FONDAZIONE, RIMPASTO O DIMISSIONI?

Sono ore molto delicate quella sta vivendo la Fondazione di Piacenza e Vigevano. Delicati sembrano soprattutto gli equilibri interni all’ente. La richiesta da parte della maggioranza dei membri del consiglio generale di mettere mano al consiglio di amministrazione pone il presidente Francesco Scaravaggi davanti ad una scelta non facile.  In sostanza o il numero di uno di via Sant’Eufemia opera il rimpasto richiesto dai consiglieri o rischia di non avere più la maggioranza che lo sostiene, costringendolo di fatto alle dimissioni. Come si comporterà il Presidente davanti ad una richiesta così netta del consiglio?  Non potrà non tenerne conto, in caso contrario non rappresenterebbe più la maggioranza, sarebbero i numeri a rivelarlo. Intanto la data del prossimo consiglio si avvicina, sembra prima della fine del mese.

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ANDREA VITALI PREMIA GLI STUDENTI GIORNALISTI

Con il suo ultimo romanzo “Quattro sberle benedette” in cime alle classifiche di vendita, lo scrittore Andrea Vitali ha premiato gli studenti che hanno partecipato al concorso giornalistico Tra sogni e realtà promosso dall’associazione La Ricerca. Gli studenti delle scuole superiori si sono cimentati reporter con articoli sul tema “il futuro comincia adesso. La costruzione di se stessi passa anche attraverso esperienze di vicinanza a persone in difficoltà, di ascolto e di introspezione, di sfida al pensiero dominante. Essere attenti agli altri, abbattere tabù e pregiudizi, riuscire a perseguire un sogno”.

Nelle precedenti edizioni del concorso giornalistico gli studenti hanno incontrato e dialogato con altri testimonial come il campione automobilistico Alex Zanardi, il calciatore Gianluca Pessotto, il comico Maurizio Milani, il prof cantautore Roberto Vecchioni e i giornalisti Giangiacomo Schiavi, Roberto Perrone e Gianluca Gasparini.  

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DOSI SUL PALABANCA: “A BREVE ACCORDO TRA LE DUE SOCIETÀ”

Il sindaco Paolo Dosi torna sul caso Palabanca pochi giorni dopo lo sfogo di Antonio Cerciello. Il Presidente onorario della Rebecchi Nordmeccanica lamentava l’assenza di un contratto sulla possibilità di utilizzare la struttura sportiva per i prossimi tre anni. Tutto lasciava pensare ad uno situazione di stallo tra le parti. Ma oggi il sindaco, attraverso una nota che riportiamo integralmente, rassicura società e tifoserie  che il Palabanca ospiterà la pallavolo maschile e femminile di massimo livello, la sottoscrizione di un accordo ufficiale tra le due società (Copra Elior e Rebecchi Nordmeccanica) verrà formalizzata a breve, non appena si concluderanno le trattative per permettere a Copra Elior di trovare un nuovo e “sostanzioso” sponsor.

Ecco la nota del primo cittadino:

Le vicende che interessano la pallavolo piacentina – sottolinea il sindaco Paolo Dosi – stanno generando una comprensibile apprensione nelle due società professionistiche (Copra Elior e Rebecchi Nordmeccanica) e nelle rispettive tifoserie. Dopo avere recentemente incontrato i Lupi Biancorossi, nella giornata di venerdì 30 maggio ho ricevuto, insieme all’assessore Cisini, i Pink Wolf, la cui rappresentanza ci ha manifestato le preoccupazioni in ordine al futuro utilizzo del Palabanca. La struttura – rammenta il primo cittadino – è necessaria per consentire la regolare partecipazione della Rebecchi Nordmeccanica al massimo campionato e alla Champions. Credo sia utile ricordare a tutti, così come abbiamo fatto nell’incontro di venerdì, i contorni dentro i quali si sta sviluppando questa vicenda”.

