I RESIDENTI DENUNCIANO “VIA CIPELLI SEMBRA UNA DISCARICA”. RIFIUTI A TERRA E I CASSONETTI SONO VUOTI

Rifiuti sparsi nella piazzola mentre le campane di raccolta sono vuote e libere per poterli contenere. E’ la condizione che si trovano a dover subire, sempre più spesso, i residenti di via Cipelli. In un parcheggio lungo la via si trova un’area dedicata alla raccolta differenziata, in particolare di plastica e barattolame. Come si vede dalle foto di una lettrice i sacchi, talvolta anche aperti, vengono abbandonati per terra, ai piedi delle campane vuote.

Tra l’altro vengono lasciati sacchi contenente plastica ma non solo, anche cartoni e altro materiale che andrebbe differenziato separatamente. I residenti lamentano che questa situazione accade ormai troppo di frequente, sia da parte di persone che abitano in zona, sia da parte di altri che arrivano apposta per scaricare e andarsene.

Iren passa spesso per liberare la zona, ci raccontano gli abitanti della via, purtroppo però a volte non fa in tempo a ripulire che poco dopo i rifiuti vengono nuovamente abbandonati. Una situazione di incuria e di inciviltà non più sostenibile; le campane sono vuote, quale è ragione per non utilizzarle? si domandano spazientiti. E la risposta è chiara anche a loro: inciviltà  e mancanza di rispetto.

CUGINI, BARBIERI, TARASCONI AI BLOCCHI DI PARTENZA PER LE COMUNALI

Così, per ora, ai blocchi di partenza sono tre. Stefano Cugini, il primo a scendere in campo, Patrizia Barbieri, il sindaco uscente e Katia Tarasconi che ha dato l’ufficialità dopo aver incontrato i partiti della coalizione. Sono i tre candidati alle elezioni amministrative a cui Piacenza sarà chiamata tra maggio e giugno.

Se il panorama sullo scacchiere restasse questo, cioè se non si aggiungessero altre pedine-candidato, i piacentini avrebbero a disposizione davvero tutte le carte per poter scegliere. Tre esponenti che incarnano valori, appartenenze e idea di città, su questo punto la campagna elettorale dei prossimi mesi sarà fondamentale, diversi. Diversi si presenteranno anche Stefano Cugini e Katia Tarasconi, sebbene arrivino dalla stessa “madre” politica, il Partito Democratico. Sono stati anche colleghi di giunta con il sindaco Dosi. Ma il travagliato iter di formazione di Alternativa per Piacenza ha visto, o meglio costretto, dividere le strade. Cugini si è dimesso dalla carica di capogruppo in consiglio comunale del PD e ha portato avanti la causa di ApP, insieme ai fondatori, diventandone il candidato sostenuto da Movimento  5 Stelle, Pc in Comune, Europa Verde, movimenti e associazioni ambientaliste. L’Alternativa è una città che cambia e si rinnova grazie e insieme ai cittadini, così come è nata ApP, dal basso e con tanta partecipazione. Una campagna in salita? Forse, bisogna lavorare sui contenuti e sulle differenze rispetto agli altri competitors.

Patrizia Barbieri ha deciso di riprovarci per il secondo mandato. “Il mio partito è Piacenza” ha detto nel suo video di presentazione. A sostenerla ci sono Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, quindi i partiti di centro destra, certamente ci saranno una o più civiche a lei collegate oltre che il gruppo Liberi di Massimo Trespidi. Resta ancora da capire cosa faranno i Liberali Piacentini che, pur facendo parte dell’attuale maggioranza, non hanno mai risparmiato critiche, anche pesanti, all’amministrazione. Lunedì sera si riuniranno e potrebbe essere la volta buona per decidere se sostenere Barbieri o se presentarsi in solitaria, oppure se sostenere Tarasconi, decisione questa che potrebbe creare davvero un unicuum nella politica piacentina. A guardare, per il momento, c’è anche la Buona Destra di Michele Giardino. Certamente non sosterrà il sindaco uscente, per cui le strade sono due: appoggiare un proprio candidato o dei Liberali, oppure il centro sinistra di Tarasconi.

