IN CONSIGLIO COMUNALE LA SFIBRANTE PROVA MUSCOLARE TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE

Tre emendamenti approvati su 186, in sei ore di seduta, tre richieste di sospensiva negate, una Presidente del consiglio che ha faticato non poco a gestire l’aula e una maggioranza, o meglio una sindaca irremovibile nel non concedere alcunché all’opposizione.
Un gioco delle parti che c’era da aspettarsi sarebbe andato in scena considerata la pesante tagliola applicata agli emendamenti presentati dalla minoranza, passati dal 490 a 186. Ma anche una pagina non qualificante della politica di casa nostra. Eppure succede così, se l’opposizione si vede cassare emendamenti che non erano strumentali, ma entravano nel merito delle questioni, come hanno più volte sottolineato sia gli esponenti di App che i consiglieri di centro destra da Fratelli d’Italia, alla Lega, passando per la civica Barbieri.
È così nel lungo pomeriggio a palazzo Mercanti accade per ogni emendamento prendano la parola tutti i consiglieri di minoranza, e che lentamente si arrivi alla loro approvazione dopo quasi un’ora e tre quarti di discussione per ciascuno.
Eppure pare che tra la maggioranza ci fosse la disponibilità a concedere la sospensiva, per una breve riunione dei capigruppo in cui decidere come procedere. Sembra proprio la sindaca ad avere preteso il pugno di ferro dai consiglieri, stavolta insomma, nessuna concessione alla minoranza.

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