“FASCISTI E RAZZISTI IL DEGRADO SIETE VOI” IN 350 ALLA MANIFESTAZIONE ANTIFA

“Fascisti e razzisti, il degrado siete voi”. È lo striscione a capo del corteo organizzato da si Cobas, Controtendenza, collettivo femminista e collettivo schiaffo. Una risposta all’aggressione avvenuta la scorsa settimana in via IV Novembre. Proprio al Cheope si è svolta la manifestazione che gli organizzatori hanno fin da subito definito pacifica. Circa 350 i partecipanti, molti giovanissimi, con il leader dei si cobas, Carlo Pallavicini, in testa ad aprire il presidio con il suo intervento. A prendere la parola anche il papà dei due ragazzi feriti  durante gli scontri e che hanno sporto denuncia ai carabinieri.

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SINDACA TARASCONI: “CHI USA VIOLENZA E’ DELINQUENTE”. LETTERA AL PREFETTO E AL MINISTRO PER CHIEDERE PIU’ AGENTI

Piacenza è una città che merita rispetto. E questo rispetto, negli ultimi tempi, è stato calpestato da episodi gravi e inaccettabili: risse, coltellate, aggressioni in pieno giorno, rapine ai danni di ragazzini, spesso presi di mira da gruppi di giovani identificati come “maranza”. Sono episodi sempre più frequenti, che minano la sicurezza, il vivere civile e la serenità delle persone. Io stessa, da piacentina prima ancora che da sindaca, sono preoccupata. Lo dico con chiarezza: chi usa violenza è un delinquente. Punto. Non importa da dove viene, che lingua parla o quali siano le sue idee: se aggredisce, spaccia, picchia o semina paura, è dalla parte sbagliata. Il mondo non si divide tra italiani e stranieri, ma tra chi rispetta le regole e chi le calpesta.

La sicurezza e l’ordine pubblico non sono competenza di un sindaco, ma dello Stato. Eppure, come amministrazione comunale, non ci siamo mai tirati indietro. È un tema che ho voluto seguire in prima persona, mantenendo la delega alla sicurezza proprio perché lo considero prioritario. Abbiamo lavorato per implementare e rendere operativo un sistema di videosorveglianza che oggi conta 164 telecamere collegate a una control-room operativa 24 ore su 24. Abbiamo assunto nuovi agenti di Polizia Locale che oggi sono dotati di body-cam e taser. Abbiamo ottenuto, su mia richiesta al prefetto, il presidio dei militari nella zona della stazione e del Facsal con l’operazione “Strade Sicure”, rafforzato i controlli serali e notturni, aperto una nuova sede della Polizia Locale, abbiamo lavorato per incrementare la collaborazione con i 35 gruppi di vicinato in tutta la città, siamo intervenuti sull’illuminazione in molte zone della città. Abbiamo investito in progetti di educativa di strada, di contrasto al disagio giovanile e di promozione della cultura della legalità, oltre che in interventi di rigenerazione urbana, palestre all’aperto e street art, per rendere più vivibili e più sicuri i nostri quartieri. È tutto quello che un Comune può e deve fare.

Ma oggi non basta più.

Per questo ho scritto al Prefetto di Piacenza e al Ministro dell’Interno, chiedendo ufficialmente più agenti, più forze dell’ordine e un presidio più forte del territorio. E ho chiesto di essere ricevuta dal Ministro. Perché questa non è una questione che riguarda solo Piacenza, ma riguarda tutte le città d’Italia, soprattutto del nord. È un problema che stanno affrontando tutti i sindaci, senza distinzione di schieramento politico, siano di destra, di sinistra o di centro. Per questo serve una riflessione comune, serve una strategia nazionale, condivisa, che superi le bandiere e le ideologie e che vada oltre il Decreto Sicurezza già varato, che evidentemente non è sufficiente. Chi delinque va fermato. E questa è una sfida che si vince solo insieme, con coraggio, con responsabilità e mettendo al primo posto la sicurezza e la coesione delle nostre comunità.

