PALAZZO EX ENEL CONTINUA A DIVIDERE

Palazzo ex Enel e il suo futuro tornano alla ribalta. A riaccendere gli animi dei più accesi sostenitori del recupero dei reperti archeologici nascosti sotto la struttura, proprio l’amministrazione comunale attraverso la Consulta della Cultura. Al tavolo c’erano l’assessore alla Cultura Tiziana Albasi, alcuni membri dell’ufficio tecnico del Comune, assente invece, perchè di ritorno da Roma, l’assessore Silvio Bisotti. Sulla ricostruzione del palazzo si è discusso da mesi e oggi anche sulla sua futura destinazione d’uso. Il destino del palazzo che si affaccia su Palazzo Farnese è ormai segnato, sorgeranno un condominio, uffici e una palestra. Quest’ultima, sembra di capire, non sarà destinata alle scuole superiori della zona considerate le dimensioni particolarmente ridotte (15X15), ma a discipline come yoga e pilates. Il tasto davvero dolente però resta il mancato recupero dei reperti sotterrati sotto una coltre di cemento; perchè non portarli alla luce, nel rispetto del progetto di recupero, come hanno fatto altre città italiane come Lucca, Trento e Alba?

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MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI, LO SPETTACOLO AL TRIESTE 34

In occasione della Giornata Internazionale contro le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF) Venerdì 6 febbraio 2015 alle ore 20.30 presso il Teatro Trieste 34, prenderà vita A parte me” spettacolo teatrale di e con Vanessa Korn, una produzione dell’Associazione Culturale Crisalidi, a cura del Centro Interculturale Piacenza. La performance teatrale sarà la restituzione all’intera cittadinanza dei percorsi di sensibilizzazione e contrasto al fenomeno delle MGF attivi sul territorio piacentino, progetti finanziati nell’ambito dell’Intesa per la prevenzione ed il contrasto delle Mutilazioni Genitali Femminili della Regione Emilia-Romagna (rete MIER), Assessorato alle Politiche Sociali e dei Ministeri della Salute e Pari Opportunità. Dal 2010 l’AUSL di Piacenza gestisce campagne di prevenzione sugli aspetti igienico-sanitari attraverso servizi di assistenza e sensibilizzazione diretti alla cittadinanza, anche alle persone che hanno già subito una mutilazione; incontri dedicati alle comunità nelle quali le mutilazioni sono più frequenti; percorsi di formazione specifica indirizzata agli operatori sanitari e sociali. Dell’aspetto sociale del fenomeno se ne occupano per il Comune di Piacenza, il Centro interculturale Piacenza e il Centro per le famiglie, attraverso l’organizzazione e promozione di eventi culturali, incontri di donne e percorsi educativi nelle scuole. 

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SINISTRA PIACENTINA: “UN’ALTRA EUROPA E’ POSSIBILE CON TSIPRAS”

La Sinistra piacentina si riunisce intorno al successo di Tsipras. Rifondazione, Sel e Comunisti Italiani sono convinti che la vittoria di Syriza possa far cambiare rotta all’Europa rispondendo alle domande del popolo. “Tsipras ha deciso di ridistribuire la ricchezza al popolo – ha detto Roberto Montanari che insieme ai compagni di partito ha festeggiato in Piazza Cavalli la vittoria di Syriza – cominciando da due concreti provvedimenti: il blocco delle privatizzazioni dei porti greci e l’aumento del salario minimo”. “Anche a Piacenza studieremo il percorso di Tsipras – ha detto Stefania Sartori referente provinciale dell’Altra Europa – come sono riuscite a convivere per dieci anni le tredici realtà che compongono Syriza”. Tutto lascerebbe pensare alla creazione  di un nuovo partito, invece no, almeno per il momento. “Dobbiamo ripartire dalla famiglie mono genitoriali, dal basso, dalle persone” ha esortato Giuseppe Mori di Sel. Quanto all’alleanza che Tsipras ha sancito con la destra? “Dentro Syriza si è creato un dibattito su chi e con chi allearsi – ha risposto Montanari – con nessuno dei partiti che a livello nazionale aveva sostenuto le politiche che hanno portato al massacro sociale. Si è scelto Anel, partito espressione della destra indipendente, un partito che ha deciso di scegliere misure anti liberiste condivise con Syriza”.

