“ATTRAVERSIAMO”: SI SVELA IL TEMA DELLA QUARTA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL PENSARE CONTEMPORANEO

Attraversiamo: dove i protagonisti di questo viaggio siamo Noi. Noi che ci troviamo davanti a scelte e percorsi non facili da seguire, noi che davanti abbiamo più strade e anche più sbocchi dove è facile perdersi. Ma non siamo soli, perché, seppur in bilico, qualcuno ci tiene per mano. Attraversiamo è il titolo del prossimo festival del pensare contemporaneo, e questa l’immagine grafica, molto eloquente, che accompagnerà la quarta edizione, in programma dal 24 al 27 settembre 2026. Il titolo, insieme alle parole, felicità e incoerenze erano uscite dalle riflessioni con gli studenti di tutta Italia arrivati, con i loro insegnanti, per seguire il festival dello scorso settembre.

A svelare il tema del prossimo festival i promotori e i curatori; un’edizione che si carica ancora più di importanza come tappa fondamentale del percorso per la candidatura di Piacenza a Capitale Europea della Cultura 2033.

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DONNE SEMPRE PIU’ VITTIME DI AGGRESSIONI SUL LAVORO: L’EMILIA ROMAGNA E’ LA SECONDA REGIONE PER NUMERO DI DENUNCE

La regione Emilia Romagna è al secondo posto, in termini assoluti, solo dopo la Lombardia, per numero di denunce per aggressioni e violenze sui luoghi di lavoro ai danni delle donne: 13,3%.
Il dato è stato fornito da Inail che ha condotto un’indagine su questo tema prendendo in considerazione gli anni dal 2019 al 2023. A livello nazionale, le denunce per violenze, aggressioni e molestie in ambito lavorativo hanno subito una pesante escalation, toccando quasi quota 7mila.

Nel convegno organizzato dalla Provincia dalla Consigliera di Parità, si è voluto mettere in risalto che le donne ancora troppo spesso pagano il prezzo delle proprie scelte, ad esempio quando decidono di farsi una famiglia o quando restano incinte; da parte del datore di lavoro si registra un cambiamento di atteggiamento difficile da sostenere nel tempo che ha risvolti negativi anche dal punto di vista psicologico.

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CITTADELLA: LA GIUNTA STANZIA 1.5 MILIONI DI EURO PER LA RIQUALIFICAZIONE. “PASSAGGIO CHE PRECEDE LA PARTECIPAZIONE PUBBLICA”

La Giunta comunale ha approvato oggi un’importante variazione di bilancio che stanzia 1,5 milioni di euro destinati alla riqualificazione di Piazza Cittadella. Lo spiega, in una nota, Palazzo Mercanti e chiarisce così come “l’amministrazione sceglie così di garantire continuità al percorso amministrativo necessario per far avanzare un intervento atteso da anni, pur nel quadro dei procedimenti giudiziari ancora in corso con il concessionario”. Si specifica infatti che “il provvedimento adottato oggi dalla Giunta è di natura programmatoria, e cioè non interferisce in alcun modo con i giudizi pendenti davanti al Tribunale e non determina l’assetto finale dell’area. Si tratta di passaggi necessari per costruire il quadro finanziario e procedurale che consentirà di affrontare le fasi successive.

In questa prospettiva, gli atti approvati oggi sono anche propedeutici alla futura fase di partecipazione pubblica che accompagnerà la definizione del progetto di riqualificazione. Nei prossimi passaggi, associazioni e soggetti interessati saranno coinvolti per contribuire alla costruzione condivisa delle scelte progettuali.

L’Amministrazione sta lavorando dunque per riportare ordine e prospettiva su un tema rimasto fermo per anni, segnato da un contratto mai realizzato e da un contesto complesso. Gli atti approvati oggi consentono di procedere con maggiore chiarezza, senza anticipare la soluzione delle questioni ancora aperte.

