L’ANTONINO D’ORO ALLA CITTA’ DI PIACENZA

L’Antonino d’Oro sarà assegnato alla città di Piacenza. Lo hanno deciso i canonici del Capitolo della Basilica di Sant’Antonino Martire.

Il conferimento del premio – si legge nella nota –  vuole essere un atto di stima e di gratitudine nei confronti di tutte quelle persone che in questi ultimi mesi si sono impegnate, con generosità e coraggio, a far fronte alla terribile pandemia che duramente ha colpito la nostra città di Piacenza e la sua provincia. Tantissimi sono stati i piacentini che hanno manifestato un grande senso di responsabilità civica e di solidarietà umana, mossi dal vivo desiderio di contribuire affinché venisse sconfitta la diffusione dell’infezione da Covid-19 che tanta sofferenza ha causato e sta causando all’interno delle nostre comunità.

Dentro a questa realtà così difficile e oscura vorremmo che la solennità di Sant’Antonino, patrono della nostra città e della diocesi, fosse anche l’occasione per cogliere i segni di speranza che sono emersi in mezzo a noi e dai quali ripartire per ricostruire il tessuto lacerato della nostra comunità.

L’Antonino d’Oro, giunto alla 35 esima edizione, verrà consegnato dal vescovo Mons. Gianni Ambrosio sabato 4 luglio nella basilica di Sant’Antonio nella messa delle ore 11. Lo ritirerà il sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri.

ENCICLOPEDIA BIANCOROSSA: UNO SGUARDO TRA PASSATO E PRESENTE PER I 100 ANNI DEL PIACE

Oltre 550 pagine lucide a colori, una grafica curata e una linea pulita, come a dire che l’attenzione deve concentrarsi essenzialmente sui protagonisti di quegli anni. Loro sono coloro giocatori, allenatori, dirigenti, tifosi del Piacenza; un almanacco con la storia della società biancorossa dal 1919 al 2019. un secolo composto da storie, schede inedite, personaggi, dati statistici ma anche curiosità. Un lavoro di ricerca ampio e curato durata diverso tempo, una ricerca che gli autori Massimo Farina, Davide Solenghi e Carlo Fontanelli hanno condotto con costanza e impegno. La prefazione è di Armando Alessandri.

NESSUN DECESSO A PIACENZA, SOLO UN CASO POSITIVO

Nessun decesso e solo un caso di positività da Coronavirus a Piacenza, sono i dati confortanti che riguardano la giornata di oggi.

Dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 28.260 casi di positività, 18 in più rispetto a ieri, di cui 8 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale.

I tamponi effettuati sono 4.608, che raggiungono così complessivamente quota 460.600, a cui si aggiungono altri 1.228 test sierologici.

Le nuove guarigioni sono 81 per un totale di 22.935, oltre l’81% dei contagiati da inizio crisi. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.089 (-65 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 956, -57 rispetto a ieri, l’87,7%di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 12, come ieri, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 121 (-8).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.935 (+81): 274 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.661 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Si registra 1 nuovo decesso.

CORONAVIRUS: UN DECESSO E UN NUOVO CONTAGIO

Un decesso e un nuovo caso di positività: sono i dati che riguardano Piacenza per la giornata di oggi.

Dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 28.243 casi di positività, 22 in più rispetto a ieri, di cui 16 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale.

I tamponi effettuati sono 2.138, che raggiungono così complessivamente quota 455.992, con più di 42mila tamponi fatti la scorsa settimana da lunedì a sabato, per una media di oltre 7mila giornalieri, a cui si aggiungono altri 1.012 test sierologici, fatti sempre da ieri.

Le nuove guarigioni sono 36, per un totale di 22.854. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.154 (-18 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.013, -16 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 12, come ieri, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 129 (-2).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.854 (+36): 266 “clinicamente guarite” e 22.588 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 4 nuovi decessi: tre donne e un uomo.