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DOVE ARRIVA L’ACCOGLIENZA? SE NE PARLA A TUTTO TONDO

Accoglienza non significa solo offrire un pasto caldo e un letto. L’accoglienza fine a se stessa si presta a critica per la verità anche legittime. Il vero obiettivo è tenerli impegnati. Intorno all’argomento profughi si fa un gran parlare, e se il problema esiste andrebbe risolto alla radice cominciando da chi si occupa della loro gestione. La Caritas accoglie dieci richiedenti asilo, oltre ai corsi di italiano obbligatori del centro territoriale per l’insegnamento, ha organizzato corsi di sostegno di italiano, inglese e matematica con insegnanti, studenti e scout.

Fino a poche settimane fa l’emergenza minori stranieri non accompagnati era una bomba ad orologeria a rischio esplosione. Oggi la situazione è migliorata ma la guardia resta alta. Il sevizio minori del Comune, che per legge si deve fare tutore di questi ragazzi, privilegia la strada dell’affido omo culturale e non solo. Certo non è facile ma è vantaggi ci sono, prima di tutto l’opportunità di avere un rapporto diretto e continuativo con la famiglia, oltre che un risparmio per l’ente locale in termini di costi.

Il titolo ci ha subito incuriosito. Quando le formiche spostano un elefante non è una storia disegnata per bambini, ma il titolo di un libro scritto da genitori. Genitori che hanno incontrato la tossicodipendenza dei propri figli, che sono arrivati ad odiarli pur amandoli, che hanno imparato a conoscere il problema e sono riusciti a superarlo. Lo hanno fatto grazie ai gruppi di auto mutuo aiuto, all’interno dei quali si è tutti sullo stesso piano, ognuno porta la sua esperienza e ci si scopre capaci di affrontare problemi che sembrano insormontabili.

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PORTA GALERA: FOCUS SU SICUREZZA, COMMERCIO E SCUOLA

La vocazione universitaria e scolastica, il rilancio commerciale-decoro urbano e legalità. Sono i tre macro temi attorno ai quali si è svolta la cabina di regia degli attori istituzionali che stanno lavorando attorno al progetto Porta Galera 3.0. Il quartiere Roma è vocato ad aver un polo universitario, si è detto, che contribuisca a far cambiare il volto dell’intera zona grazie alla presenza degli studenti. “Ma non è facile – ha puntualizzato Giuseppe Baracchi Presidente dell’Ordine degli Architetti di Piacenza – la città fatica a considerare l’Urban Center un luogo di aggregazione, lo vede uno spazio dedicato allo studio, all’università. E’ un meccanismo difficile da far passare”. E’ interessante conoscere ciò che emerge dalle indagini effettuate tra chi vive nel quartiere: gli abitanti vogliono una città rivisitata dove svolgere le proprie attività, un luogo di aggregazione nuovo, attrattivo. La cosa che fa più riflettere è che solo il 21% dei residenti percepisce il quartiere come non sicuro. “E’ ovvio che su questi dati – ha detto l’architetto Baracchi – occorre lavorare sulla città, sono i cittadini a chiederlo. Sull’esempio di ciò che sta facendo Renzo Piano a Torino e Catania, grazie a giovani architetti con i quali sta ricucendo la periferia alla città, così dobbiamo fare per il quartiere Roma”. Ancora in merito alla percezione di sicurezza si sta lavorando per l’installazione di nuove telecamere nell’ambito del progetto Smart City, nuovo occhi elettronici nelle zone più a rischio sicurezza, oltre che il potenziamento degli interventi delle forze dell’ordine, in particolare della Polizia Municipale per ciò che le compete. Attenzione puntata anche sul rilancio del commercio attraverso il decoro; va da sè che una città bella esteticamente invita ad essere frequentata, vissuta, e le ricadute sul commercio non potrebbero essere che positive. Dai cittadini e delle associazioni sono emerse 150 idee progettuali, da queste si progetteranno nuove azioni per il quartiere. Ciò che è avvenuto finora è uno scambio di idee, “ci sono punti di vista diversi tra gli i cittadini – ha puntualizzato Giuseppe Magistrali uno dei referenti di Porta Galera per l’amministrazione -per esempio sull’opportunità di pedonalizzazione di via Roma  si sono visioni opposte”. Tutte le idee verranno prese in considerazione per arrivare ad una decina di progetti condivisi e realizzabili che comprendano anche il rilancio della scuola Alberoni definita capitale sociale del quartiere. Sull’aspetto economico l’assessore Cugini ha puntualizzato che nella fase di ideazione questo aspetto non è stato volutamente considerato, lo sarà invece nella successiva fase di definizione e realizzazione dei progetti.

porta galera

PIACENZA E’ “VERYBELLO”?

