PIANO URBANO DEL TRAFFICO: DIVIDERE I PERMESSI DI ACCESSO DALLE SOSTE. OBIETTIVO MENO AUTO PARCHEGGIATE IN STRADA

Zone 30, zone scolastiche, accessi ztl, nuove rotatorie e nuovi percorsi ciclabili in sicurezza. Sono i contenuti del PUT, il Piano Urbano del Traffico, illustrate dagli estensori nel corso delle commissioni congiunte urbanistica e sviluppo economico. “Siamo nella fase di preadozione – ha specificato l’assessore Matteo Bongiorni – “ci sembrava corretto fare questo passaggio per avviare la fase di informazione e confronto”.

Tito Stefanelli e Sofia Pechin, consulenti della società Trt, sono entrati nel dettaglio del Piano in vista della presentazione pubblica del 30 gennaio in Sant’Ilario. Una delle novità più importanti sarà quella di dissociare i permessi relativi ai permessi da quelli delle sosta. A Piacenza le autorizzazione per gli accessi giornalieri e pomeridiani ha superato i 25mila pass, l’obiettivo è ridurre gli ingressi e utilizzare altre mobilità. Ma tornando alla novità della separazione dei permessi, l’idea è quella che chi accede al posto auto non sosti in ztl; la proposta infatti è quella di introdurre un sistema tariffario in due aree A e B.

La ratio è preservare il centro della città senza penalizzare i residenti. Molti garage del centro vengono utilizzati come magazzini e le auto posteggiate fuori. “Questo si vuole evitare – ha specificato Stefanelli – perché una città con meno auto lungo la strada è certamente più vivibile anche per le utenze più deboli”.

Rispetto al tema del rilascio dei pass, l’assessore Bongiorni ha ribadito “la volontà di mettere ordine nelle regole di ingresso, senza pensare a interventi massivi di revisione del perimetro. Al momento l’allargamento della Ztl non è in programma, anche se stiamo pensando a ipotesi limitate come quella nell’area di via Giordani e via San Siro. Ci stiamo ragionando senza preclusioni”.

Altro tema forte del PUT sono i servizi di co-mobilità che verranno potenziati attraverso la promozione dell’uso delle aree per i servizi park and ride. I parcheggi scambiatori diventano fondamentali per mettere in pratica e promuovere l’adozione di una mobilità alternativa all’auto.

Verranno realizzate nuove rotatorie e nuove ciclabili; a questo proposito da alcuni consiglieri è arrivata la domanda se e come tutelare le alberature per far posto a questi interventi. “Terremo conto degli alberi sul quei tratti – ha risposto Stefanelli, ricordando che “non sempre però la soluzione migliore preserva tutte le piante, bisogna fare attenzione a questi compromessi. Preservare a tutti i costi non è sempre corretto. Occorre manutenzione e sostituzione delle piante obsolete”.

ABBASSAMENTO DELL’IMU: OK DELLA GIUNTA. “PIACENZA L’ENTE PIU’ VIRTUOSO DELLA REGIONE”

Abbassare l’Imu per i proprietari di abitazioni, compresi gli enti del Terzo settore e le Onlus. E’ la manovra approvata oggi dalla Giunta Tarasconi. Se otterrà il voto positivo del Consiglio, il Comune di Piacenza si attesterà tra i quelli con le aliquote Imu più basse in Italia e in assoluto l’ente più virtuoso dell’Emilia-Romagna in questo senso. Una scelta che rappresenta l’impegno concreto dell’Amministrazione ad assicurare un minor carico fiscale per i proprietari di case in modo che ciò influisca positivamente sui canoni d’affitto e, più in generale, sul “benessere” della comunità: non solo affitti ridotti, soprattutto per studenti e categorie più fragili, ma anche maggior utilizzo del patrimonio immobiliare esistente con conseguente minor consumo di suolo.

E’ di questo pomeriggio l’ok della giunta alla riduzione delle aliquote Imu per il 2025; una proposta di delibera di grande impatto per la città, una delle più importanti dall’insediamento dell’attuale amministrazione. La manovra è frutto di un lungo lavoro che ha visto impegnati in prima linea l’assessore al Bilancio Gianluca Ceccarelli e gli uffici comunali, ed è stato oggetto di approfonditi incontri con i sindacati (Cgil, Cisl, Uil) e con l’Associazione Proprietari Case (Confedilizia) all’insegna della collaborazione nell’interesse comune a favore della comunità.

