RDB: “MARINI PAGHI ENTRO IL 20, ALTRIMENTI E’ RISCHIO FALLIMENTO”

Il personaggio più atteso nell’incontro di oggi nella sede di RDB a Pontenure era certamente Paolo Marini della Geve srl. Il coordinamento sindacale nazionale e provinciale lo ha lungamente atteso, ma lui non è arrivato. Marini, pur avendo confermato l’acquisto di RDB, ad oggi non ha ancora versato alcuna somma, colpa, a suo dire, dei tempi tecnici richiesti per la fideiussione assicurativa che Marini avrebbe chiesto il 30 dicembre scorso. “Di tempo ne è passato – risponde Paolo Carrera Cisl – ora l’ing. Marini deve dare delle risposte soprattutto ai lavoratori”. I commissari presenteranno una relazione in Tribunale in cui chiederanno il pagamento delle somme dovute da Paolo Marini entro il 20 gennaio. “Con i commissari non parla – ha proseguito Carrera – non abbiamo visto alcun piano industriale, i lavoratori non sanno cosa fare. Mi auguro che entro la prossima settimana cambi qualcosa altrimenti saranno in tanti a chiedergli i danni. Nessuno l’ha obbligato ad acquistare RDB, a meno che sia un burattino nella mani di qualcuno”. Se entro il 20 non verranno le somme, l’unica via sarebbe quella del fallimento.

rdb pontenure

LA MONTAGNA A RISCHIO DISSESTO, IL GOVERNO CAMBI POLITICA

Oltre a trasferire la sede del comune di Travo a Scarniago per non pagare l’Imu agricola, il sindaco Ludovico Albasi lancia una nuova provocazione: raccogliere in bottiglia l’aria della Val Trebbia da vendere a 50 centesimi l’una. E non ha tutti torti, il primo cittadino che per la sua proposta è stato contattato anche da La7. A Scarniago vivono 21 famiglie, la maggior parte delle quali portano tutte il cognome del primo cittadino; si trova a 668 metri sul livello del mare, altezza che permetterebbe l’esenzione del pagamento dell’Imu suo terreni agricoli, perchè allora non provarci? Provocazioni a parte, che poi tanto tali non sono dal momento che si risparmierebbero 180 mila euro, la situazione del comune di Travo,così come per la maggior parte dei piccoli centri della montagna, è drammatica. Il rischio dissesto è dietro l’angolo perchè oltre ai 360 mila euro annui che il comune deve versare allo Stato, se ne aggiungono, per il 2015, altri 390 mila. E’ facile parlare di sviluppo della montagna, di combattere lo spopolamento, quando le politiche vanno in tutt’altra direzione. Tra le misure proposte dal Governo ci sono l’aumento dell’iva sul pellet, dal 4 al 22%, e il ridimensionamento degli uffici postali, proposte che portano a fuggire da questi luoghi. Ce lo hanno confermato anche i commercianti del paese che non possono contare più nemmeno sui mesi estivi, quando la popolazione raddoppiava. Ora ai cancelli delle seconde case è affisso il cartello vendesi.

Il servizio completo con le interviste nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

scarniago

LE INTERVISTE DI RADIO SHOCK DIVENTANO BARBARICHE

Dalle interviste barbariche alle interviste un pò folli. I redattori di Radio Shock saranno i protagonisti della prima puntata del programma Le Invasioni Barbariche in onda questa sera su La7. Tra Daria Bignardi e i ragazzi del Dipartimento di Salute Mentale dell’ospedale di Piacenza, i redattori di Radio Shock, è stato amore a prima vista. E’ stata proprio la conduttrice, che si è sottoposta alle domande fuori dagli schemi, a volere Radio Shock in trasmissione ogni settimana per intervistare, di volta in volta, l’ospite di turno. Si comincia con il premier Renzi. I ragazzi saranno collegati in diretta dalla redazione in Piazzale delle Crociate. E chissà che a breve venga pubblicato un nuovo volume, il terzo, con la raccolta delle interviste barbariche.

