“IL CONCESSIONARIO INCASSA I PROVENTI DELLE SOSTE, MA IL CANTIERE E’ FERMO DA MESI”. LO STUPORE DEL COMUNE PER LA SOSPENSIVA DEL TRIBUNALE

Che diventasse un iter complesso a colpi di ricorsi e sentenze c’era da immaginarlo; alla risoluzione del contratto, che il Comune ha notificato a Piacenza Parcheggi il 26 settembre, il concessionario ha risposto con un ricorso che il Tribunale, nell’ultimo pronunciamento ha deciso di accogliere con una sospensiva almeno fino all’udienza del 4 novembre. Due giorni da il pronunciamento era stato di segno opposto.

E’ proprio da qui che comincia la nota di palazzo Mercanti nel prendere atto e  naturalmente rispettare il nuovo pronunciamento. “Nuovo pronunciamento che modifica la decisione di segno opposto assunta due giorni fa dallo stesso Tribunale e nel cui rispetto il Comune stava procedendo con l’urgenza che si addice alla tutela dell’interesse dei cittadini. Ad oggi infatti gli stessi cittadini stanno pagando tariffe di sosta per far sì che venga realizzato un parcheggio interrato che tuttavia non è in fase di realizzazione: cantiere fermo da mesi e concessionario che tuttavia continua a incassare i proventi delle soste. La modifica della decisione da parte del giudice, pur nel pieno rispetto e nella piena fiducia che l’amministrazione e tutto l’ente comunale hanno nei confronti della magistratura, ha creato un notevole stupore.

Riteniamo indubbia l’assunzione di responsabilità da parte di questa amministrazione nell’intenzione di tutelare l’interesse pubblico, e in questa direzione si è lavorato a partire dall’insediamento nel 2022 per dar corso all’esecuzione di un contratto rimasto inattuato sin dalla sua stipula nell’ormai lontano 2012. Si è fatto tutto ciò che andava fatto per realizzare un’opera ritenuta necessaria in quella zona di città e per far ripartire un iter fermo da troppo tempo, con gravi danni anche economici per l’ente e per tutta la collettività.

Il Comune ha fatto tutto il necessario per consentire al concessionario di realizzare le opere previste dal contratto; e non parliamo solo dell’azione politica da parte dell’amministrazione ma anche e soprattutto del lavoro costante e intenso che i diversi uffici comunali hanno svolto nel corso di questi anni assumendosi responsabilità al fine di esigere il rispetto dei termini di un contratto valido. Questo non è accaduto, non sta accadendo: il contratto non è stato rispettato, il cantiere è fermo da mesi. E questo è un dato di fatto oggettivo al netto delle valutazioni di parte sui vari motivi dello stop ai lavori. Motivi che chi di dovere avrà modo di discutere nelle opportune sedi ma che tuttavia sarebbe auspicabile non incidessero sui cittadini. I quali, lo ripetiamo, continuano a pagare tariffe di sosta che vengono regolarmente incassate ogni giorno dal concessionario. Anche dopo la risoluzione contrattuale.

Una risoluzione, quindi, motivata prima di tutto dall’intenzione di tutelare gli interessi dei cittadini. E anche in queste settimane gli uffici comunali si sono prodigati, con un lavoro e un impegno ampiamente oltre l’ordinario, in modo da mettere in campo tutte le azioni tali da consentire sia la continuazione dei servizi legati alla sosta e alla rimozione, sia la ripresa in carico della piazza. Le sospensive, che certo rientrano nella competenza dell’autorità giudiziaria, cristallizzano la situazione attuale. Una situazione immutata già dal 2012, con la differenza sostanziale che piazza Cittadella ora è un cantiere (fermo) e i cittadini pagano tariffe che vengono incassate da un concessionario che non sta realizzando le opere previste dal contratto già da molti mesi prima che la risoluzione venisse notificata.

