ALLUVIONE, DALLA REGIONE LA PRIMA STIMA DEI DANNI: 88 MILIONI DI EURO

La Regione ha fatto la conta dei danni provocati dall’alluvione: 88,7 milioni di euro, una prima stima, destinata, probabilmente a crescere. Il presidente Stefano Bonaccini ha inviato al premier Renzi la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza nazionale per le province di Parma e Piacenza. La richiesta, formulata d’intesa con i presidenti delle Province e sentiti i Prefetti, riguarda l’assegnazione di adeguati mezzi e poteri straordinari per effettuare con urgenza i necessari interventi e ripristinare le normali condizioni di vita nelle province interessate. Il presidente Bonaccini ha presentato una prima stima delle spese urgenti – sulla base della ricognizione fatta dall’Agenzia regionale di Protezione civile col supporto degli Enti locali – che ammonta a 88.736.000 euro per la prima assistenza alla popolazione, il ripristino dei servizi essenziali e per interventi di somma urgenza (sulla viabilità e strutture strategiche), nonché per interventi  urgenti per il miglioramento delle condizioni di sicurezza dei fiumi, in particolare in corrispondenza dei centri abitati, dei ponti e delle strade danneggiati. Riguardo al concorso finanziario urgente della Regione,  vanno segnalati inoltre un  milione e 500 mila euro per interventi già avviati dai servizi tecnici di bacino e circa un milione di euro di assegnazioni urgenti agli enti locali (nell’ambito dei 5 milioni di euro che la Giunta regionale ha già messo a disposizione dei territori colpiti dall’evento).Nella lettera di richiesta, Bonaccini ha ripercorso le principali criticità verificatesi durante i giorni più difficili dell’emergenza per la popolazione e le infrastrutture pubbliche e private. Il bilancio accertato è di due vittime e di un disperso. Sono rimaste isolate oltre 80 frazioni a causa dell’interruzione viaria e sono state sfollate oltre 100 persone. Si sono inoltre verificati allagamenti diffusi nei centri urbani dei fondovalle e nella città di Piacenza e, in alcuni casi fra cui i comuni di Farini e Ferriere, alcune abitazioni sono state interamente distrutte mentre risultano fortemente danneggiate la sede del Comune di Farini e la caserma dei Carabinieri. Si è registrata anche una diffusa interruzione dei servizi essenziali (elettricità, gas, acqua: oltre 4000 utenze disalimentate) e ancora in parte in fase di ripristino. Inoltre sono state interrotte strade comunali per oltre 200 km e strade provinciali per circa 340 km.

Intanto proseguono le donazione e le raccolte fondi: la Provincia di Piacenza conferma l’apertura di un conto corrente dedicato in accordo con le organizzazioni sindacali e le categorie economiche. Il conto è aperto presso Cariparma Credit Agricole con Iban: IT82H0623012601000031855130. Nella causale specificare Contributo alluvione 2015. L’associazione Piacenza Music Pride, insieme ad Unione Commercianti, Camera di Commercio, Confesercenti ed associazione Vita in Centro a Piacenza, sta organizzando un concerto il cui ricavato andrà a favore degli alluvionati. A giorno verranno resi noti i dettagli dell’iniziativa.

bETTOLA PONTE ALLUVIONE

ACCORPAMENTO PREFETTURA: “CHI SI OCCUPERA’ DELLE EMERGENZE?”