MINISTRO FOTI, SULLE VIOLENZE: “NON E’ TEMPO DI INCENDIARI, SI TORNI ALLA RAGIONE E ALLA CIVILE CONVIVENZA”

“Lasciamo perdere di sostituirci a coloro che meritoriamente indagano per fare chiarezza sugli episodi di violenza – non di razzismo – più gravi che si sono susseguiti in questi giorni a Piacenza. E’ un esercizio tanto inutile quanto destinato ad esacerbare ulteriormente gli animi. Dobbiamo invece e per contro chiederci la ragione per la quale episodi di violenza si susseguano con un ritmo che la nostra città non ha mai conosciuto. La guerra per bande, soprattutto all’interno degli extra comunitari, è un dato oramai acquisito, ancorché sottovalutato nella sua evoluzione. Ma proprio perché tale è lo stato delle cose serve un supplemento di prevenzione e di vigilanza per evitare che la violenza imploda con una virulenza che potrebbe farci scappare anche il morto. E analogamente non è pensabile che i cittadini, tutti i cittadini – piacentini e non – abbiano timore di utilizzare gli spazi pubblici a loro destinati, proprio per paura di essere vittime di violenza o coinvolti, loro malgrado, in risse, accoltellamenti e quanto altro di peggio si porta a dietro la delinquenza. Ma proprio perché la situazione è in ebollizione e si rischia che deflagri, un appello al ritorno alla ragione, alla civile convivenza, al rispetto delle leggi e delle regole, appare dovuto. Non è il tempo di incendiari: occorre dare un segnale forte che la Piacenza che ci appartiene – anche con quella tranquillità che alcuni deploravano, ma che piaceva alla stragrande maggioranza dei cittadini – non sia relegata ad un ricordo del passato. E allora ognuno, per la sua parte, si attivi. Perché non è più tempo di sottovalutare, minimizzare, fare finta di non vedere. E per un ritorno alla ragione, in primo luogo, devono impegnarsi le forze politiche e sociali – tutte e senza divisioni dettate dal retaggio ideologico – perché Piacenza non è la riserva indiana di una fazione, ma è dei suoi cittadini, che giustamente reclamano di essere abbandonati a se stessi e che, invece e per contro, devono avvertire che così non è. Ma serve dimostralo con i fatti, non con la retorica delle prediche inutili” lo scrive in una nota il Ministro per gli Affari Europei, le politiche di coesione e il Pnrr Tommaso Foti.

FONDAZIONE: CRISTINA DODICI E LEONARDO BRAGALINI ELETTI NEL CONSIGLIO GENERALE

Cristina Dodici e Leonardo Bragalini entrano a far parte del Consiglio Generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano. L’elezione, all’unanimità, è avvenuta ieri sera a Palazzo Rota Pisaroni e completa l’iter di rinnovo degli organi che, dall’aprile scorso, ha portato alla composizione del nuovo “parlamentino” dell’ente, alla conferma del presidente uscente Roberto Reggi e all’annuncio del nuovo Consiglio di Amministrazione fino alla nomina del Collegio sindacale. L’elezione di due consiglieri generali si è resa necessaria proprio in virtù del passaggio al CdA di Enrica De Micheli e Luigi Salice, entrati nella squadra del presidente insieme a Mario Magnelli, Luigi Grechi. Robert Gionelli, Luca Groppi, Giovanna Palladini ed Elena Uber.

«Ho già espresso il mio benvenuto ai nuovi consiglieri e sono certo che grazie alla loro esperienza, professionalità e conoscenza del territorio sapranno fornire un contributo importante in termini di idee e azioni da realizzare a servizio delle comunità di Piacenza e Vigevano – commenta il presidente Roberto Reggi -. Il nostro Consiglio Generale ha una composizione variegata ed esprime competenze trasversali alle diverse aree di intervento della Fondazione. Le sfide attuali e future sui temi strategici ci richiamano a un impegno importante e rendono indispensabile un grande lavoro di squadra, per svolgere al meglio l’attività istituzionale».

