GNOCCHI, CIVICA: “SPERO CHE IL CENTRO SINISTRA CONVERGA UNITO”

Ha fatto suoi quei meccanismi della politica che prima le parevano faragginosi, soprattutto per i tempi che le hanno creato all’inizio un po’ di spaesamento. Oggi Claudia Gnocchi, che siede da consigliera nei banchi della civica Tarasconi, ha le idee schiarite rispetto all’inizio dell’avventura politica.
Talmente schiarite da dimettersi dalla carica di capogruppo della civica in occasione della discussione sull’accordo operativo sull’area ex Camuzzi, l’unico rimasto in piedi, in coerenza con la posizione di sempre, stop a nuovo suolo occupato da centro commerciali o supermercati.
Nonostante ciò non si sente ai margini per le sue scelte ed auspica che il centro sinistra converga unito in particolare sui temi dirimenti per la città.

PIAZZA CITTADELLA: ANCORA NESSUNA GARANZIA BANCARIA. PASSA LA MOZIONE DI APP SULLA REVISIONE DEL PAGAMENTO SOSTA DIGITALE

Di garanzie bancarie della società GPS per la costruzione del parcheggio in piazza Cittadella, ancora non ne sono arrivate, pur essendo passati da giorni i termini entro i quali l’amministrazione aveva chiesto i documenti a garanzia da parte della Global parking solution. Il primo termine era stato fissato per il 20 gennaio, poi 31, ma ancora nulla.
Il percorso dell’aumento delle tariffe delle soste blu, invece, è iniziato, quello senza intoppi, dal primo gennaio. Peraltro non in modo uniforme nei parcometri della città e soprattutto gli aumenti non sono segnalati sui cartelli corrispondenti creando parecchio disagio agli utenti.
La mozione di Alternativa per Piacenza, approvata all’unanimità, va nella direzione di tutelare quegli utenti che il pagamento della sosta usano l’applicazione di GPS, che aggiunge un 10% al costo della sosta. “È una disparità di trattamento – l’hanno definita i consiglieri Rabuffi e Cugini – tra chi paga digitalmente e chi usa le monete”.

https://fb.watch/q1My2IsEmJ/

LA PROTESTA DEI TRATTORI ARRIVA ANCHE A PIACENZA. “SIAMO SOTTOPAGATI E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA NON CI TUTELANO”

La protesta è arrivata anche a Piacenza. Quasi 200 trattori sono arrivati dalle colline piacentine e dalla provincia di Fidenza fino al piazzale dello stadio. Rumorosi, con la bandiera italiane a tanti cartelli di protesa appesi alle benne, così come dev’essere per lanciare grida d’aiuto alla politica in particolare, ma anche ai cittadini che forse non si accorgono fino in fondo cosa significa il lavoro nei campi. Nessuna associazione di categoria a capo dell’organizzazione della protesta; qui ci sono agricoltori autonomi, alcuni di loro fanno parte di AGRI MO, Agricoltori Montagna, una piccola associazione la cui presidente è una giovane donna, moglie di un agricoltore.

Nessuna elemosina, ma meno burocrazia e ottenere il giusto compenso per le spese sostenute e una sana presa di coscienza da parte della politica di quanto l’agricoltura sia indispensabile per la vita di tutti i giorni.

LOGISTICA, VIABILITA’ E CONSUMO DI SUOLO. ECCO LE 43 OSSERVAZIONI PRESENTATE AL PTAV DELLA PROVINCIA

Sono 43 le osservazione al PTAV (Piano Territoriale di Area Vasta) depositate entro il termine del 22 gennaio. Per la maggioranza le osservazione provengono da enti, associazioni del territorio, ma anche Comuni, imprese e privati cittadini: molte sono articolate in più richieste/segnalazioni, per un totale di sollecitazioni complessive che si attesta a circa 150. Gli argomenti più caldi sono stati in assoluto la viabilità e la logistica, oltre al limite al consumo di suolo con le connesse scelte perequative fra i diversi territori comunali.