“Il Palabanca – prosegue Dosi – nasce come impianto sportivo adeguato, per le sue caratteristiche, a rispondere alle esigenze di una società di volley (Copra) approdata alla massima serie. Il Comune partecipò, allora, alla realizzazione dell’opera mettendo a disposizione l’area e con la corresponsione di un importo di 3.200.000 € suddiviso in dieci annualità, l’ultima delle quali avrebbe dovuta essere corrisposta nel 2013. Fin dall’inizio, tutte le spese annuali di gestione (che oggi ammontano a circa 330.000 €) sono state a carico del soggetto gestore (Copra), come sempre avviene in tema di gestione di impianti sportivi. Vale infatti la pena di ribadire che il Comune non gestisce direttamente nessun impianto, ma ne affida la gestione a società sportive in possesso dei necessari requisiti, a seguito di condizioni che vengono preventivamente definite”.

“Con l’avvicinarsi della scadenza contrattuale decennale – aggiunge il sindaco – Comune e Copra hanno convenuto una proroga quinquennale. Questo consentiva un doppio vantaggio, in un momento molto difficile sotto il profilo economico: il Comune avrebbe distribuito in cinque anni l’ultima rata di € 320.000 e, soprattutto, non avrebbe dovuto farsi carico delle ingenti spese annuali di gestione (€ 330.000), mentre Copra avrebbe avuto la garanzia di continuità nell’utilizzo dell’impianto e avrebbe potuto diluire gli impegni residui nei cinque anni rimanenti”.

“Negli ultimi anni il Palabanca ha conosciuto un utilizzo condiviso – fa notare Dosi – grazie ai grandi risultati sportivi ottenuti da altre squadre piacentine: dapprima il basket e nelle ultime due stagioni il volley femminile vi hanno trovato ospitalità, concordando con il soggetto gestore le modalità di condivisione delle spese di gestione. A seguito delle note vicende di queste ultime settimane ci troviamo in una situazione nella quale il soggetto gestore sta prodigandosi, anche con il supporto del Comune, per confermare la partecipazione alla prossima stagione attraverso la ricerca di partner e/o sponsor disponibili a collaborare attivamente. Il Comune, che ha  seguito fin dall’inizio tutta la vicenda che ha interessato le due prestigiose

società di volley, ha cercato di favorire le condizioni necessarie per consentire ad entrambe le società di proseguire la propria attività ai massimi livelli nelle migliori condizioni possibili. È ragionevole ritenere che una soluzione sia realisticamente raggiungibile nel giro di pochi giorni, e comunque, necessariamente, prima della scadenza dei termini utili all’iscrizione ai campionati”.

“In questa fase – conclude il sindaco – non posso far altro che garantire che il Palabanca sarà disponibile per consentire il regolare svolgimento dei campionati di massima serie, maschile e femminile. L’accordo tra le società, necessario per definire le condizioni di utilizzo dell’impianto, può essere sottoscritto in qualsiasi momento (l’anno scorso venne formalizzato nel mese di ottobre): l’importante è avere la garanzia della disponibilità dell’impianto. Per questi motivi e alla luce di una situazione molto complessa riteniamo di dover tranquillizzare le società, le tifoserie e i tanti appassionati sportivi assicurando che, come Amministrazione comunale, garantiamo l’utilizzo del Palabanca nelle prossime stagioni. Chiediamo solo il tempo necessario (pochi giorni) perché il Palabanca torni ad ospitare tutta la pallavolo professionistica piacentina, maschile e femminile. La sottoscrizione di un impegno ufficiale tra le due società sarà formalizzata non appena si concluderanno le trattative, già in fase avanzata, che consentiranno a Copra Elior, attuale gestore dell’impianto, di portare a termine il percorso di rafforzamento e rilancio societario”.

 

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FONDAZIONE, ALEA IACTA EST?

La situazione in via Sant’Eufemia si fa sempre più complicata e delicata, gli equilibri sono sempre più fragili. La goccia  che ha fatto traboccare il vaso probabilmente la lettera firmata, pare,  da una larga maggioranza del consiglio generale (18 su 24) indirizzata al presidente Scaravaggi in cui si chiede di rivedere gli equilibri interni con una sorta di rimpasto tra i membri del consiglio di amministrazione.  Ma anche quanto emerso dall’ultima seduta di consiglio comunale, come abbiamo documenatato con un ampio servizio, dedicata proprio agli investimenti della Fondazione con il mirino rivolto soprattutto verso il titolo Monte Parma  che ha già subito due pesanti svalutazioni (25 e 28 milioni di euro).

