DA SIMPLY A CONAD, DIPENDENTI TUTTI RICOLLOCATI

Per tante, anzi troppe, aziende in difficoltà che decidono di mettere in mobilità i lavoratori prima di licenziarli o di concedergli la cassa integrazione prima di dire addio al posto di lavoro, ci sembra doveroso segnalare una nota positiva, un pò in controtendenza rispetto a questo momento nero per l’occupazione. Il 7 giugno scorso il supermercato Simply di via Modonesi aveva cessato la sua attività, lasciando senza lavoro tutti i dipendenti. Dopo un anno la situazione è questa: sulle ceneri dell’ex Simply riaprirà un nuovo punto vendita Conad nel quale saranno impiegati tutti i lavoratori che hanno accettato di essere ricollocati dal nuovo operatore con un contratto a tempo indeterminato, cosa di questi tempi non del tutto scontata. Un risultato frutto di una concertazione seria, poco urlata e senza azioni eclatanti.

SIMPLY

QUANDO UN GESTO DISTRUGGE LA SACRALITA’ DI UN LUOGO

Ha cercato di uccidere la moglie, ormai ex, prendendola a martellate in testa. Fatto già di per sè incredibile. Ma lo è ancora di più se si ricostruisce la location. Il fatto non è avvenuto tra le mura domestiche teatro sempre più spesso di violenze inaudite e soffocate tra uomini e donne che si stanno per lasciare. No, erano in Tribunale e stavano aspettando di essere convocati per l’udienza di separazione.

Nell’immaginario comune il tribunale racchiude in sè un senso di sacralità e inviolabilità che un fatto simile spazza via senza pietà. E così si ripropone l’impellente problema di rendere più sicuri luoghi che per definizione rappresentano la giustizia e il rispetto delle regole. Il Presidente del Tribunale di Piacenza Italo Ghitti ha ha confermato che a breve inizieranno i lavori per un progetto di sicurezza con metal detector e telecamere in modo che i due piani siano costantemente sotto il controllo dell’addetto alla vigilanza.

TRIBUNALE MARTELLO

FONDAZIONE, SOTTO LA LENTE DEL COMUNE IL TITOLO MONTE PARMA

Il tanto atteso consiglio comunale dedicato a capire qualcosa di più sugli investimenti della Fondazione di Piacenza e Vigevano è arrivato, peccato che al tavolo mancasse il presidente Francesco Scaravaggi, al suo posto i consiglieri nominati dal comune Giovanni Rabaiotti e Milena Tibaldi Montenz. Nel suo intervento Rabaiotti ha annunciato la nascita di un nuovo organismo la commissione investimenti riunitasi per la prima volta il 21 maggio scorso. Tra i compiti principali quello di formulare pareri non vincolanti ma consuntivi, analizzare gli investimenti per dare indicazioni al cda.

Nel mirino delle critiche in particolare gli investimenti Monte Parma che hanno subito gia due svalutazioni una di 25 milioni di euro e l’ultima di 28. Proprio in merito a quest’ultima il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha inviato una lettera all’ente di via Sant’Eufemia datata 2 maggio 2014. In sostanza per coprire la svalutazione richiesta la Fondazione deve destinare annualmente il 15% dell’avanzo di esercizio che residua dopo aver provveduto agli accantonamenti obbligatori. L’ipotesi di ricostituzione della riserva per 52,5 miliardi di euro è stabilita in 35 anni.

Nel corso della seduta i capigruppo hanno espresso la richiesta di avviare un percorso di approfondimento utilizzando le strutture tecniche del comune per orientare, con un documento, le migliori azioni per il rispetto dei principi statutari della Fondazione in particolare gli articoli 5 (sana e prudente gestione del patrimonio) e 7 (criteri prudenziali di rischio)

AMMINISTRATIVE, CHI VA E CHI VIENE

Le amministrative che hanno coinvolto 34 comuni della provincia danno numerose conferme ma anche alcune novità. La più rilevate riguarda il comune di Castel San Giovanni conquistato da Lucia Fontana esponente del centro destra. Con 800 voti in più ha distaccato Alberto Leggi della civica Civiltà Castellana rappresentata anche dall’ormai ex primo cittadino Carlo Capelli.

