Stasera torna l’appuntamento con Ingresso Libero. Nel salotto di Marcello Granata si alterneranno ospiti e musica. Francesca Chiapponi, Francesco Baillobay, Barbara Bertuzzi e la voce di Giovanni Di Fulvio. Nella puntata anche un’intervista a Paola Barale realizzata qualche mese fa a Milano. Appuntamento alle 20.45 su Tele Sol Regina, canale 95 del digitale. La puntata sarà disponibile anche sul web alla pagina ingressolibero.zero523.tv
DE MICHELI, IN POLE PER LO SVILUPPO ECONOMICO?
E’ ancora il quotidiano la Repubblica a fare il nome di Paola De Micheli tra i papabili per il Ministero dello Sviluppo Economico dopo le dimissioni di Federica Guidi per il caso Tempa Rossa. Chicco Testa, ex presidente di Enel, oggi alla guida di Assoelettrica, sembra stia perdendo quota. In testa dei nomi più accreditati ci sarebbe l’attuale sottosegretario all’Economia Paola De Micheli. La nomina subirà quindi un nuovo rinvio, anche se il premier ha garantito che si conoscerà entro la settimana. Certo in quel dicastero servono persone con conoscenze di vari mondi. Testa sarebbe l’ideale, ma il governo si è già scottato con la Guidi, per cui sarebbe preferibile una manager del settore privato. Con De Micheli (non è la prima che si fa il suo nome) o Teresa Bellanova, vice ministro dell’Economia, o Claudio De Vicenti, il pericolo di legami forti con il mondo dell’industria si riduce di molto. Questo dovrebbe far star più tranquilli Renzi e il governo. La diretta interessata che, da pochi giorni, è tornata a Roma con il piccolo Pietro nato un mese fa, non commenta, pur apprezzando i tanti segnali di stima che le stanno arrivando da più parti.
PROFUGHI, CALZA: “SISTEMA DI PROTEZIONE DEVIANTE”
Ha scoperchiato un vaso che ribolliva da tempo ed il clamore mediatico di cui è protagonista da qualche giorno ne è la prova. Il sindaco di Gragnano Patrizia Calza non se lo aspettava certamente. Tutto è partito da una mail in risposta ad un articolo del corriere della sera in cui si esaminava il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo. Poi l’intervista sul Corriere Sociale. Al centro del dibattito c’è il tema dell’accoglienza dei migranti o richiedenti asilo che, evidentemente, non funziona. Gragnano, che tra l’altro è uno dei comuni che per primo nel 2012 ha ospitato migranti, da novembre accoglie 20 pakistani che all’inizio si prestavano in servizi di volontariato per la comunità, e che poi si sarebbero rifiutati. Quello che sostiene il primo cittadino è che è sbagliato aiutare che si rifiuta di restituire qualcosa. Un concetto espresso da un sindaco di sinistra che suscita approvazioni anche a destra?
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IN MARCIA PER L’ARIA E PER UNA MIGLIORE QUALITA’ DELLA VITA
Cittadini più coinvolti nelle decisioni importanti per la città, un Tavolo permanente di confronto, consigli comunali aperti all’intervento dei cittadini, un piano della mobilità sostenibile e partecipato; sono alcune delle richieste che la rete dei comitati e le associazioni hanno consegnato al sindaco Paolo Dosi al termine della marcia per l’aria a cui hanno aderito quasi una ventina di gruppi ambientalisti. Un lungo corteo, con a capo i bambini, si è snodato dal palazzetto di via Alberici, passando per il Facsal, corso Vittorio Emanuele fino in piazza Cavalli. Una decina di proposte per un clima migliore, contro il consumo di suolo. La palla ora passa alla politica e alle istituzioni. “Le scelte della politica – ha detto Laura Chiappa presidente di Legambiente – ricadono sui cittadini che hanno deciso di dire basta e di farsi sentire. Quella di oggi è una nuova iniziativa che vuole cercare di far cambiare marcia alle scelte della politica in materia di ambiente”.