Pur nel massimo rispetto di ciò che in autonomia decide l’autorità giudiziaria, la riflessione per l’amministrazione comunale non è quindi solo politica, ossia legata al successo o meno di portare a compimento la riqualificazione di una piazza; la riflessione riguarda soprattutto l’aspetto amministrativo di questa vicenda complessa, e ci fa interrogare sulle effettive possibilità che ha un Comune di tutelare sé stesso in quanto ente e, di conseguenza, di tutelare un interesse collettivo. E in questo caso l’interesse collettivo è che il contributo che la comunità versa per la sosta venga effettivamente tradotto nella realizzazione dell’opera pubblica nei tempi stabiliti; o che, viceversa, si possa proseguire in tempi rapidi con le altre soluzioni che il Comune già aveva predisposto. Sempre e soltanto, come detto, allo scopo di tutelare l’interesse pubblico e di restituire alla città una piazza rimasta terra di nessuno per troppi anni”

LAVORATORI GPS: SCIOPERO SOSPESO. “LE ISTITUZIONI PRENDANO POSIZIONE PER DIFENDERE I POSTI DI LAVORO”

Sciopero congelato per i 15 lavoratori di GPS a seguito della decisione del Tribunale di sospendere la risoluzione del contratto notificata il 26 settembre scorso dal Comune a Piacenza Parcheggi, Gps, concessionario del cantiere di piazza Cittadella che ha la gestione dei parcheggi a pagamento e della rimozione forzata.

Sciopero sospeso dunque, ma proseguono lo stato di agitazione e il presidio permanente dei lavoratori, seguiti dalla Filcams Cgil che stamattina ha informato gli organi competenti della decisione emersa in assemblea; il personale ha regolarmente ripreso l’attività.

L’auspicio è che la situazione, per la verità molto complicata, si risolva senza gravi ripercussioni sul futuro dei lavoratori. Stamattina nessun membro dell’amministrazione era presente all’assemblea, solo i consiglieri comunali Costanza De Poli del Partito Democratico e Stefano Cugini di Alternativa per Piacenza. La situazione è resa ancora più intricata dal fatto che è quello de lavoratori di Gps è un caos unico a livello nazionale. Non essendoci casi analoghi, non vi è una normativa di riferimento che possa traghettare il personale in modo diretto da un’azienda all’altra.

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GIOVANI GIORNALISTI CRESCONO, ECCO IL LABORATORIO “EUTHENTIC VOICES”

Il cuore del progetto EUthentic Voices, promosso dal Consorzio Solco con il sostegno del Comune di Piacenza e della Regione Emilia Romagna, nell’ambito del bando per la promozione della cittadinanza europea è costituito da tre
workshop di giornalismo partecipativo, cui si aggiungeranno un momento di restituzione e dibattito finale e uno spettacolo teatrale, da tenersi nel nuovo Hub di Comunità “Too” – concepito per questa iniziativa come “redazione civica temporanea” – e al Laboratorio Aperto nella ex chiesa del Carmine.

Il percorso proposto alle scuole, con l’obiettivo di coinvolgere in via prioritaria i
rappresentanti di istituto delle scuole secondarie di 2° grado, i componenti della Consulta provinciale degli Studenti, le redazioni delle testate scolastiche e alcune classi frequentanti i corsi professionali di Tutor e Don Orione, affida gli incontri formativi alla giornalista freelance Sofia Nardacchione, esperta di storytelling, al giornalista radiofonico e autore di podcast Federico Lacche di Open Group e al giornalista e videomaker Mattia Motta, collaboratore de “Il Manifesto”, già segretario generale aggiunto della Fnsi.

L’evento conclusivo offrirà ai redattori delle testate studentesche la possibilità di presentare il proprio lavoro ai direttori degli organi di informazione locali, mentre lo spettacolo teatrale, “Ventotene”, realizzato dalla compagnia Alibi e incentrato sulle figure protagoniste di questa pagina importante di storia europea, andrà in scena sul palco del Politeama.
In un contesto internazionale segnato da sfide di portata globale – cambiamento climatico, crisi democratiche, conflitti armati, disinformazione – il rafforzamento dell’identità europea tra le giovani generazioni rappresenta una priorità strategica. Secondo il Rapporto Eurobarometro Giovani 2023 in Italia, il 67% dei giovani ritiene che l’UE abbia un impatto sulla propria vita quotidiana, mentre il 52% ha intrapreso azioni di politica dal basso, come
firmare petizioni o partecipare a raduni; il 34% dei giovani si impegna attivamente per i diritti umani, il 33% per il cambiamento climatico e l’ambiente, il 29% per la parità dei diritti.