Effettivamente il nome scelto non è il massimo, ma incuriosisce. La Rete lo ha stroncato ma il sito VeryBello.it attira. Per questo siamo andati a vistarlo per capire quanto di Piacenza ci sia all’interno. Il sito racchiude l’offerta culturale italiana da maggio a ottobre 2015, ovvero il periodo dell’Expo. Un viaggio nella Bellezza, con la “B” maiuscola. Si possono scegliere le categorie e il periodo. Piacenza compare nella sezione Mostre con I Giganti dell’era glaciale dal 14 marzo al 15 giorno al Museo di Storia Naturale; nella sezione Opera con I due Foscari al Teatro Municipale dal 22 al 24 maggio e Amico Fritz dal 9 all’11 ottobre; nella sezione Jazz con Piacenza Jazz Fest dal 1 al 31 maggio e Stefano Bollati Danish Trio il 9 maggio; nella sezione Festival con il Festival del Diritto dal 1 al 30 settembre, un mese intero con eventi, si presume a corollario, rispetto alla tradizionale durata di quattro giorni; nella sezione Cinema con Bobbio Film Festival per tutto il mese di agosto. Nulla invece, almeno per ora, nelle categorie Danza, Teatro, Libri e Feste tradizionali. L’auspicio è che nel lungo elenco di eventi che compare sul sito Piacenza compaia un pò più spesso, ad esempio nella sezione Mostre o Teatro, grazie ad un cartellone, quello del Municipale, da tutti ritenuto di qualità e all’altezza.

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CENTRO PER L’IMPIEGO, SALVI I SERVIZI

Il Centro per l’Impiego continuerà a garantire i servizi alla cittadinanza. Lo conferma il Presidente della Provincia Rolleri. La Regione sta predisponendo l’assegnazione alla Provincia di Piacenza dei fondi per la prosecuzione dei servizi. Sarà così possibile per l’Amministrazione prorogare i contratti di servizio attualmente in scadenza utilizzando le possibilità previste dal Dl 192/2014 (cd decreto mille proroghe). “La disponibilità ottenuta dalla Regione – commenta Rolleri – è fondamentale, perché ci consente di continuare a garantire l’erogazione di un servizio fondamentale per la collettività. L’auspicio è ora che nel frattempo venga definita la riforma del servizi per l’impiego, in modo da fornire riferimenti certi sia agli utenti che agli stessi operatori superando l’attuale fase di transizione”.

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MINORI STRANIERI, IL COMUNE PUNTA ALL’AFFIDO

Quando l’ospite è inatteso, l’accoglienza si fa dura. L’ufficio minori del Comune di Piacenza ci è abituato; gli arrivi di minori stranieri non accompagnati non si programmano, ma si devono gestire come impone la legge. I ragazzi delle più svariate etnie, soprattutto adolescenti tra 15 e 17 anni, arrivano in italia con il sogno di un riscatto sociale, ancora più possibile, secondo loro, in una città del nord. Arrivano all’ufficio minori come fosse un porto di mare da dove parte il loro percorso che comincia dalla conoscenza e dal rapporto di fiducia, spesso difficile, che si viene ad instaurare con l’operatore. Le storie che hanno vissuto, la giovanissima età, sono elementi che non facilitano la comunicazione e la gestione. Ciò che il servizio minori privilegia è l’affido omo culturale ma anche in famiglie italiane. Certo non è facile, gli esempi non sono tanti numericamente, ma il vantaggio è presto detto; riferimenti culturali, ma anche possibilità di avere un rapporto diretto e continuativo nel tempo, cosa che in comunità non è possibile, oltre che un risparmio in termine economici. Comunque la si pensi e al netto delle polemiche, la presenza di minori stranieri da gestire sul territorio comunale è una realtà dalla quale non si scappa e a cui occorre dare una risposta. Certo sarebbe auspicabile una legge diversa, sul modello dello Sprar, che deleghi la Regione di riferimento a farsi carico e a gestire in parte la gestione dei minori, ma ad oggi la realtà è ben diversa.

