COVID 19: DALLO STUDIO PEDIATRICO 018 ARRIVA ANCHE UN SUPPORTO PSICOLOGICO

L’emergenza Covid 19 non è soltanto sanitaria, ma anche psicologica; la Pediatra Dottoressa Michela Ridella, titolare dello Studio Pediatrico 018 di Piacenza convenzionato con la Ausl, ha pensato di attivare un servizio di Pronto Soccorso Psicologico.
Al telefono o in video chiamata risponderà Eleonora Casazza, la Psicologa che lavora con noi da quando lo Studio 018 ha aperto, prima di tutto uno studio di Pediatria di famiglia. Il servizio è aperto a tutti e in particolare a genitori e ragazzi ma anche a pediatri e medici di medicina generale. Abbiamo pensato anche a questa categoria di operatori sanitari perché la stessa si trova spesso ad operare sola e con pochi strumenti in questo difficile momento. Tutti potranno accedere a questo servizio gratuito chiamando il numero 3381661452 dal lunedì al sabato, dalle ore 11 alle ore 13. Chiedere aiuto non significa arrendersi ma lottare insieme per arrivare ad un obiettivo comune, nel nostro caso superare un problema anche grazie alle relazioni umane che oggi, ancora più del solito, sono indispensabili.
In questi giorni molti di noi hanno vissuto o stanno vivendo in prima persona la malattia di persone care o si sono trovati a vivere un lutto. I nostri bambini risentono dell’isolamento e della paura. Quelle che prima erano nostre piccole fragilità psicologiche rischiano se trascurate di divenire più importanti. L’obiettivo è quello di ascoltare e dare un supporto alle persone per trovare insieme la migliore gestione possibile della situazione che stiamo vivendo.

CALANO ANCORA I CONTAGI: 46 CASI POSITIVI. 18 LE VITTIME. VENTURI: “STANNO RIENTRANDO I CONTAGI”

Frenano ancora i contagi a Piacenza, così come in tutta la regione: 46 casi positivi in più rispetto a ieri, che portano ad un totale di 2811. Il numero dei decessi seppur alto, continua a calare: sono 18 le vittime che Piacenza deve scontare in una sola giornata. “A Piacenza è da segnalare anche un altro dato molto significativo – ha precisato il commissario all’emergenza Venturi – che riguardano gli accessi al pronto soccorso: nella giornata di ieri 23, il 16 marzo se ne sono registrati 135″.

15.932 casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 599 in più rispetto a ieri; 63.682 i test effettuati, 3.625 in più.
Complessivamente, sono 6.952 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono 364, 2 in meno rispetto a ieri. E si sono registrati 29 ricoverati in meno anche nei reparti non di terapia intensiva (3.915 oggi rispetto ai 3.944 che si contavano ieri).

I decessi sono purtroppo passati da 1.811 a 1.902: 91 in più.

Aumentano anche le guarigioni, che raggiungono quota 1.852 (189 in più rispetto a ieri), 1.293 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, 559 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

PIACENZA: CALANO I CONTAGI (+41), DICIANNOVE I DECESSI. VENTURI “NON MOLLIAMO ORA E RISPETTIAMO LE REGOLE”

Sono 49 i nuovi casi di positività nel piacentino per un totale di 2765. Siamo volutamente partiti da qui perché ci sembra un numero abbastanza basso considerato il trend a cui Piacenza è tristemente abituata. Un cauto spiraglio di ottimismo che ci sembrava giusto mettere in risalto. Purtroppo però ci sono i decessi, e se ne contano sempre troppi: 19 sono le vittime registrate in una giornata. 
I casi di positività sono 15.333, 546 in più rispetto a ieri; 62.027 i test effettuati, 3.570 in più. Complessivamente, sono 6.640 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono 366, 7 in più rispetto a ieri. I decessi sono purtroppo passati da 1.732 a 1.811: 79 in più, quindi, di cui 44 uomini e 35 donne.