Tuttavia, l’attivismo giovanile si sviluppa spesso in forma spontanea e frammentata, non sempre integrata in percorsi educativi strutturati: oltre il 65% dei giovani tra i 15 e i 24 anni dichiara di sentirsi “europeo”, ma solo il 48% è in grado di elencare almeno tre diritti garantiti dalla cittadinanza dell’UE.
Il progetto risponde dunque a un fabbisogno educativo e partecipativo, nell’intento di fornire alle diverse realtà coinvolte strumenti di analisi, comunicazione e narrazione critica per riconoscere, interiorizzare e promuovere i valori fondanti dell’Unione Europea – pace,
solidarietà, giustizia, libertà – alla luce delle sfide contemporanee.
I workshop intensivi di giornalismo partecipativo, con approccio laboratoriale,
prenderanno le mosse dai documenti fondanti della cittadinanza europea, ossia la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (CDFUE), il Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) e il Manifesto di Ventotene, testi guida per esplorare il significato della cittadinanza europea oggi. Il taglio giornalistico che si è scelto per il ciclo di workshop, risponde all’esigenza di dotare i giovani di strumenti efficaci per agire nella società dell’iper-informazione: saper gestire le notizie che ci arrivano da più fronti,
verificarne fonti e veridicità, analizzarle e comprenderle, confutarle e affiancarle a nuove narrazioni equivale a saper esercitare pensiero critico e quindi ad affermare la propria presenza nella società civile.

Questi i moduli tematici:
– Cittadinanza e informazione – Si esploreranno i concetti fondanti della cittadinanza europea e del pensiero democratico, con focus sulle sfide attuali: crisi ambientali, diritti civili, diseguaglianze, conflitti. L’obiettivo è sviluppare una consapevolezza storica e critica come base per l’esercizio di una cittadinanza attiva.
– Giornalismo digitale, nuove tecnologie e contrasto alla disinformazione: laboratori pratici di scrittura giornalistica, fact-checking, verifica delle fonti, analisi dei contenuti social, uso consapevole dell’intelligenza artificiale per produrre contenuti informativi etici.
L’obiettivo è dotare i partecipanti di strumenti tecnici e critici per agire nel mondo digitale come cittadini consapevoli e responsabili.
– Storytelling civico: i partecipanti, divisi in redazioni tematiche (inclusione, ambiente, parità di genere, giustizia), produrranno contenuti multimediali (es: podcast, articoli, post narrativi, mini-video, reel, ecc…) di taglio giornalistico, destinati alla diffusione online.

ARTE URBANA: UNA SEZIONE DEL BANDO SARÀ DEDICATA A GIORGIO ARMANI

Sarà intitolata a Giorgio Armani una sezione speciale del bando comunale “UAU PC! – Urban Art Unites Piacenza”, che premierà con uno stanziamento massimo di 10 mila euro un progetto di arte urbana ispirato ai princìpi umani, al talento e all’identità creativa di cui è stato interprete e testimone. Un progetto che si addica al valore di un uomo che, partendo proprio da Piacenza, ha reso grande e portato nel mondo lo stile italiano.

La decisione è stata formalizzata oggi dalla Giunta comunale, che ha deliberato l’istituzione di questo specifico contributo nell’alveo del prossimo avviso pubblico a sostegno della Street Art, che può contare su un finanziamento complessivo di 30 mila euro grazie al Fondo per la sicurezza urbana della Prefettura di Piacenza.

Trova così una declinazione concreta, con l’avvio dell’iter amministrativo, l’annuncio che la sindaca Katia Tarasconi, a pochi giorni dalla scomparsa dello stilista piacentino, aveva rilanciato durante l’inaugurazione della 3° edizione del Festival del Pensare Contemporaneo, dando voce alla proposta dei giovani che avevano avanzato, al Comune, l’idea di rendere omaggio a Giorgio Armani proprio attraverso l’impronta creativa dell’arte urbana.

“Abbiamo raccolto con entusiasmo l’idea dei nostri ragazzi di celebrare, con una nuova opera artistica, una figura di tale, straordinaria caratura”, evidenzia la sindaca: “È un gesto semplice, che nasce dalla spontaneità di un movimento giovanile sensibile alla bellezza e agli insegnamenti di cui il signor Armani è stato interprete attraverso la sua carriera e la sua personalità. Questa iniziativa conferma l’impegno dell’Amministrazione nell’onorare la memoria di un concittadino illustre, che ha portato il Made in Italy ai più alti livelli in tutto il mondo,  valorizzando nel contempo l’arte urbana come pilastro di un linguaggio civico e culturale che si sta connotando sempre più come patrimonio condiviso: è solo la prima tappa di un percorso che continuerà ad unire arte, comunità e spazi pubblici”.

