CORRADO SFORZA FOGLIANI LASCIA CONFEDILIZIA DOPO 25 ANNI DI PRESIDENZA

“alla fine del mese di marzo la Confedilizia avrà un nuovo presidente più giovane di me, più attivo e anche più capace, che porti Confedilizia ancora più in alto. Io l’ho ereditata 25 anni fa”. Sono le parole con cui l’avvocato Corrado Sforza Fogliani ha deciso di rendere pubblica l’intenzione di lasciare la presidente di Confedilizia dopo 25 anni, le ha pronunciate stamattina nel corso della manifestazione nazionale Fiaip “Se riparte l’immobiliare… riparte l’Italia!”

“Sono venuto alla riunione Fiaip per portare il mio contributo ma anche perché ho voluto annunciare prima di tutto agli amici della Fiaip che prossima sarà l’alternanza alla presidenza della Confedilizia” ha detto. “Credo dunque che alla fine del mese di marzo la Confedilizia avrà un nuovo presidente più giovane di me, più attivo e anche più capace, che porti Confedilizia ancora più in alto. Io l’ho ereditata 25 anni fa”. Ho creduto che occorrano energie più forti, questo si avrà il 5 di marzo, quando avremo l’assemblea che eleggerà il consiglio direttivo e successivamente in un’altra riunione il consiglio direttivo eleggerà il presidente”. Sforza Fogliani non ha anticipato il nome, ma ha aggiunto: “Sarà certamente una persona di valore, che ha collaborato con me con grande capacità, stima e con grande amicizia e sacrificio”.

Corrado-Sforza-Fogliani

COOP OPERAIO, LE PIANTE OFFICINALI COLTIVATE ALLE NOVATE

Terminate le pratiche burocratiche, autorizzazioni e permessi, il progetto finalmente è pronto a decollare tra un paio di settimane. La società cooperativa OperaIO formata da quattro giovani piacentini, poco meno che trentenni con esperienze e formazioni diverse tra loro, è pronta a mettere in campo il progetto di recupero e rieducazione rivolto a 12 detenuti del carcere delle Novate. In che modo? Insegnando loro la coltivazione di erbe officinali e piante da piccoli frutti per la produzione di prodotti erboristici e confetture all’interno delle mura del carcere. La direttrice della casa circondariale Caterina Zurlo si è dimostrata da subito entusiasta, scegliendo il progetto della coop operaio tra tanti altri. Gli obiettivi sono molteplici: valorizzare i detenuti attraverso l’esperienza lavorativa favorendo il reinserimento come forma di rieducazione e redenzione della pena; formazione professionale con il conseguimento di una qualifica; continuità dell’esperienza lavorativa anche all’esterno del carcere una volta che il soggetto ha scontato la pena; realizzazione di prodotti con marchio del carcere per arrivare alla produzione di confetture, tisane ed infusi. “Inizieremo con un percorso formativo, grazie al supporto di due docenti dell’Università Cattolica – ha spiegato Rachele Greco della coop OperaIO – poi andremo sul campo con la lavorazione vera e propria, in un percorso che durerà tre anni”. La scelta di lavorare con il carcere, spesso, è accompagnata da polemiche e perplessità. A parte le convinzioni e la formazione che ognuno possiede, è prima di tutto una questione di sicurezza: un detenuto che non trova nulla per cui valga la pena mettersi in gioco, una volta fuori delinque ancora, prova ne è che, oggi, la recidiva in Italia raggiunge il 98%. “Non è solo la questione di imparare un mestiere quella che ci interessa – spiega Rachele – ma anche offrire la possibilità al detenuto di prendere in mano la propria vita e ricostruirne i pezzi, laddove è possibile”. L’occasione per parlare del progetto è stata la serata organizzata dai volontari dell’associazione MondoMlal, la onlus che da anni è impegnata suol fronte boliviano con particolare interesse verso il modo della detenzione minorile. Idealmente si è voluto creare un ponte tra Bolivia e Piacenza nel segno del reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti.

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LA CRONACA DI PIACENZA: “SIAMO COSTRETTI A FERMARCI QUI”

Con un messaggio sulla pagina Facebook il quotidiano La Cronaca di Piacenza ha comunicato la sospensione della pubblicazione dopo il ritorno in edicola 3 mesi fa. Le Pubblichiamo il post firmato da L’Altra Informazione Soc Coop Arl

“Siamo costretti a fermarci qui. La società editrice de La Cronaca-Nuovo Quotidiano comunica ai lettori delle edizioni di Piacenza e Rimini – si legge sulla pagina Facebook – che è costretta a sospendere le pubblicazioni della testata per motivi economico-finanziari. Non è la sede e neppure il momento per spiegare le ragioni di una tale sofferta decisione. Possiamo solo dire che hanno inciso in maniera pesante e decisiva i ritardi, non dipendenti dalla nostra volontà, subiti dall’intero progetto in fase di avvio dell’attività avvenuto solo il 18 novembre scorso, dopo mesi di incubazione e costi sostenuti, per non parlare di promesse di aiuti rimaste tali”.

