ASSESSORE VENTURI: “SULLA SANITA’ STIAMO GIOCANDO D’ATTACCO”

“Non mi pare che stiamo giocando in difesa, anzi all’attacco”. Così l’assessore regionale alla Sanità ha definito il ruolo della Regione all’interno della continue trasformazioni che la sanità si trova a vivere. E’ intervenuto nel corso del convegno sulla sanità piacentina organizzata da Cgil, Cisl e Uil sul tema Futuro in Salute? Quale modello per il futuro di Piacenza. Le trasformazioni della sanità sono continue, alcune già avvenute, altre in atto o annunciate. Monitorare l’evoluzione per esempio del Servizio 118 in Provincia di Piacenza è un tema molto sentito oggi dai cittadini, mentre gli operatori sono interessati alle decisioni legate alla logistica sanitaria di area vasta. Un problema aperto da considerare è la ricostruzione della struttura ospedaliera di Fiorenzuola, ma anche l’annuncio del nuovo ospedale per Piacenza annunciato dallo stesso Venturi qualche mese fa proprio nel corso di una visita al nosocomio cittadino. “Occorre giocare d’anticipo – ha detto l’assessore – perchè attorno al tema sanità c’è un attacco quotidiano da parte di chi vorrebbe privatizzare o di chi pensa esclusivamente alla sussidiarietà”.

ass Venturi

OLTRE LA STRADA, DUE DONNE SALVATE DALLE VIOLENZA DEL LORO AGUZZINO

Due anni per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. E’ la condanna inflitta ad un albanese arrestato lo scorso agosto dalla Polizia Municipale. A rivolgersi alla sezione locale della polizia giudiziaria della municipale era stata una 40enne della provincia di Cremona. Anna – il nome è di fantasia –  che gestiva un’attività commerciale con il fratello, aveva incominciato ad intraprendere una relazione sentimentale con un cliente fino ad allora conosciuto in modo superficiale. Il legame si è trasformato in un crescendo di violenze fisiche e psicologiche tanto da costringerla a prostituirsi in strada. La paura verso quell’uomo che all’inizio doveva essere il suo compagno le ha impedito di ribellarsi isolandola da parenti ed amici.  Fino a quando Anna ha raccolto le forze per affidarsi alla Polizia Municipale e raccontare la sua storia da cui è emerso che anche un’altra donna subiva le stesse brutali vessazioni. L’aguzzino arrivava addirittura a gettare Anna nella acque del Po per impedire all’altra di ribellarsi. Le due donne sono state prese in carico dal centro antiviolenza, seguite e tutelate nell’ambito del progetto Oltre la Strada.

PERTITE, ECCO IL PROGETTO PER IL NUOVO PARCO

Un primo tassello, di quella che sarà la città dei prossimi anni, è stato posto; la Pertite diventerà un parco pubblico attrezzato. Certo non è stato un percorso né facile né immediato. Nel nuovo psc, l’area di 270 mila metri quadrati tra via Emilia Pavese e via I Maggio sarà un parco. Un progetto esiste già, dal 2009 ad opera degli studenti della scuola Calvino che il comitato Parco Pertite approva in toto. In particolare verrebbe mantenuto lo stato di fatto degli edifici e il recupero di gran parte di essi perchè diventino a portata di cittadini, luoghi di condivisione, storia e cultura. Nell’intento del progetto dei giovani studenti c’è una forte propensione a non cancellare la vocazione di Piacenza come città militare, proprio per mostrare quello la città è stata dalla cittadella fino ai nostri giorni. 

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ASL, RIDOTTI I TEMPI DI ATTESA. 10 MILA ORE AGGIUNTIVE PER 500 MILA EURO DI SPESA

