CARTABELLOTTA: “FINANZIAMENTI E RIFORME CORAGGIOSE PER RENDERE ATTRATTIVO IL SISTEMA SANITARIO”

Difendere con le unghie e con i denti il Sistema Sanitario Nazionale è una vera battaglia. Così la definisde Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ospite dei Mercoledì della Medicina organizzati dall’Ordine dei Medici.
Difendere il sistema è un atto doveroso sia per mantenere una grande conquista, ma anche perché una popolazione in salute ha un effetto ricaduta positivo anche sull’economia.

Certamente gli investimenti sono fondamentali, ma non le uniche armi di difesa soprattutto perché il Sistema Sanitario non è un supermercato dove tutti vogliono tutto e subito, ma occorre coinvolgere tutti gli attori.

>

PATELLI SULL’ARRESTO DEL PRIMARIO: “COLPEVOLE ANCHE CHI SAPEVA E HA TACIUTO. MA NON STRUMENTALIZZIAMO POLITICAMENTE IL FATTO. IL TERRITORIO SIA UNITO A SOSTEGNO DELL’AZIENDA”

E’ la Presidente della Conferenza Socio Sanitaria Monica Patelli a commentare l’arresto del primario arrestato per violenza sessuali e atti persecutori. Lo ha fatto al termine della trattazione del bilancio dell’azienda sanitaria nel corso della CTSS convocata con i sindaci della provincia.

“Mi sento di rimarcare – ha detto Patelli – che sicuramente debba essere fatta piena luce rispetto al profilo penale e a quello disciplinare su questa situazione individuando davvero, senza alcun tipo di reticenza, eventuali complicità e connivenza o comunque corresponsabilità. Credo che vadano davvero ritenute colpevoli anche tutte quelle persone che sapevano e non hanno dichiarato però penso che questo ruolo di analisi, di decisione, spetti alla magistratura e non alla politica”.

La presidente Patelli ha posto l’accento sul fatto che quanto avvenuto non venga strumentalizzato ” mi spiace molto che questo episodio venga strumentalizzato politicamente da un partito piuttosto che da un altro, perché questo caso singolo, che riguarda una singola persona all’interno di una struttura di 4 mila dipendenti, non può essere preso come un esempio di malasanità per la nostra azienda e quindi di fronte a quanto è accaduto l’intero nostro territorio deve rimanere unito, compatto, a sostegno della nostra azienda che sicuramente sta subendo un danno d’immagine, però – ha concluso la Presidente – un danno d’immagine per una singola persona che ha compiuto atti vergognosi e che non è la politica a dover giudicare”.

 

PAGANI, ORDINE DEI MEDICI: “MI VERGOGNO E MI SCUSO CON LE PROFESSIONISTE SANITARIE E CON TUTTE LE DONNE”

Il presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Piacenza Augusto Pagani commenta, costernato, l’arresto del medico primario dell’ospedale. “Mi vergogno e mi scuso, come presidente, con le professioniste sanitarie e con tutte le donne.  E’ una brutta vicenda: se i fatti verranno confermati, occorrerà una condanna esemplare. Fatti come questo gettano una pesante ombra sulle istituzioni e sulla sanità”.

>

DIREZIONE AUSL SU PRIMARIO ARRESTATO: “OGNI ATTO CONTRO LA DIGNITÀ DI CHI LAVORA E’ INACCETTABILE. SE NECESSARIO CI COSTITUIREMO PARTE CIVILE”

In riferimento all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Piacenza nei confronti di un medico in servizio presso l’ospedale di Piacenza, la Direzione dell’Azienda Usl di Piacenza esprime piena fiducia nel lavoro della Magistratura.

La direzione aziendale ha sempre collaborato con le autorità competenti, attivandosi per fornire ogni elemento utile a ricostruire i fatti. Su indicazione della Procura, abbiamo agevolato in ogni modo il lavoro degli inquirenti, garantendo condizioni ottimali per lo svolgimento delle indagini.
Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza alle vittime. Il rispetto e la tutela della persona sono da sempre principi fondanti della nostra missione: ogni atto che possa ledere la dignità, la libertà o la sicurezza di chi lavora o si cura nelle nostre strutture è inaccettabile.
La direzione aziendale è impegnata a completare, con la massima celerità, tutte le azioni necessarie a tutela delle persone coinvolte e ad adottare i provvedimenti previsti nei confronti del medico indagato, nel pieno rispetto delle disposizioni di legge. Laddove sarà opportuno e necessario, ci costituiremo parte civile.
Ribadiamo il nostro impegno a garantire un ambiente di lavoro sicuro, rispettoso e professionale, in cui ogni operatore sanitario possa svolgere il proprio ruolo serenamente e con dignità. Continueremo a collaborare con le autorità in attesa degli sviluppi dell’inchiesta.