Indicata dai sindaci del territorio insieme all’altro candidato Roberto Antenucci, Cristina Dodici è imprenditrice nel settore del co-packing e della logistica agro-industriale. Parallelamente all’attività in azienda, nel corso degli anni ha ricoperto molteplici incarichi istituzionali, in Confindustria Piacenza e in Confindustria regionale e nazionale soprattutto nell’ambito della logistica, e in Camera di Commercio in qualità di consigliera generale. Per dieci anni è stata inoltre presidente della Fondazione Its di Piacenza e consigliera di amministrazione della Fondazione ITL.

L’altro nuovo ingresso, Leonardo Bragalini, è storico dell’arte e imprenditore in ambito editoriale. Dal 2005 al 2020 è stato membro del CdA della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, assumendo la carica di vicepresidente dal 2005 al 2015. Appassionato di pittura del XIX e XX secolo ha condotto numerose ricerche su autori dell’Ottocento e portato avanti collaborazioni con diversi periodici di cultura locale. Bragalini è uno dei due membri cooptati; l’altra candidata era Letizia Anelli.

Ad oggi dunque il nuovo Consiglio Generale risulta composto da sette donne e otto uomini: Daniela Boffino, Leonardo Bragalini, Valter Bulla, Rossella Buratti, Luigi Cavanna, Vincenzo Cerciello, Francesca Colla, Cristina Dodici, Ivano Fortunati, Fabio Leggi, Carlo Marini, Mauro Monti, Anna Muselli, Maria Grazia Sabato e Elena Sisaro.

 

BARADAI: “PRINCIPI E PROGETTI CONDIVISI CON LA POLITICA PER ARGINARE IL DISAGIO GIOVANILE”

Bene il tavolo in prefettura allargato alle istituzioni civili e religiose, per fare fronte all’emergenza, ma per andare a fondo del disagio evidente ci vuole di più; progetti condivisi in vari ambiti che interessino l’educazione per contrastare il disagio giovanile, per risalire alle cause che scatenano la violenza in particolare tra bande di ragazzi. Yassine Baradai, segretario nazionale UCOII e referente della comunità islamica di Piacenza che ieri ha partecipato al tavolo in comune con l’amministrazione e i capigruppo consiliari, allarga lo sguardo oltre gli ultimi fatti di via IV Novembre.

Intanto capire chi sono i cosiddetti “maranza”, se hanno una famiglia, dove vivono, quanti sono, sarebbe già un banale ma necessario inizio.
Dal canto suo la comunità islamica da anni coinvolge i giovani del centro islamico: sono circa un centinaio quelli che ne seguono le attività. Un migliaio invece i bambini.

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“LA SICUREZZA E’ UNA ESIGENZA DI TUTTI” CHIESTO UN TAVOLO PREFETTO, AMMINISTRAZIONE, VESCOVO E COMUNITA’ ISLAMICA

La richiesta emersa è quella di un tavolo da convocarsi in Prefettura a cui siederanno prefetto, amministrazione con la sindaca Tarasconi, i capigruppo dei gruppi consiliari, il vescovo Cevolotto e la comunità islamica. Perché, ha ribadito la prima cittadina, “la sicurezza è una esigenza di tutti”.
La richiesta che verrà presentata nella prossime ore al prefetto Ponta, è uscita dal tavolo che si svolto a palazzo Mercanti tra la sindaca Tarasconi, i capigruppo di maggioranza e opposizione e Yassine Baradai, segretario nazionale UCOII, l’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, che ha chiesto di incontrare l’amministrazione dopo i fatti dell’altra sera in via IV Novembre. Circa un’ora, la durata dell’incontro, che ha ratificato la richiesta di un tavolo con chi ha diretta competenza in materia di sicurezza e ordine pubblico, ovvero il prefetto.