Tempi di attesa ridotti sia per le visite specialistiche che per le prestazioni strumentali. Obiettivo raggiunto. Il 90% delle visite si effettuano entro 30 giorni così come le prestazioni strumentali entro 60 giorni. L’Asl di Piacenza, in un anno, è riuscita ad arrivare al 100% delle visite e delle prestazioni, la percentuale minore è il 96% per le visite oculistiche, il b93% per le visite endocrinologica e il 97% per quella neurologica; nell’elenco delle prestazioni le percentuali più basse si registrano in spirometria 94%, elettrocardiogramma 97%, ed ecodoppler 99%. “Ora la sfida è mantenere questo standard – ha ripetuto il direttore generale Luca Baldino – aumentando la produzione di specialistiche”. Un obiettivo che all’azienda sanitaria ha comportato 10 mila ore aggiuntive di specialistica per 509 mila euro, l’assunzione di sei nuovi medici per un costo di 189 mila euro (considerato il periodo maggio/novembre 2015). Un risultato raggiunto grazie alle facilitazioni all’accesso, al nuovo sistema informatico e alla pianificazione di un programma formativo per gli operatori di font office. Obiettivi per il 2016: intervenire sull’appropriatezza prescrittiva in collaborazione con i medici di medicina generale e le prestazioni non disdettate a cui viene in aiuto il malus  che entrerà in vigore dal marzo prossimo a livello regionale.

BALDINO LISTE ATTESA RIDOTTE

DOVE C’E’ MAMMA, LE PILLOLE PER I NEO GENITORI. SI COMINCIA LUNEDI’ 14

Si comincia lunedì 14 settembre con le pillole di Dove c’è mamma, il progetto nato dalla collaborazione tra l’associazione Essere Mamma e Zerocinque23. L’obiettivo è fornire un supporto alle mamme che, un po’ spaesate, si trovano ad affrontare il post nascita. Un momento magico che necessita di continue certezze e rassicurazioni. Dove c’è mamma si sviluppa in una serie di “pillole”, ovvero brevi registrazioni video, da una decina di minuti ciascuna che vanno proprio nella direzione di offrire ai genitori quelle informazioni necessarie che riguardano la quotidianità, dall’importanza dell’allattamento fin dai primi giorni di vita del bimbo, alla corretta alimentazione, dal supporto psicologico ai benefici dei massaggi neonatali. Il protagonista della prima pillola sarà il primario di pediatria dell’ospedale di Piacenza Giacomo Biasucci che parlerà dell’importanza dell’allattamento al seno e dei benefici che questo porta al bambino fino ai primi anni di vita. Gli altri professionisti saranno Alberta Anaclerio psicotertapeuta, Stefania Galerati avvocato, Isaura Guerrini neuropsicomotricista, Davide Lucchi osteopata, Minica Maj dietista, Giovanna Sgorbani idrochinesiologa. Le pillole, 13 in tutto, verrano trasmesse settimanalmente sulla www.zerocinque23.com con la possibilità di essere riviste in ogni momento e da qualsiasi supporto. Verranno anche pubblicate sulla pagina Facebook A Piacenza…chiedilo a una mamma, per una maggiore interazione tra le mamme e i genitori.

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COMMISSIONE D’INCHIESTA ALLUVIONE: I NODI VENGONO AL PETTINE

Sono sfilati davanti ai commissari ed hanno risposto alle loro domande, per cercare di ripercorrere ciò che è accaduto la notte tra il 13 e il 14 settembre, dopo la quale mezza provincia si è trovata a dover contare i danni subiti dall’alluvione. I rappresentanti del comune di Piacenza, Aipo, Protezione Civile regionale ed Autorità di Bacino, praticamente tutti gli organi che hanno avuto un ruolo in quella notte, ad eccezione della Prefettura che non si è presentata alle audizioni, sono stati ascoltati nel corso delle sedute della commissione d’inchiesta nata per accertare eventuali responsabilità su quanto è accaduto, su cosa è stato o meno fatto nelle fasi dell’emergenza nella frazione di Roncaglia. E’ evidente, che nonostante il caso sia stato per portata d’acqua da più parti definito eccezionale, qualcosa è andato storto, prova ne è il disastro che ha sconvolto una frazione che dopo quasi 90 giorni stenta a tornare alla normalità. 