Insomma “alea iacta est” per dirla alla latina, il dado è stato gettato. Siamo alla resa dei conti? Quale sarà la posizione del Presidente Scaravaggi davanti alla richiesta di una maggioranza così netta? Non potrà non tenerne conto. E se non lo facesse potrebbe essere sfiduciato? Dubbi che si scioglieranno, a breve, nel prossimo consiglio.

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AUTISTI IN SCIOPERO:”LA SICUREZZA NON ESISTE PIU'”

Gli autisti incrociano le braccia e i pullman restano fermi al deposito. Nonostante sia il giorno della protesta, qualche autobus però circola ugualmente tra il malumore dei colleghi che hanno aderito allo sciopero. Il presidio è fissato a piazzale Marconi, passaggio praticamente obbligato per tutti gli autobus. Tante bandiere e tanta amarezza da parte di autisti che oggi dicono di non farcela più. Stress dovuto a turni anche di 8/10 ore su un autobus, mancanza di ferie, turni doppi per coprire il personale che manca, scarsa sicurezza. Uno sciopero per denunciare condizioni di lavoro diventate troppo pesanti, e per chiedere a seta nuove assunzioni.

Dall’altra parte però Seta risponde che per nuove assunzioni mancano i fondi, per questo si è ricorso all’esternalizzazione di 330mila chilometri. 

 

LAVORATORI SANDIVIK:”CI STANNO TOGLIENDO LA SPERANZA”

La speranza di salvare il posto di lavoro sembra ormai persa. C’è una triste rassegnazione nei volti dei 57 dipendenti della Sandvik di San Polo. L’azienda ha praticamente azzerato gli ordini e le commesse una decina di giorni dopo l’annuncio della chiusura. Oggi la speranza è di poter ottenere un’offerta economica vantaggiosa per farsi da parte.

Tra loro ci sono veterani come Valerio 41 anni che lavora a San Polo da 33 anni. A novembre ha ricevuto il premio anzianità dall’amministratore delegato per l’Italia Fabrizio Resmini colui che, il 16 aprile scorso, ha annunciato la chiusura dello stabilimento. “E’ come perdere la famiglia – ci dice – a me mancano 4 anni alla pensione, devo ricollocarmi, ma come?”

Giovanni è stato assunto alla Sandvik 6 anni fa con un contratto a tempo indeterminato e la prospettiva di poter crescere professionalmente. Oggi si ritrova con due figlie di 3 e 7 anni e la moglie senza lavoro. “Sei anni fa ho lasciato una ditta che oggi va bene e io mi ritrovo praticamente senza lavoro con  due figlie piccole e un’auto da pagare”.

La prospettiva potrebbe essere il ricollocamento di alcune professionalità negli stabilimenti di Como e Trento, ma pare che i profili professionali richiesti non siano quelli di operaio.

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ESTORSIONE E USURA, COSI’ SI MANIFESTA LA MAFIA A PIACENZA

Neppure il nostro territorio è immune dalle infiltrazioni mafiose. La conferma è arrivata dal Rapporto 2014 per una Emilia Romagna senza mafia presentato da Salvatore Calleri presidente della Fondazione Antonino Caponnetto. Piacenza e la sua provincia non sono un’isola felice, anzi la posizione geografica e la ricchezza del territorio le rendono terreni fertili per le infiltrazioni mafiose.

