OPERATORI SANITARI IN SCENA PER LA LOTTA ALLA SLA

Vestiranno, per una sera, i panni degli attori e saliranno sul palco per la lotta alla Sla. La compagnia teatrale No Brain Company, composta da diversi operatori dell’Azienda Usl, porta in scena Il malato immaginario, una delle più brillanti commedie di Molière. La regia è di Francesco Summo; gli attori sono Roberto Antenucci, Emilio Terlizzi, Elena Braghieri, Francesca Rimondini, Lucia Cavazzi, Rita Chia, Giovanna Conti, Maria Teresa Pinotti, Giuseppina Riscassi, Eraldo Rossi e Gaetano Salerno. Alla fisarmonica c’è Francesco Bonomini. Lo spettacolo va in scena al teatro President venerdì 15 maggio alle ore 21. Testimonial dell’evento è Kelly Rolleston, allenatore dei Rugby Lyons.

L’Ausl di Piacenza ha deciso di redigere un percorso per i pazienti affetti da Sla in linea con le indicazioni della Regione Emilia-Romagna, al fine di garantire un’uniforme presa in carico per sia per i malati, sia per le loro famiglie, a fronte di una patologia dall’impatto devastante da un punto di vista socio-assistenziale. Il numero dei pazienti affetti da Sla a Piacenza e nella provincia è di 40 persone, 17 maschi e 23 femmine, di cui 13 tracheostomizzati. L’ età media è tra i 65 e 70 anni di età con un range che va da 47 a 83 anni.L’incidenza annuale, registrata dal 2009 circa, è di 3 nuovi casi ogni 100.000 abitanti (complessivamente 9 nuovi casi in tutta la provincia); tali dati sono in linea con i registri epidemiologici regionali e nazionali. Negli ultimi anni si assiste a un incremento della sopravvivenza della malattia: tale tendenza è sicuramente dovuta a una migliore presa in carico multidisciplinare del paziente. Se negli anni Novanta i dati mostravano una sopravvivenza di 19 mesi dalla diagnosi, in recenti studi tale durata sale a 30 mesi. L’equipe multidisciplinare collabora fattivamente con la sezione piacentina di Aisla, l’associazione di volontariato nata anche localmente per informare la popolazione e promuovere la tutela, l’assistenza e le cure ai malati. A Piacenza da alcuni anni è stata costituita una sezione dell’Aisla, associazione indipendente fondata nel 1983 per contrastare l’incubo della Sla, malattia neurologica che colpisce i motoneuroni e gradualmente limita la vita muscolare. L’Associazione si propone di diffondere nell’opinione pubblica la conoscenza delle problematiche connesse alla Sla, promuovere la tutela, l’assistenza e le cure ai malati, garantendone la dignità personale per una migliore qualità di vita e informare i pazienti e i loro famigliari sulla malattia, sulle possibilità di cura e di assistenza. Aisla sostiene paziente e familiari attraverso un centro d’ascolto e consulenza, punto di riferimento per il personale di assistenza e organizza la formazione di gruppi di supporto.

 

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