La proposta verrà illustrata in sede di Commissione nei prossimi giorni e successivamente verrà discussa e votata in Consiglio comunale.

Comune più virtuoso in regione e tra i più virtuosi in Italia. Qualche numero per rendere l’idea. A Piacenza l’aliquota Imu a canone concordato sarà pari allo 0,49%. A Parma è 0,80, a Ferrara è più del doppio: 1,06. E uscendo dall’Emilia-Romagna, anche a Cremona l’aliquota è 1,06, a Pavia è 0,96, ad Alessandria è 0,86.

Aliquote ridotte, dunque. L’approvazione di oggi, in linea con il decreto ministeriale dello scorso settembre, si inserisce all’interno di una visione politica mirata a sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione in risposta a un’emergenza abitativa che tocca da vicino anche la nostra città; tutto ciò riducendo al minimo la pressione per i proprietari di case e favorendo quindi affitti ridotti.

Una scelta, quella di abbassare l’Imu, che – se approvata dal Consiglio – comporterà una consistente riduzione delle entrate nelle casse comunali. Si parla di 439mila euro all’anno in meno. Tale minor gettito, tuttavia, sarà interamente compensato dall’incremento delle entrate dovuto all’aumento dell’addizionale Irpef sulla base dei dati relativi ai redditi dei piacentini, in crescita dal 2022. Ciò nel rispetto costante delle fasce più deboli, tutelando chi non supera i 15mila euro annui.

Ed è qui visibile in modo più chiaro la strategia dell’amministrazione comunale nell’adottare misure che impattino positivamente nel medio e lungo periodo: grazie all’aumento dell’Irpef nel 2023 – che non ha tuttavia “toccato” le fasce più deboli ed è comunque in linea con la stragrande maggioranza dei comuni italiani – si può oggi introdurre una misura destinata ad agevolare, in un colpo solo, più categorie sociali e allo stesso tempo destinata ad avere ripercussioni positive più ad ampio respiro. In altre parole, in un contesto in cui i costi di acquisto degli immobili sono elevati, il Comune punta a stimolare il mercato delle locazioni favorendo aliquote agevolate e incentivando l’utilizzo di immobili già esistenti. Una strategia che contribuisce alla razionalizzazione del consumo di suolo e rappresenta anche una risposta concreta alle necessità di chi vive, lavora e studia a Piacenza.

Più nel dettaglio, l’abbassamento complessivo dell’Imu si concretizzerà nell’estensione dell’aliquota sulla locazione a canone libero e a canone concordato anche alle cosiddette “persone giuridiche” (società, per intenderci, e non solo persone fisiche) e alle pertinenze (garage, cantine, solai, cortili eccetera). Si concretizzerà poi nell’applicazione dell’aliquota per l’utilizzo diretto di immobili da parte delle Onlus estesa anche agli enti del Terzo Settore, e nell’applicazione dell’aliquota per immobili concessi in comodato d’uso gratuito.

Qualche esempio pratico. Con riferimento al canone concordato, considerando una casa con garage e cantina (le cosiddette pertinenze), una persona fisica proprietaria nel 2025 andrà a risparmiare il 17,6% rispetto al 2024. In denaro: se l’anno scorso ha pagato 465,60 euro, quest’anno pagherà 383,58. Sempre con riferimento al canone concordato, stesso tipo di immobile, una persona giuridica andrà a risparmiare il 53,74% rispetto all’anno scorso, ovvero 446,20 euro: nel 2024 829,78 euro e nel 2025 sarà 383,58.

FERRI, PD: “IL DOCUMENTO CONDIVISO, IN VISTA DEL PUG, E’ UNO SFORZO IN DIFESA DEL TERRITORIO”

Una buona sintesi, non scontata, che, politicamente, segnerà la strada da seguire in vista del Piano Urbanistico Generale. Così il consigliere Sergio Ferri definisce il documento, redatto dalla maggioranza, consegnato all’amministrazione. Aree verdi, rigenerazione urbana, politiche abitative e poi il macro argomento che va sotto il nome di logistica che per il capoluogo significa Le Mose.