I lavoratori di Prefettura, Questura e Scuola Allievi Agenti di Piacenza, respingono l’ipotesi di accorpamento avanzata dal Ministero dell’Interno. Nella lista, come sappiamo, c’è anche Piacenza. In una nota dei sindacati si ribadisce “il ruolo preziosissimo degli uffici periferici del Ministero dell’Interno (Prefettura, Questura, Comando Vigili del Fuoco) per garantire, soprattutto in questo momento di massima emergenza in materia di gestione dell’immigrazione, della sicurezza e lotta alla criminalità organizzata, una presenza attiva e concreta dello Stato sul territorio, per assicurare, in ossequio alla Costituzione, le migliori soluzioni alle problematiche sociali e civili che quotidianamente colpiscono i cittadini”. Con la chiusura di Prefettura e Questura verrebbe meno un punto di riferimento per i cittadini “si creerà la mancanza di un presidio che gestisca le situazioni di emergenza, non ultima la grave alluvione che ha colpito il nostro territorio la settimana scorsa, che coordini le operazioni delle Forze di Polizia, che disponga gli immediati interventi di Protezione Civile, che gestisca l’accoglienza dei profughi e che permetta ai cittadini di espletare i propri diritti e doveri, in quanto la relativa chiusura degli sportelli non permetterebbe l’erogazione di servizi importanti, quali: cittadinanza, profughi e immigrazione, depenalizzazione, antimafia, polizia amministrativa e protezione civile, ritiro patenti/dissequestri, servizio elettorale e raccordo con gli enti locali, anagrafe, stato civile, ordine e sicurezza. Inoltre, tale provvedimento potrebbe avere effetti negativi, anche, sulla locale Scuola Allievi Agenti di Polizia alla quale non verrebbero più affidati i corsi di formazione. Per tutti questi motivi, l’assemblea chiede alle OO.SS. di farsi portavoce presso le sedi opportune, a partire dai parlamentari del territorio piacentino e della regione, affinché lo schema di DpR di riorganizzazione del Ministero dell’Interno presentato il 9 settembre venga ritirato e/o modificato anche in virtù della prossima costituzione degli UTS che saranno, nel territorio, il punto di convergenza e di massima rappresentanza dello Stato nei territori”.

rp_prefettura_di_piacenza-300x248.jpg

DOSI: “NURE ESONDATO IN ZONE NON PREVEDIBILI”. ALLERTA SENZA ALLEGATO SULL’INTENSITA’ DELL’EVENTO

E’ stato un resoconto dettagliato quello che il sindaco Paolo Dosi ha esposto ai consiglieri. E’ evidente che qualcosa non è andato nella tempestività dell’allerta, perchè se le comunicazioni fossero state più tempestive, i danni, almeno nella frazione di Roncaglia, sarebbero stati minori. Il primo cittadino ha ricostruito la piene del Trebbia e del Nure prima che questi arrivassero in pianura. Partendo dal Trebbia “le prime telefonate informali sul rilascio della diga Boschi dalla Prefettura alla Protezione Civile comunale sono arrivate alle 4 nella notte tra domenica e lunedì – spiega il sindaco – dalle 4 alle 5.45 è avvenuta l’attivazione degli operatori comunali per transennare i tratti stradali esondabili. Alle 4.39 è scattata l’allerta con fase di allarme, alle 5.44 una nuova allerta con aggiornamento fase allarme”. L’allerta si divide in due fasi: fase 2 di preallarme e fase 3 allarme. “In queste comunicazioni – specifica Dosi – è mancato l’allegato relativo all’intensità dell’evento. Tra le 7.45 e le 8 la piena è arrivata a Case Rocco e il Trebbia ha esondato nelle aree prevedibili”. Pare di capire che nonostante nelle comunicazioni mancasse l’intensità dell’evento, il Trebbia ha esondato nelle zone prevedibili e quindi transennate. Ben diversa la situazione del Nure: “alle 4 abbiamo ricevuto le prime notizie informali della Prefettura alla Protezione Civile – spiega il primo cittadino – tra le 4 e le 5.45 sono stati attivati gli operatori nelle aree prevedibili; alle 4.49 è scattata la fase di allarme senza che venisse specificata la portata d’acqua. Tra le 7.30 e le 8 del mattino la piena è arrivata a Roncaglia, dove il Nure ha esondato nelle aree non prevedibili. Nel rapporto di ARPA Emilia Romagna viene specificato che già nei giorni precedenti erano stati previsti fenomeni temporaleschi intensi, ma in particolare sulla Liguria ” spiega il sindaco. Dalla ricostruzione fatta dall’amministrazione risulta che le fuoriuscite di acqua sono avvenute in punti dove prima d’ora non si era mai verificato nulla di simile, così come, a memoria d’uomo, non ricordano eventi atmosferici di questa portata e di questa intensità. “Dobbiamo mettere in campo contromisure che prevedano variazioni – ha concluso Dosi – anche all’esterno di quelle aree fino ad oggi monitorate, per prevedere anche l’imprevedibile “. Il nocciolo della questione sta nell’imprevedibilità dell’evento, ma in situazioni di emergenza come quella delle settimana scorsa a non reggere è il sistema. Le varie allerte che si sono susseguite sono state inviate via email, ma in condizioni delicate forse bisognerebbe andare oltre, ad esempio chiamando telefonicamente, nel caso specifico, il sindaco che detiene la delega alla Protezione Civile. Alle 4 del mattino, viene da chiedersi, chi legge le email? Il capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Foti ha parlato di “palleggiamento di responsabilità” mostrando come già dalle mezzanotte e mezzo ARPA avesse indicato che le precipitazioni avrebbero potuto generare allagamenti, “alle 2.30 – prosegue Foti – in quattro luoghi era già stato superato il livello di guardia. Solo alle 5 è arrivata la Protezione Civile. Ci sono responsabilità – ha detto – o si fanno saltare le teste o questi fenomeni di ripeteranno ancora. Ritengo si debba fare una commissione d’inchiesta e indagini interne. Il buco tra le 5 e le 8 deve venire a galla”.

