliche dell’amministrazione illustrato dall’assessore Matteo Bongiorni ai consiglieri comunali. “Un piano ambizioso” per la maggioranza di centro sinistra “un piano con una copertura economica fittizia” secondo l’opposizione, in particolare secondo il consigliera della civica Barbieri-Liberi Massimo Trespidi.

Tra gli interventi messi in risalto dall’assessore il nuovo polo bibliotecario viale Dante (€ 1.220.323,96), la riqualificazione delle ex Scuderia di Maria Luigia (€4.250.000), realizzazione  del primo stralcio della pista ciclabile  tra Mucinasso e il centro abitato di Piacenza (€ 1.500.000), restauro e riqualificazione cortili, facciate e coperture della Biblioteca Passerini Landi (€6.630.000), pensiline fotovoltaiche sul parcheggio tra viale Malta e
viale Palmerio a servizio dell’edificio di Viale Beverora (€ 1.400.000), riqualificazione Piazza Casali – demolizione del mercato
coperto e realizzazione opere complementari (€ 1.900.000), bonifica area ex Acna (€ 9.071.527). L’intervento più poderoso, dal punto vista economico, è la realizzazione del sistema di trasporto rapido di massa tra la
stazione di Piacenza e il nuovo polo ospedaliero (€ 25.884.900). “Devo ringraziare in particolare Paola De Micheli e Luca Zandonella per l’aiuto nell’interlocuzione col Ministero – ha detto l’assessore Bongiorni – stiamo dialogando per modificare il progetto ed estendere la linea della metro leggera fino a S. Antonio, individuando la possibilità di integrare il progetto con uno studio di fattibilità per il tratto S. Antonio-stazione ferroviaria”

In programma poi un lungo elenco di manutenzioni ordinarie delle strade, della segnaletica stradale, manutenzione straordinaria del verde oltre che di alcune scuole dell’infanzia e primarie della città. A proposito di scuole, 1.650.000 euro sono stati messi a cubatura per la realizzazione della nuova palestra scolastica nell’ex Laboratorio Pontieri (scuola secondaria di primo grado),

“Su quell’area – fa notare il consigliere Trespidi – vi era in atto una convenzione con la Provincia della durata di 99 anni per la realizzazione di due scuole: una per il liceo Gioia, per gli studenti attualmente allocati dai gesuiti, e una per il liceo Colombini, per gli studenti che oggi si trovano nella succursale di via Negri. Apprendiamo che la Provincia ha deciso di riqualificare la ex caserma dei Vigilio del Fuoco di viale Dante come nuova sede dell’istituto Tramello, luogo che invece, a nostro parere, avrebbe potuto ospitare il comando della Polizia Municipale. Ma – ci chiediamo- con una convezione in atto, la Provincia cosa ha intenzione di fare? Questo è un problema che le due amministrazioni (comunale e provinciale) devono risolvere”.

“Bene avere deciso di mettere sul primo anno una somma maggiore rispetto agli altri due (40 milioni) – ha concluso Trespidi – meglio così, anche per non ripetere la creazione di un avanzo abnorme di amministrazione”.

 

 

 

GPS: LE GARANZIE DI BANCABILITA’ NON ARRIVANO. IL COMUNE CONCEDE ALTRO TEMPO. FDI E LEGA “MOZIONE PER CHIEDERE IL PARERE DELLA CORTE DEI CONTI”

“Siamo rimasti amareggiati ma, purtroppo, poco stupiti da quanto appreso oggi: il Comune ha deciso di concedere ulteriore tempo a GPS, nonostante il (nuovo) termine per la consegna delle garanzie di bancabilità scadesse proprio oggi (6 marzo) e nonostante il termine essenziale (20 gennaio), sia già decorso da oltre un mese e mezzo”, così in una nota i Consiglieri Comunali di Fratelli d’Italia e della Lega.

