GIORNATE EUROPEE DELLO SCOMPENSO: A PIACENZA OGNI GIORNO TRE PERSONE RICOVERATE

Ogni giorno a Piacenza tre pazienti vengono ricoverati per scompenso cardiaco, la gran parte presa in carico della cardiologia, ma anche dalla medicina d’uargenta e dalla medicina intensiva. Lo ha dichiarato il prof. Massimo Piepoli responsabile delle Giornate Europee dello Scompenso Cardiaco che, per il quarto anno, coordina 40 centri in tutta Italia su come riconoscere i sintomi dello scompenso, come attivarsi e come prevenirli in modo efficace. “Nei prossimi dieci anni – ha sottolineato Piepoli – l’incidenza dello scompenso cardiaco aumenterà del 50% diventando così un problema non solo sanitari ma anche sociale”.

“Un milione di italiani soffre di questa problematica- ha detto il direttore generale Luca Baldino – per questo è fondamentale sensibilizzare sulle buone pratiche della prevenzione”.

”La risposta della città in questi anni è stata unica – ha ribadito il professor Giovanni Quinto Villani direttore del dipartimento di emergenza urgenza – proprio per questo abbiamo ottenuto la primogenitura del progetto”.

Per tutto il mese di maggio è ricco il calendario delle iniziative: per tutto il periodo in 15 agriturismi della provincia verranno cucinati i cuore in collaborazione con Coldiretti Piacenza; il 7 e il 12 maggio in alcune farmacie che hanno aderito al progetto sarà possibile misurare la pressione; il 6 maggio in concomitanza con la Placentia Marathon for Unicef è in programma la camminate delle associazioni; l’8 e il 9 maggio gli studenti del liceo Respighi faranno formazione sulla prevenzione ai colleghi delle altre classi; l’11 e il 12 maggio l’equipe della cardiologia dell’ospedalle sarà presente alla manifestazione Agri Cultura al Raineri Marcora. Iniziative anche alle case della salute, agli ospedali di Bobbio e Castel San Giovanni e alla clinica  San Giacomo di Ponte dell’Olio.

 

OSSERVATORIO IRES: AUMENTA L’OCCUPAZIONE MA NON LA QUALITA’ DEL LAVORO

C’è più lavoro ma non sempre di qualità. Si potrebbero riassumere così i dati del 2017 che riguardano l’occupazione sul nostro territorio. Lo rivela la ricerca alla base della nona edizione dell’Osservatorio sull’economia e il lavoro in Provincia di Piacenza che verrà presentata dalla Cgil a cura di Istituto ricerche economiche e sociali IRES.

Uno dei dati più significativi dell’osservatorio è la ripresa dell’occupazione fotografata dai dati di stock sul mercato del lavoro nella provincia di Piacenza. Nel corso del 2017, infatti, vengono registrati 5.043 occupati in più, pari a una crescita del numero degli occupati del 4,1% rispetto all’anno precedente, ossia in assoluto il dato più significativo dall’inizio della crisi. Di conseguenza cresce il tasso occupazionale, che passa dal 66,3% del 2016 al 69,4% del 2017, superando, per la prima volta, anche il dato regionale del 68,6% registrato nel corso del 2017. Decresce invece il tasso di  disoccupazione, che passa dal 7,5% del 2016 al 6,1% del 2017, situandosi sotto la media regionale che si attesta invece al 6,5%. “La maggior parte dei contratti di lavoro attivati è precaria – commenta questi primi dati Zilocchi – la ricerca mostra luci e ombre. Investire sulla qualità del lavoro è la strada maestra per rinsaldare la ripresa”.

 

IL VIAGGIO TRA LUCI ED OMBRE NELLA LOGISTICA PIACENTINA

E’ quando parli con chi nella logistica ci lavora ogni giorno che capisci, forse solo in minima parte, perché il comparto assomiglia di più ad una giungla che ad un settore regolamentato. Eppure, negli anni dal 2012 in particolare, alcune cose cambiate in meglio, è sotto gli occhi di tutti. Ma non ovunque e ci sono ancora troppi casi di chi per guadagnare qualcosa lavora in nero. È il caso di Ibrahim, in italia dal 2011 , e di altri lavoratori, per lo più stranieri,  che si sono trovati senza un contratto regolare. L’Unione Sindacale di Base ha denunciato queste condizioni all’Ispettorato del Lavoro. 