radio shock

INFOHANDICAP E INFORMASOCIALE, UNICA SEDE. VITA FACILE PER I CITTADINI

Informasociale e Infohandicap in un’unica sede per accogliere la cittadinanza e offrire servizi maggiormente integrati. Il trasferimento dalla vecchia sede di via Colombo è avvenuto da pochi giorni in via 24 Maggio, al terzo piano delle sede Acer. Un accorpamento che va nell’ottica di una razionalizzazione degli spazi per semplificare la vita ai cittadini. “Questo – ha detto l’assessore al Nuovo Welfare Stefano Cugini – è di accorpare più servizi mantenendo inalterata, anzi rafforzando, la qualità degli stessi. A breve l’ufficio abitazioni, oggi in via Taverna, verrà trasferito negli uffici di Acer. I numeri dell’Infohandicap si attestano intorno alle 2700 prestazioni annue, 7mila sue due sportelli quelle dell’Informasociale. Inalterato lo staff dal punto di vista occupazionale che è stato riassorbito nella nuova collocazione.

informahandicap

TIMPANO: “PER PIACENZA EXPO UNO SFORZO COLLETTIVO” ALTRIMENTI ADDIO FIERA

“Il futuro di Piacenza Expo dipende dalle scelte collettive che il sistema istituzionale e delle rappresentanze economiche piacentina vorrà fare”. A parlare è il vicesindaco Francesco Timpano in una nota in cui ribadisce che la “fiera di Piacenza è un bene di tutti e dobbiamo chiederci se vogliamo farlo diventare uno strumento in mano alle imprese del territorio, cercando anche una nuova mission utile per il nostro sistema locale”. In altre parole, la richiesta di aumento del capitale sociale di 1,5 milione di euro da diluirsi in tre anni proposto dal consiglio di amministrazione finalizzato ad ottenere un piano industriale realistico, va nella direzione di portare la fiera di Piacenza ad essere patrimonio di tutti. “Piacenza Expo – prosegue il vicesindaco – è una società che ha una gestione fieristica caratteristica che produce una marginalità positiva, ma che soffre essenzialmente per i notevoli ammortamenti legati agli immobili (su cui pesano dei mutui a lungo termine) e per il fatto di dover sostenere oneri finanziari rilevanti dovuti al forte carattere di discontinuità del flusso degli incassi (legati agli eventi fieristici). La struttura è snella, efficiente e ormai poco costosa e si sta operando a fondo per contenere al massimo i costi di gestione con risultati rilevanti. Questa situazione genera un’alternanza di risultati economici positivi e negativi a cui la Fiera fa fronte solo con proprie risorse, non avendo mai contato su forme di ripianamento delle perdite da parte dei soci”. L’amministrazione comunale è convinta che la Fiera debba essere rilanciata, “nonostante l’onere derivante dall’aumento di capitale sociale sia rilevante rispetto alla dinamica attuale del bilancio, e possa essere ancora uno strumento di promozione dello sviluppo del territorio”. Sta qui il nodo principale? Quanti credono che la Fiera costituisca un volano per il nostro territorio dal punto di vista economico? Solo se questo obiettivo sarà condiviso da tutto il territorio, l’amministrazione destinerà una parte del bilancio per far fronte all’aumento di capitale richiesto, anzichè destinarlo ad altri settori. “Ovviamente lo faremo- si legge nella nota – nella misura in cui questo obiettivo di rilancio sia condiviso da tutto il territorio. Abbiamo anche affermato, nel passato, come non vi fosse necessità di una fusione con altri enti fieristici, come da qualcuno suggerito in coerenza con uno scenario complessivo che promuoverà gli accorpamenti. Abbiamo però auspicato che si possa rafforzare la collaborazione a livello regionale per un migliore coordinamento tra fiere: peraltro questa dinamica non ci pare al momento nelle agende attuali degli altri quartieri fieristici”. Un aumento di capitale che deve essere concordato con tutti i soggetti partner; nell’ultimo consiglio della Camera di Commercio la richiesta di capitale è stata valutata e si è proposto di procedere con un aumento limitato al 2015 per una cifra di 500 mila euro. “Questa decisione – commenta Timpano – lascia nell’indeterminatezza il futuro della società e ovviamente non risolve il problema posto dal Consiglio di amministrazione di rafforzamento di medio periodo della società. A mio parere, rischia di diventare inutile anche lo sforzo di assicurare l’aumento limitato a un terzo delle richieste del Cda. Il Comune di Piacenza procederà nelle prossime settimane a una verifica conclusiva sulle intenzioni del sistema istituzionale e delle rappresentanze economiche su Piacenza Expo, nell’auspicio che si possa guardare con realismo e coraggio al futuro. Se da questo confronto scaturirà una valutazione complessivamente negativa, dovremo guardare alle soluzioni alternative che, comunque, prevederebbero un ridimensionamento del ruolo di Piacenza Expo, che costituisce attualmente un presidio prezioso per l’immagine piacentina e un generatore di business sul nostro territorio, creando un vuoto urbano significativo in un’area importante della città.”