E’ proprio lei, l’ultima a scendere ufficialmente in campo, a cui guardano gli indecisi. E’ quel “centro” che si accompagna pur sempre alla parola “sinistra” ad attirare chi sta cercando una collocazione. Certo poi, al di là della competizione elettorale, occorre pensare ad un ipotetico governo della città in caso di vittoria. La coalizione che la sostiene, ad oggi, è formata da PD, Italia Viva, Azione, Art.1, E/R Coraggiosa, Giovani Dem, Pc Oltre, Pc Più, PSI. Al sì di Tarasconi si è arrivati al termine di un periodo davvero tormentato per il centro sinistra piacentino. Prima il fallimento di un’unica grande squadra con ApP e l’uscita dal movimento, poi la figura di Massimo Castelli come candidato capace di unire coinvolto e arrestato nell’inchiesta della Procura sulla corruzione. Da qui il ritorno alla prima idea, perché Tarasconi, consigliera regionale Dem, è stata fin da subito la candidata ideale dell’area di centro sinistra. L’immane tragedia familiare che l’ha colpita a settembre, la perdita del figlio in un incidente stradale, ha stravolto qualsiasi priorità. Oggi il partito l’ha chiamata, lei ha risposto “non potevo voltarmi dall’altra parte”.

 

DALLA REGIONE UN TAVOLO PERMANENTE PER FAR FRONTE ALL’ARRIVO DEGLI UCRAINI

Arrivano ogni giorni a decine sul nostro territorio. Scappano dalla guerra che sta distruggendo l’Ucraina. A Piacenza hanno i parenti che possono ospitarli, come è accaduto ai nipoti di Natalya o ad una nonna che con il nipote ha bussato alla porta della Croce Rossa. Dalla regione, il presidente Bonaccini ha istituito un tavolo con i sindaci e i prefetti per coordinare gli arrivi.

CHIARA BORGHINI ENTRA IN GIUNTA “IL MIO INDENNIZZO PER L’UCRAINA”

Come primo segnale ha deciso di devolvere l’intero indennizzo all’Ucraina, in che modo lo stabilirà insieme al sindaco. Chiara Borghini, nuovo assessore alla comunicazione e al marketing è stata presentata ufficialmente dal primo cittadino Patrizia Barbieri; sostituirà l’ex assessore all’urbanistica Erika Opizzi, dimessasi dopo aver appresso di essere indagata nell’inchiesta della procura sulla corruzione.

40 anni, architetto, con un passato giovanile in Alleanza Nazionale, fuori dalla politica ormai da anni, Borghini si è messa al servizio dell’amministrazione come figura distensiva, si è autodefinita così, lontana dalle polemiche delle ultime settimane, riferendosi probabilmente ai nomi che prima di lei sono usciti per sostituire Opizzi.

LA FIERA DI PRIMAVERA FA IL PIENO A PIACENZA EXPO

E’ il tris di fiere più atteso della primavera, quello che raduna un gran numero di appassionati e anche addetti del settore. Apimell, Seminat e Buon Vivere animerà l’intero week end a Piacenza Expo. Verde, natura e tipicità enogastronomiche saranno i protagonisti dei prossini giorni in fiera.

122 espositori diretti quelli che partecipano alle 38esima edizione di Apimell, la più importante e qualificata mostra mercato dedicata ai prodotti, alle attrezzature e alle tecnologie per l’apicoltura di tutta Europa. Un evento animato dai professionisti del settore ma anche dedicato al grande pubblico. Il settore apistico italiano è reduce da alcune difficili annate, per questo è stato messo al centro di bando e finanziamenti per risollevarlo. Apimell è un’ottima vetrina anche per parlare e spiegare questo opportunità attraverso il ricco programma convegnistico

e per chi ama il verde, le tecniche di giardinaggio e di potatura torna Seminat con un’ampia varietà di piante, alberi da frutto, piante ornamentali, attrezzature e strumenti da lavoro per inaugurare la nuova stagione del verde. Una trentina di espositori arricchiranno il programma con lezioni teorico pratiche gratuite aperte a tutti.

Il trittico delle fiere si chiude con Buon Vivere, alla 14esima edizione. La mostra mercato di prodotti enogastronomici con la partecipazione di 60 espositori provenienti dalle regioni italiane. Un percorso dove le tipicità la fanno da padrone che vuole valorizzare, diffondere e promuovere delle culture e delle tradizioni italiane attraverso la tavola.

ZOIA: “LE MIE FIGLIE VIVONO IN NOVE IN UNA CANTINA PER FUGGIRE ALLE BOMBE”

Zoia è in Italia da 13 anni, vive a Piacenza dove ha sempre lavora come badante e domestica. Ha lasciato la sua città Cervinzi in Ucraina. Oggi ha il cuore pieno di dolore, vive da giorni l’angoscia di non poter vedere le figlie e i nipotini. Loro sono in ucraina, da una settimana vivono una cantina a Melitopol, in nove persone. Ci sono le due figlie Vika 30 anni e Katerina 28, insieme a loro il genero di Zoia Artur 28 anni e i nipotini Anastasia che ha 8 anni, Elia 6 che soffre di una malattia grave, e Ernerst di soli 3 anni.