Continuano a salire le guarigioni che raggiungono quota 1.663 (97 in più rispetto a ieri), 1.177 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, 486 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

“Ci sono numerosi segnali che ci confermano che il trend sta cambiando – ha detto il commissario per l’emergenza Venturi – prima di tutto il numero dei nuovi contagi che continua a scendere; poi sono in aumento le persone che si rivolgono al pronto soccorso per altre patologie, segno che il virus sta allentando la morsa. Per quanto riguarda Piacenza è stato potenziato il team dei medici a domicilio sul territorio e la diagnostica con ecografo. Non è stato necessario introdurre il drive through perché i tre ambulatori allestiti a Piacenza, Fiorenzuola e Borgonovo sono in gradi di effettuare circa 300 tamponi. Nei prossimi giorni 45 pazienti ricoverati a Piacenza verranno trasferiti in altre aziende ospedaliere del territorio, questo per alleggerire e decongestionare l’ospedale”.

 

SQUADRE DI MEDICI A DOMICILIO, DA DOMANI SI RADDOPPIA

In una settimana hanno visitato 283 persone tra la città e la provincia, montagna compresa. Per 13 di queste è stata necessario il ricovero in ospedale. Le richieste per le unità speciali di continuità assistenziali, 12 ad oggi, (le squadre dei medici a domicilio) sono tantissime per questo, tra pochi giorni, raddoppieranno. Obiettivo: individuare precocemente i casi sospetti di Covid 19 ed intervenire attivamente con la terapia. La dottoressa Anna Maria Andena, coordinatrice del progetto, ci spiega come funziona.

 

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VENTURI: “ABBIAMO SUPERATO LA FASE CRITICA”. A PIACENZA ANCORA 25 DECESSI, 81 NUOVI CONTAGI

“La malattia è in fase di contenimento, oggi abbiamo superato la fase più dura” sono le parole del commissario per l’emergenza Sergio Venturi nel quotidiano annuncio dei dati giornalieri che riguardano la regione. Ma a Piacenza i decessi sono 25, numeri che non scendono. A livello regionale sono 88 le vittime. Perché, viene da chiedersi? Da giorni si vede un calo dei contagi, ma a Piacenza resta una situazione grave. Lo scriviamo perché sono i numeri ad imporcelo. Sono i decessi relativi ai contagi della prima fase dell’emergenza? Quando le restrizioni non erano ancora rigide? Sarà certamente così, ma umanamente parlando di questi numeri non me possiamo più, sono un pugno nello stomaco ogni giorno.

Complessivamente sono 14.787 casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 713 in più rispetto a ieri; 58.457 i test effettuati, 3.925 in più.
Sono 6.443 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere; quelle ricoverate in terapia intensiva sono 359, 6 in più rispetto a ieri. I decessi sono purtroppo passati da 1.644 a 1.732.

A Piacenza i nuovi contagi sono 81 in più rispetto a ieri, per un totale di 2716. Un aumento che rappresenta meno del 3% del totale.

Salgono le guarigioni, che raggiungono quota 1.566 (89 in più rispetto a ieri), 1.150 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, 416 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

 

BONACCINI: “LE RESTRIZIONI PROSEGUIRANNO”. E L’EMILIA ROMAGNA PENSA AL DOPO EMERGENZA

Le restrizioni resteranno ancora, almeno fino a Pasqua. E meno male, verrebbe da dire, dato che la catena dei decessi purtroppo non si ferma. Sta calando invece, vistosamente, quella dei contagi. Ed è proprio per questo che le misure di restrizione proseguiranno anche per le prossime settimane, almeno due. LO ha confermato il presidente della regione Stefano Bonaccini intervenuto su Facebook nel corso della conferenza del pomeriggio dalla pagina della regione.

“La curva sta decelerando e speriamo che presto cominci a calare. Finora abbiamo giocato in difesa, ora andiamo all’attacco con i medici casa per casa, tamponi in auto. Ma occorre proseguire perché non è ancora vinta. Ringraziamo i sanitari, ma anche gli addetti ai supermercati, chi lavora in tutti i  servizi essenziali”.

“Ma non ci sarà ripresa economica se prima non si arriverà alla tutela della salute, che per noi per la priorità” ha specificato Bonaccini annunciando le principali misure del dopo – emergenza. “A breve si costituirà un gruppo di lavoro per affiancare l’amministrazione e le parti sociali per pensare al domani, ovvero a quelle misure di contenimento che non precludono quanto fatto finora”. In sostanza bisognerà pensare al futuro senza vanificare i sacrifici fino qui fatti.

La giunta regionale ha stanziato 25 milioni di euro per la cassa integrazione in deroga, più altri 110 milioni; fondi per la facilità d accesso al credito; risorse ai comuni per la spesa sociale ed educativa; 5 milioni per la scuola a distanza.