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E’ SCONTRO SUL BOLLINO ANTIFASCISTA. “PURA IDEOLOGIA”. “TUTELA DEI VALORI DELLA COSTITUZIONE”. TRESPIDI SI ASTIENE IN DISACCORDO CON LA MINORANZA

C’era da aspettarselo che la dichiarazione sul bollino antifascista avrebbe portato, ancora una volta, alla scintille. E così è stato; al termine della discussione, il nuovo regolamento per la concessione delle sale comunali e del patrocinio degli eventi è stato approvato con il voto della maggioranza e di ApP, il voto contrario della minoranza e l’astensionismo del consigliere Massimo Trespidi che, nel suo intervento, ha marcato dai colleghi dell’opposizione, in particolare dalla consigliera Soresi.

“Io sono antifascista e non ho nessun problema a dichiararlo – ha detto Trespidi – non è vero che il fascismo è morto, c’è ancora. Così come il nazismo, rinascono sotto forme diverse. La mia posizione è molto diversa da quella dei colleghi. La parola fascista, inserita nel nuovo regolamento, non da nessun disturbo, ma è incompleta, perché se l’ideologia è una male, tutte le ideologie sono un male. Per cui l’elenco deve essere completo, altrimenti mancano dei pezzi”. Un intervento che arriva dopo quello della capogruppo di FdI Sara Soresi “questo articolo del regolamento è una pagliacciata con cui sperata di recuperare consenso dopo piazza Cittadella, un bollino sovietico, una pagliacciata che ci ha messo in imbarazzo pure a livello nazionale. Così come mi sono rifiutata di esibire il green pass per entrare in quest’aula, io non mi dichiaro antifascista, non saprei cosa è il fascismo oggi”.

“Sentire Soresi oggi dire queste parole ci fa capire quanto serva questo bollino, anzi servirebbe un bollone – ha replicato il consigliere di ApP Luigi Rabuffi –  la Costituzione è antifascista, non è anticomunista, perché i comunisti hanno fatto la Resistenza, ed erano parte dell’assemblea costituente”. E ancora “il bollino sarebbe superfluo in un modo normale, ma purtroppo normale non é dove rigurgiti dell’estrema destra stanno tornando in auge a causa del malessere diffuso e dell’ignoranza. Noi amministratori abbiamo una responsabilità”.

Voto contrario al nuovo regolamento anche dalla ex sindaca Patrizia Barbieri che “rappresenta una vera offesa alla libertà di pensiero. Il bollino antifascista diventa una iniziativa fascista. Bastava che parlaste di ideologie totalitarie, invece avete voluto evocare sessismo, fascismo e razzismo.
Volete mettere qualcosa che non è pertinente con la nostra costituzione.
Concentriamoci su quelli che sono i valori della Costituzione al di là dell’essere di sinistra o destra”.

“Una specifica aggiuntiva dopo la Costituzione – ha detto Tiziana Albasi PD – significa che ci sono in corso manifestazioni ed eventi che disattendono le regole e le leggi”. “Quella sull’antifascismo – ha aggiunto Salvatore Scafuto PD – è una dichiarazione forte in un regolamento che ribadisce i valori della Costituzione”.

“A volte mi domando perché sia così difficile dichiararsi antifascisti – ha detto nel suo intervento Matteo Anelli, Pc Coraggiosa – il vero pericolo è la naturalezza con cui si parla di fascismo. Chissà cosa direbbero partigiani…
in un modo perfetto sarebbe abbastanza scrivere A favore della costituzione, ma perfetto non è, quindi si rende necessaria una specifica”.

“Non ritengo divisivo ritenersi e dirsi antifascista – è intervenuto il consigliere Jonathan Papamarenghi –  ma non mi sento tutelato da un regolamento come questo. Insieme a fascismo vanno condannati gli altri drammi che le ideologie totalitarie hanno portato con sé. Questo è un provvedimento a metà”.

“Perché concentrarsi su fascismo, razzismo e sessismo e non su omofobia  e xenofobia?” domanda la consigliera Gloria Zanardi FdI – questo articolo del regolamento è liberticida, contraddittorio e fascista. Il bollino è solo un modo per recuperare qualche consenso da parte dell’amministrazione, oltre che per aggraziarsi ApP in lento avvicinamento alla maggioranza dopo alcune aperture. Gli unici a non aver fatto conti con la storia siete voi”.