Il percorso avanza inoltre con l’approvazione, sempre oggi, del Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DOCFAP) che individua gli scenari possibili per la riqualificazione e consente all’Ente di avviare i livelli successivi della progettazione. L’intervento si colloca nel quadro complessivo del comparto che comprende anche Piazza Casali, oggetto di programmazione parallela.

La riqualificazione dell’area rientra inoltre tra gli interventi previsti a suo tempo dal Bando Periferie, che aveva individuato il comparto Cittadella–Casali come ambito strategico. In questo contesto, lo stanziamento delle risorse comunali permette di proseguire gli adempimenti necessari a evitare che le risorse nazionali già assegnate al comparto vengano compromesse.

La variazione – che sarà esaminata dalla Commissione consiliare il 21 novembre e successivamente trasmessa al Consiglio comunale per l’approvazione definitiva – consente di finanziare la progettazione e gli sviluppi successivi dell’intervento, aggiornando contestualmente il Documento Unico di Programmazione, il Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2025–2027 e il relativo elenco annuale.

Il Comune continua dunque a operare su due livelli: da un lato la gestione dei procedimenti giudiziari, dall’altro l’avanzamento amministrativo necessario per portare avanti un intervento strategico per la città, mantenendo aperto il confronto con la comunità e garantendo la tutela dell’interesse pubblico”.

VIDEOSORVEGLIANZA: 18 NUOVE TELECAMERE NEI PUNTI SENSIBILI DELLA CITTA’. SINDACA: “LA SICUREZZA NON SI FA CON GLI SLOGAN”

L’Amministrazione comunale di Piacenza ha ottenuto un finanziamento di 90 mila euro per il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza urbana. Il contributo, parte di un investimento complessivo da 250 mila euro sostenuto dal Comune, è stato approvato dal Ministero dell’Interno dopo la valutazione della candidatura, che si è collocata al 99° posto su 1633 progetti presentati in tutta Italia: un risultato che conferma la solidità tecnica e amministrativa del lavoro svolto dagli uffici comunali e dalla Polizia locale.

«Questo finanziamento – sottolinea la sindaca Katia Tarasconi – ci permette di rafforzare in modo significativo il presidio della città, ampliando la rete di videosorveglianza nelle aree più sensibili. È il frutto di un lavoro serio, fatto di progettazione, atti, coordinamento e collaborazione con Prefettura e forze dell’ordine. La sicurezza non si costruisce con gli slogan, ma con impegno, competenza e con interventi concreti come questo».

Il progetto, intitolato “Sicurezza della città: tra centro, movida e frazioni periferiche”, prevede l’installazione di 18 nuove telecamere, suddivise tra telecamere OCR ai varchi e telecamere di contesto nelle zone urbane più delicate.

Le telecamere di contesto saranno collocate in quattro punti nevralgici del centro storico: via Palmerio all’altezza di piazzale Genova, una seconda postazione sempre in piazzale Genova, piazzetta Grida, e Vicolo Edilizia, area dove da tempo i residenti chiedono un rafforzamento del presidio.

Le telecamere OCR, dedicate alla lettura targhe, saranno invece posizionate lungo gli assi principali di ingresso e uscita dalla città e dai quartieri: da Ponte Po e Strada Gragnana, a corso Europa, strada Bobbiese, via Bazzani, strada Val Nure, via Veneto, via Emilia Parmense e strada Farnesiana, coprendo in modo capillare i nodi più strategici della viabilità urbana e i collegamenti con le frazioni.

La candidatura del Comune si fonda sul Patto per l’attuazione della sicurezza urbana sottoscritto con la Prefettura e su una documentazione tecnica particolarmente completa: relazione descrittiva, progetto di fattibilità, schede tecniche, verifica dei requisiti ministeriali e inserimento dell’intervento nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2025–2027.