“Ormai da tre anni – aggiunge l’assessore Francesco Brianzi – UAU PC! sta colorando una Piacenza che guarda ai giovani e alla cultura come forza dirompente di rigenerazione  La sezione dedicata a Giorgio Armani nasce anche dal legame profondo che egli ha mantenuto con la nostra città. Tutti noi, come i tanti studenti presenti quel giorno al Teatro Municipale, ricordiamo con grande emozione la cerimonia con cui la sede cittadina dell’Università Cattolica ha conferito la laurea honoris causa a Giorgio Armani : un segno di attenzione verso le nuove generazioni che deve continuare a ispirarci, così come continuerà a farlo la sua eredità morale e il suo esempio”.

Il nuovo bando “UAU PC!”, sotto l’egida del Servizio Piacenza Giovani – Settore Piacenza 2030, sarà pubblicato nelle prossime settimane sul sito web comunale. Istituito dalla Giunta Tarasconi con l’obiettivo di promuovere l’arte urbana come elemento di rigenerazione, tutela del decoro e incentivo alla partecipazione, il progetto di sostegno alla Street Art trova il suo principale riferimento nelle linee guida per la realizzazione di opere di arte urbana del Comune di Piacenza, approvate dall’Amministrazione nel marzo 2024.

BANDO PER L’ACQUISTO DI NUOVI MEZZI D’EMERGENZA. 200 MILA EURO IL PLAFOND. ECCO I CRITERI

Si apre oggi il nuovo progetto della Fondazione di Piacenza e Vigevano in ambito welfare; si tratta del bando trasporto d’emergenza di soccorso, sociale e sanitario finalizzato a sostenere l’acquisto di ambulanze e automezzi per le organizzazioni di volontariato non profit, le cooperative e le imprese iscritte all’albo e gli enti al registro unico nazionale del terzio settore.

Il bando ha un plafond di 200 mila euro; il singolo contributo non potrà superare i 60 mila euro. Il termine per presentare la domanda è il 23 dicembre. Per tutte le informazioni www.fondazionepiacenzavigevanio.it 

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FESTIVAL INCONTRI PER RACCONTARE FRAGLITA’ E DIVERSITA’. DA SABATO 11 OTTOBRE

Il Festival “Incontri – Ambiente, cultura e fragilità” è promosso da Confcooperative Piacenza e Federsolidarietà, Consorzio Sol.co, col patrocinio di Asp Piacenza, in collaborazione con il Comune di Piacenza e il sostegno di Emil Banca e la Fondazione di Piacenza e Vigevano. Le cooperative sociali di
Piacenza e non solo che hanno concorso alla realizzazione del Festival sono Eureka, Kairos, Officine Gutenberg, Unicoop, Il Germoglio, L’Arco, Cotepi, L’Ippogrifo, Dabon, Des Tacum, Auroradomus, La casa del fanciullo, Di mano in mano.

Ecco tutti gli appuntamenti di “Incontri – Ambiente, cultura e fragilità”
Sabato 11 ottobre – TOO
Ore 16:00
Sandro Contini racconta insieme a Giovanni Battista Menzani le sue missioni con Emergency, Croce Rossa
Internazionale e Medici Senza Frontiere raccolte in Le vite che non conosciamo (2025)

Ore 17:00
Mauro Ferri e Fabio Franceschetti dialogano sulla Resistenza di ieri e di oggi e sul sostegno alla fragilità,
partendo dai loro libri Non mi vedrete più con un’arma in mano (2025) e Passeggiata sull’abisso (2025)

Ore 18:00
Matteo Bussola affronta i temi a lui cari dell’adolescenza, della vocazione e della ricerca del proprio posto
nel mondo a partire da Il talento della rondine (2025), insieme a Paola Gemmi

Ore 19:00
Almaenda (Nuvole in viaggio), spettacolo di parole e musica in ricordo di Claudio Lolli, con Marianna Crisci
(voce), Matteo Bestetti (sax), Enrico Del Prato (pianoforte e tastiere) e Dario Parisi (chitarra). Testi di
Alessandro Fogarollo, musiche di Matteo Bestetti
Food & beverage con il food truck inclusivo Drive Aut

Domenica 12 ottobre – Parco della pace*
Ore 16:00
Michela Cornelli racconta come sono nati i versi di La zia con le ruote (2025) in dialogo con Brunello
Buonocore. Interverranno anche Astutillo Malgioglio, Presidente Ass. ERA77 e Remo AIDA Onlus ODV.