 

 

MONS. CEVOLOTTO: “MOLTI SI CHIEDONO DOVE’ERA DIO AD AUSCHWITZ?”

Si è celebrata al Giardino della Memoria dello Stradone Farnese la cerimonia in onore delle vittime della Shoah, nella ricorrenza che segna, nel 2025, l’80° anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. Il Prefetto ha consegnato alla memoria di Emilio Cergnul, militare deportato in Germania dal 9 settembre 1943 al 13 agosto 1945 e alla memoria di Luigi Trabucchi, militare deportato dall’8 settembre 1943 al 14 settembre 1945, internato presso l’Acciaieria Regione Ruhr, la medaglia d’onore concessa dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti.

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COMMISSIONE PARLAMENTARE IN VISITA ALLA LOGISTICA: “CONDIZIONI MIGLIORATE, MA C’E’ DA INVESTIRE SULLE PERSONE”

Gli stabilimenti scelti rappresentano le cosiddette eccellenze del settore della logistica, dove per definizione le condizioni dovrebbero essere migliori che altrove; ma nonostante questo, la delegazione della commissione parlamentare ha riscontrato una realtà migliorata soprattutto per quanto riguarda la diminuzione a ricorrere alle cooperative per la somministrazione del lavoro a favore di una maggiore internalizzazione, e una maggiore sicurezza.

In primo piano la persone e i lavoratori, con misure e interventi che pongano la sicurezza del lavoro al centro, negli stabilimenti così come nel percorso per raggiungerli.

Una visita organizzata sulla scia de protocollo che la prefettura ha firmato con tutti gli attori che gravitano intorno alla logistica, primi fra tutti i sindacati.

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URBANISTICA: ECCO LE PROPOSTE DELLA MAGGIORANZA PER IL PUG. UNA LOGISTICA DI SECONDA GENERAZIONE PER LIMITARE IL DANNO

Quattro punti precisi, quattro paletti che segnano il perimetro che l’amministrazione dovrà tenere conto per la redazione del PUG, il Piano Urbanistico Comunale della città di Piacenza. Il documento è stato consegnato dalla maggioranza di centrosinistra (PD, Piacenza Oltre, Coraggiosa, Civica Trasconi) alla sindaca al termine di un lungo e dibattito, pare, confronto.

Rinuncia alla perequazione di aree disponibili da altri Comuni, limite all’espansione della logistica e solo a determinate condizioni, costruire sul costruito per una nuova rigenerazione urbana, salvaguardare e incrementare le aree verdi e sviluppare la forestazione urbana e periurbana. Leggendo nel dettaglio le proposte, si percepisce l’intenzione di una logistica votata a “limitare il danno” con cercando di vincolare gli insediamenti all’uso del trasporto su rotaia, evitare speculazioni immobiliari. Risalto alle compensazioni ambientali e all’utilizzo di materiali prestazionali anche dal punto di vista di un futuro smaltimento. Una sorta di logistica di seconda generazione, governata e a migliore impatto rispetto a quella precedente.

“Abbiamo così inteso offrire un contributo chiaro e coerente – viene sottolineato – con l’anima progressista e riformista delle forze politiche che sostengono l’Amministrazione Tarasconi, a seguito delle fasi preparatorie del percorso partecipato promosse dalla Giunta. Ad orientarci è stata la consapevolezza dell’importanza del nuovo strumento di pianificazione che condizionerà il futuro della Città, accompagnata dalla responsabile valutazione delle gravi emergenze soprattutto di carattere ambientale che pesano sui nostri territori. Situazione che richiede scelte di radicale rottura con il passato”.

“Lo sforzo, una vera e propria sfida, è stato quello di garantire – prosegue la nota – in modo non equivoco un equilibrio tra tutela dell’ambiente e potenzialità di sviluppo e attrattività del nostro territorio. Se l’architrave di tutte le scelte è creare le condizioni più efficaci per arrivare all’azzeramento del consumo di suolo entro il 2050, così come previsto dalla legge, tale percorso dovrà concretizzarsi attraverso quattro direttrici molto chiare.