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CHINNICI “HO FATTO IL MAGISTRATO SUL MODELLO DI MIO PADRE”
Decidere di fare il magistrato, per lei, è stato naturale, una evoluzione della crescita e del modello che, fin da bambina grazie al padre, ha fatto suo. A parlare ad una interessata platea di studenti dell’Università Cattolica per il ciclo Let’s Book, è Caterina Chinnici, figlia di Rocco, giudice palermitano ucciso dalla mafia il 29 luglio del 1983. Inventore del pool antimafia, il giudice Chinnici è stato soprattutto un padre presente, affettuoso, ma sempre discreto. E’ così lieve il tuo bacio sulla fronte, scritto dalla figlia Caterina, parte proprio da qui.
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ARMONIA, L’ASSOCIAZIONE DELLE DONNE PER LE DONNE. A TUTTO TONDO
Sarà una puntata dedicata a Romina, Barbara, Maria Rosa, Catia e tante altre. Donne che hanno avuto un cancro al seno e che oggi sono guarite. Non solo fisicamente. La vita dopo il tumore, per loro, è stata una seconda possibilità alla quale hanno creduto nonostante la terapia, nonostante la mastectomia. Tutto lungo il cammino della malattia hanno incontrato l’associazione Armonia, fondata nel 1992 dal professor Giorgio Macellari, che negli anni è cresciuta non solo nei numeri. In Armonia e nei gruppi di auto mutuo aiuto attivi da un paio di anni, le donne trovano un conforto vero, un luogo in cui incontrarsi, parlare non solo del tumore. Il bello, in Armonia, e che nascono dei legami, dei legami forti e personali.
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SCUOLA OIL&GAS PER IL RILANCIO DI CORTEMAGGIORE
Sarà una scuola di alta formazione quella nata dalla firma del protocollo tra Piacenza Oli&Gas School e Ecu, Eni Corporate University. Si tratta di un progetto territoriale e di valorizzazione del settore attraverso la realizzazione di iniziative finalizzate alla formazione di figure professionali altamente qualificate. Eni, confindustria e Pogam uniscono forze e competenza per dare lustro al sito storico di Cortemaggiore. Una scuola per cui si è spesa fin dall’inizio anche il sottosegretario all’Economia Paola De Micheli che l’ha definita un luogo dove potranno confluire esperienze formative da tutta Italia, una grande occasione di rilancio per Cortemaggiore. La formazione avverrà proprio nel sito magiostrino, in quelle stanze che un tempo ospitarono proprio l’ufficio di Enrico Mattei.
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FONDAZIONE: NEL 2015 PATRIMONIO IN CRESCITA. TOSCANI “STIAMO ANDANDO NELLA GIUSTA DIREZIONE”
Il 2015 si è chiuso per la Fondazione di Piacenza e Vigevano con una crescita del patrimonio che passa da 349 a 353 milioni di euro, grazie a rendite finanziarie e plusvalenze. Particolarmente positivo il dato sulla reddittività del patrimonio che nel 2015 è stata pari al 2,7%, la più alta dal 2010 ad oggi. L’avanzo di gestione è stato pari a 9,6 milioni di euro con un incremento del 5,70% rispetto al 2014. I proventi totali netti sono stati oltre 13 milioni di euro. Risultati che il presidente Toscani riassume attraverso quattro capisaldi: salvaguardia del valore del patrimonio, riduzione del rischio, diversificazione del portafoglio e la riduzione della durata degli investimenti. Elementi, verrebbe da dire, a cui si atterrebbe ogni buon padre di famiglia nella gestione del proprio patrimonio.
Anche il patrimonio immobiliare ha avuto un forte incremento con due importanti novità: l’ex Palazzo Enel di via Santa Franca e il recupero del complesso di Santa Chiara sullo Stradone Farnese. Per entrambi si profilano progetti di recupero già in fase di definizione.