Il servizio completo con le interviste all’assessore Cugini e all’operatrice del servizio, nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

SEDE SERVIZI SOCIALI

PROFUGHI: DOVE ARRIVA L’ACCOGLIENZA?

L’obiettivo è tenerli impegnati, non solo offrire loro un tetto e un pasto caldo. Attorno all’argomento profughi si fa un gran parlare, spesso strumentalizzando situazioni che andrebbero modificate alla radice. I richiedenti asilo arrivati sul nostro territorio nella seconda ondata del 2013 hanno creato non poco scompiglio tra i comuni, molti dei quali si sono opposti all’accoglienza demandando ogni gestione alla prefettura. Così accade che su 225 profughi sul territorio piacentino, 181 siano a Piacenza, divisi tra varie strutture che hanno partecipato ad un bando e se lo sono aggiudicato. Cinquanta richiedenti asilo sono alloggiati alla cascina Bussina di Le Mose in questi giorni mirino delle polemiche, 27 all’hotel Vip, 47 all’hotel Petit, 13 all’Astor, 18 all’ostello le Tre Colonne di Calendasco, 7 all’ostello le Tre Noci di Coli, 4 dalle suore scalabriniane di Gragnano, 15 a Ponte dell’Olio gestiti dalla cooperativa Ippogrifo e 10 alla Caritas.  I gestori percepiscono intorno ai 35 euro al giorno a profugo. Le problematiche, che spesso si sono tradotte in vere e proprie tensioni anche a livello nazionale, hanno scoperchiato un business davvero riprovevole intorno alla gestione di questi ragazzi, una speculazione che stride fortemente con l’intento umanitario. Cosa fare allora per allontanare strumentalizzazioni e polemiche a volte, per la verità, legittime quando l’accoglienza è fine a se stessa? Yuoness è il coordinatore accoglienza profughi per la Caritas, vive praticamente tutti i giorni con i 10 ragazzi africani tra 18 e 24 anni. Se accoglienza significasse solo mangiare e dormire sarebbe il fallimento. Oltre ai corsi di italiano obbligatori promossi dal centro territoriale per l’insegnamento adulti, Caritas grazie al sostegno di docenti, studenti e scout ha organizzato corsi di sostegno di italiano, matematica e inglese.

Il servizio completo nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

Profughi

MOVIMENTO 5 STELLE ESCE DALLA RETE PER PARLARE COI CITTADINI

Il Movimento 5 Stelle esce dalla rete per parlare con i cittadini, vis a vis. Lo farà mercoledì 28 alla sede della circoscrizione 3 in un incontro aperto al pubblico. I consiglieri comunali pentastellati, Quagliaroli e Gabbiani illustreranno ai cittadini le osservazioni alla bozza dello statuto comunale revisionato. “La macchina comunale è molto complessa – ha detto Gabbiani – quindi è giusto che vada spiegata correttamente ai cittadini”, altrimenti addio partecipazione, aggiungiamo noi. “A Parma – ha spiegato la capogruppo Mirta Quagliaroli – si è fatto un percorso molto partecipato per arrivare alla revisione dello statuto passando anche attraverso la Giornata della Democrazia a cui hanno partecipato 300 cittadini. A Piacenza si è fatto il percorso contrario, partendo dal regolamento ed è mancata la parte fondamentale della partecipazione dal basso”. Le principali osservazioni apportate dai 5 Stelle sono l’istituzione della commissione garanzia e controllo che potrebbe essere inglobata alla commissione 1 e che potrebbe essere presieduta da un consigliere della minoranza. Altra osservazione riguarda la commissione delle eletta considerata dal Movimento autoreferenziale. La proposta sarebbe quella abolirla e far diventare la commissione 3, oggi dedicata al sociale, per le pari opportunità con la presidenza affidata ad una donna. Altre proposte sono l’introduzione del consigliere aggiunto che garantisca ai cittadini stranieri maggiore rappresentanza. Non avrebbe diritto di voto nè percepirebbe alcun compenso. “Usciamo dall’utopia dell’aria fritta per guardare a qualcosa di concreto” ha detto Andrea Gabbiani, ma non sarà facile.

5 stelle