Il nuovo sistema sarà integrato con la Control Room della Polizia Locale e collegato alla Questura e al Comando provinciale dei Carabinieri, garantendo un coordinamento in tempo reale delle informazioni e una maggiore capacità di prevenzione e intervento. I flussi video saranno registrati su un sistema dedicato, crittografato e conforme alle normative sulla privacy, con conservazione continuativa per sette giorni.

L’intervento, approvato dalla Giunta con delibera n. 122 del 10 giugno 2025 e trasmesso ufficialmente alla Prefettura con protocollo n. 104088 del 18 giugno 2025, avrà una durata di 15 mesi, comprensiva di posa delle infrastrutture, installazione, configurazione e collaudo.

L’approvazione del finanziamento rappresenta un passo significativo nel percorso che l’Amministrazione ha avviato per migliorare la sicurezza urbana, rispondendo con serietà e concretezza alle richieste della comunità e rafforzando una collaborazione istituzionale che costituisce la base stessa di un presidio efficace del territorio.

 

IN CATTOLICA IL CAREER DAY DEI RECORD: 100 AZIENDE OSPITATE PER LA 25ESIMA EDIZIONE

La 25esima edizione del Career Day si conferma da record: 100 stand, così suddivisi: 70 aziende, 14 associazioni di categoria, enti e pubbliche amministrazioni, 9 cooperative sociali, 4 ordini professionali e 3 stand UCSC  Un’ottima opportunità per farsi conoscere, individuare talenti e avviare collaborazioni strategiche con l’ateneo.

Studenti e laureati potranno confrontarsi direttamente con i recruiter presso gli stand, lavorare sul personal branding, individuare percorsi di carriera, scoprire nuove posizioni aperte, fare networking e prendere parte a diverse attività mirate, come CV-check, simulazioni di colloqui, speed interview e valutazioni di competenze tecniche e soft skills.

Il settore che al momento è più forte è il food e l’agroalimentare, con alcune eccellenze che spiccano anche sul nostro territorio sul mercato nazionale.

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IL BANDO INTEGRATO DI PALAZZO GOTICO, BARINO E IAT CONTINUA A FAR DISCUTERE. SCONTILLE TRA PAGANI E PAPAMARENGHI

Il bando integrato venticinquennale per la gestione di palazzo Gotico, Iat e Barino continua a far discutere.
La settimana scorsa l’approvazione aveva già fatto alzare più di un sopracciglio, non solo nella minoranza, ma anche nella maggioranza, primo fra tutti il consigliere PD Perrucci.
Anche nell’ultima seduta di consiglio, ha tenuto banco in sede di comunicazione: in particolare tra la consigliera di Piacenza Oltre Caterina Pagani e il consigliere della civica Barbieri Liberi Jonathan Papamarenghi.

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COP 30: “ANCHE A PIACENZA E’ ORA DI CAMBIARE ROTTA SUL CLIMA. IL TEMPO DELLE SCUSE E’ FINITO”

Su aria, suolo e clima Piacenza chiede una svolta, un cambio di rotta: è la richiesta che alcune associazioni, cittadini, gruppi politici e sindacati di base hanno rivolto all’amministrazione,.
Il sit in si è svolto sotto palazzo Mercanti a ridosso dell’inizio della seduta di consiglio comunale. La conferenza mondiale sul clima, la Cop 30 in corso in Brasile, non sia solo questione di governi, ma anche Piacenza, con il suo parlamentino, prenda un chiaro impegno per una reale transizione ecologica e sociale. In particolare sono 5 gli impegni prioritari: stop a nuove espansioni logistiche, parco agricolo di cintura e salvaguardia delle aree verdi, 5 nuovi parcheggi scambiatori, subito il alla Pertite e una vera politica della casa. Tra i promotori anche Alternativa per Piacenza, Europa Verde, Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista, Usb e Si Cobas.

