VOLTI E PAROLE NELLA FANZINE ZONA 4: IL PROGETTO DELL’EDUCATIVA DI STRADA

Sullo sfondo c’è un quartiere, il Peep, che per chi lo abita è molto più di un luogo. Significa appartenenza, identità. L’educativa di strada qui sta lavorando proprio insieme ai più giovani, con ragazze e ragazzi tra i 15 e 25 anni.

Il progetto si chiama Hygge, che in danese significa benessere emotivo, psicologico e ambientale. Una felicità quotidiana insomma, dove il luogo che si abita contribuisce non poco a favorire. Un ambiente caloroso, dove i pregiudizi stanno fuori. Così , insieme ai fotografi Michael Tampanella e Sergio Ferri, Hygge ha preso corso con la creazione di una fanzine in cui i ragazzi si sono fatti fotografare nei loro luoghi, quelli che vivono ogni giorno.

OSPEDALE NUOVO SI’ – NO: LE POSIZIONI RESTANO INCONCILIABILI

Il dibattito e l’incontro pubblico, per altro molto partecipati, alla fine ci sono stati. Il risultato però è che le parti sono rimaste fermamente ancorate alle loro posizioni. In Cappella ducale a Palazzo Farnese c’erano i rappresentanti del comitato Salviamospedale, medici attualmente in servizio e altri in pensione, oltre che tanti cittadini. Segno evidente che questo tema, del quale si dibatte da anni, mette in luce visioni e sensibilità diverse, che paiono convergere solo sulla necessità di una struttura rinnovata e all’altezza dei bisogni e delle necessità, poi come arrivarci è un altro discorso, ed è qui che le strade si dividono.

PASSA IL BILANCIO, TARASCONI: “TROVIAMO UN METODO DI LAVORO E CONDIVISIONE”. LA MAGGIORANZA SI DIVIDE SUGLI EMENDAMENTI DI APP

È arrivato a tarda notte, dopo 12 ore di discussione l’ok al bilancio previsionale 2023/2025 da parte del consiglio comunale. La manovra ha ricevuto l’approvazione della maggioranza (Pd, civica Tarasconi, Piacenza oltre, Piacenza coraggiosa) e il voto contrario dell’intera opposizione, ApP, Fratelli d’Italia, civica Barbieri Liberi, Lega e Liberali.
In mezzo tante ore di discussione dove non sono mancate tensioni su alcuni temi e dove è emersa una, neppure tanto lieve crepa, tra la maggioranza a seguito di tre emendamenti sul consumo di suolo presentati da Alternativa per Piacenza. A fine seduta la sindaca Tarasconi, dopo aver ringraziato maggioranza e opposizione, ha detto “Si deve trovare un metodo di lavoro e condivisione”. 

DANIEL: “L’INCONTRO CON DON CLAUDIO CHE MI HA CAMBIATO LA VITA”

Daniel Zaccaro ha trovato le parole per dare un nome al dolore e alla sofferenza. Oggi riesce a raccontare la sua storia ai ragazzi che incontra nelle scuole e nelle università, come oggi alla facoltà di scienze della formazione. Detenuto al Beccaria prima, a San Vittore poi, l’incontro con Don Claudio gli ha cambiato la vita.

Quarto Oggiaro, periferia nord di Milano. Se non sei abbastanza forte, l’ambiente in cui vivi ti porta a fare delle scelte, spesso sbagliate. Daniel è arrivato a rapinare una banca. Ha sbagliato, ha pagato per gli errori, oggi è laureato ed è un educatore di comunità. Raccontare la sua storia lo mette in comunicazione con chi lo ascolta.

SINDACA: “SE SBAGLIO NON HO PROBLEMI A CHIEDERE SCUSA”. E SI SBLOCCA LA DISCUSSIONE DEGLI EMENDAMENTI IN CONSIGLIO

“Un trattamento ingeneroso e limitante quello riservato a Fratelli d’Italia”. Così la sindaca Tarasconi ha definito la condotta sua e della maggioranza nei confronti dei consiglieri di Fratelli d’Italia, ed ha aggiunto “se sbaglio non ho problemi a chiedere scusa”. Le pubbliche scuse richieste dai consiglieri Soresi, Zanardi, Domeneghetti sono così arrivate e hanno, di fatto, sbloccato la situazione in consiglio sulla discussione degli emendamenti.

In quattro ore evasi  165 emendamenti che la giunta aveva precedentemente giudicati favorevoli, poi discussione su una parte dei ripescati dell’opposizione. Da segnalare l’approvazione di due emendamenti di ApP sulla manutenzione delle tombe partigiane e sulla richiesta di inserire un modulo coloro che richiedono spazi pubblici comunali nel quale si dichiarino “a favore della Costituzione, contro atteggiamenti di espressione fascista, razziata, sessista, tipica delle ideologia assolutiste e totalitarie”.