“Non ritenendo – continua il post pubblicato sul social network – a questo punto ci siano più le condizioni per sostenere economicamente e finanziariamente un’iniziativa editoriale che avrebbe bisogno di tempo e risorse per affermarsi, crediamo sia più onesto e trasparente fermarsi qui, piuttosto che richiedere ulteriori sacrifici ai lavoratori, ai fornitori, ai creditori senza avere la certezza che questi sacrifici potranno essere utili. La società editrice ringrazia tutti i giornalisti, i dipendenti, i collaboratori che con passione e spirito di sacrificio hanno lavorato in questi mesi. E un grazie ai lettori che ci hanno seguito con attenzione sin dal primo giorno sia sull’edizione cartacea che da web. La società editrice nelle prossime settimane valuterà ogni possibile opportunità per un’eventuale ripresa delle pubblicazioni”.

BOLZONI: “RDB, NO ALL’ACCANIMENTO TERAPEUTICO”. SE NE PARLA A TUTTO TONDO

Expo 2015, ciò che si è ottenuto, a dire il vero poco, e ciò che c’è ancora da fare, a dire la verità molto, sul tema trasporti, ma anche il fallimento Rdb e quella luce, seppur fioca, in fondo al tunnel della crisi lungo più di cinque anni. Una lunga intervista con il Presidente di Confindustria Emilio Bolzoni a pochi mesi dal termine del suo secondo mandato che tocca tematiche delicate, come la trattativa intorno a Rdb, la discussione intorno al jobs act, e aspetti più personali dell’essere uomo e imprenditore ottimista per natura.

Sforamenti, pm 10 alle stelle a soli due mesi dall’inizio del nuovo anno. Nulla di nuovo, solo cronaca di un disastro annunciato da anni. Laura Chiappa, Presidente di Legambiente, traccia una fotografia chiara di come Piacenza dovrà muoversi da qui al 2020 per adeguarsi ad un Piano Regionale dell’aria con paletti e limiti molto precisi. Per Piacenza sarà una rivoluzione copernicana che la costringerà ad una vera trasformazione urbana e culturale.

L’Italia, la sua provincia sono piene di buone notizie da raccontare. Perchè anche le good news facciano notizia. Il giornalista piacentino Giangiacomo Schiavi, firma nota del Corriere della Sera, ha scritto un libro proprio su questa Italia, per quella società minuta che non fa notizia ma che innerva, grazie alla sua produttività, il nostro paese. Ma c’è da lavorare proprio come su Expo 2015. Piacenza in vista di questo evento, non è la primogenita ma piuttosto “una dama di compagnia”.

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IL COMUNE DISTRIBUISCE PIANTE AI PIACENTINI

Alberi e arbusti verranno distribuiti gratuitamente ai piacenti da venerdì 27 febbraio fino ad esaurimento delle 2500 piantine assegnate a livello regionale a Piacenza. Da quattro anni il Comune ha aderito all’iniziativa regionale di assegnazione di alberi ed arbusti forestali ottenendo, nell’autunno 2014, 3.500 esemplari di varie specie autoctone destinati alla riforestazione delle aree urbane . Saranno invece destinati all’iniziativa “Un albero per ogni nato” i restanti alberi che verranno conservati dalla Coop Sociale Geocart e messi a dimora nel 2015. La distribuzione avverrà presso la Cooperativa Il Germoglio di via Bubba venerdì 27 dalle 14 alle 17, sabato 28 e domenica 1 marzo dalle 9 alle 12, da lunedì 2 a venerdì 6 dalle 14,30 alle 17. Ad ogni cittadino residente nel Comune di Piacenza che si presenterà munito dei necessari contenitori saranno consegnati massimo 20 esemplari, con quantità di ogni specie proporzionale al numero assegnato dalla Regione, previa verifica delle generalità anagrafiche e della residenza. Obiettivo: incrementare il patrimonio di verde sia pubblico che privato con specie autoctone, oltre che favorire la crescita della sensibilità e dell’attenzione nei confronti di tale patrimonio nella popolazione.