Legambiente Piacenza, tra le associazioni che hanno presentato le osservazioni, rileva “i nuovi interventi elencati e previsti dal PTAV produrrebbero un rilevante e ingiustificato impatto sul territorio a fronte di una situazione viabilistica che, sostanzialmente, già riesce a soddisfare le esigenze del territorio provinciale, se si escludono quelle criticità imputabili
all’esplosione della logistica che potrebbero essere risolte con soluzioni meno costose ed impattanti. Per la mobilità delle persone vale invece il principio del
potenziamento e adeguamento del trasporto pubblico, dell’ammodernamento delle ferrovie comprensoriali e il potenziamento della rete della viabilità ciclabile”. In sostanza Legambiente ritiene che le proposte viabilistiche siano fortemente sovrastimante rispetto alle esigenza effettive della Provincia di Piacenza e che l’impatto ambientale, in termini di consumo di suolo e paesaggio, risulti più elevato rispetto ai vantaggi attesi.

“Si richiede pertanto un forte ridimensionamento delle previsioni di nuove infrastrutture viabilistiche, sia derivante dal precedente strumento di programmazione (PTCP), sia di nuova pianificazione. In particolare si propone una revisione dell’elenco previsto dal PTAV”.

ARPAE, nella relazione depositata, chiede che l’eventuale consumo di suolo sia possibile solo per insediamenti direttamente connessi a stabilimenti produttivi. Inoltre “per contenere il consumo di suolo, si ritiene preferibile
che tutti i Comuni della provincia rispettino il limite massimo del 3% per l’aumento di superficie del territorio urbanizzato”. E ancora “il riconoscimento della criticità della qualità dell’aria dovrà portare ad inserire nella Disciplina del PTAV indirizzi specifici, volti a migliorare o quantomeno a non peggiorare ulteriormente lo stato della qualità dell’aria. In particolare per le attività che rientrano nel settore delle logistica, per cui il traffico indotto è certamente un fattore rilevante per l’inquinamento atmosferico, oltre che acustico”.

Il Comitato della Barabasca, nato dopo l’ampliamento delle logistica nella zona Careco Barabasca a Fiorenzuola, chiede che ” gli ampliamenti dal di fuori del territorio urbanizzato dei PPST esistenti siano consentiti per insediamenti di piccola logistica con superficie territoriale inferiore a 10.000 mq, solo se direttamente connessi a stabilimenti produttivi già esistenti”.

L’elenco completo delle 43 osservazione presentate è consultabile a questo indirizzo https://ptavpiacenza.it/formazione-del-piano/

L’iter prevede ora, in base all’art. 45, comma 9, della stessa legge, un periodo di altri 60 giorni entro cui la Provincia, ancora tramite atto presidenziale, “esamina le osservazioni presentate e gli esiti delle eventuali ulteriori attività di consultazione attuate” e “predispone la proposta di decisione delle osservazioni e la sottopone all’organo consiliare insieme alla conseguente proposta di piano da adottare”.
Con l’adozione del Piano da parte del Consiglio Provinciale inizierà la terza ed ultima fase del percorso di approvazione, regolata dall’art. 46 della legge.

 

 

 

 

CONSUMO DI SUOLO: PER LA REGIONE PIACENZA E’ LA PIU’ VIRTUOSA. NON LO E’ PER ISPRA. ECCO PERCHE’

la Regione Emilia Romagna ha pubblicato in line i dati relativi al consumo di suolo. L’esito di questa attività di osservazione, a cinque anni dall’entrata in vigore della Legge Regionale numero 24 del 2017, mette la Provincia di Piacenza sul gradino più alto del Podio: è la provincia più virtuosa.

I dati – si legga nella nota dell’amministrazione – sono il frutto del monitoraggio regionale previsto dalla stessa legge urbanistica e realizzato in collaborazione con l’Istituto sui trasporti e la logistica, l’Università di Bologna e l’Università di Parma. All’articolo 5 intitolato “Contenimento del consumo di suolo”, la legge ha introdotto una verifica a cadenza semestrale con la quale i Comuni inviano alla Regione gli esiti del monitoraggio delle trasformazioni realizzate sul territorio. Il grafico indica i cinque interventi realizzati nella nostra provincia: due sono a Fiorenzuola, poi a Carpaneto, Besenzone e Travo per un totale di 12,2 ettari. Nessun intervento è stato realizzato nel territorio comunale di Piacenza.