Capitolo attività erogative: nel 2015 sono stati erogati nei settori di intervento 5 milioni 250 mila euro: 25% settore Arte e attività culturali; 24% settore Istruzione e formazione; 10% ricerca scientifica; 11% ai progetti del settore Assistenza anziani; 18% volontariato, filantropia e beneficenza; 12% tra i settori Famiglia e altri settori. Nel 2016 è previsto un incremento delle risorse destinate alle erogazioni che saliranno a 5 milioni 400 mila euro, di cui 4.752.000 euro per i settori rilevanti. Cresce anche il fondo per le erogazioni future: da 11 milioni e mezzo a 12 milioni 100 mila euro. “Stiamo andando nella giusta direzione – ha detto il presidente Massimo Toscani – ce lo fanno pensare i protocolli, le convenzioni e le attività condivise con le istituzioni e le altre realtà del territorio”. Dal 1991 ad oggi, la Fondazione ha erogato oltre 141 milioni di euro per il territorio.
25 APRILE, “RICORDARE E’ UN DOVERE MORALE”
“La Resistenza va onorata con gioia e sorrisi perché è stata la fine di un incubo” così la delegata nazionale dell’Anpi Eletta Bertani ha iniziato il suo discorso sul palco di piazza Cavalli per la commemorazione del 25 aprile. “Oggi la memoria dei fatti rischia di perdersi – ha detto Bertani – non si può dimenticare, e’ un dovere morale per ricordare chi in ogni modo ha messo fine alla barbarie. Non c’è bisogno di santificare il 25 aprile, ma semplicemente di dire la verità, cioè il valore universale di democrazia che oggi rappresenta. La scuola pubblica – ha proseguito – deve essere assicurare la storia del 900, offrire ai giovani l’esempio di vita vera e sociale”.
Al termine della cerimonia, dopo i discorsi ufficiali del sindaco Paolo Dosi e del presidente della Provincia Francesco Rolleri, sono state consegnate le 108 medaglie della Liberazione ai partigiani ed ex combattenti di Piacenza, Agazzano, Borgonovo, Caorso, Castelvetro, Gossolengo, Gragnano, Minticelli e Rottofreno.
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QUANDO UNA FAMIGLIA E’ UNA COMUNITA’. A TUTTO TONDO
Sono una famiglia allargata, una famiglia in comunità. Martina, il marito Francesco e la piccola Nora, insieme a Davide, Kone e Abdoul hanno aderito al progetto della Caritas diocesana. Da gennaio vivono sotto lo stesso tetto a Cadeo, insieme condividono i pranzi e le cene, oltre che l’impegno a progettare il percorso insieme. In casa ognuno ha un compito: chi si occupa della parte educativa, chi di quella più pratica, legata alla coltivazione dei campi e dei prodotti della terra. Il progetto si chiama rAccolti, coltivatori d’incontri. Per ognuno di loro questi primi mesi sono serviti a responsabilizzarsi e capire che nulla è scontato.
L’edicola dismessa di via Alberoni, quella davanti ai giardini Margherita, potrebbe diventare un punto comunicativo per l’intero quartiere. L’idea porta la firma dell’architetto Franz Bergonzi, che lavora proprio a pochi metri. La struttura esiste già, si tratterebbe di vestirla in modo nuovo con un occhio alla tecnologia. Non sarebbe un intervento votato al sociale ma a mostrare e promuovere quello di buono esiste nel quartiere; un luogo dove vendere servizi per mettere in vetrina le tante potenzialità che, troppo spesso, vengono affossate dall’immagine percepita che si ha della zona.
Seicento posti di lavoro persi in un anno, disoccupazione giovanile aumentata del 3%. Sono preoccupanti i dati che emergono dal settimo rapporto economia e lavoro della Cgil redatto da Ires Emilia Romagna. Dopo l’entrata in vigore del job act a guadagnarci sarebbero state solo le fasce di età più alte, che hanno visto trasformare il rapporto di lavoro da tempo determinato ad indeterminato. Un altro dato significativo è quello dei voucher: in un anno in Emilia Romagna ne sono stati venduti 15 milioni.
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