“VIOLENZE SESSUALI E ATTI PERSECUTORI: 32 EPISODI IN 45 GIORNI” ARRESTATO PRIMARIO DELL’OSPEDALE DI PIACENZA

Violenze sessuali aggravate e atti persecutori: 32 episodi rilevati in 45 giorni. Dalle violenze ai rapporti sessuali completi, registrati mediante monitoraggio ambientale audio/video. Per questo un primario dell’ospedale di Piacenza è stato tratto in arresto su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Piacenza; la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Piacenza con l’arresto del medico primario, sottoposto ad indagini per violenza sessuale aggravata e atti persecutori. Lo ha reso noto la Questura di Piacenza attraverso una nota.

“Contestualmente, è stata data esecuzione ad un decreto di perquisizione esteso ai luoghi di lavoro a carico dell’arrestato, per proseguire con gli accertamenti.  Le indagini delegate alla Squadra Mobile di Piacenza sono state svolte anche grazie ad intercettazioni telefoniche ed ambientali, ed hanno permesso di cristallizzare un inquietante scenario all’interno dell’Ospedale di Piacenza”.  Viene precisato inoltre come il primario compisse sistematicamente atti sessuali ai danni delle dottoresse ed infermiere in servizio presso il reparto da lui diretto. Le vittime, in stato di soggezione ed intimorite da eventuali conseguenze pregiudizievoli, a livello lavorativo o familiare, se si fossero opposte, subivano quotidiani abusi sessuali. In almeno due casi – si precisa- la condotta è arrivata anche a configurare il delitto di atti persecutori per la continuità con cui le vittime venivano costrette a subire gli atti sessuali, con il timore di ripercussioni nel caso avessero scelto di sottrarsi agli abusi”. 

“Di fatto, il Medico Primario – Direttore di Struttura Complessa agiva come se le dipendenti fossero a sua disposizione anche sessualmente, e per questo non si faceva scrupoli a compiere atti sessuali, anche durante le normali attività e conversazioni di lavoro.

A scoperchiare il vaso è stata una dottoressa in servizio presso quel reparto, che ha denunciato di aver subito “per la prima volta un’aggressione sessuale all’interno dello studio del medico, segnalando il gravissimo fatto occorso alla Direzione Sanitaria dell’Ausl ed alla Questura di Piacenza. La vittima aveva subìto l’aggressione dopo essersi recata nell’ufficio del capo per discutere delle ferie, ed era stata chiusa a chiave nella stanza, sbattuta contro un mobile e costretta a subire atti sessuali, interrotti solo dal casuale arrivo di un collega che bussava alla porta”.

“Le indagini della Squadra Mobile hanno permesso in un ristrettissimo arco temporale di raccogliere numerosissimi elementi a carico del Primario per condotte ai danni di altre collaboratrici, dimostrando come l’aggressione dottoressa non fosse un caso isolato.
Le immagini registrate (peraltro nel ristretto arco temporale di un mese e mezzo) presso lo studio all’interno dell’Ospedale permettevano di acclarare il compimento pressoché quotidiano di atti sessuali in orario di servizio”. 

CLIMA FORTEMENTE OMERTOSO
La Questura specifica come sia stato complesso condurre le indagini per “il clima di forte omertà all’interno del Reparto, che ha portato diverse vittime a essere reticenti in prima battuta con gli investigatori circa quello che stavano patendo. Nel corso delle indagini, una seconda Dottoressa, appositamente invitata in Questura, aveva deciso di sporgere denuncia e raccontare degli abusi subiti, per poi ritirarla il giorno successivo per timore delle conseguenze lavorative e familiari.
Sono al momento diverse le vittime individuate che hanno confermato gli abusi sessuali, ma, come i video e le immagini estrapolati dimostrano chiaramente, si tratta solo di parte delle donne costrette a subire atti di violenza.

Di fatto, il Primario compiva atti sessuali con quasi tutte le donne che varcavano da sole la porta del suo Ufficio, all’occorrenza chiudendole nella stanza e bloccandole. Sebbene siano stati anche registrati all’interno dell’ufficio dei rapporti sessuali consenzienti con alcune operatrici, peraltro nell’orario di servizio, nella maggior parte dei casi le condotte erano espressione di atteggiamenti prevaricatori, evidenziati dalle riprese audio-video. E’ stato registrato come l’accusato abbia appositamente convocato una collega consenziente per sfogare la sua libidine, insoddisfatta dai soli palpeggiamenti ai danni di una vittima avvenuti pochi minuti prima. Le flebili resistenze delle vittime, ormai in stato di prostrazione, erano vinte di volta in volta, ed ogni giorno ricominciavano nuovi abusi.
Si è riscontrato, in sintesi, che per il personale sanitario di sesso femminile, entrare nell’ufficio del Primario per questioni lavorative significava dover sottostare ad atti sessuali: circostanza, questa , che , se rapportata ad un ambito lavorativo formato da persone in astratto di alto livello culturale, non può che destare stupore e persino incredulità.