COME AFFRONTARE LO STRESS DA POST PANDEMIA: I CONSIGLI DEGLI PSICOLOGI EPE

Si chiama Equipe Psicologica per l’Emergenza: si tratta di un servizio promosso dall’Asl di Piacenza che si avvale della preziosa collaborazione degli psicologici dell’ospedale che offriranno indicazioni su come affrontare lo stress post pandemia. Sono partiti dalle testimonianze di chi ha vissuto la malattia; dai pazienti e dal personale sanitario.

La pandemia è anche un trauma psicologico, per questo è a disposizione un numero di telefono 3497217345, a cui risponderà un’équipe di psicoterapeuti ti risponde e aiuta ad affrontare il tuo stress e quello di familiari o amici.

UN ALTRO GIORNO SENZA DECESSI, UN NUOVO CASO

Quinto giorno senza decessi a Piacenza, dove oggi si registra un solo nuovo caso positivo.

Dall’inizio dell’epidemia, in Emilia-Romagna, si sono registrati 28.198 casi di positività, 28 in più rispetto a ieri, di cui 18 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale.

I tamponi effettuati sono 6.315, che raggiungono così complessivamente quota 449.616, più altri 1.754 test sierologici, fatti sempre da ieri.

Le nuove guarigioni sono 34, per un totale di 22.761. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.207 (-12 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.056, -7 rispetto a ieri: oltre l’87,5% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 11, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 140 (-5).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.761 (+34): 275 “clinicamente guarite” e 22.486 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 6 nuovi decessi: 2 uomini e 4 donne.

 

“PER RICOMINCIARE DOBBIAMO CUSTODIRE LA MEMORIA DELLA FRAGILITA’ “

Raccoglimento e commozione. Il campo verde dell’arena Daturi ha accolto la celebrazione, presieduta dal Vescovo Gianni Ambrosio, in omaggio delle vittime piacentine del Covid 19. Un prezzo altissimo in termini umani, quello che ha pagato Piacenza, città più di ogni altra colpita dalla pandemia. Oltre mille vittime che non hanno neppure ricevuto l’abbraccio, il conforto, l’affetto dei propri cari nel momento dell’addio. Perché il regolamento non lo permetteva. Soli anche nella morte.

Per questo la Diocesi, insieme al Comune, ha deciso di celebrare una santa messa proprio in ricordo di chi ci ha lasciati senza il dovuto tributo. “Ricordiamo portiamo nel cuore il dolore e la carità di questi mesi”  ha detto mons Ambrosio durante l’omelia “oggi ricordiamo tutti, anche i nostri sacerdoti che ci hanno lasciato, i sanitari che tanto si sono impegnati nel fronteggiare la malattia e ora pensiamo a come affrontare questa crisi economica e sociale che si sta palesando”.

“Non ci sono parole giuste per rendere omaggio a tutte le vittime del virus” ha detto il sindaco Patrizia Barbieri nel suo intervento “ma forse non esistono, le parole giuste, per dare voce al profondo dolore di una comunità intera, perché i sentimenti che proviamo toccano corde intime e diverse nel nostro cuore: l’intensità di un ricordo, la dolcezza di un sorriso, il calore e l’approdo sicuro di quell’abbraccio che ci manca così tanto, il senso di vuoto, lo struggimento di un ultimo saluto mai dato”. “Certo, ora è il tempo del fare, dell’agire teso al rilancio, alla ripartenza; eppure, questa celebrazione ci esorta a non avere paura di restare fermi per qualche istante ancora, senza distogliere lo sguardo dalla sofferenza che questo territorio ha vissuto dal 21 febbraio ad oggi”.