Le figlie sono scappate perché la loro casa è stata distrutta dai bombardamenti, hanno fatto in tempo a caricare in macchina un borsone e un pò di generi alimentari per arrivare nel rifugio al riparo dagli attacchi. Il cibo scarseggia, gli adulti si accontentano del the zuccherato e lasciano pane e pasta ai bambini.

La figlia più piccola di Zoia ha 18 anni si chiama Albinka e vive a Cervinzi, vicino al confine con la Polonia, lì le bombe non sono ancora arrivata. Ma lei ha paura, è spaventata, forse oggi pomeriggio riuscirà a partire e raggiungere la mamma a Piacenza, nei prossimi giorni, dipende come andranno i controlli alle frontiere.

“WE CURE UCRAINA”: ROTARY, CRI E FEDERFARMA INSIEME PER RACCOGLIERE FARMACI

Rotary, Federfarma e Croce Rossa Piacenza hanno unito le forze per raccogliere farmaci da destinare all’Ucraina. Tutto è partito dall’iniziativa del Rotary che da subito si è attivato attraverso un’imprenditrice ucraina per aiutare la popolazione in guerra. Le farmacie raccoglieranno i farmaci che le persone si sentiranno di acquistare per la causa, la croce rossa li raccoglierà, si occuperà del trasferimento a bologna e poi da lì arriveranno nei territori di guerra. L’invito è di non portare materiale sanitario autonomamente ma di recarsi in farmacia. Il Rotary ha messo a disposizione anche un IBAN su cui poter fare le donazioni IT84P0515612600CC0000030618.

SOS OBESITA’ TRA I BAMBINI CHE ARRIVANO A PESARE OLTRE 60 KG A SETTE ANNI. PIU’ SPORT E ALIMENTAZIONE BILANCIATA

L’arma migliore per combattere l’obesità è la prevenzione, fin da bambini. E’ il messaggio dei professionisti sanitari dall’Ausl di Piacenza in occasione dell’Obesity Day che si celebra il 4 marzo. In questa data l’azienda ha organizzato colloqui dedicati a persone adulte con obesità con i professionisti sanitari dell’ambulatorio DCA/Malattie metaboliche e della Chirurgia bariatrica. È obbligatoria la prenotazione chiamando il numero 0523/302037 dalle ore 8.30 alle 15.30 e scrivendo una mail comunicazione@ausl.pc.it

Uno studio dell’Ocse del 2019 rivela che una persona obesa ha un’aspettativa di vita che si accorcia di tre anni e incide per l’8% sulla spesa sanitaria nazionale. Tra la popolazione ne soffre un adulto su dieci, mentre tra i bambini la situazione è ancora più preoccupante: l’Italia è al quarto posto nel mondo per bambini obesi. Per questo è importante proseguire nell’operazione di sensibilizzazione nelle scuole, “più di 30 quelle coinvolte in progetti relativi alla promozione della salute, vari i servizi ambulatoriali – destinati a essere rafforzati – che prendono in carico i bambini obesi, altri ancora gli spazi dedicati agli adulti affetti da grave obesità” ha detto il dottor Giorgio Chiaranda responsabile Medicina dello sport e dell’esercizio fisico e della Promozione della salute.

Il primo avamposto per l’individuazione del problema è il pediatra di famiglia; in particolare nella visita dell’ottavo anno di età in cui viene eseguita un’accurata valutazione dei fattori di rischio. “Alcuni genitori pensano che una o due ore di sport a settimana siano sufficienti – ha detto il dottor Roberto Sacchetti – ma non è così. Poi seguono errori macroscopici nell’alimentazione come una cattiva colazione, bibite gassate e spuntini non sani”.

“Vediamo 120/130 bambini all’anno – hanno riferito i pediatri Sara Riboni e Giuseppe Cannalire – ma purtroppo contiamo molte visite mancate, segno che il problema non è percepito come tale dalle famiglie, Molto spesso i bambini vengono accompagnati da genitori obesi che non si rendono conto o sottovalutano la patologia. Ho vistato un bambino – ha raccontato la dottoressa Riboni – che da 5 a 7 anni è passato da 33 a 66 kg. intervenire in questi casi è tardi.  Serve intervenire su comportamenti già presenti fin dallo svezzamento. Atteggiamenti indotti dai genitori su cui si potrebbe lavorare quando la patologia non è ancora presente”.