Il Comune avrebbe ritirato l’atto (non una diffida aveva specifica il direttore generala Canessa) in cui si chiedeva al concessionario di presentare entro 30 giorni (era il 5 febbraio) le garanzie per la bancabilità dell’opera. Si trattava di “una lettera per l’avvio del procedimento per la risoluzione del contratto per grave inadempimento”. Questo atto, appunto, è stato ritirato, per cui il Comune ha concesso altro tempo.

“Questa amministrazione decide quindi di offrire un’altra – l’ennesima – possibilità al concessionario, che da anni guadagna grazie ai parcheggi e che – da gennaio 2024 – guadagna ancor di più grazie all’aumento delle tariffe avvallato dal Comune di Piacenza. Lo stesso aumento di tariffe che doveva fungere da “contrappeso” per riequilibrare finanziariamente il rapporto tra le Parti ma che, oggi, evidenzia una totale sproporzione tra le Parti in termini di vantaggi e svantaggi: c’è chi, da questo rapporto, guadagna e continua a guadagnare (GPS) e chi, invece, non ottiene nulla ed in più ci perde (il nostro Comune)”.
Per questi motivi, i gruppi consigliari di Fratelli d’Italia e Lega depositano una mozione al fine di impegnare il Sindaco a richiedere il parere della Corte dei Conti sulla legittimità del contenuto dell’Atto Aggiuntivo sottoscritto a dicembre 2023.
I consiglieri Soresi, Zanardi, Domeneghetti e Zandonella rilevano: “Piacenza Parcheggi non ha ad oggi corrisposto il canone riferito al 2023, le certificazioni bancarie non si sono ancora viste nonostante il termine al 20 gennaio previsto nel cronoprogramma, ma in compenso da inizio gennaio 2024 sono aumentate le tariffe per il parcheggio – proseguono – è naturale che sorga il dubbio sulla legittimità del contenuto dell’addendum; le previsioni delle obbligazioni reciproche e dei tempi stabilite per le stesse sembrano fallaci alla luce dei fatti”.
I consiglieri proseguono: “I cittadini stanno pagando per qualcosa che non si sta facendo e, a nostro parere, occorre che si facciano i dovuti passi nel loro interesse, affinché si possano anche eventualmente prendere i dovuti accorgimenti, sempre se possibile”.
I gruppi FdI e Lega incalzano: “Certo se avessero preso in considerazione le nostre perplessità manifestate già a luglio 2023 (come la necessità di interpellare l’avvocatura comunale) probabilmente non ci troveremo in questa situazione dove ogni giorno occorre “correre ai ripari” per districarsi dal ginepraio”.
I consiglieri chiosano: “Visto che i consiglieri di maggioranza hanno risposto negativamente all’appello ad aderire ad una richiesta congiunta al Presidente del Consiglio, che ne ha facoltà, di richiedere il parere, abbiamo depositato questa mozione, così che – forse – si assumeranno, innanzi ai cittadini, la responsabilità politica del loro voto”.

MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI: TRA OBBLIGO DI ACCOGLIENZA E SENSO DI INCOMPIUTO

Aleggia un senso d’incompiuto quando si parla di minori stranieri non accompagnati. Perché la politica si trova a metà strada tra la necessità di accogliere e la consapevolezza che si potrebbe fare di più.
I numeri, dal canto loro, certo non aiutano ad arginare il fenomeno, ma semmai ad allargarlo perché in costante aumento.
A sollevare il dibattito in consiglio comunale la capogruppo di Fratelli d’Italia Sara Soresi, che ha consegnato all’assessore Nicoletta Corvi una petizione di 60 firme per denunciare la situazione del Petit Hotel, la struttura in via Pennazzi che ospita alcuni ragazzi in carico al comune di Piacenza. Oggetti rubati, sporcizia, incuria, mancato rispetto dei luoghi, sostanze stupefacenti nelle camere, è quanto ha descritto la consigliera di Fratelli d’Italia.
La collega della civica Tarasconi Angela Fugazza ha ribattuto che per far fronte a quella dei minori stranieri, che ormai è una condizione strutturale e non più una emergenza, occorre che i comuni facciano del loro meglio, laddove le leggi dello stato centrale non arrivano. “C’è un lacuna significativa a livello nazionale. Manca una regia trasversale che coordini gli sforzi” ha concluso la consigliera.
“Nessuno ha la bacchetta magica, e il problema non è solo di Piacenza” è intervenuto il consigliere del PD Sergio Ferri.
Anche la sindaca Tarasconi è intervenuta sul tema: “non scegliamo che i minori arrivino a Piacenza, quando la questura ci chiama per i nuovi arrivi, abbiamo l’obbligo di accoglierli e di averli in carico.
Nessuno vuole nascondere le difficoltà, si fa quello che si può, con le risorse e con i mezzi che abbiamo. Se ci fosse la volontà di centralizzare la gestione dei minori su tutte le regioni, avremo di certo numeri più semplici da far funzionare. Se poi il governo ci volesse dare una mano economicamente, ben venga. Non sempre si riesce a fare un percorso educativo, qualcuno ha voglia di riscatto, altri no”. Poi riferendosi a chi ne critica la gestione “se qualcuno ha idee migliori, siamo aperti a valutare qualsiasi proposta. Stiamo parlando di persone, di ragazzi, di esseri umani”.
Sulla stessa onda il capogruppo di ApP Stefano Cugini: “dei minori stranieri cerchiamo di non parlare, perché fa comodo ad una politica pavida e becera che strumentalizza questo tema. Se ci fosse la vera volontà di risolvere il problema allora sì che si potrebbe ragionare. Solo così da problema potrebbero diventare una risorsa”.

FRATELLI D’ITALIA: “SU PIAZZA CITTADELLA INTERVENGA LA CORTE DEI CONTI”

La gestione della pratica Piazza Cittadella continua a non convincere i consiglieri di Fratelli d’Italia che hanno fatto richiesta alla presidente del consiglio comunale di richiedere alla Corte dei Conti la legittimità dell’atto aggiuntivo che per avere valore deve essere approvata e firmata da tutti i consiglieri, compresi quelli di maggioranza

Attraverso un accesso agli atti i consiglieri hanno posto in evidenza che il canone 2023 non è ancora stato versato nelle casse del comune dal concessionario, per un importo di 1 milione 37 mila euro, se a questo si aggiunge che il gestore GPS ha aumentato le tariffe della sosta del primo gennaio e che ad oggi mancano ancora le garanzie bancarie richiesta per l’avvio del cantiere, i consiglieri di Fratelli d’Italia si chiedono se la pratica sia legittima e se sia davvero nell’interesse della collettività.

PASSA LA MOZIONE PD SUL CONSUMO DI SUOLO AL 3%. L’OPPOZIONE: “FARSA, FUMO NEGLI OCCHI.

“Farsa, fumo negli occhi, fuffa”. Così l’opposizione di centro destra e ApP ha definito la mozione del Pd sul consumo di suolo che altro non fa, secondo la minoranza, se non ribadire il limite del 3% come stabilisce la legge regionale 24/2017. Nulla di nuovo insomma, è il leitmotiv  della minoranza; un impegno politico serio, è invece la posizione della maggioranza.

L’opposizione ha chiesto più coraggio: l’approvazione dell’emendamento di Alternativa per Piacenza sarebbe andata in questa direzione, che metteva nero su bianco l’impegno a rinunciare al 3% di consumo di suolo.

“Questa è la sinistra del mattone, del calcestruzzo e della betoniera” è la definizione del consigliere Massimo Trespidi “che vuole avere la mani libere sulla città per costruire là dove si vuole costruire”.