“Sono dati più che positivi” commenta l’assessora all’Urbanistica Adriana Fantini ricordando il convegno dello scorso 28 novembre durante il quale gli stessi dati erano stati anticipati da Paolo Ferrecchi della Regione. “In questi mesi – prosegue – il dibattito pubblico sul tema in questione ha tenuto spesso banco in città e la speranza da parte di molti era ed è che a Piacenza non si consumi suolo nel periodo di transizione tra il precedente strumento urbanistico, il Psc, e il nuovo strumento di pianificazione, ovvero il PUG che è in corso di redazione. Ebbene è proprio così: il Comune di Piacenza non ha attivato interventi che erodano il limite previsto per il territorio urbanizzato”. Anzi, stando al monitoraggio regionale la provincia di Piacenza nel suo complesso è in assoluto la più virtuosa in questo senso. “C’è inoltre da considerare – precisa Fantini – che l’Emilia-Romagna è una delle poche Regioni italiane che si è data una legge per disciplinare il consumo di suolo, e non è cosa da poco. Ora siamo nelle condizioni di poter fare un primo bilancio oggettivo mettendo da parte ogni posizione pregiudiziale ma, al contrario, considerando ogni opzione che rispetti i criteri stabiliti. Anche perché la sostenibilità economica va di pari passo con quella ambientale e sociale, come ha ricordato recentemente anche la sindaca Katia Tarasconi al convegno ‘Verso il Pug: la città che crea lavoro’ al quale era presente l’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Colla”.

Un quadro che non è in linea con quello di ISPRA, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale del Ministero, i cui dati non hanno premiato Piacenza. al contrario l’hanno classificata come una delle province con il maggior consumi di suolo.

“Inizialmente non mi era chiara questa differente lettura – spiega l’assessora Fantini – poi mi sono documentata. Nel monitoraggio restituito da Ispra, oltre al consumo di suolo permanente dato da edifici, fabbricati, strade pavimentate, sedi ferroviarie eccetera, si includono anche gli usi temporanei che producono consumo di suolo reversibile come ad esempio strade non pavimentate, cantieri e altre aree in terra battuta, piazzali, cortili, campi sportivi, cave in falda, impianti fotovoltaici a terra. E’ una definizione che si differenzia di molto da quella delle previsioni insediative espansive a cui la legge regionale cerca di porre un freno”. “Il monitoraggio del consumo di suolo operato da ISPRA – prosegue l’assessora – avviene attraverso l’analisi della cartografia prodotta in seguito alla classificazione di immagini satellitari. I dati del consumo del suolo rilevati da ISPRA sono valori assoluti di “suolo consumato” che comprendono, ad esempio, le aree di cantiere funzionali alle trasformazioni. Questi dati, più volte evidenziati, assegnavano alla provincia di Piacenza il primato per incremento netto nell’anno 2021-2022 pari a 54,92 ettari. Ma lo stesso Michele Munafò, (dirigente ISPRA, responsabile del Rapporto SNPA sul consumo di suolo) nel suo intervento al convegno dello scorso 28 novembre, ha chiarito che i dati annuali hanno una rilevanza parziale perché i processi di consumo di suolo hanno una certa inerzia e vanno letti in periodi medio-lunghi. I processi pianificatori, aggiungo, hanno iter complessi e si attuano in determinati anni piuttosto che in altri anche per ragioni burocratiche, quindi una lettura corretta dei dati ISPRA dovrebbe quanto meno prendere in considerazione un quinquennio, se vogliamo confrontarli alla tabella regionale da cui siamo partiti”.