Il primario veniva definito come un uomo “potente” sia per il ruolo all’interno dell’Ausl sia per le sue “conoscenze”, e tale posizione aveva determinato nel personale sanitario una forte soggezione, derivante anche dal fatto che esporsi nei suoi confronti avrebbe comportato ripercussioni nella vita lavorativa e personale.
L’ambiente ospedaliero si è dimostrato gravemente omertoso ed autoreferenziale – è l’amara considerazione della Questura – in quanto le condotte prevaricatrici del primario erano da tempo note a gran parte del personale, tanto che lo stesso si vantava nei discorsi con colleghi uomini di quanto compiva ai danni delle vittime, ricevendo in talune occasioni persino suggerimenti sugli atti sessuali da compiere in futuro. Le violenze all’interno del Reparto poi non hanno certamente giovato agli utenti, in quanto le operatrici erano costantemente turbate dagli abusi che erano costrette a subire, ed il Primario per contro distratto dal costante impulso sessuale dalle proprie attività lavorative, che avrebbe dovuto essere orientate esclusivamente al benessere dei pazienti a lui affidati”.

“NESSUNA CENSURA CI FERMERA’. LIBERE DI AMARE”. PIACENZA SI PREPARA AL PRIDE

Nessuna censura ci fermerà, libere di amare, è lo slogan che accompagnerà il Piacenza Pride, in programma sabato 24 maggio. Una parata festosa e colorata, che dai giardini Margherita arriverà fino in piazza Cavalli, per ribadire quanto ancora sia indispensabile riaffermare i propri diritti.
Il Pride continua a rappresentare un vero e proprio manifesto politico di una comunità, LGBTQIA+, sempre più ampia che rifiuta ogni discriminazione e pretende di poter vivere alla luce del sole la propria libertà.
Il comune di Piacenza che sostiene l’iniziativa, fa parte dalla rete Ready, la rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni. Sarà proprio Piacenza, ad ottobre, ad ospitare l’assemblea annuale. Il programma del Pride vedrà la partecipazione di Vladimr Luxuria come madrina dell’evento, l’onorevole Alessandro Zan, Sabrina Bambi presentatrice radiofonica, Gianmarco Negri, avvocato, primo sindaco trans d’Italia e Marika Gambardella, attrice trans protagonista della nota serie Mare Fuori.
Insieme ad Arcigay Piacenza Lambda, fanno parte del comitato Piacenza Pride anche Arci, Agedo Milano, Famiglie Arcobaleno, collettivo Drag Attak, associazione De Arte Saltandi.

TREU IN CATTOLICA: “NECESSARIO INVESTIRE IL DOPPIO NELL’ISTRUZIONE”

Da anni non insegna più, ma i contatti con il mondo accademico restano; il professor Tiziano Treu, già Ministro del Lavoro nel governo Prodi, traccia una visione lucida della condizione dei giovani studenti che si stanno affacciando al mondo del lavoro: sullo sfondo una profonda spaccatura tra chi è preparatissimo e chi fa parte dei cosiddetti neet, che non studiano né lavorano, o drop out che abbandonano gli studi prima di conseguire un diploma o una laurea.

E’ proprio dalle esortazioni di Papa Francesco, nell’anno giubilare, che l’università Cattolica ha organizzato l’incontro sul tema della speranza “Sperare l’insperabile”, riprendendo una frase del filosofo greco Eraclito, mettendo così in dialogo economisti e giuristi.

>

OLTRE 500 BAMBINI IN FESTA CON I CAMPIONI MONDIALI DELLO SPORT

Quando i campioni dello sport incontrano i bambini, l’entusiasmo è assicurato: quando si tratta di campioni del mondo l’adrenalina sale a mille. Così oltre 500 piccoli studenti della scuole primaria della città hanno partecipato all’evento, organizzato da Banca Generali, Un campione per amico. Adriano Panatta, Andrea Lucchetta, Ciccio Graziani, Martin Castrogiovanni hanno giocato con i bambini nei campi allestiti per l’occasione sotto le arcate di palazzo Gotico.

>

FONDAZIONE: NEL CDA ENTRANO GIOVANNA PALLADINI, ENRICA DE MICHELI E LUIGI SALICE

Saranno in tutto otto – cinque uomini e tre donne – i componenti del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano per il mandato 2025-2029. La squadra, proposta dal presidente Roberto Reggi, è stata nominata oggi pomeriggio dal Consiglio Generale.