TARGA SUI TICKET DELLE SOSTE BLU: VINCE LA QUESTIONE SICUREZZA. COMPENSAZIONI AMBIENTALI PIU’ CHIARE: PASSA LA MOZIONE. MA “MANCA IL CORAGGIO DI MESSAGGI FORTI”

Una mozione di principio, una mozione ideale. Così i consiglieri Cugini e Rabuffi di ApP hanno definito la mozione a loro firma relativa alla sosta a pagamento in cui si chiudeva di togliere l’indicazione della targa sullo scontrino. “Una richiesta che va nella direzione – ha spiegato il consigliere Rabuffi – di portare sul piano dell’equità il rapporta tra cittadini e gestore di un servizio pubblico. Equità per noi è pagare il giusto corrispettivo, senza sconti ma pure senza extra gettito per il gestore”. La tesi di fondo dei consiglieri di ApP è che, riportando il numero di targa sullo scontrino, il gestore, di fatto, incassa più ticket sullo stesso stallo. “Senza contare – ha aggiunto Cugini – il digital divide in cui versano molti cittadini, soprattutto i più anziani, che non hanno dimestichezza nel fare il ticket”.

Negativo il parere dell’assessore Bongiorni che ha motivato il diniego con la questione securitaria. Il cosiddetto “mercanto nero” degli scontrini stava diventando all’ordine del giorno, soprattutto in alcuni parcheggi della città. Oggi questa pratica, ma si è ridotta di molto. D’accordo con il parere dell’assessore tutta la minoranza di centro destra e pure la maggioranza di centro sinistra. Una posizione, quest’ultima, che ha sorpreso non poco il capogruppo Cugini “se così dev’essere siamo orgogliosamente alternativi! Non si può sempre demandare ad altri la risoluzione del problema: se vogliamo disincentiva l’uso dell’auto allora prima facciamo piste ciclabili, parcheggi scambiatori e poi si aumentino le tariffe!” in risposta alla consigliera Caterina Pagani di Pc Oltre. La mozione è stata respinta con i voti favorevoli dei solo consiglieri proponenti di Alternativa per Piacenza.

E’ passata, invece, la mozione di Piacenza Oltre in cui si chiedeva di “rendere più efficace e trasparente l’utilizzo delle compensazioni ambientali”, ovvero delle risorse che operatori privati titolari di piani immobiliari devono versare al Comune o impiegare per realizzare interventi di mitigazione ambientale. “L’obiettivo – ha spiegato la consigliera Pagani – è avere una visione d’insieme per considerare e leggere le compensazioni ambientali nel loro insieme, visione che oggi manca”. “Non si può sentire dire queste cose da parte della presidente della commissione Urbanistica” ha tuonato il consigliere Massimo Trespidi all’indirizzo proprio della consigliera Pagani. “Nel maxi insediamento di Roncaglia – ha detto il consigliere Anelli – dove una delle compensazioni era la piantumazione dell’area circostante, le piante sono morte non essendo collegate ad un impianto di irrigazione”. “Se Roncaglia avesse avuto solo una piccola percentuale delle somme versate per compensazione, sarebbe la frazione più bella del mondo!!  – ha detto il consigliere Rabuffi – invece quanto è stato destinato?” ha domandato retoricamente. “ApP voterà questa mozione, ma se dobbiamo dare un messaggio mandiamolo forte e chiaro – ha esortato il consigliere Cugini nel definire la mozione di Pc Oltre – sono mozioni morbide!” La mozione è passata con il voto favorevole delle maggioranza e di ApP e il voto contrario della minoranza.