I pazienti obesi adulti passati negli ambulatori DCA/Malattie metaboliche sono stato oltre 800 negli ultimi anni, in seguito non tutti operati. “Ci occupiamo di pazienti dai 18 anni in su, e il numero, dall’inizio della pandemia, è cresciuto -ha spiegato la dottoressa Jessica Rolla –  anche per gli adulti l’intervento deve essere multidisciplinare e il più possibile tempestivo. Il problema centrale, in genere, è il mantenimento, nel tempo, del peso corretto”.

Il chirurgo Andrea Romboli ha parlato della chirurgia bariatrica “Il percorso bariatrico è un percorso che troppo spesso non viene vissuto come tale dal paziente. La chirurgia metabolica, infatti, non è una chirurgia pronto uso. Affinché la perdita di peso ottenuta chirurgicamente ridisegni a lungo termine il profilo del paziente, quest’ultimo deve essere consapevole di ciò che sta per affrontare, orientato a uno stile di vita sano e capace di correre una maratona, non uno sprint”.

COVID: CONFERMATO IL TREND IN DECRESCITA. SI PRESENTA LA NUOVA DIREZIONE STRATEGICA

E’ stata il neo direttore generale ad interim Giuliana Bensa a fornire i dati relativi all’andamento dei casi positivi al Covid per la settimana appena trascorsa. Lo ha fatto insieme ai colleghi che vanno a formare la nuova direzione strategica dopo il trasferimento a Bologna dell’ingegner Luca Baldino e il pensionamento del dottor Guido Pedrazzini. Il direttore Bensa ha ribadito l’intenzione di lavorare in continuità con la precedente direzione “in squadra con passione e determinazione”.

Per quanto riguarda i dati si conferma nuovamente il trend in costante decrescita: i nuovo casi sono 651 in calo del 23.4% rispetto alla settimana precedente. A Piacenza i positivi sono 229 ogni 100mila abitanti, un dato più basso sia a livello regionale che nazionale.

I tamponi eseguiti sono stati 7098 di cui il 9.2% positivo. Nelle CRA si registrano purtroppo nuovi casi anche tra gli ospiti, 15, di cui alcuni in condizioni critiche e 11 operatori.

I casi per fasce di età vedono una maggiore concentrazione tra 0-18 anni con 364 ogni 100mila abitanti. Nella fascia scolare, il maggior numero di casi si registra nella fascia 0-5 con 436 positivi ogni 100mila e 6-10 con 424 ogni 100mila.

In forte calo le segnalazioni alle USCA: 164. Gli accessi medi al pronto soccorso sono 6, i ricoveri Covid ad oggi sono 92 e la terapia intensiva è libera da pazienti, 11 sono stati i decessi registrati.

La campagna vaccinale prosegue su piccoli numeri, la seduta di ieri con Novavax ha registrato solo una trentina di somministrazioni. E’ stato vaccinato il 90.1% della popolazione over 12, l’86.5% della popolazione over 5. La fascia 5-11 anni ha raggiunto il 31.5% della copertura vaccinale.

La terza dose ha raggiunto il 76.2% di copertura. Per la quarta dose booster invece sarà l’Ausl a chiamare i pazienti fragili con sedute dedicate. Anche la quarta dose è somministrabile dopo 4 mesi dalla terza addizionale.

Al momento le prenotazione Novavax sono 55 somministrabile a over 18 che non abbiano ricevuto alcun vaccino.

 

ALLA CLINICA BELVEDERE UN OSPEDALE DI COMUNITA’ CON ASSISTENZA INFERMIERISTICA COSTANTE

La clinica Belvedere diventerà un ospedale di comunità grazie ai fondi del PNRR. Il direttore Bensa ha spiegato, fornendo alcuni dettagli, le caratteristiche della nuova struttura. “Non si tratta né di una lungo degenza né di una geriatria – ha detto – ma di un luogo dove si necessita maggiormente di assistenza infermieristica e meno di quella clinica”. Una sorta di luogo per la rieducazione dopo un trauma o un ictus, ad esempio, per quei pazienti dimessi dall’ospedale ma che ancora necessitano di assistenza. Nella struttura sarà garantita h24 assistenza infermieristica e la presenza del medico per 4 ore al giorno. La struttura sarà rivolta a quei pazienti cronici per cui, momentaneamente, la famiglia deve organizzare le cure a domicilio.