Ore 17:00
Daniela Casotti e Tommaso Maria Minardi di Homeless Book ci portano insieme a Paola Rossi nel mondo
della Comunicazione Aumentativa Alternativa: finalmente i libri possono essere letti e amati da tutti

Ore 18:00
Pet aperitivo, insieme agli amici a quattro zampe e con i consigli del dottor Fina

Ore 19.00
Gufo brontolone, perché brontoli sempre? spettacolo della compagnia di teatro instabile Giù i gomiti dal
tavolo, a partire dal testo scritto insieme dagli utenti del centro socio-occupazionale per disabili adulti La
Tartaruga
* In caso di maltempo, gli eventi si terranno a TOO

Sabato 18 ottobre – Auditorium Sant’Ilario
Ore 11:00
Lo psichiatra Vittorino Andreoli ci offre una visione di una società, la nostra, in cui al pensiero si sostituisce
sempre di più la pervasività della rete e dei social a partire dal suo libro Perdere la testa (2025). In dialogo
con Gabriele Dadati

Sabato 25 ottobre – Teatro Gioia
ore 18:00
Volammo davvero, spettacolo teatrale che narra la storia del legame tra un padre (Alberto) e sua figlia
(Federica) attraverso temi come la fragilità, il lutto, il gioco e la speranza. Produzione a cura del Carrozzone
degli Artisti e della Compagnia dei Piccoli

Conservatorio Giuseppe Nicolini
ore 21:00
Concerto dell’Orchestra CinqueQuarti Verdi, un progetto in cui la musica rappresenta un’esperienza
educativa e inclusiva, che valorizza le capacità di ciascun bambino e ragazzo e genera senso di
appartenenza, fiducia e trasformazione
Domenica 26 ottobre – Spazio 4
Dal mattino
Mercatino del riuso e All You Can Read, evento che permette di portare a casa tantissimi libri al costo di
una sola borsina di tela. E dalle 17:00 i più piccoli saranno coinvolti da una splendida fiaba animata*

TOO
Ore 15:00-17:00
L’altro in noi – Scrittura e collage per l’empatia, workshop di parole e immagini con la graphic designer
Eleonora Battisi per trasformare in maniera partecipata la palazzina centrale del nuovo hub di comunità di
Piacenza

Ore 17:00
Pierfrancesco Majorino conduce una vera e propria indagine sul mondo del disagio mentale a partire da
una sparizione improvvisa avvenuta in un centro di accoglienza nel suo Le stelle divorate dai cani (2025), in
dialogo con Brunello Buonocore

Ore 18:00
Cathy La Torre si chiede se viviamo davvero sotto la dittatura del politicamente corretto o è solo che il
mondo è cambiato e dobbiamo cambiare anche il modo in cui comunichiamo nel suo Non si può più dire
niente (2025), in dialogo con Lorenzo Piva
Food & beverage con il food truck inclusivo Drive Aut
* In caso di maltempo, anche gli eventi di Spazio 4 si terranno a TOO

Lunedì 27 ottobre – Chiesetta del Germoglio     
Ore 17:00
Giovanna Calciati e Chiara Ingrao ci raccontano la storia della giovane Blessing, una storia al tempo stesso
dolorosa e piena di vitalità, che ritroviamo tra le pagine di La vita è un profumo (2025). In dialogo con Maria
Scagnelli

Ore 18:00
Luca Bonini, psicologo e psicoterapeuta, ci racconta le famiglie a geometria variabile che vediamo attorno a
noi, come ha già fatto nel suo Le geometrie variabili (2025). A dialogare con lui sarà Silvia Tizzoni
Al termine degli incontri è previsto un brindisi compagnia degli autori

Martedì 28 ottobre – Chiesetta del Faxhall     
Ore 18:00
Presentazione della graphic novel scritta da Antonella Bottazzi e illustrata da Gaia Foppiani

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PASSA LA RISOLUZIONE PRO PALESTINA. CONTRARIO IL CENTRODESTRA IN CONSIGLIO GLI STRASCICHI DELLA MANIFESTAZIONE

