Aveva 91 anno il Re indiscusso della moda: Giorgio Aramani è morto a Milano, i funerali si terranno in forma privata, al camera ardente sarà allestita presso l’Armani/Teatro in via Bergognone a Milano.
Era nato a Piacenza l’11 luglio del 1934, dopo aver abbandonato gli studi di medicina ha iniziato la carriera alla Rinascente, lavorando poi come assistente per Nino Cerruti prima di fondare nel 1975 la sua azienda, la Giorgio Armani S.p.A., insieme a Sergio Galeotti. È noto per aver rivoluzionato la moda con le sue creazioni eleganti e destrutturate, espandendo il suo impero nel settore dell’abbigliamento, degli accessori e del lusso.
L’ultima apparizione pubblica a Piacenza è dell’11 maggio del 2023, quando Università Cattolica del Sacro Cuore gli conferì la laurea honoris causa in Global Business Management al Teatro Municipale. Fu una cerimonia molto emozionante a cui parteciparono anche volti noti del mondo delle moda e dello spettacolo che hanno avuto l’onore di lavorare con lui.
“Con infinito cordoglio – si legge nella nota della famiglia – il gruppo Armani annuncia la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore. Il signor Armani, come è sempre stato chiamato con rispetto e ammirazione da dipendenti e collaboratori, si è spento serenamente, circondato dai suoi cari”.
“Alcune settimane fa, poco prima del 91esimo compleanno, una infezione polmonare lo aveva costretto a un ricovero e a una convalescenza nella sua casa in via Borgonuovo, a Milano, spingendolo a non presenziare – un caso rarissimo – alla sfilata della sua collezione di giugno. Già lo scorso anno aveva avuto un problema, poi risolto: e alle sfilate di giugno 2024, tre giorni dopo le dimissioni dall’ospedale, aveva voluto salutare i suoi ospiti dopo gli show. Lo scorso giugno, invece, la scelta di non partecipare alla sfilata: «Ma sto bene» aveva aggiunto – si legge sul Corriere della Sera – Erano seguite settimane serene: il compleanno, con i mille e mille auguri da parte di tutto il mondo della moda, e non solo; la scelta di acquistare la Capannina; e soprattutto il suo amato lavoro sugli abiti. Solo qualche giorno fa un lieve peggioramento per un malessere improvviso allo stomaco. Ma nulla che facesse presagire il peggio. Oggi la notizia della morte”
Sui social scrisse: “Il segno che spero di lasciare è fatto di impegno, rispetto e attenzione per le persone e per la realtà. È da lì che tutto comincia”.