BASTA COMPITI A CASA? SI PUO’

E’ a scuola che si deve imparare ad imparare. Al di là del gioco di parole, il concetto è chiarissimo: sono le insegnanti che a scuola devono mettere nelle condizioni tutti gli studenti di imparare, senza sovraccaricarli di nozioni una volta terminate le lezioni. Senza, in pratica, impartire compiti inutili e dannosi. Ne è convinto il professor Maurizio Parodi, capofila del movimento Basta Compiti, che attraverso la petizione change.org ha già raccolto oltre 10 mila firme, segno questo di un disagio evidente. Alla base del movimento, che ha raccolto numerose adesioni in tutta Italia anche tra gli insegnanti, c’è la convinzione che i compiti siano un fallimento del sistema che delega alle famiglie e agli studenti le competenze strategiche creando disparità e una sofferenza diffusa che può portate anche all’abbandono scolastico. 

Tra il pubblico che ha partecipato all’incontro con il preside Parodi, Dina Bergamini maestra elementare prima, direttrice poi, con 60 anni di insegnamento alle spalle. Non una maestra vecchio stampo, al contrario estremamente dedita a quella che lei stessa definisce educazione all’impegno. 

Il servizio con le interviste nella prossima puntata di A Tutto Tondo

prof Parodi Piacenzalibro basta compiti

BOERI, INPS: “GIOVANI POCO CONSAPEVOLI SUL TEMA PENSIONI”

Parlare di pensioni a giovani che nel mondo del lavoro non sono ancora entrati potrebbe sembrare una contraddizione. In realtà non la è, perchè è proprio dai banchi di scuola, ancora più dalle università che si costruisce il proprio futuro, in particolare quello lavorativo strettamente legato a quello post lavorativo. Tito Boeri, da poco più di un anno alla guida dell’Inps, ha tenuto la lectio agli studenti della Cattolica di Piacenza nel giorno del Dies Academicus.

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QUANDO LA COLAZIONE SI FA IN UN MODO NATURALE, A DOVE C’E’ MAMMA

L’importanza di una colazione sana e naturale per cominciare la giornata nel migliore dei modi. Melania Laveni, cuoca e pasticcera di cucina naturale, ci guiderà nella preparazione della crema di riso e miglio. Pochi minuti per preparare una colazione nutriente grazie a prodotti naturali e certificati. Una proposta che mette d’accordo genitori e figli, grazie ai suggerimenti di Melania per rendere la crema più golosa.

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GARA PER ILLUMINAZIONE PUBBLICA, DISSIDENTI: SOSPENDERE L’ITER IN CORSO

Da una parte la giunta guidata dal sindaco Dosi, dall’altra i “dissidenti” o come si dice i “falchi”, cioè coloro che si sono messi di traverso sulla pratica dell’illuminazione pubblica, non un numero irrisorio: dieci, la metà esatta rispetto alla maggioranza totale. La new entry Federico Sichel, Marco Pascai (dimissionario), Miriam Bisagni, Manuel Rossi, Stefano Perrucci, Andrea Tagliaferri, Sandra Ponzini, Roberto Colla e Lucia Rocchi (Moderati), Samuele Raggi (IdV) fanno sul serio, nel senso che possono mettere davvero a rischio l’intera tenuta della maggioranza su una pratica che, probabilmente, l’amministrazione dava già per assodata. Dall’incontro dell’altro giorno tra il gruppo dei dieci con il sindaco Dosi, vice Timpano, assessori Bisotti e Cisini pare che il clima si sia leggermente rasserenato, nel senso che la giunta avrebbe proposto ai dissidenti di formulare una proposta che abbia tutti i presupposti per essere realizzata a percorribile. Eccola: la proposta sarebbe quella di interrompere l’iter in corso (ovvero il progetto di project financing presentato da Enel Sole) perchè sarebbero arrivate altre richieste di interesse da parte di altre compagnie. Se l’iter venisse sospeso – è la tesi dei falchi -anche altri avrebbero la possibilità di presentare il proprio project, scelto in base al criterio della miglior offerta e su questa costruire un bando.  Una proposta che in questi giorni sarebbe sul tavolo del sindaco che insieme ai suoi assessori starebbe valutando. L’incognita dei tempi però sarebbe il punto che meno lo convince: la scadenza del contratto con Enel Sole (30 giugno 2016) sarebbe troppo ravvicinata per sospendere il tutto e ripartire daccapo. 