 arbusti

NUOVO TRENO VELOCE PER EXPO, BENE MA NON E’ ABBASTANZA

Si chiama Stadler Etr 350, e’ il nuovo treno che la regione emilia romagna ha messo a disposizione in occasione di Expo 2015. Partirà dalla stazione di Bologna Centrale alle 7 del mattino, raggiungerà Milano Centrale alla 9.50 con le fermate intermedie di Modena, Reggio Emilia, Parma, Fidenza, Fiorenzuola, Piacenza, Lodi, Milano Rodgoredo, Milano Lambrate e Centrale. Ripartirà da Milano alle 12.15. Nel pomeriggio lo stesso treno partirà da Parma anche alle 14.18 e alle 18.18 alla volta di Milano per gli eventi serali in programma all’Expo. L’ultimo ritorno dal capoluogo lombardo è previsto per le 22.15. Un treno confortevole e veloce, da Piacenza a Milano basteranno 38 minuti, 270 posti, dotato di carrozze disabili, vagoni per biciclette, che percorrerà per tre andate e altrettanti ritorni la tratta Milano Bologna ogni giorno, per sei mesi. Per questo regionale veloce la regione ha stanziato 870mila euro, ha sottolineato l’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini. Un impegno considerevole certo, che avrà giusto la durata di Expo, sei mesi dal primo maggio al 31 ottobre. L’obiettivo è rendere il treno strutturale e permanente. “Non lo escludiamo – ha risposto l’assessore Donini – dipenderà dalle risorse messe a bilancio in futuro”. L’Etr 350 è il primo e, per ora, unico risultato vero e concreto sul fronte dei trasporti che Piacenza ha portato a casa in vista di Expo. Un tassello di un puzzle ben più complesso formato anche da altri obiettivi ambiziosi come la richiesta, formalizzata poche settimane fa, delle fermate a Piacenza e Parma della linea ad Alta Velocità e un accordo tra Emilia e Lombardia per una linea ferroviaria dignitosa da cui scompaiano per sempre i treni del 1965. “Nonostante il buon risultato di oggi per cui dobbiamo ringraziare la Regione – ha detto il sindaco Dosi – come territorio non ci sentiamo appagati, aspettiamo con fiducia l’evolversi delle altre due nostre richieste”. “Questo è un fatto concreto, utile, perfetto per Expo – ha sottolineato il presidente di Confindustria Emilio Bolzoni – ma non è abbastanza per risolvere il problema. La presenza dell’assessore e del dirigente dimostrano che la Regione è al fianco di Piacenza, altrimenti questo treno non l’avremmo avuto”. Fin’ora, forse, non è stato così.

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PIACENZA EXPO E I CASTELLI DEL DUCATO INSIEME PER IL TURISMO D’IMPRESA

Quando si dice turismo d’impresa. Detto fatto. i Castelli del Ducato di Parma e Piacenza e Piacenza Expo hanno siglato un accordo che va proprio in questa direzione: per la rete dei castelli promuovere il territorio, intercettare flussi di turisti legato al cosiddetto “business tourism” in arrivo in città, per l’ente fiere contare sul valore aggiunto del marchio Castelli del Ducato e offrire ai visitatori un territorio nuovo da scoprire oltre alla possibilità di alloggio in uno dei 14 alloggi di charme. Un accordo molto concreto frutto della capacità di fare rete a beneficio degli attori stessi che lo hanno firmato e del territorio anche e soprattutto in vista di Expo 2015.

Nel dettaglio Piacenza Expo segnalerà la location del Circuito dei Castelli del Ducato alle aziende interessate ad attività conviviali da organizzare durante il periodo delle fiere. In occasione delle mostre, il biglietto della fiera sarà valido come una speciale “Card del Ducato” che riconosce uno sconto di 1 euro sul biglietto intero valido per la visita ai Castelli da utilizzare entro l’ultimo giorno del mese successivo. La formula verrà testata già a partire dalla prossima edizione di Seminat, Apimell e Buon Vivere.

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OTTO MARZO PER SEMPRE, IL CALENDARIO DELLE INIZIATIVE

Un ricco ventaglio di eventi dal 25 febbraio al 23 aprile, per dimostrare che l’otto marzo si può festeggiare tutti i giorni. In questo spirito lì’amministrazione comunale ha presentato gli appuntamenti per la giornata internazionale della donna. Numerose gli enti ed associazioni che hanno collaborato all’organizzazione degli eventi che vanno dalle letture in biblioteca a mostre d’arte, da spettacoli teatrali (quasi tutti gratuiti) ad incontri con gli studenti delle scuole della città. Inoltre verranno praticati sconti nella giornata dell’8 marzo ai musei civici di Palazzo Farnese, al Museo della Poesia, alla Galleria Ricci Oddi, alle librerie Bookbank e Fharenheit 451 e Romagnosi, al cinema Nuovo Jolly 2 e presso le profumerie Loranzi e Pinalli.