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CARITAS: IN UN ANNO A PIACENZA 400 CLOCHARD

Nei mesi invernali è un punto di riferimento importante per i senza tetto. Il dormitorio allestito dalla Caritas diocesana nei locali della parrocchia della Sacra Famiglia, è stato inaugurato a gennaio 2014 e offre una risposta immediata alle persone che nei mesi invernali si trovano in mezzo alla strada. Nel 2014 hanno dormito in queste stanze diciassette persone, nove nel 2015, resterà aperto fino a marzo in base al tempo. È gestito da una sessantina di volontari e da un operatore. Accanto al dormitorio, ci sono altre strutture a disposizione dei senza tetto: il rifugio Segadelli della stazione che ospita dieci persone sia italiani che stranieri, il dormitorio della Caritas con una decina di posti solo per italiani, e la struttura delle figlie di Sant’Anna che accoglie sei donne. “L’anno scorso abbiamo salvato due persone – ci spiega Chiodaroli direttore della Caritas – nell’arco dell’anno passano da noi un centinaio di persone a cui facciamo seguire un percorso personalizzato verso l’autonomia. Ogni anno 12/13 persone riescono a tornare alla normalità”. 

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HAJAR: “IL VELO E’ UNA PROTEZIONE PER NOI MUSULMANE”

Hajar ha 21 anni, è una giovane ragazza musulmana praticante. Diplomata al liceo pedagogico, ha proseguito gli studi nell’ambito dell’educazione e, come tante studentesse coetanee, si mantiene con qualche lavoro saltuario. Nel suo sguardo profondo, c’è tutta la convinzione della sua fede, nonostante il periodo del dopo Parigi non sia certo dei più rilassati. Hajar, come tante ragazze musulmane porta con fierezza il velo, per lei un segno imprescindibile della sua fede. “Lo porto, sono fiera di portarlo e di essere musulmana”.

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TOSCANI: “FONDAZIONE A SUPPORTO DELL’HOSPICE PER LA CURA DOMICILIARE”

Nuovi progetti sul tavolo, praticamente già operativi, votati per lo più al welfare, perchè è lì che, oggi, si registrano i bisogni più forti. Ne è convinto Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano al quale abbiamo chiesto di illustarci le linee programmatiche del prossimo biennio. Tre i settori: arte/cultura, istruzione/ricerca scientifica e welfare. E’ proprio quest’ultimo il settore a cui vanno il 41% delle erogazioni. Entrando nel dettaglio dei dati: nel 2014 le erogazioni per il welfare sono arrivate a 5 milioni 250 mila euro, nel 2015 sono aumentate a 5 milioni 400 mila euro, di cui 150 mila alle popolazioni alluvionate. Il resto è stato suddiviso tra gli altri due settori, con un 1% in più per arte e cultura. Per la prima volta, nel programmare i finanziamenti del 2016 sono state previste anche le zone da favorire, con una particolare attenzione ai giovani in stato di bisogno. Non solo: dai tavoli tematici sono praticamente pronti due progetti molto interessanti che riguardano i malati ed anziani. Ce li ha illustrati lo stesso Toscani

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SAIPEM, AZIENDA: OBIETTIVO MANTENERE IL SITO DI CORTEMAGGIORE CON IL PIANO FIT FOR THE FUTURE

Il prezzo del petrolio a livelli minimi e il mercato fortemente in crisi hanno portato Saipem a rimandare o, peggio, annullare, alcuni progetti di sviluppo oltre che il forte calo degli investimenti nel settore che si è tradotto in una diminuzione delle nuove commesse acquisite passate da 19 miliardi nel 2014 ai 5 nei primi nove mesi del 2015. Questo uno dei passaggi più significativi dell’incontro tra i vertici dell’azienda e sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil presso la sede di Confindustria.  Una congiuntura economica sfavorevole che ha pesato sui carichi di lavoro dell’azienda, compreso il sito di Cortemaggiore. La prima conseguenza è stata sul personale, quello a tempo determinato che non ha visto il rinnovo dei contratti. Diversa e più definita, sembra, la situazione per i sette lavoratori a tempo indeterminato. Nel corso dell’incontro l’azienda ha annunciato un piano di riorganizzazione chiamato Fit for the Future che ha l’obiettivo di fare azioni di saving, nel triennio 2015/2017, pari a 1.5 miliardi per preservare la competitività di Saipem. Dall’azienda è emersa la volontà di mantenere inalterato il livello occupazionale dei dipendenti a tempo indeterminato e il mantenimento dell’unità operativa di Cortemaggiore.

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