“Ci aspettiamo che il Governo aggiunga altro denaro a quello stanziato finora – ha concluso – così come l’Europa deve fare di più, un’Europa così non serve a nulla e lo dico da europeista convinto. Continuiamo a lavorare insieme e anche questa volta l’Emilia Romagna ne uscirà vincitrice”

LA FORZA E IL DOLORE DEI MEDICI IN TRINCEA

E’ abituato alle emergenze: il dottor Marco Stabile, chirurgo plastico, lavora in Africa grazie alla onlus AICPE di cui è fondatore, ma oggi l’emergenza è qui a casa sua. Da cinque settimane presta servizio presso l’ospedale di Castel San Giovanni divenuto completamente Covid 19 a supporto dell’ospedale di Piacenza. Abituato sì all’emergenza, ma quando il dolore tocca da vicino è difficile trattenere le lacrime.

 

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VENTURI: “A PIACENZA SERVIZI IN AMBULANZA PER COVID CALATI DI 1/3”. ANCORA 21 DECESSI

Prosegue a Piacenza il trend positivo sia nella diminuzione dei contagi sia nei servizi in ambulanza per Covid 19. Lo ha confermato il commissario Venturi che ha snocciolato i dati a testimonianza di questo: “a Piacenza ieri i servizi in ambulanza sono stati 57, non accadeva dal 4 marzo. Il picco si è registrato il 16 marzo con 157 servizi. I dati si sono più che dimezzati. Stesso discorso anche per i contagi: oggi a Piacenza i nuovi casi sono 41 per un totale di 2516”.

Restano però ancora alti i decessi passati da 1.443 a 1.538: 95 quelli nuovi, a Piacenza se ne contano ancora 21. Troppi per la nostra città che è piegata su stessa da settimane piangendo tantissime vittime.

In tutto sono 13.531 i casi di positività al Coronavirus, 412 in più di ieri. 50.990 i test refertati, 1.551 in più rispetto a ieri.
Complessivamente, sono 5.896 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere; relativamente contenuto – come si sta verificando negli ultimi giorni – l’aumento di quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 351, 18 in più rispetto a ieri.

Continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 1.227 (86 in più rispetto a ieri), 926 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”; 301 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

AUTISMO E DISABILITA’ AL TEMPO DEL CORONAVIRUS. IL RACCONTO DI STEFANIA E TARIKU

“Siamo riusciti a raggiungere un equilibrio solo alla quinta settimana di reclusione. Bisogna accettare la situazione ed elaborarla”. A dirlo è Stefania, mamma di Tariku ragazzo autistico che, fin da subito, si è reso conto del forte cambiamento a cui anche lui, suo malgrado, si sarebbe dovuto adattare. “C’è preoccupazione, paura soprattutto all’inizio, ma poi si elabora e la rabbia cede il posto all’accettazione”.

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VENTURI: “PER LA PRIMA VOLTA CALANO I DECESSI IN EMILIA”. A PIACENZA 22 MORTI

Per la prima volta, dopo svariate settimane, diminuisce il numero dei decessi almeno a livello regionale: 77 in una giornata. Piacenza però conta ancora 22 morti che fanno riferimento ai contagi dell’inizio dell’epidemia arrivata nella nostra città. I casi positivi a Piacenza sono 114 in più rispetto a ieri, per un totale di 2390, che corrisponde a meno del 5%; a livello regionale i nuovi casi sono 795 in più per un totale di 12383 “un calo relativo – spiega Sergio Venturi – che sta portando ad un progressivo miglioramento della situazione”. 5358 persone sono in isolamento domiciliare con lievi sintomi; 115 le nuove guarigioni che raggiungono quota 1075.Sono 52.991 i test refertati, 5.193 in più sempre rispetto a ieri.

“A Piacenza il numero dei positivi affetti da polmoniti da Covid è al pari dei dati del 4 marzo, ovvero all’inizio dell’epidemia. Ha dimezzato il numero dei contagi, questo è molto rassicurante” ha spiegato il commissario Venturi. “Dalla prossima settimana cominceremo dagli operatori sanitari con i test sierologici, effettuati attraverso prelievi di sangue. Sono in arrivo 100 mila test per i 62 mila dipendenti delle asl; se il test è negativo dopo 15 giorno ne farà uno nuovo, se anche questo è negativo sarà considerato non affetto dal virus, se positivo invece si prenderanno le precauzioni del caso”.