Eccole nel dettaglio:
1- Rinuncia all’uso dello strumento perequativo di area vasta, ossia abbandono della possibilità di incrementare le aree edificabili a Piacenza, attraverso l’acquisizione di diritti ceduti da Comuni della provincia che non li utilizzino, una volta che fosse esaurita la possibilità espansiva del 3% del territorio urbanizzato prevista dalla legge.

2- Dare priorità alla rigenerazione urbana dell’edificato esistente e delle aree dismesse, tenendo conto del consistente stimato fabbisogno abitativo evidenziato da una recente ricerca del Cresme, con un’attenzione particolare all’ingente patrimonio di beni storici presenti soprattutto nel territorio urbanizzato. Il tutto proponendo efficaci incentivi premiali sia sul piano volumetrico che fiscale. Incentivare la mobilità sostenibile, attraverso le specifiche previsioni degli strumenti di pianificazione propri.

3- Investire nella salvaguardia e nell’incremento delle aree verdi pubbliche e private, applicando una redistribuzione più equa di questo patrimonio, valutando la situazione delle cosiddette “micro città” in cui è stato diviso il territorio. Intraprendere la virtuosa scelta di sviluppare una nuova forestazione sia urbana che periurbana anche attraverso i nuovi accordi operativi con soggetti privati.

4- Prevedere che una “nuova logistica” a Le Mose debba attuarsi con misurata gradualità (non più del 50% nei prossimi 10 anni della possibilità espansiva, fissata dalla legge regionale al 3% del territorio urbanizzato) e condizionandola ai seguenti rigorosi impegni, grazie ai quali migliorerà in modo considerevole la qualità dell’intero insediamento: uso dell’intermodalità ferroviaria operativa ed in via di ampliamento; riqualificazione del polo esistente a “parco chiuso” per migliorarne la sicurezza e la qualità ambientale interna ed esterna; qualità costruttiva a impatto ambientale zero e sviluppata in verticale; autosufficienza energetica; incremento del verde piantumato; creazione di tutti i servizi necessari per migliorare la qualità di vita degli operatori sia interni che esterni.

 

 

LE NOTE DEL VIOLINO DEL LAGER PER CELEBRARE LA GIORNATA DELLA MEMORIA

Una memoria che ruota tutta intorno a questo violino che diventa l’emblema del concerto della Memoria che si terra domenica 26 gennaio al collegio Alberoni insieme alla proiezione in anteprima di alcuni stralci del docufilm realizzato dal regista e musicista canadese Adrian Berkovits. Nel 2021 decise di realizzare questo film in memoria del padre deportato. Nel 2023 arrivò a Piacenza dove conobbe il violinista dell’orchestra Farnesiana Gabriele Schiavi e insieme decisero di dare nuova vita a questo violino.

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GESTIRE I COMPORTAMENTI PROBLEMATICI: IL VERO PROBLEMA DELLA SCUOLA DI OGGI

Offrire agli insegnati gli strumenti migliori per la gestione di quei comportamenti problematici da parte degli studenti, oggi sempre più frequenti. La cronaca stessa ce ne riporta esempi quasi quotidiani; studenti che aggrediscono professori o che hanno comportamenti violenti tra loro
Il corso organizzato dall’ufficio scolastico territoriale di Parma e Piacenza ha l’intento di offrire, ad una platea di 400 insegnanti, la formazione e la competenza necessarie per riconoscere e, ancora meglio, prevenire i comportamenti problematici. Non stiamo parlando di disabilità, né di disturbi dell’apprendimento, né di bisogni educativi speciali.

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COMITATO SALVIAMOSPEDALE: “BASTA ANNUNCI. E’ ORA DI RIPRISTINARE LA VERITA’ “

“Basta annunci votati al marketing, è ora di ripristinare la verità” è più combattivo che mai il comitato Salviamospedale che, dopo la visita del presidente della regione De Pascale, torna sulla questione nuovo ospedale, ribadendo concetti che va dicendo ormai da tempo.
In capo ai punti fortemente criticati dal comitato ci sta il ricorso al partenariato pubblico privato; per la realizzazione della struttura, del costo di 293 milioni di euro divisi tra Stato per 129 milioni e Regione per 6,7milioni, ci sta pure il privato per 160,3 milioni di euro. E poi c’è la questione della vecchia struttura di via Taverna; nelle intenzioni del presidente De Pascale e dell’Ausl l’idea sarebbe quella di convertirla in cittadella della salute.

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