La Provincia di Piacenza – si legge nel rapporto – è diventata importante crocevia per i narcotrafficanti italiani e stranieri. Hanno assunto livelli preoccupanti anche le problematiche connesse allo sfruttamento della prostituzione, all’immigrazione clandestina e alla riduzione in schiavitù. Rilevante è la presenza della criminalità organizzata soprattutto calabrese ma anche cosa nostra. Un sodalizio preoccupante che si manifesta soprattutto in attività estorsive e usurarie ai danni delle imprese. Come si manifesta tutto questo? Chi si sente sottomesso alla criminalità organizzata è indotto ad effettuare false fatturazioni, creando operazioni commerciali inesistenti diventando di fatto complici dei criminali. I settori in cui le mafie riescono meglio ad infiltrarsi sono l’edilizia pubblica e privata e le acquisizioni immobiliari e commerciali.

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EDUCARE AL MANGIAR SANO, LA CAMPAGNA DI COLDIRETTI

E’ un colpo d’occhio che vale la pena mostrare. Centinaia di giovanissimi studenti delle scuole elementari di città e provincia hanno partecipato alla giornata conclusiva di Campagna Amica della Coldiretti al Raineri Marcora. 3mila i bambini che nel corso dell’anno hanno aderito al progetto di Educazione Alimentare di Coldiretti che ha portato nelle scuole messaggi semplici e chiari; stile di vita corretto, sana alimentazione e prodotti a chilometri zero.

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CERCIELLO – DOSI, NERVI A FIOR DI PELLE

La sensazione è che la soluzione sia ancora distante, e parecchio. La querelle Palabanca tra il presidente Cerciello e l’amministrazione sembra lontana dal risolversi. Nelle ultime ore infatti Antonio Cerciello ha ribadito che dal comune c’è stato l’impegno a parole a risolvere il problema Palabanca ma il contratto non esiste ancora. Intanto la società starebbe spendendo tra i 250 – 300 mila euro in più per la campagna acquisti. L’accordo prevede che la Rebecchi Nordmeccanica possa utilizzare il Palabanca, per i prossimi tre anni, alle stesse condizioni della passata stagione. La struttura fino al 2017 è di proprietà di Guido Molinaroli che deve onorare un mutuo per il restante pagamento.

La situazione è ancora allo stallo, sia sul fronte Rebecchi Nordmeccanica che sul fronte Copra Elior per cui il comune è in attesa dell’ok di un imprenditore in grado di sostenere economicamente la pallavolo maschile a Piacenza. L’attesa dovrebbe finire la prossima settimana.

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TRESPIDI SU EXPO:”ROMPIAMO GLI INDUGI, I SOLDI CI SONO MA PER FARE COSA?”

“Non sono solito ricevere ultimatum, per cui occorre fare chiarezza”. Il nodo è Expo 2015 e soprattutto la difficoltà operativa dell’intera macchina a partire.  Così il Presidente della Provincia Massimo Trespidi interviene per rispondere alla dichiarazioni rilasciate dal presidente Ats Silvio Ferrari secondo cui mancherebbero le risorse promesse dalle istituzioni locali per la promozione del territorio piacentino. “Le risorse  da parte della Provincia ci sono – assicura Trespidi – ora bisogna capire come come si danno e per fare cosa. Rompiamo gli indugi”. L’ente di corso Garibaldi per Expo ha già deliberato e pagato in tutto 220mila euro tra la piazzetta centrale (110mila euro), la costituzione dell’Ats (85mila) e un progetto di Provincia e Fondazione per il coinvolgimento dei giovani (25mila).

“Nel conto consuntivo dell’ente – prosegue Trespidi – è stato certificato un avanzo di amministrazione di 7milioni e mezzo di euro da dove verranno reperiti i 500mila euro per Expo così come richiesto. Questa stasi è dovuta a questioni tecniche sollevata dalla Camera di Commercio che ha richiesto approfondimenti. Il problema dunque – rincara la dose Trespidi – non è di natura economica. In una delle ultime riunioni infatti qualcuno ha detto che la cifra potrebbe anche essere inferiore ai 500mila euro. Siamo pronti anche ad investire 2 milioni di euro per la linea di qualità Milano Piacenza che servirebbero per comprare i treni”

Quindi qual è il problema? Mancanza di progetti concreti e realizzabili? Trespidi pare darci ragione, tanto da rispondere che “finora i progetti per Expo sono racchiusi nel libro dei sogni”.

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