Lasciano la guida dei comuni dopo un mandato Ettore Bossini a Cortebrugnatella, Enrico Croci a Morfasso e Danilo Dovati a Caminata e Massimo Poggi a Coli dove 10 anni torna Luigi Bertuzzi storico esponente della vecchia DC.

Riconferme sono arrivate per Giancarlo Tagliaferri a San Giorgio, Massimo Castelli a Cerignale, Claudia Borrè a Zerba, Antonio Mazzocchi a Farini, Anna Tanzi a Sarmato, Gianpaolo Fornasari a Pianello, Jonathan Papamarenghi a Lugagnano, Francesco Zangrandi a Calendasco, Ivano Rocchetta a Castell’Arquato, Francesco Rolleri a Vigolzone, Manuel Ghilardelli a Ziano e Franco Albertini a Pecorara.

A Bobbio dopo 5 anni torna Roberto Pasquali.

Comuni in rosa: Pontenure con Manola Gruppi, Patrizia Calza a Gragnano, Castel San Giovanni con Lucia Fontana, Sarmato con Anna Tanzi, Zerba con Claudia Borrè , Caorso con Roberta Battaglia, San Pietro in Cerro con Manuela Sogni (unica candidata).

Nei comuni di Travo, San Pietro in Cerro e Besenzone si è presentato solo un candidato. Tutti hanno ottenuto il quorum conquistando la poltrona di primo cittadino, sono: Ludovico Albasi a Travo, Manuela Sogni a San Pietro in Cerro e Luigi Garavelli a Besenzone.

spogliocomunali

AMMINISTRATIVE. A CASTELLO VINCE FONTANA, CALZA A GRAGNANO, COPELLI A PONTE DELL’OLIO

Lo spoglio delle amministrative è cominciato alle 14 di lunedì 26 maggio.

Dopo poco più di un’ora sono arrivati i primi risultati: a Caminata il nuovo sindaco è Carmine De Falco con la civica Casa Comune che ha ottenuto 63.13% dei voti contro il 36.4% del primo cittadino uscente Danilo Dovati. A Cerignale confermato sindaco Massimo Castelli con il 73.33% dei voti. A Zerba Claudia Borrè è stata confermata primo cittadino con  66.07% delle preferenze. Ponte dell’Olio incorona Sergio Copelli della civica Insieme per cambiare il futuro nuovo sindaco con il 53.47% dei voti. Antonio Mazzocchi della civica Uniti per Farini è stato confermato sindaco di Farini con 81.81% dei voti. A Besenzone l’unico candidato alla poltrona di primo cittadino Luigi Garavelli ha raggiunto il quorum con la civica Per Besenzone. Ivano Rocchetta resta sindaco di Castell’Arquato con l’82.11% dei voti contro lo sfidante Fabio Salotti fermo al 17.8%. Riconferma anche per Franco Albertini a Pecorara che ha ottenuto il 61.55% dei consensi. A San Pietro in Cerro unica candidata Manuela Sogni che ha raggiunto il quorum conquistando la poltrona di prima cittadina. Manuel Ghilardelli confermato sindaco a Ziano con 66.16% dei voti. A Coli Luigi Bertuzzi con 39.52% segue a Massimo Poggi sindaco uscente ricandidato che si ferma a 29.12%. Lorenzo Burgazzoli è il nuovo sindaco di Piozzano con il 53.96% dei voti. Luigi Francesconi è stato eletto sindaco di Gazzola con il 63.89% dei voti. A Gossolengo trionfa Angelo Ghillani con la lista Insieme per Gossolengo che ottiene il 60.69% dei consensi. Giovanni Cavallini è il nuovo sindaco di Nibbiano con il 58.09% dei consensi. A Travo Ludovico Albasi unico candidato alla poltrona di primo cittadino ha ottenuto il quorum. La lista Ottone Libera con il candidato Federico Beccia ha ottenuto il 54.47% dei voti. Anna Tanzi ha vinto la corsa a tre per il comune di Sarmato con il 39.96% dei consensi. A Vernasca è Giuseppe Sidoli a conquistare la poltrona di primo cittadino con il 60.11% dei voti. Francesco Rolleri è stato riconfermato per il secondo mandato sindaco di Vigolzone con 62.44% dei consensi. Un’altra riconferma a Lugagnano dove Jonathan Papamarenghi è sindaco per il secondo mandato con il 63.87%, contro il 36.12 di Gianni Copelli. Stefano Gnecchi con la civica Partecipazione e Cambiamento ha conquistato il comune di Cortebrugnatella ottenendo il 48.12%. A Rivergaro Andrea Albasi ha vinto la corsa a quattro con il 47.25% dei voti. Una donna alla guida del comune di Caorso con Roberta Battaglia che ha ottenuto il 40.24% dei voti. Patrizia Calza è il nuovo sindaco di Gragnano con il 60.08%. Davide Zucchi è il primo cittadino di Alseno con il 46.86% dei voti grazie alla civica Progetto Alseno. Roberto Pasquali torna alla guida del comune di Bobbio con 47.70% delle preferenze. A Calendasco Francesco Zangrandi vice la corsa a quattro con il 33.96%. Paolo Calestani vince a Morfasso con il 39.48% delle preferenze.  A Pianello Giampaolo Fornasari bissa con il 57.96% dei voti. Comune in rosa anche a Pontenure dove ha vinto Manola Gruppi con il 55.83% delle preferenze. Secondo mandato per Giancarlo Tagliaferri alla guida del comune di San Giorgio che ha ottenuto il 53.87% delle preferenze. A Podenzano vince la continuità con Alessandro Piva che ottiene il 44.82%. A Castel San Giovanni, il comune al voto più popoloso della provincia, il primo cittadino è Lucia Fontana che ha vinto la corsa contro Alberto Leggi Civiltà Castellana e Roberto Ceruti Vivere Castello.