COMUNE

 

 

 

A TUTTO TONDO, GLI ESODATI DIMENTICATI

E’ nato anche a Piacenza il gruppo esodati per fare massa critica, per dire che il problema esiste e che in Italia, dal 2011 cioè dall’entrata in vigore della legge Fornero, gli esodati da salvaguardare sono ancora 23500. Una pagina vergognosa per lo Stato che ha lasciato padri e madri di famiglia in un limbo senza certezza. Angelo Croci, piacentino di Vezzolacca, ci ha messo la faccia, raccontando la sua storia e facendosi portavoce degli esodati piacentini.

Nel 2015, a Piacenza, sono stati 154 gli sfratti, meno rispetto a quelli dell’anno precedente, ma certamente un numero da tenere in considerazione. Soprattutto se si considera che nel 2016 lo Stato non coprirà più il fondo per l’affitto una risorsa importante, fino ad oggi, per sostenere gli inquilini che faticavano a pagare l’affitto. Da quest’anno il fondo vivrà solo con i contributi di Regione e Comuni.

Una scuola cinema, anzi di più, un centro permanente di alta formazione cinematografica, un dottorato del cinema. Il primo ciak lo ha dato il Ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini, proprio a Bobbio che per 20 ha ospitato la rassegna Fare Cinema del maestro Marco Bellocchio. Un’idea che si realizzerà concretamente già nei prossimi mesi, forse nella ex chiesa di San Francesco, per fare sì che la cultura abbia ricadute positive proprio sul territorio locale.

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SINDACATI: “SAIPEM SMOBILITA CORTEMAGGIORE, SCEGLIE CROAZIA E ROMANIA”

Il prezzo del petrolio è sceso ulteriormente e, di conseguenza, anche il numero di commesse arrivate alla Saipem di Cortemaggiore. Nel sito magiostrino è da mesi che non tira aria buona, a partire dalle voci sul ventilato trasferimento dello stabilimento in Romania, che pare oggi siano una realtà. L’incontro tra i rappresentanti dell’azienda e i sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil ha permesso di definire la situazione attuale. L’azienda ha lanciato nel 2015 un piano che prevede un cosiddetto saving complessivo per il triennio 2015-2017 pari a 1,5 miliardi, uno scenario che impatta anche sul sito di Cortemaggiore. Un impatto non certo positivo: nella nota si legge che “dopo le rassicurazioni arrivate da azienda e Confindustria nei mesi scorsi, Saipem smobilita da Cortemaggiore. Siamo di fronte ad un’altra perdita di competenze e attrattività per il territorio piacentino. Negli scorsi anni ruotavano su Cortemaggiore circa un centinaio di persone (trasfertisti, off-shore, somministrati ecc.) che oggi rischiano di essere persi per sempre”. Capitolo personale: i sindacati hanno chiesto ed ottenuto il mantenimento dei dipendenti diretti, 6 indeterminati e 1 determinato che verrà stabilizzato. “Nessuno perderà il proprio posto di lavoro – si legge – abbiamo stabilizzato un lavoratore e siamo riusciti a far mantenere la sede a Cortemaggiore in modo che in futuro ci possa essere la possibilità di intercettare un incremento occupazionale Saipem che confluisca nello storico sito produttivo di Cortemaggiore. Il rammarico è relativo al fatto che privilegiando siti esteri vedi Rijeka (croazia) e Ploiesti (Romania), per posizione geografiche più baricentriche alle attività Saipem, il ritorno di commesse favorevoli a Cortemaggiore non garantiscono la ripresa dell’attività vista la smobilitazione e che quindi si auspica un impegno di tutti gli attori sociali del territorio per la ripresa”.  

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FARE CINEMA, FRANCESCHINI:” INVESTIAMO SUI GIOVANI TALENTI”

Bobbio come una piccola Venezia? Chissà, forse il paragone è un po’ troppo ardito, ma le premesse perchè il gioiellino della val Trebbia diventi un luogo dove fare alta formazione cinematografica ci sono tutte. A suggellare la posa della prima pietra della scuola permanente di alta formazione, è stato il ministro alla cultura Dario Franceschini nel corso della giornata piacentina, accompagnato dal sottosegretario Paola De Micheli, dall’assessore Paola Gazzolo, dal maestro Marco Bellocchio e da Paola Pedrazzini. Questa scuola è un esempio di quanto sua importante investire sul presente, con un occhio alla tutela del passato. “Il cinema italiano non è fatto solo di un glorioso passato, ma è fatto anche di un glorioso presente – ha detto il ministro – Abbiamo grandi maestri, giovani talenti, riconoscimenti internazionali”. 