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LOTTA AL MIELOMA: LA FONDAZIONE SOSTIENE LA RICERCA CON IL FRANCESCA CASSINELLI AWARD

Un prestigioso premio internazionale per promuovere la ricerca scientifica e lo sviluppo di approcci diagnostici innovativi nel contrasto al mieloma multiplo. È il Francesca Cassinelli Award 2025, intitolato all’imprenditrice piacentina scomparsa tre anni fa, dopo una lunga e coraggiosa battaglia contro la malattia devastante che colpisce le plasmacellule del midollo osseo. Negli anni aveva più volte manifestato il desiderio di dedicare una parte del suo patrimonio al progresso della ricerca scientifica sulla patologia: un’idea ora realizzata dai familiari, che hanno proposto alla Fondazione di Piacenza e Vigevano di unire le forze e cofinanziare un premio internazionale.

L’obiettivo è dare un riconoscimento a coloro il cui lavoro ha consentito di acquisire una migliore comprensione della biologia del mieloma multiplo, accelerare la diagnosi, rendere il trattamento più efficace e facilitare il supporto ai pazienti affetti e alle loro famiglie. Sono previsti due riconoscimenti: ventimila euro a un ricercatore senior (di età superiore ai 40 anni) e cinquemila euro a un ricercatore junior (fino ai 40 anni).

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PD: GOBBI SEGRETARIO CON L’83% SULL’AGGRESSIONE DEL CHEOPE: “NON SOFFIAMO SUL FUOCO DELL’INTOLLERANZA”

Nessuna sorpresa per quell’83% di voti che, certamente lo hanno eletto segretario del partito democratico, ma che a dispetto dell’unitarietà inziale potrebbero sembrare non del tutto convincenti. Massimiliano Gobbi è il nuovo segretario dei Democratici della provincia di Piacenza, l’assemblea convocata a Piacenza Expo, lo ha ratificato stamattina. Accanto a lui, la vicepresidente sarà Virginia Zilli; segretaria del circolo cittadino Michela Cucchetti.
La sua elezione è avvenuta al termine di un percorso votato all’unitarietà ma anche alla democrazia e questo comprende anche le astensioni e i voti contrari.

Ruolo quantomai delicato quello del nuovo segretario che succede a Carlo Berra, commosso nel suo ultimo intervento in assemblea, che dovrà portare il partito alle elezioni del 2027, per confermare il centro sinistra alla guida della città. Sfida non scontata. La ricetta del neo segretario? Pragmatismo all’interno di un perimetro valoriale ben definito.

Poi ci sono le prese di posizione che la quotidianità impone; rispetto all’aggressione di qualche sera in via IV Novembre dal Pd arriva una ferma condanna per quanto accaduto nella consapevolezza che il tema sicurezza è cruciale e che non è il momento di esasperare la situazione accendendo altri fuochi. Il PD non parteciperà alla manifestazione antifascista del 2 luglio organizzata da Si Cobas e Contro Tendenza.

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YOUTHBANK PIACENZA PREMIA I 20 PROGETTI CHE DOVRANNO ESSERE REALIZZATI NEI PROSSIMI MESI

Dalla prevenzione del disagio mentale all’educazione alla finanzia, dalle manifestazioni culturali a quelle sportive, sono trasversali i temi toccati dai venti progetti pensati da altrettanti gruppi di under 26 e selezionati da loro coetanei attraverso il progetto YouthBank 2025, promosso dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano per promuovere il protagonismo giovanile.

Il percorso è iniziato a settembre, con una prima call per selezionare le ragazze e i ragazzi dai 16 ai 25 anni che gestiscono la ‘Banca dei giovani’ per l’anno in corso (gli YouthBanker), loro hanno prima analizzato i bisogni dei giovani dei loro territori di riferimento (Piacenza città, Levante, Ponente e Vigevano), poi definito un bando per intercettare progetti di altri giovani under 26 (YouthPlanner) che potessero dare risposte concrete a questi bisogni e, infine, hanno scelto quali finanziare, con le risorse messe a disposizione dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.