 

PARCHEGGIO CITTADELLA: DAL COMUNE ALTRI TRENTA GIORNI PER LE GARANZIE BANCARIE O IL CONTRATTO DECADE

L’affaire si complica, almeno così pare. Stiamo parlando del cantiere per il parcheggio di piazza Cittadella che, per prendere avvio, ha bisogno delle garanzie bancarie che non sono ancora arrivate, nonostante le proroghe concesse dall’amministrazione al gestore, Piacenza Parcheggi – GPS, si avvalga della clausola per cui il ritardo dipende dalle banche e non dalla sua volontà. Intanto dal 20 gennaio, prima scadenza entro cui sarebbero dovute arrivare le garanzie bancarie, si è passati al 31 gennaio. Il Comune il 5 febbraio ha inviato a GPS un nuovo atto “non una diffida – ha precisato il direttore generale Luca Canessa – ma una lettera per l’avvio di procedimento per la risoluzione del contratto, per grave inadempimento”. Se non è una diffida, poco ci manca, siamo all’ultima chiamata, verrebbe da dire. Dal 5 febbraio ci sono trenta giorni di tempo perché il concessionario risponda. E Canessa ha proseguito rispondendo alle domande della consigliera Zanardi (FdI): “alle precedenti nostre richieste il concessionario ci ha risposto invocando la clausola del ritardo delle banche, ma noi non l’abbiamo ritenuto adeguato, per questo abbiamo inviato la nuova lettera. Se entro 30 giorni il privato non dà giustificazioni, il contratto è risolto. Mai era uscito da questo ente, in dieci anni, un atto del genere. Se le garanzie non arriveranno, il contratto termina. Noi vogliamo la prova degli istituti bancari e – conclude – riteniamo di aver svolto dignitosamente il nostro lavoro con un addendum corretto che tutela il Comune. Faccio anche presente che da tempo il Comune non chiedeva al privato la certificazione antimafia, che noi abbiamo richiesto”. Ripercorrendo i fatti Piacenza Parcheggi – GPS ha risposto alla lettera inviata dal Comune il 29 gennaio sul mancato invio della documentazione necessaria (la cui scadenza era il 31 gennaio) con la clausola del ritardo delle banche. Motivazione che il Comune non ha ritenuto valida perché non suffragata da alcuna certificazione della banche coinvolte (banca di Piacenza e banca del Fucino), ma solo da un’autodichiarazione di Piacenza Parcheggi. Per questo, il 5 febbraio, il Comune ha ritenuto di inviare una nuova lettera per avvio di procedimento per risoluzione del contratto, per grave inadempimento.

“La tempistica non è governabile dal Comune o dal privato, se il tema è la bancabilità dell’opera – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Matteo Bongiorni – noi vogliamo portare a termine una vicenda che ha un lungo corso, per sistemare un comparto del centro di fronte a Palazzo Farnese. Si è lavorato molto, non si poteva fare meglio o peggio, ma si è fatto tanto lavoro, sarebbe miope non avere prudenza nel risolvere una vicenda che galleggia da anni. Chiudo ponendo una domanda: non mi è chiaro quale sarebbe stato il piano B; quindici o venti giorni in più non fanno differenza posto che siano motivati non dal concessionario ma da una documentazione prodotta direttamente dalle banche”.

“Ma dopo quello che è successo con quale faccia mandiamo avanti un’opera porcata del genere? – si domanda il capogruppo di ApP Stefano Cugini – col giochino la colpa è delle banche si può andare avanti in eterno, se non c’era la bancabilità avrebbero dovuto subito mandarvi la documentazione e assumersi le proprie responsabilità”. E il collega Rabuffi “é dal primo agosto che il  soggetto gestore aveva il tempo per rapportarsi con gli istituti bancari. Ha avuto 187 giorni!!” Alla luce di quello che sta accadendo abbiamo la possibilità di dire no a quell’opera. La vicenda sta diventando una barzelletta!!”,
“Siamo in balia di un privato che sta facendo i suoi interessi e nel frattempo guadagna con l’aumento della tariffe per i parcheggi” ha tuonato la consigliera di FdI Sara Soresi; “Ci riserviamo di presentare un esposto alla Corte dei Conti per i danni subiti dai cittadini” ha fatto eco la collega Gloria Zanardi. “Nei dieci anni precedenti non c’era la necessità di contestare gravi inadempimenti perché tutta la partita di piazza Cittadella è stata condizionata dal Covid e dalla perdita economica lamentata da Gps sugli introiti della sosta” è la posizione della consigliera Patrizia Barbieri.