Investito del compito di coordinare e dare impulso all’attività dell’ente, il nuovo CdA nasce nel segno della continuità, in linea con quanto preannunciato nelle scorse settimane. Alcuni nuovi ingressi si sono comunque resi necessari per potenziarne l’azione e sostituire i componenti non più rieleggibili.

Nome inedito per la Fondazione è quello di Giovanna Palladini, classe ‘56, giornalista professionista ora a riposo, che ha svolto servizio come addetta stampa della Provincia di Piacenza, dell’Agenzia Arpae e presso un assessorato della Regione Emilia-Romagna. Palladini entra in CdA per la sua solida esperienza nel sociale, maturata in relazione alla propria attività professionale e come amministratrice pubblica in ambito Welfare.

Gli altri due nuovi ingressi provengono invece dal Consiglio Generale appena costituito e sono la gallerista e antiquaria Enrica De Micheli, direttrice dello spazio espositivo Volumnia chiamata allo scopo di consolidare l’azione del settore Arte e Cultura, e l’avvocato Luigi Salice, forte di una solida specializzazione nell’assistere enti pubblici e privati per ciò che concerne le controversie di diritto amministrativo e civile.

Gli altri cinque membri del nuovo Cda erano già presenti nel primo mandato: Mario Magnelli, riconfermato vicepresidente vicario, già dirigente scolastico presso il Liceo Gioia e assessore provinciale alla Cultura; l’altro vicepresidente Luigi Grechi, imprenditore artigiano nell’ambito calzaturiero e presidente di Confartigianato Lomellina; Robert Gionelli, di recente confermato anche nel ruolo di Delegato provinciale del Coni; il direttore di Confindustria Piacenza Luca Groppi; Elena Uber, Direttore dell’Unità operativa Dipendenze patologiche del Dipartimento Salute mentale Ausl di Piacenza.

Nel corso della seduta odierna, il Consiglio Generale ha inoltre nominato i tre membri del Collegio sindacale, l’organo di controllo chiamato a vigilare sull’osservanza della legge, dello Statuto, dei principi di corretta amministrazione e ad esporre il proprio parere sui documenti programmatici annuali e pluriennali. Per il prossimo triennio ne faranno parte i commercialisti Antonella Gasparini (nominata presidente), Stefano Seclì e Luciano Egalini.

«Con questo passaggio restituiamo la piena operatività all’ente – è il commento del presidente Reggi -, che entra in un quadriennio caratterizzato da sfide particolarmente impegnative. Ringrazio i consiglieri riconfermati, per essersi messi ancora a disposizione della Fondazione, e i nuovi ingressi per aver accettato questo impegno. Dal canto mio, sono molto soddisfatto del gruppo di lavoro che si è costituito oggi: tutte persone estremamente competenti, disponibili a interpretare il proprio ruolo a servizio delle comunità di Piacenza e Vigevano e animati da uno spiccato spirito di squadra senza il quale, lo dico sempre, è impossibile raggiungere risultati davvero significativi».

L’iter di rinnovo degli organi della Fondazione non è del tutto concluso. Nelle prossime settimane sarà necessario nominare i due membri del Consiglio Generale che sostituiranno Enrica De Micheli e Luigi Salice. Sarà ridefinita anche la composizione delle Commissioni consultive, vale a dire quei gruppi di lavoro che periodicamente si riuniscono per valutare nel dettaglio attività erogativa e progettualità nei diversi ambiti di intervento della Fondazione (Welfare, Ricerca e Istruzione, Arte e Cultura e la Commissione Attività Istituzionale per Vigevano) a cui si aggiunge la Commissione Investimenti.

DELINQUENZA GIOVANILE, TARASCONI: “FENOMENO SPIAZZANTE. OCCORRONO BASTONE E CAROTA”

Sulla questione delinquenza giovanile o baby gang che dir si voglia siamo tutti dalla stessa parte; il problema è enorme e spiazzante. Lo mette in chiaro senza timori la sindaca Tarasconi, in consiglio comunale, sentendosi sollecitata dai numerosi interventi dei consiglieri sul tema sicurezza a seguito degli episodi che vedono al centro poco più, che ragazzini, rapinati, malmenati e, in alcuni casi, presi a pugni.

La convinzione che qualcosa sia sfuggendo di mano, per usare le parole del consigliere Massimo Trespidi, è forte; nonostante gli sforzi che si stanno facendo, probabilmente si deve agire coinvolgimento, in modo più ampio, le famiglie e le agenzie educative, perché il problema non si può affrontare solo dal punto di vista dell’ordine pubblico. Bene il potenziamento in strada delle forze di polizia, in primis la polizia locale, è l’auspicio del consigliere Luca Zandonella, ma non basta.

https://www.facebook.com/share/v/1FQ1nvx2yM/