E’ tutto girato intorno alla bandiera palestinese che è diventata il simbolo di un intero popolo in lotta per la libertà e l’indipendenza. Era scontato che l’aula del consiglio sarebbe diventata la prosecuzione di ciò che in questi giorni ha occupato le cronache non solo di Piacenza, ovvero l’immensa partecipazione alle manifestazioni pro Palestina.
In particolare quella che è coincisa con lo sciopero generale di venerdì, che ha visto la partecipazione di oltre duemila persone ma anche la tensione tra la consigliera Sara soresi e il leader dei Si Cobas Carlo Pallavicini; tutto sarebbe nato proprio dall’esposizione, alla finestra del Comune, della bandiera palestinese. In mezzo anche il ruolo dell’assessora Groppelli, presente alla manifestazione, accusata di essere stata colei che avrebbe acceso la miccia informando i manifestanti che i consiglieri Soresi e Domeneghetti avevano chiesto spiegazioni sull’esposizione della bandiera, considerata non regolare.
“Perchè lo stesso rigore non è stato espresso per le bandiere dell’Ucraina nel 2022 invasa dalla Russia?” Hanno domandato i consiglieri di App Cugini e di Coraggiosa Anelli. La consigliera del Pd Costanza De Poli, una delle più giovani esponenti del consiglio comunale, ha rivendicato l’importanza di avere partecipato con convinzione alla manifestazione a sostegno della P.alestina.

La discussione si è protratta poi sulla risoluzione a sostegno della Flotilla e per il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del Governo presentata dalla maggioranza e da Alternativa per Piacenza.
La risoluzione è passata con il voto a favore di centro sinistra e ApP, centrodestra contrario. Per i primi la Flotilla ha avuto il grande merito di squarciare un velo e di aver acceso i rifletto sulla causa palestinese; per i secondi la risoluzione è ormai superato e ciò a cui guardare è il piano di pace proposto da Trump.

“IN PIAZZA PRO PALESTINA E CONTRO IL GOVERNO CHE HA CHIARE RESPONSABILITÀ”

Tutto il mondo ha assistito alla straordinaria prova di solidarietà che il nostro paese è stato capace di mettere in campo sabato scorso a Roma, con oltre un milione di persone in piazza a fianco del popolo palestinese. Cifre che non si vedevano da decenni e che restituiscono l’immagine del Paese migliore, che nella sua varietà ha saputo unirsi di fronte all’orrore del genocidio in atto e alla complicità del governo Meloni.
Anche da Piacenza, centinaia di persone hanno partecipato al corteo di Roma portando la voce della nostra città in quella piazza davvero unica e storica per il nostro paese.

Quel che è più importante è però che la piazza di Roma non è stata un episodio isolato, ma punto di incontro fra tantissimi percorsi che, in modo diffuso sul territorio, hanno saputo nelle settimane precedenti declinare in modo nuovo e dinamico il significato della parola sciopero: assemblee, cortei, blocchi e soprattutto centinaia di migliaia di giovani impegnati, vero segnale di speranza per un’Italia che ci eravamo abituati a conoscere come sonnolenta e in cui la partecipazione politica pareva appannaggio di una ristretta minoranza di “garantiti”.

Anche a Piacenza la generosità dei manifestanti è stata tanta, con numerosi cortei e azioni di sciopero, tra cui almeno due piazze ampiamente al di sopra delle due-tremila persone.

Eppure i tentativi di discredito di queste immense mobilitazioni non sono mancati da parte della maggioranza di governo e sono stati amplificati da molte testate giornalistiche. Così anche a Piacenza i media locali hanno dato ampio spazio alla gratuita e ridicola provocazione di un’esponente dell’estrema destra, avvenuta nell’ambito del grandissimo corteo pacifico di venerdì 3 ottobre.

I partiti di governo (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) hanno chiare responsabilità politiche riguardo il genocidio in corso. Il governo ha continuato ad esportare armi ed esplosivi tramite la controllata Leonardo (avvalendosi di concessioni approvate prima del 7 ottobre 2023 e mai ritirate, come smaschera l’ultima inchiesta pubblicata da Altreconomia), ha dato copertura politica e bloccato ogni tentativo di sanzionare lo Stato di Israele.

Ha inoltre permesso ad uno stato straniero di rapire cittadini italiani in acque internazionali. Giornalisti, politici, semplici cittadini sequestrati e vittime di pestaggi e trattamenti disumani nel totale silenzio complice del governo.