Se entro trenta giorni il concessionario non consegnerà la garanzia bancaria richiesta, il contratto verrà rescisso e si profilerebbero tre scenari: piazza Cittadella resta come è attualmente; il Comune si troverebbe a pagare un milione 200mila euro di cofinanziamento per il bando periferie; la gestione di tutte le soste a pagamento della città sarebbero in mano al Comune, e il rischio contenzioso con il concessionario potrebbe protrarsi per lungo tempo.
“Proprio alla luce di questo piano B – ha detto l’assessore Bongiorni – abbiamo cercato di percorrere lucidamente, step dopo step, il piano A, per l’amministrazione l’unica strada possibile”.

 

 

GNOCCHI, CIVICA: “SPERO CHE IL CENTRO SINISTRA CONVERGA UNITO”

Ha fatto suoi quei meccanismi della politica che prima le parevano faragginosi, soprattutto per i tempi che le hanno creato all’inizio un po’ di spaesamento. Oggi Claudia Gnocchi, che siede da consigliera nei banchi della civica Tarasconi, ha le idee schiarite rispetto all’inizio dell’avventura politica.
Talmente schiarite da dimettersi dalla carica di capogruppo della civica in occasione della discussione sull’accordo operativo sull’area ex Camuzzi, l’unico rimasto in piedi, in coerenza con la posizione di sempre, stop a nuovo suolo occupato da centro commerciali o supermercati.
Nonostante ciò non si sente ai margini per le sue scelte ed auspica che il centro sinistra converga unito in particolare sui temi dirimenti per la città.

PIAZZA CITTADELLA: ANCORA NESSUNA GARANZIA BANCARIA. PASSA LA MOZIONE DI APP SULLA REVISIONE DEL PAGAMENTO SOSTA DIGITALE

Di garanzie bancarie della società GPS per la costruzione del parcheggio in piazza Cittadella, ancora non ne sono arrivate, pur essendo passati da giorni i termini entro i quali l’amministrazione aveva chiesto i documenti a garanzia da parte della Global parking solution. Il primo termine era stato fissato per il 20 gennaio, poi 31, ma ancora nulla.
Il percorso dell’aumento delle tariffe delle soste blu, invece, è iniziato, quello senza intoppi, dal primo gennaio. Peraltro non in modo uniforme nei parcometri della città e soprattutto gli aumenti non sono segnalati sui cartelli corrispondenti creando parecchio disagio agli utenti.
La mozione di Alternativa per Piacenza, approvata all’unanimità, va nella direzione di tutelare quegli utenti che il pagamento della sosta usano l’applicazione di GPS, che aggiunge un 10% al costo della sosta. “È una disparità di trattamento – l’hanno definita i consiglieri Rabuffi e Cugini – tra chi paga digitalmente e chi usa le monete”.

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DAGNINO: “DIALOGANTE E AUTENTICA. ECCO LA NOSTRA APP”

Dialoganti pur restando autentici. E’ da queste solide basi che Sergio Dagnino spiega come si pone Alternativa per Piacenza nei confronti della maggioranza di governo della città. Perché dopo l’ultimo consiglio comunale, in cui sono state approvate le due mozioni sulla logistica a firma di ApP emendate dal PD, in molti se lo sono chiesti.

E guardando alla città del futuro, da rivedere seriamente ci sarebbero la rete del trasporto pubblico locale, la consegna delle merci in centro storico, oltre che lo stesso centro storico, e poi avere il coraggio di mettere in pratica quello che già esiste ma di cui finora poco o nulla è stato realizzato, come il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. E poi ci sono quei nodi, quelli storici, come il parcheggio di piazza Cittadella su cui “occorre marcare stretti”.

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