ELEZIONI COMUNALI

 

EUROPEE, A PIACENZA PD PRIMO PARTITO CON 45,40%. M5S SI FERMA AL 16,96%

A scrutini terminati Piacenza e provincia sono in linea con il risultato nazionale. Il PD si conferma il primo partito con il 41.23%, M5S 18.30%, Forza Italia 17.80%, Lega Nord 10.32%, Fratelli d’Italia 4.07%, L’altra Europa con Tsipras 3.20%, Nuovo Centro Destra 2.65%, Italia dei Valori 0.51%.

Anche a Piacenza il Partito Democratico sfonda con il 45.40% dei voti, Movimento 5 Stelle 16.96%, Forza Italia 15.55%, Lega Nord 8.21%, L’altra Europa con Tsipras 4.26%, Fratelli d’Italia 3.92%, Nuovo Centro Destra 3.15%, Verdi 0.97%, Italia dei Valori 0.59%, Scelta Europea 0.63%, Io Cambio 0.30%, Svp 0.16.

Il dato dell’affluenza per le europee in provincia di Piacenza è del 65.63%. Il comune con la più alta affluenza è Caminata dove ha votato l’85.77%, seguito da Besenzone con il 77.37% a Piacenza ha votato il 60.64% degli elettori. L’affluenza più bassa si è registrata a Bettola con 43.50%

Per le comunali l’affluenza è del 71.36%. Caminata è stato il comune con la maggiore affluenza 85.21%, la più bassa Morfasso con il 38.45%.

scehda europeeelezioni europee

FOTOREPORTER UCCISO, QUANDO RACCONTARE DIVENTA LA VITA

E’ morto un ragazzo di 30, professione foto reporter nelle zone di guerra. Andrea Rocchelli si trovava da una decina di giorni in Ucraina dove stava realizzando un reportage nelle zone colpite dal conflitto. Insieme al suo interprete era a Sloviansk la città dell’est dell’Ucraina roccaforte dei filorussi circondata dalle forze armate di Kiev, dove si è trovato in mezzo ad un conflitto a fuoco.