Date queste premesse, è inevitabile che le piazze di questi giorni si siano configurate non solo come a favore della fine del genocidio in corso in Palestina, ma anche contro le scelte dei partiti di governo, e in questo solco si colloca anche la contestazione avvenuta a Piacenza. Non uno scontro tra singoli, ma l’evidente volontà della generalità della manifestazione di smascherare la complicità del governo con lsraele. 

Fa sorridere poi che il ministro Foti, commentando l’episodio avvenuto nella nostra città, abbia lamentato una mancanza di democrazia nell’aver impedito ad una consigliera di minoranza di prendere la parola: una strana idea di democrazia quella del ministro di un governo che ha impedito a centinaia di manifestanti di raggiungere il concentramento della piazza di Roma con blocchi di bus e auto private. Nelle parole di Foti non è mancato l’uso strumentale del femminismo: ricordiamo al ministro che esso non consiste nel condividere acriticamente qualunque gesto o pensiero espresso da una donna, quanto piuttosto nel rovesciare il sistema patriarcale, che opprime i corpi quanto i popoli.

La lotta per la Palestina libera è una lotta per l’autodeterminazione dei popoli e delle persone e per la salvaguardia delle norme di diritto internazionale che si basano su principi di umanità. L’opposto di quello che a più riprese sta perseguendo questo governo e i suoi rappresentanti locali.

Il coordinamento Piacenza per Gaza continuerà a mantenere l’attenzione su quanto sta avvenendo in Palestina e Cisgiordania organizzando eventi e mobilitazioni.

Per questo si invita tutte e tutti alla proiezione del film LA VOCE DI HIND RAJAB previsto stasera al cinema corso ore 21.00 e ai sit in in piazzetta San Francesco finché tutti gli attivisti della Flotilla detenuti illegalmente nelle carceri di Israele non saranno rilasciati.

TENSIONE AL CORTEO TRA PALLAVICINI E SORESI. IL CENTRODESTRA RICHIAMA LA GIUNTA CHE RESPINGE OGNI ACCUSA ALL’ASSESSORA GROPPELLI

E’ stato un corteo colorato, giovane, partecipatissimo, oltre duemila i piacentini che hanno preso parte allo sciopero generale a sostegno del popolo palestinese. Quello che è accaduto a fine mattina però, in piazza Cavalli, è stato un episodio che si poteva e si doveva evitare. Per sedare la tensione scoppiata tra consigliera di Fratelli d’Italia Sara Soresi e il segretario del Si Cobas Carlo Pallavicini, uno degli organizzatori della manifestazione, è intervenuta la Digos.

Tutto sarebbe nato dalla bandiera palestinese affissa sul Comune: “nessuna intenzione di toglierla – precisa Soresi sul profilo Facebook – ma solo chiedere chiarimenti amministrativi sul perché quella bandiera fosse esposta” precisa. Ma usciti da palazzo Mercanti, Soresi e Domeneghetti si sono sentiti rivolgere pesanti ingiurie “chi vuole togliere la bandiera della Palestina è un fascista e vuole ammazzare i bambini!”. A quel punto la consigliera di FdI si è diretta verso il palco su cui erano i manifestanti compreso Pallavicini, ed è lì che si è consumato il diverbio sedato, appunto, dall’intervento di un agente della Digos.

“Una provocazione bella e buona – ha detto il segretario Si Cobas Pallavicini – l’unico dato di oggi è l’enorme quantità di giovani e giovanissimi allo sciopero”.

Il centrodestra ha condannato le parole e i cori dei presenti all’indirizzo della collega Soresi “la violenza, anche solo verbale, non è mai accettabile e deve essere sempre condannata, ancor più quando si manifesta nel corso di iniziative di piazza che nascono con intenti pacifisti e con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto di drammatico sta accadendo a Gaza”. “Preoccupa e rammarica l’atteggiamento dell’Assessore Groppelli presente sul palco in quel momento – la quale non rappresenta se stessa ma l’Istituzione: essa non è intervenuta per ricomporre la situazione né si è dissociata dagli attacchi. Ci aspettiamo pertanto che l’Amministrazione Tarasconi, pur tardivamente, prenda le distanze da quanto accaduto”.