L’assessora all’Urbanistica porta due esempi per chiarire quali interventi ha fotografato ISPRA in quei 54 ettari che corrispondono a ciò che vediamo realizzato dal 2021 al 2022: “Si tratta di convenzioni quali l’AP12 Mandelli variante PUA 2018 convenzione 2020, o l’ambito di cava Polo 43 Ca’ Morta che prevederà la rinaturalizzazione a fine attività. Sono esempi particolarmente indicativi di quanto fuorviante possa essere la “fotografia” fornita da ISPRA: il primo, Mandelli, è esemplificativo della lunghezza dei processi, visto che si tratta di una pratica aperta anni fa; il secondo, Cà Morta, è un esempio di reversibilità: dove c’è la cava, in futuro la stessa area tornerà ad essere ambiente naturale a tutti gli effetti”.

“Questi 17 mesi di lavoro della giunta Tarasconi – conclude Fantini – ci hanno visti impegnati in attività di studio, nell’ascolto e nella creazione di una visione di una città attrattiva e sostenibile. Lo dimostrano, su tutte, due azioni concrete: il progetto dell’ex Manifattura tabacchi e l’approvazione in sede di Cuav dell’Accordo operativo Ex Camuzzi. È evidente che si sta lavorando nella direzione di privilegiare la rigenerazione urbana, il recupero e la riqualificazione del patrimonio esistente sia in ambito abitativo sia per le aree produttive dismesse. Questi i due assi portanti su cui ci muoviamo nella costruzione del PUG. E’ all’interno di questi principi e di questa visione di città che verranno valutati di volta in volta nuovi possibili insediamenti. L’obiettivo è ed è sempre stato per noi quello di disegnare la Piacenza del futuro tenendo in equilibrio la tutela dell’ambiente che passa anche attraverso il non consumo di suolo e lo sviluppo della città e del suo territorio”.

“UN BUON NO DETTO AI FIGLI, E’ UN ATTO D’AMORE”

Risse ed episodi di violenza tra giovanissimi, che vedono coinvolte sempre più ragazzine, sono quasi all’ordine del giorno; 12, 13 anni appena. Poco più che bambine, prese a schiaffi e spintoni. Intorno altri coetanei che si limitato a guardare, o alla meglio, ad andarsene, il tutto ripreso e postato. Un copione pericolosamente frequente. Gli esperti insegnano a non drammatizzare, ma di certo neppure a far passare tutto come una ragazzata. Qualche linea guida, per offrire spunti di riflessione veri, è indispensabile soprattutto per i genitori. L’abbiamo chiesto allo psicologo e psicoterapeuta Maurizio Iengo “un buon no è un atto d’amore verso i nostri figli”.

LO SHOW DEI DINOSAURI ARRIVA A PIACENZA EXPO

Dinosauri animatronici a grandezza naturale animeranno il week end di Piacenza Expo con l’evento Dinosars World. Saranno una trentina i dinosauri robotizzati che ricreeranno gli ambienti giurassici tipici dei più famosi film di avventura. Ecco allora che sarà possibile osservare il Tyrannosaurus Rex lungo 13 metri ma anche il Mamenchi lungo 22 metri, fino al King Kong a grandezza naturale. Appuntamento al padiglione 2 dell’ente fiera da venerdì 2 a domenica 4 febbraio.

https://fb.watch/pUAaO4aaTR/

“CASO” MONTICELLI, CGIL E CISL: “ABBIAMO FATTO IL NOSTRO LAVORO. CLIMA DETERIORATO E GRAVE”

In un anno e mezzo il faldone delle segnalazioni raccolte da parte di insegnanti, personale ATA e genitori è decisamente cospicuo. Decine e decine. Quello intorno all’istituto comprensivo di Monticelli d’Ogina e Caorso ha tutti i contorni per diventare un caso. In particolare intorno alla gestione del dirigente Gianluca Freda, giudicata da più parti discutibile.