Questo il link a cui accedere per il programma completo delle iniziative:

http://www.comune.piacenza.it/benvenuti/eventi/da-non-perdere/l-otto-per-sempre-8-marzo-2015

logo 8 marzo

NUOVO DIRETTORE ASL, FORTI CRITICHE DA FORZA ITALIA

Fa discutere in casa centro destra la nomina del neo direttore generale Ausl Luca Baldino. In una nota i sindaci di Lugagnano, Jonathan Papamarenghi, e Cortemaggiore Gabriele Girometta, definiscono “inconcepibile” il metodo utilizzato dalla Regione per la nomina del direttore.

“La gravità – dice Gabriele Girometta Sindaco di Cortemaggiore – sta nella non condivisione del nome che, a quanto pare, sarebbe stato oggetto di confronto con il solo Sindaco di Piacenza e con il Presidente della Provincia”.

“Più che un accordo di territorio – continua Jonathan Papamarenghi – è un accordo tutto di casa PD dove la regione ha sentito gli interlocutori che più gli erano comodi. Si tratta di una figura che arriva in momenti delicatissimi, con la quale tutti i comuni dovranno lavorare gomito a gomito portando avanti anche scelte che si preannunciano difficili: per questo motivo un confronto più ampio sarebbe stato indispensabile”.

I sindaci invitano la Regione a rivedere la propria scelta che “ancora una volta portano a Piacdnza un dirigente non condiviso con il territorio” e ancora “anche dopo quanto accaduto a Fiorenzuola con il sequestro del cantiere del nuovo ospedale,  ci si sarebbe aspettati la convocazione della Conferenza Socio Sanitaria sentendo tutti i sindaci e arrivando insieme alla nomina del nuovo Direttore “.

CHIAPPA, LEGAMBIENTE: “SFORAMENTI OLTRE LIMITE? CRONACA DI UN DISASTRO ANNUNCIATO”

Già 25 sforamenti nei primi 53 giorni del 2015, in alcuni casi addirittura il livello di pm 10 ha superato i 100 microgrammi per metro cubo. Nulla di nuovo per Legambiente, semplicemente la cronaca di un disastro annunciato, da anni. Il problema sanitario è grave, il legame tra inquinamento dell’aria e malattie è strettissimo, e le conferme arrivano ormai da ogni parte. La pianura padana è uno dei luoghi più inquinati non solo a livello nazionale, e non siamo noi a dirlo ma medici ed esperti, occorre prendere delle misure strutturali per correre ai ripari, occorre pensare a politiche nuove, efficaci perchè l’inquinamento si abbassi. Tanto più che il nuovo piano regionale dell’aria dell’Emilia Romagna ha posto limiti e paletti ben precisi alla amministrazioni che hanno tempo fino al 2020 per mettersi in regola, altrimenti si incorre in pesanti sanzioni comminate dall’Unione Europea. Sono una novantina le misure che la regione ha chiesto di intrudurre, tra queste un maggior numero di piste ciclabili, aree verdi, zone a traffico limitato: misure che vanno ben oltre il semplice blocco del traffico alla domenica o al giovedì, una vera e propria trasformazione del tessuto urbano. “Sono anni che diciamo che provvedimenti come le domeniche senz’auto servono a sensibilizzare i cittadini al tema dell’inquinamento – ha confermato Laura Chiappa presidente provinciale di Legambiente – ma in se stessi hanno un’utilità molto limitata. Nella realtà bisogna intervenire sul traffico veicolare, sulle emissioni inquinanti della industrie e sul riscaldamento per cui la Regione ha posto alcuni limiti. Il vero problema – spiega – non è arrivare a 50 microgrammi di pm 10 perchè il rischio è anche sotto la soglia; la sfida è quella di agire sul tessuto urbano. Svuotare la città dalle auto, pensare ad un trasporto pubblico diverso favorendolo, ma in realtà sembra che si vada nella direzione opposta, pensare ad una nuova urbanizzazione”. Quasi una rivoluzione copernicana, una trasformazione urbane che implica anche una preparazione culturale da parte delle singole amministrazioni; un nuovo modo di pensare il trasporto pubblico, una urbanizzazione diversa, parcheggi scambiatori veri, utilizzabili e capillari, una delocalizzazione delle industrie più inquinanti.

Il servizio completo con le interviste nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

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