La definizione dei progetti che riceveranno un contributo è stata celebrata ieri al “JOY Piacenza Party”, una festa cui hanno preso parte i Banker e i Planner, gli Enti del Terzo settore che li stanno affiancando, il coordinatore del progetto Edoardo Favari con Giulia Guardiani. Sono intervenuto per un saluto anche l’Assessore regionale Giovanni Paglia e Francesco Brianzi, assessore comunale del Comune di Piacenza, che patrocina l’iniziativa.

I PROGETTI. I progetti selezionati sono 7 per la YouthBank di Piacenza città, 7 per il Distretto di Ponente, 5 per quello di Levante e uno per Vigevano; un totale di 20 interventi che saranno finanziati, rispetto ai 39 che erano stati correttamente presentati nella prima fase del Bando di YouthBank Piacenza e Vigevano rivolto a giovani “progettisti sociali” dai 16 ai 25 anni, e si concretizzeranno grazie all’affiancamento di una organizzazione no-profit del territorio, come previsto dal regolamento.

A selezionare i progetti sono stati i “banchieri” under 26: Aicha Moudani, Carlotta Sali, Edoardo Montenet, Teresa Pozzoli, Michele Bersani, Elisabetta Epi, Piero Leonardo Carminati, Elisa Casari, Margherita Lecce, Benedetta Bisi, Stefano Donati, Elena Moreschi, Domenico Buonanno, Giulio Fontanella, Lucrezia Mangiarotti, Noemi Marenghi, Alice Quartuccio, Lorenzo Tramelli, Andrea Pizzi e Alessandro Drovanti.

CGIL SU AGGRESSIONE: “IL MINISTERO DIA RISPOSTE A QUESTI FENOMENI INACCETTABILI”

Secondo quanto emerge da notizie di stampa, testimonianze dirette e dalle prime indagini della polizia giudiziaria, si sarebbe trattato di una violenta aggressione a sfondo razziale al termine di una manifestazione dedicata alla sicurezza che si era svolta poco prima al Pubblico Passeggio. Due ragazzi di 22 e 24 anni, uno studente e un lavoratore, hanno dovuto ricorrere alle cure ospedaliere.

In attesa che le indagini facciano piena luce su quanto accaduto è necessario ribadire con forza che Piacenza, decorata con la medaglia d’oro alla Resistenza, è da sempre una comunità capace di includere e integrare, grazie al lavoro, all’associazionismo, al volontariato e alle reti sociali forti e collaborative del territorio.

L’aggressione di mercoledì scorso è un segnale preoccupante che va condannato con determinazione. Come cittadini ci rivolgiamo alle istituzioni, a partire dal Ministero degli Interni, al quale chiediamo risposte in termini di contrasto a episodi di intolleranza razziale inaccettabili.

Episodi come quello avvenuto non sono degni della nostra storia e devono essere respinti e condannati con chiarezza da tutti coloro che rivestono un ruolo pubblico, a partire da movimenti e partiti che fanno della rappresentanza democratica la propria ragion d’essere. Una rappresentanza che, per essere davvero legittima, deve essere incardinata e ispirata ai principi costituzionali: lavoro, antifascismo, inclusione, pari opportunità.

Purtroppo, i fenomeni neofascisti trovano alimento anche nella normalizzazione del linguaggio d’odio.

L’opinione pubblica piacentina, negli ultimi giorni ha assistito a notizie preoccupanti attorno alla presenza di circoli di ispirazione neofascista. Poco dopo, una manifestazione sulla sicurezza pare dimostrarsi la cosa più insicura per una città: sfociare in gravi problemi di ordine pubblico per un’aggressione a sfondo razziale.

Quindi condannare questi episodi è un dovere all’interno di una comunità democratica e costituzionale.

Saremo sempre al fianco dei valori di solidarietà, rispetto, inclusione, partecipazione e antifascismo, che rappresentano le fondamenta della nostra convivenza civile e della nostra Costituzione.