CONSIGLIO MINUTO SILENZIO

BENI IMMOBILI: AL VIA LA CONSULTAZIONE PUBBLICA ON LINE

Cittadini, enti, associazioni potranno inviare domande, richieste e soprattutto presentare progetti per la valorizzazione e il recupero di immobili pubblici nel comune di Piacenza. Si tratta di un elenco di 12 edifici di proprietà dello stato verso cui presentare proposte di riuso che rappresentino reali occasioni di sviluppo per il territorio. Tutto questo attraverso una consultazione pubblica on line a disposizione sul sito www.agenziademanio.it. C’è tempo fino al 16 novembre 2015. Il 25 ottobre è previsto un open day nel quale questi immobili apriranno al pubblico. Nell’elenco compaiono i beni del sistema della cinta muraria, come bastione borghetto, Bastione san Sisto, torrione Fodesta, ma anche la ex chiesa di Sant’Agostino, delle Benedettine, la ex caserma dal Verme e Zanardi Landi. Piacenza avrà da gestire qualcosa come 800 mila metri quadrati di superficie, la sfida sarà come impegnare gli spazi con progetti di qualità, economicamente supportabili e di valenza sociale.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/reggicons.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/reggicons.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/09/consultazione-pubblica-demanio.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

NEL BUIO DELL’ALLUVIONE, LA LUCE DEI VOLONTARI

Nel disastro dell’alluvione esiste anche un volto bello, quello dei volontari alcuni anche giovanissimi che hanno voluto essere presenti al richiamo del buon senso e della coscienza più che delle istituzioni. Studenti universitari ma anche lavoratori e pensionati che hanno imbracciato la vanga e calzato stivali di gomma e si sono messi in marcia per aiutare chi davvero in questo ha bisogno. Non è retorica, ma realtà. Sono arrivati anche da fuori provincia, anche da Milano. La rete di solidarietà che si sviluppa in situazioni come queste è davvero incredibile. Si sono diretti a Roncaglia e a Farini, un paese che questa alluvione ha reso irriconoscibile, devastato nell’intimo. Gli Alpini da tre giorni hanno allestito una vera e propria tenda sotto la quale servono il pranzo e la cena a chi non è rimasto nulla della propria casa, se non il ricordo sotterrato dal fango limaccioso.

Il comune di Piacenza ha disposto la chiusura della frazione di Roncaglia dalle 21 di sabato 19 alle 8 di domenica 20 per la pulitura delle strade con i mezzi di Iren. I residenti potranno parcheggiare auto ed eventuali altri mezzi nel parcheggio del Bar Capolinea (via Caorsana Fossadello 24), collegato all’abitato con un servizio di bus navetta in funzione dalle 16 alle 24 di sabato e dalle 6 alle 12 di domenica.