Dopo l’esperienza ventennale di Fare Cinema in cui Bellocchio ha creduto fin dall’inizio, formando giovani talenti che oggi lavorano in modo stabile nel mondo cinematografico, l’idea di creare proprio a Bobbio una sorta di dottorato del cinema, è parsa la prosecuzione naturale. Ora la sfida è proiettare il tutto nei prossimi mesi, perchè questa scuola diventi operativa il prima possibile. Sugli argomenti da trattare, il regista ha già le idee chiare; valorizzare il territorio, la val trebbia in primis con il suo fiume, ma anche i simboli di Bobbio come San Colombano o la resistenza. 

Regista e collante tra le idee e la parte operativa il sottosegretario Paola De Micheli che ha ribadito come alimentare le proprie radici ci abbia aiutato a diventare ciò che siamo. Una scuola di formazione che va nella direzione anche di sostenere il territorio dell’Appennino, per realizzare l’operazione più difficile in ambito culturale, ovvero fare cultura come volano per l’economia del territorio. L’assessore Gazzolo ha ribadito come la regione Emilia Romagna abbia raddoppiato i fondi per la cultura, l’obiettivo di mandato è triplicarli, e che dal primo marzo verrà pubblicato il primo bando per le produzione cinematografiche e audiovisive.

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ESODATI, NASCE UN GRUPPO ANCHE A PIACENZA

Era il 2011. Se lo ricordano tutti, governo Monti. Italia a rischio default, bisognava correre ai ripari. Quelle dell’allora ministro Elsa Fornero, furono misure che fecero e che fanno ancora discutere. Sì, perchè gli effetti di quella legge, che entrò in vigore nel dicembre del 2011, cambiarono le sorti di molti italiani più o meno vicino alla pensione. Si creò così un vero e proprio esercito dei cosiddetti esodati, coloro cioè senza un lavoro ma ancora troppo lontani dalla pensione. In molte città sono nati dei veri e propri gruppi con l’obiettivo di fare massa critica e di coordinarsi per ottenere la salvaguardia per i 23500 esodati che ancora oggi si contano in tutta Italia, una parte di questi anche a Piacenza, dove però è difficile uscire allo scoperto. Antonio Croci, 60 anni, è uno di loro. Ha deciso di metterci la faccia esortando chi si trova nella sua situazione a dirlo perchè solo così si possono ottenere risultati concreti. 

La sua storia nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

esodati

DEPRESSIONE POST PARTO: COME RICONOSCERLA?

La depressione post parto: cosa è e come riconoscerla. E’ il tema della nuova puntata di Dove c’è Mamma con la psicologa e psicoterapeuta Alberta Anaclerio. Spesso dopo la nascita di un bambino, le neo mamme si trovano a convivere con un senso di inadeguatezza che può portare, se trascurato, ad una vera e propria depressione. Per alcune donne è un periodo passeggero, per altre più duraturo. Come distinguerlo? Come superarlo? Quale è il ruolo del padre del bambino? A queste domande risponde l’esperta

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PADOAN: “TRIBUTI SOSPESI PER LE ZONE ALLUVIONATE”

L’annuncio ufficiale è arrivato dal Ministro all’Economia Pier Carlo Padoan, ospite d’onore all’assemblea di Confcooperative: il Governo ha firmato il decreto per la sospensione dei tributi per le popolazioni piacentine colpite dall’alluvione del settembre scorso da gennaio e giugno 2016. Una notizia attesa perchè da quel giorno i cittadini sono son o stati costretti a chiudere le loro attività e che si sono trovati la casa inagibile, non sono più riusciti a pagare puntualmente le tasse.

Tra gli ospiti il presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini che si è soffermato sulla riforma della banche del credito cooperativo. “Il credito cooperativo ha bisogno di una riforma – ha detto – che dia unità, credo e coesione per affrontare questo momento delicato per le banche, ma la riforma licenziata dal consiglio dei ministri ci lascia molto perplessi”. Con 103 cooperative per un fatturato di oltre 305 milioni di euro, creando occupazione per 4410 lavoratori, Confcooperative Piacenza si conferma una realtà solida che raggruppa al suo interno imprese impegnate in diversi settori. Per 12 anni guida piacentina Francesco Milza presidente uscente, oggi presidente regionale di Confcooperative.

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