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HAJAR: “UNA GUERRA NON PUO’ ESSERE SANTA”

E’ venerdì il giorno della preghiera, pochi giorni dopo l’attentato al settimanale satirico parigino. I musulmani della comunità piacentina arrivano alla spicciolata intorno alle 12.30, alcuni di loro hanno chiesto, come ogni settimana, un permesso dal lavoro. Il luogo è il Centro Culturale sulla Caorsana, non una moschea, ci tengono a precisare, anche se della struttura hanno voluto richiamare alcuni simboli. Gli uomini si riuniscono da una parte, le donne e i bambini dall’altra. Lì pregano, fanno riunioni, organizzano attività, corsi in lingua araba per italiani. Nel corso della preghiera, una parte della quale tradotta anche in italiano, l’imam è tornato sull’attentato terroristico di Parigi condannandolo senza riserve. Una condanna che arriva anche dai più giovai, che rispondono alle nostre domande senza nascondersi, con estrema semplicità. Hajar, ha 20 anni, è una studentessa, è la coordinatrice dei giovani musulmani della Comunità islamica di Piacenza e provincia. I primi sentimenti verso la strage di Charlie Hebdo sono rabbia e indignazione.

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CHE 2015 SARA’? VE LO DICIAMO A TUTTO TONDO

Sarà un 2015 tra luci ed ombre quello che ci troveremo a vivere. Economicamente migliore dell’anno passato perchè il Pil è destinato ad aumentare e il deprezzamento dell’euro faciliterà le esportazioni. Ma bisogna lavorare molto soprattutto sull’attrazione delle imprese suo nostro territorio e sul trattenere i capitali arrivati. Il Laboratorio di Economia locale dell’Università Cattolica ha delineato necessità e prospettiva del nuovo anno sulla base dei dati del tessuto economico sociale del 2014. Un anno in cui la disoccupazione ha toccato livelli record così come la chiusura di imprese. È drammaticamente facile, in una situazione di questo tipo trovarsi senza un’occupazione dall’oggi al domani. In tre mesi si può perdere tutto, lavoro, famiglia e dignità, ciò che rimane è la strada che accoglie, non giudica, ma mette pesantemente alla prova. E’ accaduto a Paolo, 63 anni, arrivato a Piacenza senza un tetto. Un letto l’ha trovato al rifugio Segadelli, alla stazione. Lì ha trovato persone che l’hanno ascoltato e gli hanno fatto ritrovare la fiducia in se stesso. Oggi Paolo ha un lavoro, una casa e vive dignitosamente.

In questo inizio 2015 nel panorama politico locale non manca la carne al fuoco soprattutto in casa PD. Potrebbe arrivare un rimpasto se ci fossero anche le deleghe al Commercio, oltre all’Ambiente, da ridistribuire, nel caso in cui Katia Tarasconi approdi un Regione. Un partito in salute sì, ma deboluccio, diviso fra correnti ed aree. Abbiamo chiesto ad Ernesto Carini, uomo di sinistra per anni dentro al meccanismo amministrativo, una visione ormai da osservatore esterno.

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CHARLIE HEBDO, LA MORTE DEL PENSIERO LIBERO

L’indignazione contro l’attentato al giornale satirico Charlie Hebdo è unanime e collettiva. Dodici giornalisti, tra cui il direttore Stephan Charbonnier sono stati assassinati da un attacco estremista di matrice islamica. Dal web arrivano messaggi, pensieri di forte condanna verso un gesto contro la civiltà, la libertà di pensiero. I giornalisti di Charlie Hebdo comunicavano con i lettori attraverso le parole arricchite dai tratti di matita dei vignettisti, abili, geniali, irriverenti. E per questo sono stati ammazzati, barbaramente uccisi a colpi di kalashnikov da due estremisti islamici. E stamattina, ad incrementare il clima di terrore che si respira a Parigi, è avvenuta una nuova sparatoria: due poliziotti colpiti, un’agente morta e il collega molto grave.  Non è chiaro se il fatto sia legato all’assalto di Charlie Hebdo. 