Per questo i segretari provinciali delle due categorie Cgil e Cisl, hanno convocato una conferenza stampa per fare chiarezza anche in merito ad alcuni post pubblicati su Facebook definiti al limite della diffamazione, in cui il sindacato è accusato di opportunismo.

https://fb.watch/pTzyqwvHmg/

TRAGEDIE DELLA STRADA: “OGNUNIO DI NOI FACCIA LA PROPRIA PARTE”. NEL 2023 A PIACENZA 26 VITTIME

Condividere un dolore aiuta a renderlo meno pesante, meno opprimente. Se poi questo dolore è quello che di più atroce può accadere come la perdita di un figlio, il bisogno di far partecipi gli altri è ancora più forte. Danilo e Simona, sono il padre e la sorella di Sonia Tosi che insieme al fidanzato Daniele, è stata uccisa su una strada, il primo agosto 2021. Per loro e per tutte le vittime si omicidio stradale, ogni anno con l’associazione Sonia Tosi coinvolgono centinaia di ragazzi delle scuole superiori per renderli consapevoli di cosa significhi mettersi alla guida alterati da alcool e droghe.

Quest’anno, per la seconda edizione de La strada Giusta, sono state coinvolte 31 classi, 800 gli alunni presenti al cinema teatro politeama per la proiezione del docu film La Linea Sottile – Doveva essere una festa, ideato e creato dal giornalista luca Pagliari con la collaborazione della fondazione LHS, che racconta la tragedia avvenuta nel dicembre del 2018 alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo. 

https://fb.watch/pTv0crEHIj/

GIORNATA DELLA MEMORIA: MEDAGLIA ALLA MEMORIA DEL DEPORTATO LUIGI BIONDI

Oltre alle autorità, Prefetto, Presidente della Provincia e Sindaco, alla cerimonia in occasione del Giorno della Memoria erano presenti anche la classe 3° Grafica A del liceo artistico Cassinari, alcuni componenti della Consulta provinciale studentesca e una rappresentanza di studenti per l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Al momento di preghiera affidato a don Davide Maloberti è seguita la consegna dell’onorificenza alla memoria di Luigi Biondi, deportato e internato dall’8 settembre 1943 e il 1° aprile 1945 presso l’azienda Hugo Schneider A.G.: alla sua figura è stata tributata la medaglia d’onore concessa dal presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari dei deceduti.

“Mentre ci chiediamo, ancora una volta, come sia potuto accadere – ha detto la sindaca Tarasconi nel suo discorso – è alla nostra coscienza di donne e uomini liberi, al nostro stesso mondo civile che poniamo questa domanda.
Coltivare la memoria, ascoltarne il monito nel presente, trasmetterne gli insegnamenti più dolorosi alle ragazze e ai ragazzi che sono qui insieme a noi in questa ricorrenza, è l’unico modo in cui possiamo tendere la mano verso quella voragine che ha inghiottito milioni di vite. Non le dimenticheremo mai, ma nel loro nome continueremo a impegnarci per costruire la pace”.

“Non una semplice cerimonia o celebrazione – ha detto il prefetto Paolo Ponta – ma la trasmissione del ricordo delle vittime e di quanti hanno avuto il coraggio di seguire la propria coscienza, rifiutando di diventare complici di
una macchina di morte spietata e tristemente efficiente, in quella quotidiana banalità del male sottolineata da Hannah Arendt”.

“Chi non conosce la storia è condannato a ripeterne gli errori – ha detto la presidente della Provincia Monica Patelli – pertanto è necessario sensibilizzare ragazze e ragazzi sugli eventi del passato, raccontando i fatti con
chiarezza e indicando gli esempi delle persone che hanno lottato con coraggio
contro la barbarie e hanno messo a rischio le proprie vite per salvarne altre.
Purtroppo – anche oggi – persistono pregiudizi, fanatismi e parole di odio.
Si tratta di semi maligni sui quali tutti abbiamo la responsabilità di vigilare, per
riconoscerli e per contrastarli unendo le forze: è un dovere che richiede una
disponibilità personale da destinare ad un impegno condiviso a ogni livello.
A tenere alta la nostra attenzione e farci da guida sono alcuni fari luminosi, come la Costituzione Repubblicana”.