L’amministrazione è sì intervenuta a sostegno dell’assessora Groppelli accusata di non essersi dissociata dagli attacchi “Chi lo afferma, o non era presente o mente sapendo di mentire. L’assessora ha fatto esattamente il contrario e l’ha fatto direttamente dal centro della manifestazione, dal palco, prendendo il microfono e invitando tutti a non cedere alle provocazioni dicendo, testualmente, “mi scuso a nome della piazza” e ribadendo la natura pacifica della manifestazione”. “L’amministrazione si dissocia, come ha subito fatto l’assessora Groppelli, dall’utilizzo di determinate espressioni e toni che non rispecchiano quello che oggi si è visto in piazza Cavalli.”.

STRISCE BLU: DAL 13 OTTOBRE GESTIONE DIRETTA DEL COMUNE PER SETTE MESI

La Giunta comunale si è riunita questa mattina in via straordinaria per approvare una serie di provvedimenti legati alla risoluzione del contratto di concessione con Piacenza Parcheggi, che comprendeva, oltre alla realizzazione del parcheggio interrato di piazza Cittadella, la gestione degli stalli di sosta a pagamento e il servizio di rimozione e depositeria dei veicoli.

Con la risoluzione del contratto, il Comune si avvia a tornare fisicamente nella piena disponibilità – oltre che dell’area di cantiere in piazza Cittadella – anche degli impianti e delle attrezzature per la gestione della sosta a pagamento. E’ previsto che la riconsegna avvenga in due momenti distinti: il 13 ottobre per quanto riguarda i parcometri e quindi la gestione della sosta a pagamento, e il 5 novembre per il servizio di rimozione e custodia veicoli. Il primo servizio, la gestione della sosta, sarà gestito in economia direttamente dal Comune per sette mesi come conseguenza “necessitata e transitoria” della risoluzione contrattuale; il secondo, la rimozione, sarà affidato – a seguito di gara – a un gestore specializzato per i prossimi due anni in continuità con la gestione attuale, con le stesse modalità operative e in attuazione del Codice della strada, articolo 159.

Come annunciato dall’amministrazione subito dopo l’atto di risoluzione, l’esigenza primaria, su cui gli uffici hanno lavorato e stanno lavorando in questo delicato periodo di transizione, è quella di garantire continuità a servizi che hanno un impatto diretto sulla vita quotidiana di cittadini e imprese. Motivo per il quale la Giunta si è riunita questa mattina e ha deliberato l’avvio di una gestione diretta, transitoria e in economia della sosta a pagamento nel territorio comunale per un periodo stimato in circa sette mesi; tale periodo è necessario affinché gli organi comunali competenti decidano le future modalità di gestione. Nel corso di questa fase, il Comune curerà direttamente l’incasso dei proventi derivanti dalle tariffe di sosta di cui una parte sarà utilizzata per coprire i costi di gestione mentre il surplus sarà destinato a interventi di manutenzione delle strade e della segnaletica.

Alcune attività tecniche collegate – come la manutenzione dei parcometri, il loro scassettamento, nonché la riprogrammazione degli stessi dispositivi per l’aggiornamento dei conti correnti e la gestione dei flussi elettronici dei pagamenti – saranno affidate a ditte esterne specializzate, così da assicurare il funzionamento degli impianti fin dal primo giorno di subentro. “Non sarà un periodo facile – precisa l’amministrazione – e non è da escludere che possano esserci dei disservizi tecnici come non di rado accade nelle fasi di passaggio che spesso richiedono aggiustamenti. In questo caso poi stiamo parlando di un servizio che per 13 anni è stato gestito da una società esterna e che ora, se tutto va come da programma, tornerà direttamente in capo al Comune per i prossimi mesi”

Per quanto riguarda il servizio di rimozione e depositeria dei veicoli, che non può essere gestito in economia dall’ente, la Giunta ha dato mandato di avviare una gara ad evidenza pubblica. L’affidamento, della durata di 24 mesi, consentirà di garantire il servizio secondo le stesse modalità operative già attive in passato, quindi senza variazioni per i cittadini.

L’approvazione di questi atti comporta una variazione al bilancio 2025–2027, necessaria a garantire gli equilibri finanziari e a consentire l’avvio immediato delle procedure. La variazione urgente sarà sottoposta alla ratifica del Consiglio comunale nei prossimi 60 giorni, come stabilito dalla normativa.

L’Amministrazione comunale ribadisce che queste scelte, assunte in via straordinaria e urgente, rispondono all’obiettivo di assicurare la continuità di servizi pubblici essenziali, garantendo al tempo stesso una maggiore sostenibilità nella loro gestione futura.