Unanime la condanna da parte della comunità musulmana piacentina: Arian Kajashi, portavoce della comunità ha dichiarato che l’attentato non ha nulla a che fare con l’Islam nè con i musulmani. La violenza non può avere alcuna giustificazione.

Il gruppo di Forza Italia ha organizzato un silenzioso sit in di protesta per i fatti accaduti a Parigi:

L’atto terroristico parigino è anzitutto un attacco alla libertà come valore fondante della nostra civiltà: il garantire tale valore richiede senza tentennamenti ogni reazione per fermare chi queste libertà le sta cancellando aiutato dal declino dei valori che porterà l’occidente all’(auto)distruzione.
Atti che vedevamo solo in TV sono alle porte di casa nostra: la cosa impone un’univoca condanna e ferrei provvedimenti mettendo da parte l’inutile, scandaloso, buonismo che, con tutte le altre considerazioni che si sentono, allontana dall’oggettivo problema volendo giustificando l’ingiustificabile: chi non rispetta la vita e la libertà non merita nulla!
Per esprimere solidarietà e cordoglio al popolo francese ed una determinata e forte condanna, la Segreteria Provinciale di Forza Italia organizza un sit-in per le ore 17.30 di fronte alla Prefettura di Piacenza. L’invito è per tutti i Piacentini che non vogliono cedere alla negazione violenta delle libertà e difendere i fondamentali valori della cultura occidentale.

EMERGENZA FREDDO: OTTO NUOVI POSTI LETTO ALLA SACRA FAMIGLIA

Il direttore della Caritas Giuseppe Chiodaroli lo aveva anticipato, tre mesi fa, ai nostri microfoni nel corso di un’intervista che vi riproponiamo http://www.zerocinque23.com/?p=1323. L’emergenza freddo si fa sentire e i posti letto sembrano non bastare mai. Oltre al rifugio Segadelli, al dormitorio di via Giordani, alla struttura di Cà Torricelle e al dormitorio femminile dello Stradone Farnese, la Caritas, grazie alle offerte dell’8 per mille, ha ristrutturato i locali attigui alla parrocchia della Sacra Famiglia in via Montebello creando otto nuovi posti letto. L’inaugurazione è prevista per sabato 10 gennaio alla presenza del Vescovo Gianni Ambrosio. Parteciperanno il sindaco Paolo Dosi, il Presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Massimo Toscani, l’Assessore al welfare  Stefano Cugini, il parroco Don Angelo Cavanna.

sacra famiglia

GIUNTA, A GIORNI LA DISTRIBUZIONE DELLE DELEGHE ALL’AMBIENTE

A giorni si saprà come il sindaco Dosi intende risolvere le conseguenze dell’affaire Rabuffi. L’ex assessore alla Città Sostenibile ha rassegnato le dimissioni il 31 dicembre per le note ragioni di coerenza politica che hanno portato all’uscita di Rifondazione Comunista dalla maggioranza. Il tentativo, più personale che politico, di Dosi di far cambiare a Rabuffi non ha avuto l’esito sperato. Quasi certamente le deleghe verranno divise tra il sindaco e gli altri assessori. Nessun rimpasto almeno per ora, ma la patata che rischia di diventare ancor più bollente se all’Ambiente si aggiungesse anche il Commercio. Questo avverrebbe se Katia Tarasconi entrasse in consiglio regionale come prima dei non eletti in caso di dimissioni di Paola Gazzolo, assessore regionale alla Protezione Civile e Ambiente. Molti dell’ambiente sono pronti a scommettere che  sarà così, ma l’ultima parola spetta alla diretta interessata Gazzolo che, a breve, dovrà pronunciarsi. Certo rimangono forti le pressioni da parte della minoranza bersaniana, che ha sostenuto Paola Gazzolo alle elezioni regionali, a non rinunciare al seggio di consigliere. Tornando a Palazzo Mercanti, il sindaco dovrebbe sostituire un secondo assessore con una delega pesante come il Commercio; a questo punto il rimpasto sarebbe vicino e c’è da scommettere che sarebbero in tanti a rivendicare il posto di assessore.

COMUNE