NASCE L’ASILO GIRAFFE VERDI NEL SEGNO DELLA CONTINUITA’ EDUCATIVA CON LA CASA DEL FANCIULLO

La nuova scuola dell’infanzia paritaria Giraffe Verdi è pronta ad accogliere le bimbe e i bimbi dai 36 mesi ai 5 anni, già partire dal prossimo settembre 2026. le iscrizioni sono aperte dal 29 novembre così come il primo open day aperto ai genitori. La scuola si inserisce e completa la preesistente offerta scolare, la scuola primaria Casa del Fanciullo di padre Gherardo. Un intervento importante, del valore complessivo di 200 mila euro cui la fondazione di Piacenza e Vigevano ha contribuito per circa il 40 per cento.
Il polo si trova a Ivaccari, nella prima periferia della città, con un ampio parco recintato, una piccola fattoria didattica per le attività all’aperto con gli animali. La vera ricchezza che questa nuova scuola offre è la possibilità di una continuità educativa tra le due realtà: infanzia e primaria. L’equipe educativa è della cooperativa sociale Eureka.

Parole chiave che ha animato questa collaborazione tra diverse realtà è alleanza educativa, che pone al centro il bambino come soggetto attivo e competente, capace di ascolti plurimi verso se stesso, gli altri e la natura. Da qui la condivisione dell’esperienza seguita da pedagogisti e docenti dell’Università Cattolica.

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IL KLIMT E 70 QUADRI IN MOSTRA A SEUL. “OCCASIONE PREZIOSA PER LA RICCI ODDI E PER PIACENZA”

Il Ritratto di Signora di Klimt, insieme ad una settantina di altre opere della Galleria Ricci Oddi, volerà a Seul: destinazione My Art Museum, dal 19 dicembre al 26 marzo 2026. Un’occasione preziosissima per far conoscere, in un contesto internazionale, la ricchissima collezione custodita nella galleria piacentina e portata all’attenzione di una delle più vivaci città dell’oriente. L’annuncio è stato dato dal presidente Massimo Toscani, insieme alla direttrice Lucia Pini, nel corso di una conferenza stampa, in cui si è fatto il punto della situazione sui numeri della galleria.

E guardando al futuro, come egregiamente sa fare il presidente Toscani, c’è l’appartamento del custode che si potrebbe adibire a parte espositiva, ma una cosa su tutte ha in mente, e ce lo spiega quasi come fosse un auspicio.

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L’AMMINISTRAZIONE: “È LA CONSIGLIERA BARBIERI A DOVERSI SCUSARE CON LA CITTÀ. IN CINQUE ANNI NON HA MOSSO UN DITO”. PROBABILE RECLAMO CONTRO LA DECISIONE DEL GIUDICE FAZIO

Ci vuole un bel coraggio per riuscire a dire senza imbarazzo frasi come “noi avremmo risolto la situazione con la mancanza d’interesse pubblico” quando, chi lo dice, ha avuto cinque anni di tempo per farlo e non l’ha fatto.
Perchè di questo stiamo parlando: la consigliera comunale Patrizia Barbieri in cinque anni da sindaca non ha nemmeno chiuso il tavolo tecnico per valutare l’interesse pubblico, non si è preoccupata di recuperare i canoni pregressi che Piacenza Parcheggi non aveva versato al Comune (cosa che abbiamo dovuto fare noi), non ha mosso un dito, si è voltata dall’altra parte di fronte a un contratto di concessione pienamente valido lasciando che un’intera area della città sprofondasse in un degrado sempre maggiore. Ha fatto finta che quel contratto non esistesse. Eppure esisteva eccome. E da quel contratto c’era da partire per capire come muoversi. 

Il non fare niente non risolve, ma al contrario costa denaro e complica le cose. Ma di questo non parla, preferendo invitare la sindaca a scusarsi con i cittadini. È la consigliera Barbieri che dovrebbe scusarsi con la città intera spiegando a tutti noi il motivo per il quale non ha risolto il contratto con Piacenza Parcheggi che, a suo dire, doveva essere risolto prima con tanta facilità.