“RICORDARE LE VITTIME DEL COVID E’ UN DOVERE. I SANITARI FECERO TUTTO IL POSSIBILE”

Piacenza ha ricordato le vittime del Covid al Giardino di Vita di via Portapuglia, dove ogni albero piantato rappresenta una vita che non c’è più. Una cerimonia toccante ed emozionante in cui hanno preso la sindaca Tarasconi, il vice Prefetto Swich, il consigliere provinciale Albasi, il vescovo Cevoloto e il direttore sanitario Magnacavallo, tre anni fa in prima linea nelle vesti di direttore del pronto soccorso dell’ospedale. Proprio da lui la riflessione più amara: “ciò che sembrava potesse essere un insegnamento, oggi ci si ritrova con episodi di violenza verso gli operatori sanitari, con indagati per dubbie situazioni di malpractice in quel periodo, allora vien da dire che forse non si è vissuti tutti la stessa situazione, forse il messaggio non è chiaro. Lì tutto il mondo sanitario ha fatto il possibile”.

A FEBBRAIO, 20 DONNE HANNO CHIESTO AIUTO AL CENTRO ANTIVIOLENZA

Nel solo mese di febbraio, al del centro antiviolenza di piacenza, sono arrivate 20 richieste di di aiuto, quasi una donna al giorno insimma ha chiesto aiuto perché vittima di violenza, nella grande maggioranza dei casi consumata nelle mura domestiche dal marito o dal compagno. Il dato allarmante riferito dalla presidente del centro antiviolenza Donatella Scardi dimostra ancora una volta che l’attenzione su questo tema non è mai alta abbastanza. Il protocollo firmato in prefettura tra comune provincia, procura, forze dell’ordine, ausl e ufficio scolastico provinciale ha proprio l’intento di uniformare linguaggi e metodi contro la violenza di genere.

RIPESCATI 50 EMENDAMENTI, MA I LAVORI ANCORA IN STALLO. LUNEDI’ NUOVA SEDUTA DI CONSIGLIO

La riunione dei capigruppo, nel primo pomeriggio, ha avuto il risultato di far riammettere 50 emendamenti rispetto a quelli ritenuti inammissibili solo pochi giorni prima.  Ripescati 25 emendamenti di ApP (tra cui quello relativo alle tombe dei partigiani), 11 della Lega, 9 della civica Barbieri, uno dei Liberali, portando così a 232 il totale. Fratelli d’Italia non ha partecipato alla riunione chiedendo pubbliche scuse a sindaca e presidente del consiglio per la gestione delle ultime sedute. Di fatto, i lavori, conclusi alle 23 con l’approvazione di una decina di emendamenti, sono ancora in stallo e riprenderanno lunedì.

FUTURI ARCHITETTI AL LAVORO PER LO STUDENTATO NELL’EX CONSORZIO AGRARIO

Da domani questi studenti del Politecnico saranno al lavoro per il progetto che vede al centro il recupero dell’ex consorzio agrario con la realizzazione di una residenza per studenti che si chiamerà Molini degli orti. Si tratta di un’area di 9mila metri quadrati destinata a residenza speciale su cui gli studenti cominceranno il lavoro di studio. Piacenza da anni soffre un cronico problema di mancanza di alloggi per universitari ma nello stesso non vuole rinunciare alla vocazione di città universitaria forte dei suoi poli.

IN CONSIGLIO COMUNALE LA SFIBRANTE PROVA MUSCOLARE TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE

Tre emendamenti approvati su 186, in sei ore di seduta, tre richieste di sospensiva negate, una Presidente del consiglio che ha faticato non poco a gestire l’aula e una maggioranza, o meglio una sindaca irremovibile nel non concedere alcunché all’opposizione.
Un gioco delle parti che c’era da aspettarsi sarebbe andato in scena considerata la pesante tagliola applicata agli emendamenti presentati dalla minoranza, passati dal 490 a 186. Ma anche una pagina non qualificante della politica di casa nostra. Eppure succede così, se l’opposizione si vede cassare emendamenti che non erano strumentali, ma entravano nel merito delle questioni, come hanno più volte sottolineato sia gli esponenti di App che i consiglieri di centro destra da Fratelli d’Italia, alla Lega, passando per la civica Barbieri.
È così nel lungo pomeriggio a palazzo Mercanti accade per ogni emendamento prendano la parola tutti i consiglieri di minoranza, e che lentamente si arrivi alla loro approvazione dopo quasi un’ora e tre quarti di discussione per ciascuno.
Eppure pare che tra la maggioranza ci fosse la disponibilità a concedere la sospensiva, per una breve riunione dei capigruppo in cui decidere come procedere. Sembra proprio la sindaca ad avere preteso il pugno di ferro dai consiglieri, stavolta insomma, nessuna concessione alla minoranza.