ALLUVIONE VOLONTARIbETTOLA PONTE ALLUVIONEbettola alluvione3

TERRAZZA DI PIGAZZANO: C’E’ IL PROGETTO. CERCASI ACQUIRENTI PER LA CANONICA

E’ un progetto davvero ambizioso quello presentato dall’architetto Filippo Armani per la ristrutturazione e messa in sicurezza della Terrazza di Pigazzano. Lo ha illustrato nel corso dell’incontro pubblico avvenuto proprio all’interno della chiesetta alla presenza del sindaco di Travo Ludovico Albasi, dell’economo della Curia Don Pietro Bulla e dell’architetto Manuel Ferrari direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi, oltre che residente, ma anche piacentini che hanno seguito le vicende della terrazza nell’ultimo mese. Il progetto illustrato dall’architetto Armani prevede due stralci: la messa in sicurezza della terrazza con la posa di un lastricato in pietra e la ristrutturazione del sotto terrazza con la creazione di una vera e propria sala polivalente dotata di cucina, salone, bagno per disabili. Questo luogo potrebbe essere dato in comodato d’uso gratuito ad un’associazione del paese. Tutto questo è subordinato alla vendita della canonica a lato. Per realizzare entrambi gli stralci del progetto occorrono circa 300 mila euro; la Curia mette a disposizione 50 mila euro grazie ai fondi dell’8 per mille. Pare che già ci siano un paio di interessamenti concreti all’acquisto della canonica: sia da parte di un privato interessato ad una parte che di un’impresa interessata invece a tutta la struttura. E’ stato sottolineato che tutto quanto il ricavato della vendita resterà alla parrocchia di Pigazzano per la realizzazione del progetto. “A breve – ha confermato il sindaco Albasi – verrà avviata una raccolta fondi in modo che anche i cittadini, non solo di Pigazzano, possano contribuire alla rinascita della terrazza patrimonio di tutti”.

terrazza pigazzano serata 4terrazza pigazzano serata 2terrazza pigazzano serata 1terrazza pigazzano serata 3terrazza pigazzano serata 5

RONCAGLIA, SGOMBERO E PULITURA DELLE STRADE

E’ fissato dalle 21 di sabato 19 settembre alle 8 di domenica 20 lo sgombero e la pulizia delle strada di Roncaglia. L’amministrazione in collaborazione con  Iren e Protezione Civile ha stabilito di effettuare la pulitura della zona colpita dall’alluvione. Per rendere il più agevole possibile l’intervento, gli abitanti della frazione sono invitati a spostare le loro auto ed eventuali altri mezzi in sosta lungo la strada, presso il parcheggio al civico 24 di via Caorsana Fossadello, messo gentilmente a disposizione dal proprietario del bar Capolinea. Nell’occasione, sarà possibile utilizzare un servizio di navetta dal parcheggio all’abitato di Roncaglia, messo a disposizione da Seta e in funzione dalle 16 alle 24 di domani, sabato 19 settembre e dalle 6 alle 12 di domenica 20 settembre. Per facilitare le operazioni di pulizia, nella zona e sempre dalle ore 21 di sabato 19 alle ore 8 di domenica 20 settembre, sarà in vigore il divieto di transito e sosta lungo Strada della Volpara di Roncaglia, Strada di Voltone Decca di Roncaglia, Strada alla Scuola di Roncaglia, via Solenghi, via Calpurnia, via Agazzari e Strada Provinciale Caorsana 10R.

imprenditori agricoli al lavoro alluvione

ALLUVIONE, DOSI: “SIAMO CONSAPEVOLI DELLE NOSTRE CARENZE”

“E’ evidente che qualcosa non ha funzionato, ma questo non è il momento delle polemiche ma dell’emergenza”. E’ franco il sindaco Paolo Dosi nell’ammettere che qualcosa non ha funzionato come doveva nella gestione dell’emergenza nella frazione di Roncaglia. Gli abitanti non sono stati avvisati della piena che sarebbe arrivati, ma sono stati travolti dalle acque del Nure senza preavviso. Il tempo per lanciare l’allarme, in realtà, ci sarebbe stato, perchè dalla montagna sono trascorsa quattro ore prima che scendesse in pianura. Cosa non ha funzionato? Un gap di comunicazione? A dirlo dovranno essere gli stessi amministratori. Ma ora il primo cittadino vuole pensare all’emergenza, come è giusto che sia, nell’intento di togliere il fango e la melma da quella frazione che cerca di risollervarsi, ma a fatica. “E’ evidente che qualcosa non ha funzionato – ha detto Dosi – questo non significa non prendersi delle responsabilità, ma oggi non possiamo permetterci di guardare alle responsabilità altrui. Passata l’emergenza – prosegue il primo cittadino – faremo un sano esame di coscienza perchè siamo consapevoli delle nostre carenze”.