Noi, con gli uffici comunali, abbiamo studiato a fondo le carte, abbiamo sbloccato una situazione vergognosamente in stallo da oltre un decennio e abbiamo impostato una direzione chiara. Il centrodestra al governo della città ha letteralmente buttato via anni salvo poi venire a far la predica a noi appena abbiamo iniziato a fare ciò che un’amministrazione seria ha il dovere di fare: affrontare le situazioni complesse senza far finta che non esistano; fa la predica e “gufa” contro la città al solo scopo di confondere i cittadini per motivi politici.

Slogan a parte, quel che si poteva fare da parte nostra, è stato fatto: abbiamo consegnato le aree al concessionario per realizzare il parcheggio, come da contratto, e quando il concessionario si è dimostrato incapace di portare avanti l’opera, abbiamo risolto il contratto.

La vicenda è ora finita in Tribunale, come sarebbe accaduto in qualsiasi momento fosse stata presa la decisione di avviare la risoluzione, e anche in questo caso l’amministrazione si muove con trasparenza e coerenza. Nella fase attuale, dunque, il Comune di Piacenza prende atto della decisione dei giudici, che – come sempre – rispetta pienamente. Contestualmente, l’Amministrazione sta valutando con i propri legali l’opportunità di presentare reclamo contro il provvedimento, nell’interesse della città e della tutela delle risorse pubbliche. Ciò che vorremmo poter fare è prima di tutto rientrare nella disponibilità dell’area di cantiere in piazza Cittadella, che è un’area pubblica da riqualificare e da restituire ai piacentini.

L’obiettivo del Comune, quindi, resta lo stesso di sempre: fare l’interesse della comunità, garantire la continuità dei servizi e riportare al più presto ordine e chiarezza su Piazza Cittadella. Cosa, quest’ultima, che non sarebbe mai accaduta se non si fosse deciso di prendere in mano la situazione.

 

Anche la segreteria del PD ha commentato le dichiarazioni dei leader dell’opposizione, definendole “risibili”:

Risibili dichiarazioni in conferenza stampa da parte dei principali leader dell’opposizione ancora una volta impegnati a gongolare di fronte a problemi che altri oggi cercano di risolvere e che invece loro hanno per 5 anni, dal 2017 al 2022, ignorato.
Perché, invece di pretendere le scuse della sindaca Tarasconi, la consigliera Barbieri non spiega ai cittadini per quale motivo non risolse a suo tempo la situazione dichiarando la mancanza di interesse pubblico? È lei stessa infatti a dire oggi “noi avremmo risolto con la mancanza di interesse pubblico”; ebbene perché non lo fece quando ne aveva i pieni poteri e l’autorità. Aspettava forse che altri lo facessero al suo posto? Ha scoperto solo oggi che è prerogativa del sindaco e della giunta? Spieghi lei ai cittadini l’assoluta inoperosità che caratterizzò il suo mandato. Dichiarare oggi pubblicamente “noi avremmo fatto”, “ah noi sapevamo che sarebbe finita così” è cosa che chiunque può fare con il qualunquismo “da bar” che non è concesso a chi per 5 anni ha amministrato la città prima della giunta attuale. Lo richiediamo a voce alta: invece di preoccuparsi dei video che dovrebbe fare la sindaca Tarasconi, la consigliera Barbieri risponda lei a una semplice domanda: perché fra il 2017 e il 2022 non ha trovato un attimo per determinare la mancanza di interesse pubblico per il parcheggio di piazza Cittadella? Per quale motivo non ha fatto, quando ne aveva la possibilità, ciò che oggi dipinge come ovvio dalla comoda posizione di chi sta alla finestra a guardare in attesa che i problemi della città le tornino utili in campagna elettorale.
E per favore, che questa volta il centro destra non si nasconda dietro al solito “ avevamo convocato un tavolo che stava lavorando per”, su ogni argomento è così. Le strade sono quindi due: o i tavoli guidati da loro erano inutili e inconcludenti o erano un perfetto escamotage per nulla decidere e nulla fare.