Abbiamo bisogno, per ricominciare, di custodire anche la memoria della fragilità, della vulnerabilità estrema che ognuno di noi ha percepito, per sé e per coloro che amiamo, nella difficoltà dell’emergenza. Questa è una ferita che il tempo non cancella né potrà rimarginare, ma portandone il segno possiamo vedere con occhi diversi la nostra quotidianità. Ascoltando chi è solo, rispondendo a chi ha bisogno di aiuto. Trovando il modo per dare una mano. Rammentandoci, ad ogni passo, che il più piccolo gesto di sensibilità e vicinanza può fare la differenza”.

“Credo che Piacenza saprà rendere onore a coloro che non ci sono più non solo serbandone il ricordo, ma coltivando come un dono quel senso di appartenenza e di reciproca attenzione di cui tutti condividiamo ora più che mai la responsabilità, affinché non vada disperso. Ai miei occhi, la condivisione di oggi è anche la promessa di una mano tesa, il simbolo della volontà di esserci, gli uni per gli altri. Di questo, nel rinnovare a ciascuno di voi, e a chi non ha potuto essere qui, il mio abbraccio e quello della nostra cittadinanza, vi sarò sempre riconoscente”.

Anche il ministro Paola De Micheli, impossibilita a partecipare alla celebrazione, ha mandato il sui messaggio: “Ce lo siamo detti tante volte in questi mesi durissimi, quanto sia stato crudele e ingiusto – a causa delle precauzioni obbligate contro la diffusione della malattia – non poterci congedare dai nostri cari che non ce l’hanno fatta.  Ognuno di noi ha perso una persona a cui voleva bene in questa battaglia contro il virus. Che sia un parente, un amico o un conoscente. Il lutto e il senso di smarrimento della perdita hanno toccato davvero tutti. Per questo sono certa che la celebrazione voluta dalla Diocesi e dal Comune di Piacenza per rendere omaggio a chi non c’è più si trasformerà in un grande abbraccio collettivo della nostra comunità a tutte le persone che hanno sofferto. Vi sono vicina e prego insieme a voi”.

(foto di PiacenzaSera.it)

GIORNATA A DUE ZERI PER PIACENZA: NESSUN DECESSO NE’ NUOVO CONTAGIO

Era accaduto per la prima volta il 29 maggio: zero decessi e zero nuovi contagi, una data da ricordare per Piacenza, che ripete anche oggi il doppio zero.

I casi in Emilia sono 27 in più rispetto a ieri, di cui 10 asintomatiche che portano a 28170 i casi complessivi di positività.

I tamponi effettuati sono 7.950, che raggiungono così complessivamente quota 443.301, più altri 1.196 test sierologici, fatti sempre da ieri.

Le nuove guarigioni sono 84, per un totale di 22.727.  Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.219 (-62 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.063, -48 rispetto a ieri: oltre l’87% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 11, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 145 (-14).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.727 (+84): 298 “clinicamente guarite” e 22.429 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 5 nuovi decessi: 2 uomini e 3 donne.

MASTER FOOD&BEVERAGE: DA FEBBRAIO AL VIA IN CATTOLICA

Formare una figura versatile che operi nel mondo della ristorazione collettiva, con competenze che spaziano dalle conoscenze nutrizionali, alla sicurezza alimentare, fino all’impatto sull’ambiente. Il nuovo Master di primo livello in Food&Beverage: gestione e sostenibilità dei servizi di ristorazione è pronto a partire a febbraio 2021, innovativo per didattica e contenuti.

PIACENZA: TERAPIA INTENSIVA SENZA MALATI COVID. VILLANI “SIAMO STATI GRANDI, GRAZIE A TUTTI”

“Siamo stati grandi, tutti insieme ce l’abbiamo fatta”. Sono le parole di Matteo Villani, anestesista dell’ospedale di Piacenza, nel commentare la bella notizia. La terapia intensiva libera da malati Covid (solo qualche caso ancora si conta all’ospedale di Castel San Giovanni).

“Siamo consapevoli e felici di ciò che abbiamo fatto – ha detto Villani – ce l’abbiamo fatta, insieme, siamo stati grandi nella consapevolezza comunque che ognuno di noi deve migliorare”

 

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