Andy, lo chiamavano tutti cosi’, conosceva bene queste zone, nonostante la giovane età aveva realizzato numerosi reportage fotografici, video e pubblicazioni nelle zone di conflitto. Qualche anno fa aveva aperto a Pianello Cesura Lab uno studio fotografico che divideva con alcuni colleghi.

Questi sono i fatti peraltro già noti da cui ognuno potrà farsi un’opinione, un pensiero, trarre una conclusione come “non sapeva a cosa andava incontro, il rischio che correva ogni giorno?” Certamente si’, ma il desiderio di catturare attraverso l’immagine una prospettiva diversa, nuova, capace di far riflettere, emozionare e pensare ha vinto anche sulla morte.

 

2014-05-25-23-53-24-1007896077foto rocchelli

ELEZIONI EUROPEE, URNE CHIUSE ALLE 23, AFFLUENZA SUPERA IL 60%

La prefettura sta eleborando i dati per il definitivo sull’affluenza alla chiusura dei seggi.

Alle 19 il dato relativo all’affluenza è del 49,47% per le europee e del 55,65% per le amministrative. Cortebrugnatella è il comune dove si è registrata la maggiore affluenza per le europee con il 67,7% mentre Piozzano quello con la più alta percentuale di votanti per le comunali con il 67,2%

Nell’election day il primo dato è quello dell’affluenza: alle ore 12 ha votato il 22,77% degli elettori per le europee, per le amministrative comunali che riguardano 34 comuni della provincia il dato si attesta al 23.36%.

Per le amministrative Il comune con la più alta percentuale di votanti alle ore 12 è Caminata con il 40,47%, la percentuale più bassa invece si è registrata a Morfasso dove ha votato il 14,95% degli aventi diritto.

Per le europee l’affluenza più alta si è registrata sempre a Caminata  con il 40% mentre la più bassa a Cerignale con il 15,7%.

I seggi aperti fino alle 23 di domenica 25 maggio.

 

elezioni

SENZA AUTISTI AUTOBUS AL PALO. TENSIONE TRA TEMPI E SETA

Senza gli autisti i bus rimangono al deposito. Personale stanco di dover effettuare straordinari a fronte di una carenza d’organico ormai strutturale ha mandato in tilt il sistema del trasporto pubblico locale.  Risultato: corse saltate, utenti inferociti e alta tensione tra Tempi Agenzia, l’ente di pianificazione del servizio del trasporto pubblico locale,  e Seta. Intanto venerdì 30 maggio è stato confermato lo sciopero.

Lunedì i sindacati saranno ricevuti in comune, mercoledì in Prefettura insieme all’azienda.

 

images-2

SANDIVIK, LA PROTESTA PUO’ ARRIVARE IN SVEZIA

Mentre a Confindustria si riuniva il tavolo di concertazione tra rappresentanze sindacali, rsu e azienda, fuori si consumava una nuova protesta. I lavoratori della Sandvik non abbassano la guardia, la posta in gioco è troppo alta, in ballo c’è il posto di lavoro. I dipendenti hanno indossato maschere con il volto di alcuni dirigenti, hanno fatto volare in cielo palloncini azzurri presentandosi con le catene ai polsi. Intanto ai piani alti si discuteva del loro futuro. Praticamente per tutti sembra certa la procedura di mobilità ma anche uno spiraglio che consiste nel ricollocamento di una decina di lavoratori in altre sedi tutt’ora operative. “Uno spiraglio più concreto rispetto ai precedenti incontri – ha dichiarato Giuseppe Ragone rsu – speriamo non si rivelino false speranze”. Per il personale restante si profila l’ipotesi di indennizzo. “L’azienda sta incominciando a prendersi le sue responsabilità, è un primo passo” ha concluso Ragone. Sta di fatto che da una settimana il lavoro è calato, le commesse sono diminuite, una condizione che ha abbassato il morale e le motivazioni dei 57 dipendenti. Nonostante ciò la protesta non si ferma, si sta pensando a due uscite una in Inghilterra, per fare fronte comune con un sito che sta vivendo un momento di difficoltà, e in Svezia sede della casa madre di Sandvik.

 

SANDVIK1SANDVIK2SANDVIK4