ESPLOSIONE ALLA PERTITE: IL RICORDO CHE SI RINNOVA. PIACENZA MAGLIA NERA PER LE MALATTIE PROFESSIONALI

Era l’8 agosto 1940 quando la seconda esplosione, nel Laboratorio Caricamento Proiettili della Perite, fu devastante. 47 morti e 800 feriti. In quella data, come ogni anno, Piacenza e le sue istituzione si fermano per ricordare il sacrificio delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno perso la vita nella fabbrica di via Emilia Pavese.
Sotto le arcate di palazzo gotico, due targhe in marmo, riportano i nomi delle vittime delle due esplosioni avvenute nel laboratorio: la prima il 27 settembre del 1928 e la seconda, quella più grave, l’8 agosto del ’40, di cui oggi ricorrono gli 85 anni.

A distanza di 85 anni morire sul lavoro è ancora una piaga incessante; come la cronaca ci ha riportato anche negli ultimi giorni. A Piacenza gli infortuni denunciati nel periodo gennaio-maggio 2025 sono 1810 in calo del 5,8% rispetto allo scorso anno; sono stati 3 gli infortuni mortali; è maglia nera in regione per le malattie professionali, cresciute in un anno dell’11,3%.

Presente alla cerimonia anche il Comitato Amici Parco Pertite che chiede, da anni, che l’area diventi un parco della memoria alle vittime del 1940 e che possa aprirsi alla città come area verde. Per questo il comitato ha apportato delle osservazione al Piano Urbanistico Generale in corso di discussione in questi mesi. Da una tabella, approvata nell’aprile del 2017, ai lati dell’area risulterebbe possibile l’edificazione, ipotesi a cui il comitato si oppone strenuamente.

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