DOSI 1

SOTTOSCRIZIONI E RACCOLTE FONDI PER GLI ALLUVIONATI, SCATTA LA SOLIDARIETA’ CON CONCRETA

La solidarietà è partita. Istituzioni, associazioni, enti privati hanno attivato iniziative e raccolte di denaro per gli alluvionati. Dipendenti della Provincia e imprese devolveranno un’ora di lavoro ai territori colpiti; l’accordo è stato siglato dal presidente Rolleri, dal rappresentante ANCI Raffaele Veneziani, dai Cgil, Cisl e Uil, Confindustria, CNA; Confcooperative, Legacoop, Unione Commercianti, Confapi, Libera Associazione Artigiani, Confagricoltura e Coldiretti. Anche la Croce Rossa ha attivato un conto corrente dedicato alla donazioni: Banca di Piacenza IBAN: IT 58 E 05156 12600 CC 00 000 37440, causale Offerta per popolazioni alluvionate del Nure e del Trebbia. Per i cittadini di Roncaglia, l’amministrazione ha messo a disposizione un account email emergenza.alluvione@comune.piacenzait. Questa casella di posta elettronica è riservata soprattutto a chi in questa fase vive il dramma del post alluvione, ma anche a chi avesse richieste da rivolgere al Comune. Della drammatica situazione in cui versa la nostra provincia è stato informato dal vescovo Ambrosio anche Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della CEI, che ha assicurato che la Conferenza Episcopale Italiana aiuterà i territori con l’8 per mille.

I consiglieri comunali Marco Colosimo e Paolo Garetti hanno inviato al sindaco Dosi una comunicazione in cui si chiede di “valutare tutte le vie possibili di finanzia pubblica  ordinaria e straordinaria affinché vengano esonerati dal pagamento dei tributi locali, almeno per l’anno in corso, coloro i quali dimostrino di aver subito danni al proprio patrimonio materiale ( immobili o cose)”.

roncaglia alluvione

RENZI: “EMILIANI PERSONE STRAORDINARIE”. CONFERMATO LO STATO DI EMERGENZA

È arrivato in auto blu poco prima delle 16.30 dopo aver sorvolato i luoghi colpiti dall’alluvione. Poi il Premier Matteo Renzi ha fatto tappa in Prefettura per un incontro con i sindaci dei comuni devastati dalle esondazioni del Nure e del Trebbia. Un incontro, della durata di un’ora scarsa, in cui Renzi ha confermato che il Governo dichiarerà lo stato di emergenza. “Gli emiliani sono persone straordinarie, maquesto non può essere un elemento di autoassoluzione da parte del Governo che farà la sua parte – ha detto -. Si è trattato di un evento straordinario che, secondo gli esperti, si ripete ogni 500 anni”. “Questo però – ribadisce – non ci deve assolvere dall’aver maggior cura dei nostri corsi d’acqua e del nostro territorio. Il Governo nelle prossime ore dichiarerà lo stato d’emergenza, giusto il tempo necessario per completare alcune verifiche tecniche. Il Governo farà la sua parte come in Veneto, ad esempio concedendo una deroga dal patto di stabilità per i Comuni colpiti. La mia è una presenza di solidarietà, di vicinanza, ma sono anche nelle condizioni di dimostrare che porteremo aiuti concreti. Lasciatemi dire che questo territorio è fatto di persone straordinarie e capaci in grado di affrontare al meglio questa situazione”. Non si sa ancora quale sarà l’impegno economico del governo perchè le stime dei danni sono ancora da quantificare, ma è stato comunque annunciato lo sblocco del patto di stabilità per i sindaci dei comuni alluvionati e il rinvio delle tasse per le imprese danneggiate. Le uniche cifre certe, per ora, sono quelli stanziate dalla regione, da 2 a 5 milioni di euro per rispondere alle prime emergenze.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/renzi.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/renzi.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/09/RENZI-PIACENZA.png” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]imagerenzi elicotterorenzi san damianorenzi tavolo prefettura