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TRIANI: CONTRO IL BULLISMO IMPARARE A GESTIRE L’AGGRESSIVITA’

Disagio giovanile, dipendenza dal web, bullismo verso coetanei e verso gli insegnanti. A tutto questo si può porre un freno? Esistono buone pratiche che invertano questo declino? L’obiettivo è imparare ad educare l’aggressività e l’impulsività. Ne parliamo con il prof. Pierpaolo Triani, docente della facoltà di Scienze della Formazione del Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

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QUANDO L’ONCOLOGIA TERRITORIALE REGALA TEMPO AL MALATO

Quando le terapie oncologiche si avvicinano sempre più alla casa del malato fanno scuola. Una condizione che a Piacenza è una realtà ormai da 15 anni; il reparto di oncologia infatti ha cercato di rispondere proprio a queste esigenze dei malati oncologici, grazie al supporto delle case delle salute e degli ospedali di Castel San Giovanni e Bobbio.

Il progetto oncologia territoriale è stato premiato nei giorni scorsi a Roma da Cittadinanza attiva e dal tribunale per i Diritti del Malato.

Troppo spesso la distanza dalla sede di cura, il tempo impiegato per raggiungerla, le spese, sono una vera e propria barriera nei confronti della diagnosi e del trattamento tali da compromettere l’esito della cura.

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IN UN ANNO 300 ACCESSI PER ABUSO DI ALCOOL: NASCE L’OPERATORE DI CORRIDOIO

A livello regionale sono 142 mila gli accessi al pronto soccorso da parte dei giovani e giovanissimi tra i 14 i 25 anni, costituiscono l’11 per cento del totale. A Piacenza, in un anno, su 62 mila accessi 3500 sono stati pazienti intossicati, di cui 300 tra i 14 e 18 anni. Il dato è complessivo e comprende casi riconducibili ad alcool e sostanze d’abuso ma anche a farmaci. Arrivano al pronto soccorso perché è considerato un luogo protetto, sicuro, e sopratutto anonimo. Alla luce di questo è nato il progetto Operatore di corridoio: una figura che ha il compito di aiutare il personale a riconoscere le problematiche di abuso e interagire con esse per favorire un rapporto di fiducia con le strutture sanitarie.

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PROGETTO VITA: IN 20 ANNI SALVATE 109 VITE

Dal 1998 sono state salvate 109 persone perché con il defibrillatore utilizzato entro 5 minuti dall’arresto cardiaco si possono salvare vite umane. Per questo Progetto Vita è diventato capillare su tutto il territorio facendo di Piacenza la città più cardioprotetta d’Italia. La rete dei defibrillatore nei condomini, nei campi sportivi costituisce un unicum a livello nazionale, un esempio per molte città italiane. Questo grazie alla presidente Daniela Aschieri e ai volontari. Oggi la battaglia di Progetto Vita è la liberalizzazione del defibrillatore. Daniela Aschieri racconta Progetto Vita a #Diprofilo.

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A CONDURRE I GIOVANI SPIRITI CI PENSA FORD

La prevenzione si fa anche a teatro. Anche su temi delicati come l’abuso di alcool e droga. Giovani spiriti sulla strada è lo spettacolo andato in scena al teatro San Matteo a cui hanno partecipato numerosi classi degli istituti superiori piacentini. Come si fa a mantenere il controllo alla guida quando si è bevuto troppo? La soglia d’attenzione si abbassa drasticamente, i riflessi sono molto più lenti e il rischio di perdere il controllo è altissimo.
Anche Ford, come casa automobilistica, è impegnata nella sensibilizzazione dei ragazzi alla guida responsabile.

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VIA CIPELLI: RIFIUTI IN STRADA. RESIDENTI ESASPERATI

Guardate queste foto: una nostra lettrice ci ha segnalato questa situazione, a dir poco vergognosa. Siamo in via Cipelli, accanto ad un parcheggio, utilizzato dagli abitanti della zona. Cassonetti per plastica e lattine straripanti di qualsiasi tipo rifiuto, compresi materiale organico, avanzi di carne, scarpe tutto per rigorosamente a terra. Cassonetti pieni? Forse sì, ma il buon senso esorterebbe a cercarne altri, magari in zona, per evitare che si creino situazioni come questa. Tra l’altro, da quello che si vede nelle fotografie scattate ieri sera e stamattina, molti dei rifiuti non sono stati correttamente differenziati; salta all’occhio un resto di rifiuto organico che sarebbe dovuto essere gettato nel bidone marrone della raccolta differenziata che funziona regolarmente nella zona. Trattasi di inciviltà e incuria? Ci permettiamo di dire che non c’è dubbio.